Segno della croce

gesto cristiano

La croce è il simbolo fondamentale per i cristiani. È anche uno dei pochi simboli comuni a tutte le confessioni cristiane.

Lo stesso argomento in dettaglio: Croce cristiana.

Il segno della croce consiste nel tracciare con un dito o con tutta la mano un segno in forma di croce sopra il proprio corpo o nell'aria nella direzione di altre persone o cose. In un certo senso il primo segno di croce, ricordato da tutti i successivi, fu quello dello stesso Cristo: egli «si è lasciato inchiodare sulla croce» stendendo «le braccia fra il cielo e la terra in segno di perenne alleanza»[senza fonte](Messale Romano, seconda edizione italiana, "Preghiera Eucaristica della Riconciliazione - I").

Occorre, anzitutto, distinguere fra il grande segno di croce, quello più usuale, e il piccolo segno di croce, più antico e tuttora in uso.

Il piccolo segno di croce

L'uso di tracciare sopra la fronte un piccolo segno di croce con il dito pollice (o l'indice) della mano destra è antichissimo e fu ispirato da un passo del libro del profeta Ezechiele, che molti testi dei padri della chiesa collegarono alla croce di Cristo e a passi analoghi dell'Apocalisse (7,3; 9,4; 14,1). Secondo Ezechiele:

« Il Signore gli disse: "Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono" »  ( Ezechiele 9,4, su laparola.net.)

La lettera "tau" o "taw", corrispondente alla "T" del nostro alfabeto, è l'ultima lettera dell'alfabeto ebraico e rappresenta (come la "omega" greca) Dio nella sua perfezione. Sino all'epoca di Cristo questa lettera era tracciata proprio come una croce. In questo passo appare come i fedeli a Dio, coloro cioè che non si arrendono al peccato, vengono segnati con un segno speciale, esterno, che aveva forma simile alla nostra croce, per essere subito riconosciuti da Dio.

Tertulliano nella Traditio attesta che i cristiani usano segnarsi la fronte contro le tentazioni del demonio. Ma egli attesta pure che il segno era diffuso anche fuori dell'ambiente liturgico. Scriveva:

«Se ci mettiamo in cammino, se usciamo od entriamo, se ci vestiamo, se ci laviamo o andiamo a mensa, a letto, se ci poniamo a sedere, in queste e in tutte le nostre azioni ci segniamo la fronte col segno di croce.»

L'uso del segno di croce è attestato anche negli Atti gnostici di San Giovanni, di San Tommaso, di San Pietro, tutti del II secolo.

Ma con il pollice si benediceva nei secoli IV-V anche oggetti distanti dalla persona. Gaudenzio di Brescia parla della triplice croce (tre croci fatte sul cuore, sulla fronte, sulle labbra). Gli ammalati venivano segnati con la croce sulle membra dolenti.

Il grande segno di croce

Oltre il piccolo segno di croce, più tardi (verso X sec., forse inizialmente nell'ambiente monastico) è stato introdotto nella liturgia il grande segno di croce. Probabilmente l'uso non-liturgico di questo gesto esisteva già dal V secolo.

Esso si traccia portando la mano destra alla fronte, poi al petto e infine alle spalle. Il gesto di croce veniva spesso accompagnato da una formula. Una di queste è l'antichissima formula evangelica - invocazione trinitaria: In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen, cioè "nel nome del padre (testa), del Figlio (petto) e dello Spirito Santo (spalle). Amen (mani giunte sul petto)". Altre antiche formule, usate fino ad ora nella nostra liturgia, sono: Adiutorium nostrum in nomine Domini, Domine, labia mea aperies, Deus, in adiutorium meum intende.

Il segno di croce poteva essere tracciato con la mano sulle persone o anche sulle cose in segno di benedizione. Mentre in Occidente si usa fare le benedizioni con la sola mano, gli Orientali preferiscono benedire tenendo nella mano destra una croce.

Il segno di croce doveva accompagnare, anche dopo la morte, tutti quelli che si erano consacrati a Cristo, manifestazione di Dio nel mondo. Non sono rari infatti gli epitaffi con il segno + o x. Questi defunti, segnati nel battesimo con la croce, dopo la morte, sperano di essere salvati proprio in virtù di questo simbolo.

Varianti del segno

Nei secoli e fra le diverse confessioni cristiane sono state utilizzate forme leggermente diverse dello stesso segno. Gli ortodossi toccano prima la spalla destra, mentre i cattolici toccano per prima la spalla sinistra. Inoltre gli ortodossi tengono il palmo disteso con pollice, indice e medio tesi e riuniti in avanti, mentre anulare e mignolo sono piegati e poggiati sul palmo. Le tre dita congiunte simboleggiano la Trinità. I cattolici, invece, tengono tutte le cinque dita distese in ricordo delle cinque piaghe di Cristo.

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