Neutralità della rete
La neutralità della rete viene descritta da Tim Berners, uno dei più famosi creatori della rete internet, nel suo blog con queste parole:
- Vent'anni fa, gli inventori di Internet progettarono un'architettura semplice e generale. Qualunque computer poteva mandare pacchetti di dati a qualunque altro computer. La rete non guardava all'interno dei pacchetti. È stata la purezza di quel progetto, e la rigorosa indipendenza dai legislatori, che ha permesso ad Internet di crescere e essere utile. Quel progetto ha permesso all'hardware e alle tecnologie di trasmissione a supporto di Internet di evolvere fino a renderlo migliaia di volte più veloce, nel contempo permettendo l'uso delle stesse applicazioni di allora. Ha permesso alle applicazioni internet di venire introdotte e di evolvere indipendentemente.
- Quando ho progettato il Web non ho avuto bisogno di chiedere il permesso a nessuno. Le nuove applicazioni arrivavano sul mercato già esistente di Internet senza modificarlo. Allora provai a rendere la tecnologia del web una piattaforma al contempo universale e neutrale, e ancora oggi moltissime persone lavorano duramente con questo scopo. Il web non deve assolutamente discriminare sulla base di hardware particolare, software, rete sottostante, lingua, cultura, handicap o tipologia di dati.
- Chiunque può scrivere un'applicazione per il Web, senza chiedere a me, o a Vint Cerf, o al proprio ISP, o alla compagnia telefonica, o al produttore del sistema operativo, o al governo, o al fornitore dell'hardware.
- La neutralità della rete è questo:
- Se io pago per connettermi alla rete con una certa qualità di servizio, e tu paghi per connetterti con la stessa (o una migliore) qualità di servizio, allora possiamo iniziare una comunicazione con quel livello di qualità.
- Questo è tutto. I fornitori di accesso ad internet (ISP) hanno il compito di interagire tra loro affinché questo avvenga.
- La neutralità della rete NON è chiedere l'accesso ad internet gratuito.
- La neutralità della rete NON è affermare che qualcuno non dovrebbe dover pagare di più per una maggiore qualità di servizio. È sempre stato così, e sempre lo sarà.
Neutralità della rete quindi significa che, a prescindere dal provider con cui ci si connette alla rete, l'accesso ai contenuti deve essere lo stesso, tutti sono collegati a tutti.
Se la neutralità della rete viene a mancare può significare trovarsi a scegliere un provider di accesso ad internet sulla base dei contenuti (siti web, servizi VoIP ecc) che si possono utilizzare con quel provider. Se mancasse la neutralità i provider potrebbero fornire il servizio di connessione ad internet favorendo alcuni contenuti del web rispetto ad altri. Sarebbe un'architettura di rete basata sui favoritismi, progettata affinché taluni servizi possano avere enormi vantaggi rispetto ad altri, che permetterebbe la creazione di un nuovo mercato tra fornitori di contenuti per il web e Internet Service Provider.
La neutralità della rete è recentemente minacciata dai legislatori statunitensi che, spinti dalle richieste di grandi provider, stanno valutando l'introduzione di quella che viene chiamata Internet a 2 velocità, una riforma alla legislazione sulle telecomunicazioni; tale riforma, seppur avvenga in America, per via della natura di Internet interessa tutto il globo.
Schierati a favore della riforma di abbattimento del criterio di neutralità spiccano AT&T, gigante mondiale delle telecomunicazioni, e il partito degli ISP formato da Verizon, BellSouth e Comcast.
Si oppongono invece con forza, oltre ai progettisti di Internet tra cui spiccano Tim Berners e Vint Cerf, aziende come Google, Microsoft, eBay e Amazon; persino la FCC o Federal Communication Commission[1], un'agenzia governativa indipendente per le comunicazioni, si oppone alla riforma.