Ascoli Piceno

comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia nelle Marche

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«Una passeggiata per le strade della città vecchia ascolana è come lo sfogliare a caso un volume di storia dell'arte e avere la fortuna di incontrare le illustrazioni più rappresentative e espressive dei vari periodi dell'arte italiana.»
«Sicuramente Ascoli, non se ne dolga Urbino, è la più bella città delle Marche, una delle più belle d'Italia. Urbino è splendida, ma è un palazzo, non una città. Ascoli non ha un palazzo, ma cento palazzi d'un livello, d'una qualità, d'una signorilità indubitabile; però non ha un palazzo come quello di Urbino. A ognuno il suo, e ad Ascoli la sua stupenda piazza del Popolo.»
«Vivere e muoversi in una città come Ascoli è un privilegio assoluto. Anche solo passeggiare a piedi è un'esperienza straordinaria, tra scorci e meraviglie che colpiscono l'occhio.»


Ascoli Piceno (Ascule in marchigiano) è una città delle Marche con 51.630 abitanti (fonte ISTAT, gennaio 2008), quarta nella Regione per numero di abitanti dopo Ancona, Pesaro e Fano; capoluogo dell'omonima provincia e sede vescovile.

Geografia

 
Mappa del territorio ascolano

La città si trova a 25 km dal Mar Adriatico, alla confluenza tra il fiume Tronto ed il torrente Castellano, ed è circondata per tre lati da colline, tra cui vi è la montagna dell'Ascensione, il Colle San Marco e la Montagna dei Fiori.

È collegata per via ferroviaria con San Benedetto del Tronto, per via stradale con Roma (attraverso la Via Salaria) e San Benedetto del Tronto (attraverso il raccordo autostradale), sulla costa adriatica, dove si trova il casello autostradale della A14.
Due parchi naturali la circondano, quello dei Monti Sibillini a nordovest e quello dei Monti della Laga a sud.

Fiumi e torrenti

Monti

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Ascoli Piceno.

Storia

 
Piazza Arringo

Le origini della città sono avvolte nel mistero ma è abbastanza sicuro che la zona fosse popolata già nell'epoca neo-eneolitica da popolazioni italiche. Secondo una tradizione italica citata nella letteratura antica (Strabone, Plinio, Festo) la città venne fondata da un gruppo di Sabini, che vennero guidati da un picchio, uccello sacro a Marte durante una delle loro migrazioni detta ver sacrum. I Sabini si sarebbero fusi con altre popolazioni autoctone dando origine ai Piceni, di cui Ascoli divenne il centro principale anche grazie alla sua posizione sulla Via Salaria, che collegava il Lazio con le saline della costa adriatica.

Nel 299 a.C. si alleò con i Romani contro gli Etruschi, Galli e Sanniti e nel 269 a.C. divenne Civitas Foederata a Roma.

Nel 91 a.C. si ribellò a Roma insieme ad altre genti italiche (i Marsi in particolare ed altre popolazioni del sud Italia) e dette vita alla Guerra Sociale. Nell'89 a.C., dopo un lungo assedio, il generale romano Gneo Pompeo Strabone conquistò la città, trucidando i capi della rivolta e mandando in esilio parte dei suoi abitanti. Nell'88 a.C. Ascoli fu iscritta alla Tribù Fabia, e solo nell'80 a.C. venne finalmente riconosciuta la cittadinanza romana a tutte le popolazioni italiche. Giulio Cesare nel 49 a.C. la designò capitale della regione dandole l'appellativo di Picenum. Ai tempi di Augusto, divenne la capitale della quinta regione italica, più tardi nel III secolo d.C. fu eretta a provincia autonoma con il nome di Picenum Suburcarium. Successivamente segue il destino, come altre città, con la caduta dell'impero romano.

Nell'alto medioevo subì la decadenza economica e le razzie dei barbari, tra cui quella dei Goti di Totila e dei Longobardi di Faroaldo (578).

Per due secoli fu sotto il dominio longobardo del Ducato di Spoleto, (593-789), finché non passò sotto il controllo dei Franchi scesi in Italia al seguito di Carlo Magno. In questi secoli si accentuò il potere dei vescovi (i cosiddetti vescovi-conti), tra cui Corrado II che con apposito diploma concede al feudatario vescovo Bernardo I nel 1037, il diritto di Zecca.

Nel periodo la città viene trascinata in più occasioni nella più vasta lotta per il predominio in Europa tra guelfi e ghibellini.

Nel 1183 si costituisce in libero comune, conoscendo però il saccheggio e la distruzione ad opera delle armate imperiali di Federico II. Le libertà municipali sono minate dalle lotte di fazione tra le famiglie più in vista, tra cui il Signore Andrea D'Acquaviva e più tardi Ladislao I - re di Napoli, Conte Carrara, che finiscono per aprire la strada a personaggi ambiziosi come Galeotto Malatesta (XIV secolo) che viene cacciato da una rivolta e in seguito a Francesco Sforza che instaura una crudele dittatura (XV secolo) che viene abbattuta nel 1482, anche se Ascoli è costretta a riconoscere la sovranità della Chiesa.

Non cessano i disordini interni tra opposte fazioni che conduce a decadi di ribellioni, massacri, razzie, alla crescita del banditismo e alla decadenza delle virtù civili.

Venne annessa alla prima Repubblica Romana e nel 1860 viene annessa al Regno d'Italia di cui seguirà d'ora in avanti tutte le vicende. Degne di nota sono le vicende della resistenza ascolana nel settembre 1943 contro l'occupazione tedesca, che sono valse alla città la Medaglia d'Oro al Valor Militare per attività partigiana (2001).

Una parte del territorio della provincia ascolana è stato per oltre un secolo rivendicato dalla vicina e rivale Fermo, la quale ha perso il capoluogo a seguito dell'Unità d'Italia. Nel 2004, però, la provincia di Fermo è stata di nuovo istituita.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Secondo l'ultimo censimento la popolazione è di circa 52.000 abitanti, ma bisogna considerare la presenza di un numero consistente di persone abitanti all'interno del comune ma non residenti o difficilmente censibili, come i numerosissimi studenti fuori sede che alloggiano nella città.

== Va poi considerato che l'elevato costo delle abitazioni ha spinto molti ascolani a trasferirsi in zone relativamente distanti dal centro cittadino, con alcune zone periferiche della città si trovano ormai a lambire i comuni limitrofi (come Castel di Lama, Folignano, Maltignano, Colli del Tronto, Castorano, Venarotta) che segnano aumenti significativi di popolazione e indici di vecchiaia molto più bassi.

Tutto questo induce ragionevolmente a ritenere che la città di Ascoli Piceno sia a tutti gli effetti molto più popolosa rispetto ai dati ufficiali. ==

Arte e cultura

 
Palazzo dei Capitani del Popolo
«Ascoli Piceno è una tra le più belle piccole città d'Italia, e non ne vedo altra che le assomigli. André Gide la prediligeva... bella come alcune città della Francia del Sud, non tanto per questo o quel monumento, ma per il suo complesso, la qualità antologica, l'incanto che viene da nulla e da tutto. Bisogna avervi passeggiato, a cominciare dalla piazza del Popolo, la piazza italiana che insieme con quella di San Marco a Venezia dà più di un'impressione di sala, cinta da porticati, chiusa dalla stupenda abside di San Francesco; o costeggiando il Battistero del Duomo; o lungo le rive scoscese del Tronto; e per le strade strette, chiamate rue, dove i palazzi non si contano; e che si allargano in piazzette...

Ascoli è città di torri... Si succedono molti stili, il romanico, il gotico, il rinascimentale, il barocco... con chiese dalle pareti di pietra, senza finestre; un travertino d'un grigio caldo, uniforme, senza intonaco... tutto ornato, lavorato, istoriato... e su ogni porta e finestra, vedi frutta, fogliami, cariatidi femminili, fiori, animali, stelle, o anche semplicemente proverbi e sentenze scolpite.»

«Ascoli Piceno è la Firenze del Centro Italia.»

Ascoli Piceno è una delle città più belle e monumentali d'Italia: il suo centro storico è interamente costruito in travertino (un tipo di marmo ricavato dalle cave vicine), e ha come fulcro la suggestiva Piazza del Popolo in stile rinascimentale. La piazza accoglie i monumenti più importanti della città come il Palazzo dei Capitani con accanto lo storico Caffè Meletti, la chiesa di San Francesco con l'edicola di Lazzaro Morelli, la loggia dei Mercanti e nelle sue immediate vicinanze il Teatro Ventidio Basso. Altro fulcro cittadino è il suggestivo spazio urbano di Piazza Arringo, la più antica piazza di Ascoli, dove si eleva la Cattedrale di Sant'Emidio che ha sul fianco destro la Porta della Musa e al di sotto della navata principale la Cripta dedicata anch'essa al patrono della città, il medievale Battistero San Giovanni, il Palazzo dell'Arengo, sede dell'importante Pinacoteca Civica ed il Palazzo Vescovile. Nelle immediate vicinanze si trova anche Palazzo Bonaparte e seguendo, dalla piazza, il percorso che risale verso il Colle dell'Annunziata la Chiesa di San Gregorio Magno. Non solo piazze, ma anche suggestive strade e vicoli di impronta schiettamente medievale caratterizzano il suggestivo centro storico di Ascoli Piceno come via Pretoriana, via di Solestà, via delle Stelle, via Soderini e Corso Mazzini, la principale arteria cittadina. Tra gli altri monumenti degni di nota sono da citare: la chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, in Piazza Ventidio Basso, dalla bella facciata suddivisa in riquadri, poi il Ponte Romano (o ponte di Solestà), uno dei pochi, in Italia, visitabili anche al suo interno, presso l'omonima Porta Solestà, Porta Gemina, le vicine rovine del teatro romano e la Chiesa di San Tommaso Apostolo, Porta Tufilla, la Fortezza Pia e Forte Malatesta, la chiesa di Sant'Agostino, il Palazzetto Longobardo, la Torre degli Ercolani, una delle poche torri superstiti tra le decine che compaiono nelle cronache medioevali, in ricordo delle quali, come per San Gimignano, Ascoli ha il soprannome di città delle Cento Torri. Meritevoli di essere visti sono anche i templi dedicati al Santo Patrono quali: Sant'Emidio alle Grotte e Sant'Emidio Rosso. Nelle vicinanze della città, percorrendo la Salaria in direzione Roma, c'è anche il monumentale Albero del Piccioni e nella zona di Porta Cartara il complesso, restaurato di recente, della Cartiera Papale. Suggestive e da menzionare sono le Grotte dell'Annunziata, ciclopica costruzione del periodo romano.

 
il Duomo dedicato a Sant'Emidio
 
"Il Battesimo di Polisia" di Lazzaro Giosafatti, Cripta del Duomo
 
il Battistero di San Giovanni
 
Affresco della deposizione nella Chiesa di San Vittore
 
Chiostro interno del Palazzo dei Capitani del Popolo
 
Forte Malatesta e Ponte di Cecco
 
Edicola di Lazzaro Morelli
 
Porta Tufilla
 
Fonte di Sant'Emidio
 
Teatro romano
 
Caffè Meletti

Monumenti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Monumenti di Ascoli Piceno.

Chiese

Chiese Sconsacrate

Chiostri

  • Chiostro Maggiore di San Francesco – Costruito nell'anno 1565, per munificenza del signore ascolano Vincenzo Cataldi, si apre in un arioso spazio quadrangolare, vicino Piazza del Popolo, preceduto da un antistante portico del 1300. Nella sua area interna si scorgono il pozzo di gusto gotico, in un angolo una piccola la fontanina e sul muro del porticato la lapide ovale che ricorda le figure dei papi Niccolò IV e Sisto V, entrambi usciti dal convento della città.

Fontane

  • Fonte di Sant'Emidio – Opera del XVII secolo, incorniciata da una loggia esterna suddivisa in cinque arcate sormontata da una balaustra di colonnine. Il luogo lega la sua storia alla tradizione di uno dei prodigi di Sant'Emidio. Il santo non avendo a disposizione l'acqua necessaria per battezzare tutti i nuovi fedeli se la procurò battendo un sasso in questo luogo da cui fece sgorgare la sorgente che alimenta questa fonte.

Fortezze

  • Forte Malatesta - Costruzione fortificata edificata nei pressi del Ponte di Cecco, passo obbligato per chi accedeva nella città dalla zona Est. Sorge vicino alle sponde del Torrente Castellano, l’attuale fortezza è stata ricostruita sui resti di una precedente rocca per volere del signore di Rimini Galeotto Malatesta verso la metà del 1300.
  • Fortezza Pia - antica costruzione militare fortificata che si eleva nella zona più alta della città, deve il suo nome a Papa Pio IV che, nel 1560, volle farla ricostruire,

Musei cittadini

Museo archeologico statale di Ascoli Piceno

Opere d'arte e di architettura

  • Edicola di Lazzaro Morelli - Di gusto barocco, fu costruita da Lazzaro Morelli addossata ad un'abside della parete esterna della chiesa di San Francesco, nell’anno 1659, su richiesta del Governatore ascolano Gerolamo Codebò e dedicata alla Madonna di Reggio.
  • Grotte dell'Annunziata - Costruzioni monumentali realizzate tra la fine del II secolo a.C. e l’inizio del I secolo a.C. che testimoniano l’abitudine dell’epoca a non lasciare sguarniti di rivestimenti murarii i rilievi collinari che circondavano le città. Questa tipologia di sostruzione poteva essere utile sia per stabilizzare il terreno, evitando il degradamento del colle, e sia a consolidare la superficie sopra la vetta. L’utilizzo dell’edificio era anche quello di ricavare alloggi ed abitazioni per i soldati o per gli schiavi.
  • Loggia dei Mercanti - Opera cinquecentesca che si aggiunge alla preesistente facciata gotica della chiesa di San Francesco. Commissionata dalla ricca "Corporazione della Lana" si compone di cinque arcate, poggianti su colonne corinzie e termina con un cornicione merlato.
  • Porta della Musa - L'ingresso laterale della cattedrale di Ascoli è così poeticamente chiamato dal distico che si legge scalpellato sulla pietra immurata a fianco della porta. Situata tra la 4° e la 5° lesena è un'opera tardo rinascimentale di difficile attribuzione. Alcuni ipotizzano Carlo Crivelli, altri Giuliano da Maiano ed altri ancora Lazzaro di Francesco, ma, quasi sicuramente, è opera di un capacissimo, valente ed ignoto lapicida locale.

Palazzi

  • Caffè Meletti - Annoverato nell’elenco dei 150 caffè storici d'Italia è da sempre considerato il ritrovo dei personaggi più illustri della città, punto di incontro di cultura e di vita mondana. Si affaccia direttamente su Piazza del Popolo preceduto da un portico con arcate e soffitto affrescato. La vita del Caffè inizia il 18 maggio 1907, giorno della sua inaugurazione.
  • Palazzetto Longobardo - Piccolo edificio medioevale di architettura civile edificato nel XII secolo. Rappresenta un rarissimo esempio di architettura perfettamente conservata.
  • Palazzo dell'Arengo - Palazzo che risale alla fine del XII secolo, si affaccia sulla centralissima Piazza Arringo, è costituito dal Palazzo del Comune e dall'Arringo. All’interno ha sede la Pinacoteca Civica ed alcuni uffici comunali, tra cui quello del Sindaco.
  • Palazzo Bonaparte - Completamente diverso da tutti i palazzi gentilizi coevi della città rappresenta uno dei migliori esempi dell'architettura rinascimentale ascolana. Le sue mura esterne sono riccamente intessute da pietre intagliate che adornano sia le porte d’ingresso che tutte le finestre.
  • Palazzo dei Capitani del Popolo - Affacciato su Piazza del Popolo si distingue per la sua elegante torre merlata medioevale a fianco dello storico Caffè Meletti. Costruito fra il XIII ed il XIV secolo con l’accorpamento di tre piccoli edifici separati da due ruette.

Piazze

  • Piazza Arringo – Questa è la piazza monumentale più antica della città, si ritiene che fosse la sede dell’antico Foro e si apre sull’antico percorso della Consolare Salaria che attraversava Ascoli. Fu centro propulsore di importanti accadimenti della vita sociale ascolana. Qui predicò San Francesco d'Assisi, nel 1215, e San Giacomo della Marca, nel 1446. Nell’anno 1335, in questa piazza, furono redatti gli Statuti del Popolo, che sostituirono gli Statuti del Comune.
  • Piazza Ventidio Basso - Ampio spazio irregolare che si apre nel centro storico, già dall’epoca romana fino al XVII secolo fu il maggiore fulcro commerciale della città. Da questa piazza, ogni anno, si avvia il corteo storico del Torneo cavalleresco della Quintana.
  • Piazza del Popolo - Di stile Rinascimentale è considerata una delle più belle e suggestive piazze d'Italia. Si apre all’incrocio del cardo e del decumano dell’impianto stradale cittadino. Il suo spazio è circoscritto dalle facciate di Palazzo dei Capitani, del Caffè Meletti e dalle leggere e gentili forme gotiche della Chiesa di San Francesco, tutto il resto del perimetro è delimitato da palazzetti rinascimentali con portici e logge.

Ponti

  • Ponte di Cecco - Costruzione di epoca romana, dell' età repubblicana. Nella tradizione popolare si attribuisce la sua realizzazione al diavolo che, su ordine di Cecco d'Ascoli, poeta ed astrologo ascolano, lo avrebbe realizzato in una sola notte.
  • Ponte Maggiore - Le sue arcate attraversano il torrente Castellano, collegando il centro storico al quartiere di Porta Maggiore. Fu fatto saltare dai guastatori tedeschi in ritirata durante la seconda guerra mondiale. Lo ricostruì, nell’anno 1946, l’ingegnere Giuseppe Viccei.
  • Ponte Nuovo - Fu progettato e costruito negli anni tra il 1909 ed il 1911 da Umberto Pierpaoli, architetto, ed Enrico Cesari, ingegnere. Dal suo parapetto di destra si scorge il punto di confluenza di due dei tre corsi d’acqua che attraversano la città: il fiume Tronto ed il torrente Castellano.
  • Ponte Romano di Solestà - Costruito durante l’età augustea è considerato uno dei ponti più rappresentativi della tecnica e della civiltà romana poiché ha conservato integralmente le sue caratteristiche costruttive. Visitabile all’interno attraverso un corridoio d’ispezione.
  • Ponte Tufillo - Si trova nelle vicinanze dell’omonima Porta Tufilla. La sua prima costruzione si fa risalire al tempo del vescovo ascolano Alberico nell’anno 1097 e, secondo questa datazione, sarebbe stato il ponte medioevale più antico di Ascoli.

Porte cittadine

  • Porta Gemina - considerata fra le più vetuste ed importanti porte di Ascoli poiché attraverso i suoi fornici si immetteva la Via Salaria all'interno della città provenendo da Roma. Con la sua monumentalità è architettonicamente classificabile come una tipica costruzione romana del I secolo a.C.
  • Porta Solestà - Fu costruita nell'anno 1230, all'inizio del Ponte Romano, per volere di Fidemilio da Mogliano utilizzando probabilmente materiali di risulta di una preesistente porta romana. Mostra al di spora del fornice lo stemma più antico del comune di Ascoli.
  • Porta Tufilla - Fu costruita tra il 1552 ed il 1555, come testimonia l'epigrafe della linea marcapiano: “PAULO IIII PONT MAX MDLV”, dall’architetto Camillo Merli, sulle fondamenta di una più antica. La sua struttura si compone di un solo arco a tutto sesto cui è sovrapposta una pittoresca loggetta di guardia a tre luci.

Teatri

Torri

  • Torre degli Ercolani - Fu costruita tra il XII ed il XIII secolo, seguendo i canoni delle torri gentilizie, ed è considerata la più antica della città. All'epoca la torre era intesa come una trasposizione urbana del castello, luogo in cui la consorteria si asserragliava in caso di pericolo.

Strade

  • Via delle Stelle - è il vecchio camminamento che si snodava al di fuori delle mura cittadine. Intraprendere questo percorso, che inizia nei pressi di Porta Gemina e giunge fino al Ponte Romano equivale ad un'immersione a ritroso nel tempo e fruire della possibilità di ammirare un panorama quasi intatto della città ai tempi dell’Età Comunale.

Manifestazioni

La città è per molti versi legata alle tradizioni religiose e civili ed i principali avvenimenti cittadini ruotano intorno alla festività del patrono Sant'Emidio che si celebra il 5 agosto che ha il suo culmine dopo la mezzanotte con gli splendidi fuochi d'artificio. La prima domenica di agosto si tiene la solenne sfilata storica della Quintana cui partecipano oltre 1.500 figuranti in costume e le autorità cittadine, Sindaco compreso nel ruolo di Magnifico Messere. Al termine della sfilata si tiene il torneo cavalleresco della Quintana, basato su antichi statuti del XIV secolo e che si rinnova dal 1955 senza interruzioni. Da alcuni anni è stata anche inserita la manifestazione della Quintana in notturna, si svolge la sera del secondo sabato di luglio.
Molto interessante, per il suo carattere goliardico e popolare, il Carnevale di Ascoli, con la partecipazione dei cittadini, sia in gruppi che in carri (domenica e martedì di carnevale).
  • Fritto misto all'italiana
Tra fine aprile ed inizio maggio si svolge una importante manifestazione gastronomica, , con la presenza di stands provenienti dalle regioni d'Italia e da molti paesi del mondo, che permette di degustare molti dei tipi di fritti italiani e non solo, tra cui la locale oliva fritta all'ascolana.
  • Premio Internazionale Città di Ascoli Piceno
Si svolge ogni anno, tra la fine di novembre ed i primi di dicembre, organizzato dall'Istituto Studi Medievali Cecco d'Ascoli. Si tratta di un premio letterario che viene assegnato ad una personalità nel campo della medievistica internazionale che si è contraddistinta per la pubblicazione di testi che contribuiscono all'indagine storica e al valore della ricerca storiografica. Tra i vincitori del premio si ricordano Elémire Zolla (1987) , Ovidio Capitani (1989) e Liliana Cavani (1991 per il film Francesco) . Nel 1987 la Giuria del Premio assegnò una menzione speciale allo storico francese Jacques Le Goff.
  • Notte di San Lorenzo
il 10 agosto di ogni anno si svolge la Notte di San Lorenzo. In ogni angolo del centro storico della città vi sono concerti, mostre, spettacoli teatrali, stands enogastronomici che durano fino all'alba successiva

Personalità legate ad Ascoli Piceno

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Personalità del passato

Personalità contemporanee

Cinematografia

I film più importanti girati in questa città:

Spot pubblicitari

Nel 1998, in una scena di uno spot pubblicitario per la Fiat, si notavano Fiat 500 girare intorno alla piazza con lo sfondo la chiesa di San Francesco.

Festivalbar

La città negli anni 90 è stata (grazie al patron Vittorio Salvetti prima, e al figlio Andrea dopo) tappa fissa del Festivalbar. Nella stupenda cornice di Piazza del Popolo si sono svolte le edizioni del 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1999. Nel 1995, causa lavori di restauro all'Arena di Verona (sede delle finalissime della manifestazione), la città di Ascoli Piceno ebbe l'onore di ospitare le due serate finali del Festivalbar presentate da Amadeus, Federica Panicucci e Laura Freddi.

Università

La città di Ascoli Piceno è sede amministrativa e didattica della facoltà di Architettura dell'UNICAM. La facoltà ascolana ha attivato le Lauree Triennali in Scienze dell'Architettura, Disegno Industriale e Ambientale, Pianificazione dell'ambiente e del territorio. Sono anche attive le Lauree Magistrali in Architettura e in Disegno Industriale. La Facoltà di Scienze e Tecnologie di Camerino ha invece attivato ad Ascoli i corsi di laurea triennale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (classe 41) e in Informatica (classe 26). I corsi hanno sede ad Ascoli e le lezioni quindi si svolgono con la presenza dei docenti. L'università Politecnica delle Marche, Facoltà di Medicina e Chirurgia, ha attivato presso l'Ospedale Provinciale "Mazzoni" di Ascoli il corso di laurea triennale in Scienze Infermieristiche. Infine, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Mater Gratiae", collegato alla Pontificia Università Lateranense, ha attivato il corso di laurea in Scienze Religiose.

Economia

Di recente industrializzazione, arricchitasi anche grazie alle sovvenzioni statali provenienti dalla Cassa del Mezzogiorno, Ascoli Piceno vanta una discreta zona industriale con la presenza di alcune importanti aziende italiane e multinazionali con stabilimenti produttivi attivi nella gomma, carta, prodotti farmaceutici, ma la maggior parte dell'economia ruota intorno a piccole e medie aziende a conduzione familiare e sulla fornitura di servizi professionali per i piccoli centri della Valle del Tronto e delle montagne circostanti.

Forze Armate

La città di Ascoli Piceno è sede dello storico 235° Reggimento Addestramento Volontari "Piceno". La caserma "Clementi" è l'unica in Italia dedicata alla formazione dei soli Volontari di truppa di sesso femminile. Nel 2001 in Piazza del Popolo vi è stato il primo giuramento nella storia della Repubblica italiana di donne soldato. Fino al 21 dicembre 2007 la città è stata anche sede del Comando Reclutamento e Forze di Completamento Esercito "Marche". Dal 1º gennaio 2008, nell'ambito della riorganizzazione degli Enti territoriali dell'Esercito, il nuovo Comando Militare Esercito "Marche" è stato trasferito ad Ancona.

Sedi Consolari

Dal 2005 la città è sede del Consolato Onorario della Repubblica Slovacca per le regioni Marche, Abruzzo e Umbria.

Amministrazione comunale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Ascoli Piceno.

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Sport

Calcio

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ascoli Calcio 1898 e Stadio Cino e Lillo Del Duca.

La città è sede dell'Ascoli Calcio 1898, di cui ospita le gare interne presso lo stadio "Cino e Lillo Del Duca". Prima società sportiva delle Marche (fondata nel 1898 con il nome di Società Sportiva Vigor), presente dalla stagione 1972-73 nelle massime categorie del calcio professionistico (Serie A e B). L'Ascoli, nel corso della sua storia più che centenaria, ha conseguito 2 promozioni dalla serie C alla Serie B e ben 5 dalla Serie B alla Serie A, conquistando anche una Mitropa Cup nel 1987 e una Supercoppa di Lega di serie C nel 2002.

Fiore all'occhiello della storia sportiva della società restano comunque le numerose stagioni disputate nelle massime categorie del calcio nazionale: ben 16 in serie A (migliore piazzamento il 5° posto ottenuto nel 1979/80) e 12 in Serie B, tutte nel periodo compreso tra il 1972/73 e il 2006/07.

Ciclismo

Ascoli Piceno è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:

Automobilismo

Ascoli Piceno ospita ogni anno, nel tracciato Colle San Marco-Colle San Giacomo, la cronoscalata "Coppa Paolino Teodori" valevole per il "CIVM - Campionato Italiano Velocità Montagna". Il 25 luglio 2007 si è svolta la 46° edizione dell'evento, mentre la quarantasettesima è stata disputata il 15 giugno 2008 ed è stata riconosciuta anche la titolazione di Challenge FIA e Coppa Europa.

Calcio da tavolo - Subbuteo

In città dal 2004 opera anche il Subbuteo Club Ascoli, nato grazie alla passione di alcuni giocatori di Subbuteo che dopo anni sono tornati all'attività agonistica. Dopo tre stagioni di serie C, nel 2007 lo SCA ha conquistato la promozione in serie B nel circuito FISCT e nel 2008 quella in serie A. Dal 2007 la città ospita il Memorial Costantino Rozzi, torneo nazionale di calcio da tavolo.

Città gemellate

  •   Massy, Francia, dal 1997, gemellata dal sindaco Roberto Allevi, per Ascoli Piceno e dal sindaco Vincent Delahaye per Massy
  •   Treviri, Germania, dal 1958, gemellata dal sindaco Serafino Orlini, per Ascoli Piceno e il borgomastro Heinrich Raskin per Treviri

Onorificenze

Il 12 aprile 2001, la città di Ascoli Piceno è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[2].

«La fiera e pacifica città di Ascoli Piceno, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, non esitò a sollevarsi contro il tedesco invasore. Già il 12 settembre, il coraggioso comportamento dei militari del presidio aveva costretto alla resa le forze nemiche, superiori in uomini e mezzi, mentre dal 2 al 5 ottobre, al Colle San Marco, un pugno di giovani ardimentosi, male armati ed equipaggiati, si batterono duramente, contro unità germaniche, subendo dolorose perdite. La popolazione ascolana, non desistette dal proseguire la lotta, partecipando a numerosi scontri, come quelli in località Venagrande, Castellano e Vallesenzana, che furono fra i momenti più significativi della sua irriducibile volontà di partecipare direttamente alla liberazione del territorio. Non meno agguerrita fu l'attività dei "gruppi di azione patriottica", conclusasi con l' ardita liberazione dalle carceri cittadine di tutti i detenuti politici. Ad essa va aggiunta la pericolosa opera svolta a favore di migliaia di prigionieri alleati e di militari italiani sbandati molti dei quali furono condotti in salvo oltre le linee. Numerose furono le perdite di vite umane, le deportazioni e le distruzioni subite dalla città, che fu sempre sorretta dalla fede in una Patria migliore, risorta dalla dittatura fascista.»
— Ascoli Piceno, 12 settembre 1943 - 20 giugno 1944
Immagini di Ascoli Piceno

Note

  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  2. ^ dal sito del quirinale

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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