Greve in Chianti
Greve in Chianti (ha aggiunto la denominazione "in Chianti" dal 1972 con l'ingresso nella sottozona classico del Chianti) è un comune italiano di 14.074 abitanti[1] della provincia di Firenze in Toscana, situato sulla via Chiantigiana, che unisce Firenze con Siena passando attraverso il suggestivo panorama del Chianti.
Geografia fisica
- Classificazione sismica: zona 3s (sismicità)
- Classificazione climatica: zona E, 2126 GG
- Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
Storia
Fin dal Medioevo la storia di Greve è legata alla sua piazza principale che ha sempre esercitato la funzione di mercatale. Il borgo era una semplice dipendenza del castello di Montefioralle ma grazie alla sua posizione, è situato nel punto in cui si incontravano le vie di collegamento tra il Valdarno, la Val di Greve e la via che da Firenze attraverso le Colline del Chianti conduceva nel senese, poté diventare il principale mercatale della zona. La piazza dalla caratteristica forma di triangolo allungato è per gran parte circondata da portici ed al centro è posta la statua di Giovanni da Verrazzano.Uno dei vertici della piazza è occupato dalla chiesa parrocchiale dedicata alla Santa Croce (XIX secolo).
Dal punto di vista storico-amministrativo, prima di entrare nella Provincia di Firenze, Greve faceva parte del vicariato di San Giovanni Valdarno, anche se a confine col vicariato di Certaldo (di cui faceva parte la provincia del Chianti, attualmente tutta compresa nella Provincia di Siena).
Fra i luoghi da visitare a Greve in Chianti vi sono i castelli di Uzzano, Canonica, Mugnana e Verrazzano, oltre al borgo di Montefioralle e S. Lucia a Barbiano con il castello già roccaforte negli scontri cittadini tra Firenze e Siena. Dalla vicina Convertoie si gode poi un ottimo panorama.
Onorificenze
— Greve in Chianti (FI), 1940-1945
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Le principali chiese del comune di Greve in Chianti sono:
All'interno si trovano l'affresco trecentesco con la Madonna col Bambino, già nel tabernacolo della antistante piazza del Mercatale, il trittico con Madonna e santi di Bicci di Lorenzo, l' Annunciazione di scuola fiorentina del XIV secolo, un Crocifisso ligneo del Trecento e il ciborio attribuito a Santi Buglioni.
La Pieve di San Donato a Mugnana sorge sul terreno che fu di proprietà dei Bardi di Vernio. Essa ha subito negli anni diverse ristrutturazioni, a partire dal Trecento, epoca nella quale alla Pieve fu dato uno stile romanico e, nel 1934 fu ricostruita. Non molto distante dalla Pieve c'è un piccolo cimitero che è stato ristrutturato in epoca recente.
È ricordata fin dal X secolo, con la denominazione di San Leolino a Flacciano, ma l'attuale edificio, di impianto romanico a tre navate spartite da pilastri quadrangolari, coperte da capriate lignee, risale al XII secolo, ed è preceduto da un porticato del XVI secolo. Sulla destra si trova un chiostro trecentesco.
L'antica chiesa è intitolata ad uno dei più importanti evangelizzatori del contado fiorentino. Il suo suggestivo esterno in stile romanico risale al XII secolo; vi è stato aggiunto un portico nel XV, con arco a tutto sesto e due bifore, le cui colonnine sono sormontate da capitelli cubici e pulvini a gruccia, completato da un secondo ordine agli inizi dell'Ottocento, ad imitazione del sottostante.
È citata nelle pergamene della Badia a Passignano già nell' anno 884. La Pieve fu poi confermata ai vescovi di Fiesole dai pontefici Pasquale II e da Innocenzo II rispettivamente nel 1003 e nel 1034.
Architetture civili
- Villa Vignamaggio, dove fu girato completamente il film Molto rumore per nulla nel 1993 con Emma Thompson, Denzel Washington, Keanu Reeves, Michael Keaton e Robert Sean Leonard di Kenneth Branagh.
Architetture militari
Nel XIV secolo il Castello di Mugnana, i cui precedenti proprietari erano gli Amidei, divenne proprietà della famiglia fiorentina dei Bardi. Questo castello faceva parte dell'antica Lega di Cintoia. La sua torre era alta in origine circa sessanta metri, ma poi fu ridotta per motivi militari. La sua costruzione e anche quella delle mura risale agli anni precedenti al XIV secolo. Il castello fu danneggiato dagli Aragonesi alleati di Siena nella guerra contro Firenze (1530) e, nel 1890, a causa di un terremoto. Le sue mura, al centro delle quali c'è il cassero (la cui costruzione risale alla seconda metà del Duecento), hanno avuto molti restauri.
La cinta muraria ha andamento quasi circolare ed è formata da edifici che compongono l'abitato. La sua torre si trovava nel punto più elevato e di essa resta la parte basamentale. Nel castello dominò la famiglia Bardi, i quali esercitarono il patronato anche nella vicina chiesa di San Martino a Sezzate.
Il nome Vicchio significa vico, borgo, originato da viclum ,viculum. In origine il castello si chiamava Vicchio dei Lambardi, perché apparteneva a questa famiglia nell’epoca longobarda ed esso è ricordato fino dal 957 , nei documenti della Badia di Passignano del X e XI secolo. Il castello apparteneva a Littifredo Nobile, figlio di Adolardo, nel 957.
Questo castello conserva i resti della rettangolare cerchia muraria , costruita in bozze di arenaria, la sua torre risale alla seconda metà del XIII secolo e la prima metà del XIV secolo e fu ricostruita dopo che i Ghibellini l’ebbero demolita, insieme alle mura, nel 1269. I resti del castello furono inglobati in un edificio, costruito su disegno dell’Orcagna, ( Andrea di Cione ) e ampliati successivamente.
Al castello è annessa una cappella in cui si trova una tavola del Ghirlandaio , l'Eterno Padre.
- Castel Ruggero in località Tizzano
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Cultura
Musei
Il Museo di San Francesco è stato inaugurato il 7 settembre 2002, nel complesso dell'ex convento di San Francesco. Nell'oratorio si trova una terracotta policroma rappresentante la Deposizione attribuita a Santi Buglioni, contornata da una ghirlanda robbiana; un bassorilievo del Quattrocento in marmo che rappresenta San Francesco e la Madonna col Bambino, attribuito a Nanni di Bartolo; nella sagrestia si trovano antichi tessuti. Nel piano superiore ci sono due sale, una con dipinti, fra i quali c'è una Annunciazione del Trecento, dipinti di Jacopo Vignali e altri quadri del Seicento; l'altra presenta arredi di chiese, oreficeria, calici, pissidi, ostensori.
Personalità legate a Greve in Chianti
- Aleandro Baldi, cantante
- Aligi Barducci, militare e partigiano
- Giovanni da Verrazzano, navigatore
- Domenico Giuliotti, scrittore
- Niccolò da Uzzano, politico
- Nino Tirinnanzi, pittore
Geografia antropica
Frazioni
Strada in Chianti
E' il paese più prossimo a Firenze, dell'intero comune grevigiano, da cui dista circa 12 km. Si è molto sviluppato negli ultimi anni, con un forte incremento demografico, dovuto proprio alla sua vicinanza con il capoluogo di provincia. Si trova ad un altezza di circa 300 metri d'altezza e perciò ha un clima molto favorevole, anche nei mesi più torridi, rispetto alla piana fiorentina. La terza domenica del mese settembre ricorre la fiere del paese.
Nella chiesa dedicata a San Cristoforo si trova un bel crocifisso ligneo (in olivo) decorato da Neri di Bicci (1440 circa). La chiesa dopo i recenti restauri (1990) che ne hanno riportato alla luce l'originario abside sotto l'attuale altare è di prima del mille.
Sembra che i Longobardi, allora presenti nel paese con alcuni spedali (nell'attuale borgo) abbiano fatto costruire la Chiesa su un fortilizio Etrusco.
Strada prende il nome da "via strata" lastricata. Che secondo alcuni storici si trattava del tracciato di età Claudia (circa 200 d.C.) della via Cassia. Fino alla fine dell'ottocento era possibile vedere una parte di questo lastricato in una delle tre corti di origine longobarda. Da ricordare la presenza della rinomata famiglia Landi. Emilio, a cui è dedicata la piazza del mercatale (rinnovata nel 1997), fu uno dei primi promotori del vino Chianti in Inghilterra, vincendo anche dei premi. Ricordiamo la Villa Paoli, voluta dal senatore del regno d'Italia, Baldassarre Paoli come residenza estiva. Una leggenda paesana vuole che sia stato lui a portare a Strada in Chianti la Posta, la Farmacia e i Carabinieri, davvero presenti da molti anni. Da non dimenticare inoltre che Strada in Chianti ha dato i natali al poeta trecentesco Zanobi da Strada. Questo poeta, fu incoronato poeta da Papa Innocenzo IV (Come si può notare sulle iscrizioni in piazza). Zanobi è stato poeta alla corte di Napoli, contemporaneo e amico del Boccaccio e Petrarca. Sembra abbia studiato grammatica da suo babbo Giovanni Mazzuoli insieme con Petrarca, quando suo padre aveva una Scuola dove adesso c'è la Farmacia del Moro in Piazza San Giovanni a Firenze.
Da ricordare che non lontano presso la Villa dell'Ulivello, (presso il decimo chilometro) ha soggiornato per alcuni anni (prima e durante il fascismo) lo storico Guglielmo Ferrero, nipote di Cesare Lombroso e amico di Gaetano Salvemini. Sempre a Strada in Villa Buti, ha soggiornato il Professor Graziosi, etnologo ed antropologo uno dei precursori dell'antropologia moderna (frequenti i suoi viaggi in India) al quale recentemente è stato dedicato una raccolta a Firenze in via Bufalini presso il plesso delle Oblate (oltre alle già dedicate sale del Museo Antropologico in via del Proconsolo sempre a Firenze) [3]
Si tratta di un castello, conosciuto in passato come Monteficalle. Il borgo, posto a breve distanza da Greve, è di forma pressoché circolare. Vi sorge la chiesa dedicata a Santo Stefano, che ospita una Madonna con Bambino di scuola fiorentina databile alla fine del XIII secolo. All'altare maggiore tavola raffigurante Trinità e Santi opera quattrocentesca attribuita al Maestro dell'Epifania. Nell'abitato anche una casa che si dice fosse di proprietà di Amerigo Vespucci. Conserva le sue mura, anche se in parte inglobate in costruzioni più recenti, e le strade completamente selciate. Nelle vicinanze di Montefioralle si segnala la Pieve di San Cresci che conserva ancora la struttura romanica e la facciata è costituita da un nartece affiancata da due finestre bifore.
Verrazzano
Il castello di Verrazzano si trova a circa 2 Km dal centro di Greve su una collina a 348 metri. È appartenuto alla famiglia del celebre Giovanni da Verrazzano. Nato forse come guardingo di epoca longobarda, nel Duecento si trasformò in una cosiddetta casa da signore, per poi divenire nel Seicento una classica villa con fattoria toscana. Del castello del Duecento rimane una torre merlata. Tutt'intorno alla villa sorge un notevole giardino all'italiana.
Panzano in Chianti
Panzano in Chianti oggi è un tranquillo centro di villeggiatura posto a 498 metri di altitudine. Nella frazione si conserva parte del castello, con tratti delle mura, una porta d'accesso e la torre del cassero e la pieve intitolata a Santa Maria edificio ricostruito nel tardo Ottocento.
Nelle sue vicinanze si trova la pieve di San Leolino, la cui esistenza è attestata nel X secolo. All' interno una tavola del XIII secolo di Meliore di Jacopo, un trittico del XV secolo del cosiddetto Maestro di Panzano e opere di Raffaellino del Garbo e di Giovanni della Robbia. Poco oltre la pieve di San Leolino si può vedere l'Oratorio di Sant'Eufròsino evangelizzatore e patrono del Chianti.
Tra la fine del X secolo e l'inizio dell'XI secolo si ha notizia di Cintoia, ma per conoscerne l'organizzazione si deve far riferimento alla seconda metà del Duecento. Il castello di Cintoia oggi è quasi tutto distrutto, l'abitato che lo circonda è formato da edifici che presentano archivolti ed architravi in porte e finestre e muratura in filaretto; le abitazioni sono state ristrutturate. In una bozza di pietra delle superstiti strutture murarie del castello di Cintoia, c'è scolpita una croce di tipo gerosolimitano, segno dell'esistenza di un ricovero per viandanti.
Le chiese di Chiocchio sono due, una è l'antica Pieve di San Donato a Mugnana, l'altra, più nuova, è la Chiesa di Santa Maria a Chiocchio, che in precedenza si chiamava Chiesa della Madonna del Buon Viaggio. Quest'ultima conserva il dipinto, proveniente dalla Pieve, Riposo dalla fuga in Egitto, della Scuola toscana (1616). Nella Pieve di San Donato a Mugnana si conservano un turibolo e una navicella provenienti dall'Abbazia di San Cassiano a Montescalari e un capitello erratico. Vicino a Chiocchio c'è il Castello di Mugnana, appartenuto agli Amidei e poi ai Bardi, la cui costruzione risale agli anni precedenti il XIV secolo. Nei pressi del podere Barberino fu trovato un timbro doliare di epoca romana, raffigurante Ercole, con scritta in greco EPA = Era(Kles) = Ercole. A Chiocchio si trova la zona di Palaia, con la sua strada sterrata tra vigne e olivi, meta degli appassionati del trekking, ma oggi oggetto di discussione per la lottizzazione in atto.
Lucolena
Piccola frazione di montagna. Dista 12 km dal capoluogo Greve. E' un centro di villeggiatura estivo grazie al suo clima favorevole. Si trova a un'altezza di 600 metri di altitudine. E' ai piede della montagna più alta del Chianti: il Monte San Michele (900 mt circa). Famosissima per le sue prelibate castagne: marroni di Lucolena.
Passo dei Pecorai
Posto sull'antica strada della transumanza che conduceva i pastori a spostare le greggi dai pascoli estivi del Casentino a quelli invernali della Maremma, il Passo dei Pecorai è una piccola frazione situata nel fondovalle . Il passaggio delle greggi era talmente intenso che furono emanati editti ed ordinanze per regolarne il passaggio ,la sosta nel borgo ed il lavaggio delle stesse nel fiume Greve. Su alcuni tratti della strade che conducono a Poppiano (comune di San Casciano in Val di Pesa) e su per Chiocchio, Mugnana e La Panca in direzione della valle dell'Arno, si trovano ancora alcuni punti di lastricato etrusco a lastroni.
Altre frazioni
Completano il quadro delle frazioni di Greve in Chianti: Dudda, Ferrone, Greti, Lamole, La Panca, Poggio alla Croce e San Polo in Chianti.
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Gemellaggi
Il comune di Greve in Chianti è gemellato con le seguenti città:
Note
- ^ Bilancio demografico anno 2007, dati ISTAT
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ dott.Rinaldo E.Mannucci per la Strada Chiantigiana e la Cassia da La Chiantigiana edizioni Il Gineprone 1987 - Intervista registrata su nastro al Sig. Landi Carlo di Damiano Gonnelli 1992 per le parti sul paese
Voci correlate
Altri progetti
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