Gustaf Mauritz Armfelt

generale, diplomatico e politico svedese

Gustaf Mauritz Armfelt (Tarvasjoki, 31 marzo 1757Tsarskoye Selo, 19 agosto 1814) è stato un militare, diplomatico e politico svedese.

Gustaf Mauritz Armfelt

Biografia

Nato a Tarvasjoki, Finlandia,era figlio del prefetto e generale maggiore dell'esercito svedese Barone Wilhelm Magnus Armfelt, esponente dell'alta aristocrazia finlandese, studiò ad Abo (Turku) e intraprese la carriera militare divenendo sottotenente della guardia reale, ma la leggerezza del suo carattere e fatti di duello lo fecero cadere in disgrazia presso il re Gustavo III di Svezia. Decise di visitare l'Europa e nel 1778 si recò a San Pietroburgo, Berlino e Parigi. Nel 1780 incontrò il Re a Spa, in Belgio, e riuscì a riottenerne il favore. Fu nominato cavaliere a corte dove con piacere frequentava e organizzava feste nella sua funzione di "maitre des plaisirs". Nel 1783-84 fu al seguito di Gustavo III nel suo viaggio in Italia. Nel 1785 sposò la contessa Hedvig Ulrika De La Gardie, aristocratica svedese dalla quale ebbe otto figli: Maria Magdalena Catharina Augusta, Gustaf Fredrik, Carl, Magnus, Gustav Magnus, Alexander, Constantin, Carl Magnus Wilhelm. Altri tre figli ebbe fuori dal matrimonio: Mauritz Clairfelt, Gustava Wilhelmina Charlotta, Adelaide Gustava Aspasie.

Fece una rapida carriera militare raggiungendo nel 1787 il grado di colonnello. Dal 1786 al 1792 ebbe la carica di direttore dei teatri reali e divenne uno dei diciotto componenti dell'Accademia di Svezia. Per intercessione di Gustavo III ottenne dal re di Danimarca l'onorificenza dell'Ordine dellElefante.

Nel 1788 la sua armata fu vincitrice nella guerra contro la Danimarca che aveva invaso la Svezia. Nello stesso anno iniziò la guerra russo-svedese. Armfelt fu prezioso consigliere del Re e dimostrò grande valore sul campo. Nel 1790 firmò a Varala la pace con la Russia nella sua veste di diplomatico. Dal 1791 al 1792 fu Cancelliere dell'Accademia Reale di Turku.

Quando la nobiltà svedese iniziò a prendere le distanze dal Re, Armfelt non fece mai venir meno la sua fedeltà a Gustavo III. Nel 1792 Gustavo III è vittima di un attentato. Avendo Armfelt sempre dimostrato grandissima fedeltà al sovrano, questi, in punto di morte, dispose nel suo testamento che facesse parte del consiglio provvisorio di reggenza e assumesse la carica di Governatore di Stoccolma. Data la minore età dell'erede al trono Gustavo Adolfo, assunse la reggenza il fratello di Gustavo III Carlo di Sodermanland.I nemici che Armfelt aveva fra la nobiltà antigustaviana fecero pressioni su Carlo perché Armfelt fosse allontanato dai posti di potere; fu perciò nominato ambasciatore a Napoli. Il 1 settembre 1792 Armfelt partì per Napoli e assunse le sue funzioni presso la corte di Ferdinando IV. Contrariato dalla situazione politica in Svezia e considerandosi allontanato ingiustamente si mise in corrispondenza con la sua amante Magdalena e alcuni amici fidati. Il contenuto delle lettere era molto compromettente per lui e i suoi confidenti. Scrisse anche a Caterina II di Russia per convincerla dell'opportunità di organizzare azioni militari per provocare un cambiamento del governo a favore dei gustaviani. Questa corrispondenza fu sequestrata e nel 1793 il Reggente incaricò alcune spie di sorvegliare Armfelt in vista di un suo arresto e di trovare prove del suo complotto. Le prove furono trovate e fu inviato un ufficiale col compito di arrestarlo. Ferdinando IV negò l'estradizione e aiutò Armfelt a fuggire in russia dove rimase per tre anni e mezzo. In Svezia Armfelt fu processato in contumacia e fu condannato alla confisca dei beni, alla perdita dei titoli e alla pena di morte come traditore; I suoi confidenti furono condannati a varie pene.

Quando Gustavo IV adolfo raggiunse la maggiore età ed assunse le funzioni di regnante, riabilitò Armfelt che tornò in Svezia. Fu nominato ambasciatore a Vienna dal 1802 al 1804. Nel 1805 la Svezia aderisce alla terza coalizione contro Napoleone e Armfelt, dal 1805 al 1807, fu comandante in capo delle forze svedesi nel Granducato di Pomerania che difese fino all'estremo non riuscendo però ad evitarne la conquista da parte delle armate napoleoniche. Al suo ritorno in Svezia fu nominato comandante in capo sulla frontiera norvegese. Nel 1808 la Russia conquista la regione svedese di Finlandia alla quale lo Zar concesse grande autonomia assumendo il titolo di Granduca di Finlandia. La Svezia perdeva così un terzo delle sue risorse. Nel 1809 Gustavo Adolfo viene deposto e viene eletto re lo zio Carlo di Sudermania che assume il nome di Carlo XIII ma a causa della sua cattiva salute il governo viene esercitato da Jean-Baptiste Jules Bernadotte, maresciallo francese imparentato con Napoleone, che viene proclamato principe ereditario nel 1810. Armfelt, che provava profondo odio per Napoleone, avrebbe voluto ritirarsi in Finlandia, ma, pressato, acconsentì ad assumere incarichi governativi finché i nemici che aveva a corte non ottennero il suo esilio. Armfelt passò al servizio dello Zar Alessandro I che lo nominò presidente della commissione per gli affari di Finlandia. Fu importante il suo contributo per dare autonomia alla Finlandia. Contribuì nel 1812 a spostare la capitale da Turku ad Helsinki essendo considerata Turku troppo vicina alla Svezia sia dal punto di vista culturale che geografico. In Finlandia riebbe la nomina di Cancelliere della ora Accademia Imperiale di Turku, carica che ricoprì dal 1812 al 1814. nel 1812 accompagnò lo Zar all'incontro di Abo (Turku) con Bernadotte. Ebbe il titolo di Conte finlandese-russo. Fu anche brevemente governatore della Finlandia nel 1813. In Svezia, a causa della sua scelta di campo, Armfelt fu condannato a morte come traditore. Morì a Tsarskoje Selo, non lontano da San Pietroburgo il 19 agosto 1814. E' sepolto nella chiesa di Halikko in Finlandia. Fu il primo finlandese ad entrare a far parte dell'ordine dei Cavalieri di Malta. Uno dei suoi figli, conte Alexander Armfelt (1794-1876) sarà ministro-segretario di stato per la Finlandia dal 1841 al 1876 rappresentando gli interessi finlandesi nella corte imperiale di San Pietroburgo. Armfelt è ricordato in Finlandia come uno dei fondatori della nazione.

Bibliografia

  • Rossana Caira Lumetti: La cultura dei lumi tra Italia e Svezia. Il ruolo di Francesco Piranesi; Bonacci Editore, Roma 1990.