Zombi

creatura non morta originaria del folklore haitiano
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Zombi (italianizzazione della parola zombie) è un termine di origine haitiana legato ai riti del Vudù, che è entrata nell'immaginario comune attraverso il campo cinematografico e letterario come un morto vivente.

Uno zombie in una piantagione di canna da zucchero ad Haiti

Folclore haitiano

Nelle credenze popolari di Haiti, alcuni sacerdoti detti bokor sarebbero in grado di catturare una parte dell'anima di una persona detta piccolo angelo guardiano, producendo uno stato di letargia che rende come morto un essere vivente, e che anche anni dopo la sua sepoltura, essi siano in grado di riesumare il corpo rendendolo loro schiavo. Passando sotto il naso del morto una bottiglietta contenente il suo piccolo angelo guardiano lo si potrebbe far risvegliare e controllarlo a piacimento. Secondo alcune tradizioni [senza fonte] se lo zombi dovesse assaggiare del sale per un qualsiasi motivo, riprenderebbe coscienza e la fattura verrebbe spezzata.

A partire dagli anni ottanta del Novecento si sono intrapresi studi a carattere scientifico sull'origine e la natura delle droghe che possono portare ai sopraccitati effetti. Trattasi di mix di sostanze neurotossiche di origine animale, probabilmente dal pesce palla (tetradotossina) e da molluschi gasteropodi della famiglia dei Conidi, che indurrebbero le vittime ad uno stato catatonico confondibile con la morte.

Si narra [senza fonte] più realisticamente di individui haitiani del ceto povero, indotti ad uno stato di morte apparente da individui senza scrupoli, frettolosamente sepolti dai familiari e presto riesumati per venir loro somministrato un blando antidoto che ripristinerebbe le funzioni vitali senza però restituire la volontà. Le vittime incapaci di qualsiasi resistenza verrebbero asserviti come schiavi per le piantagioni di canna da zucchero.

Le popolazioni haitiane dunque non temerebbero gli zombi ma di divenirne loro stessi[senza fonte]. Il regime dittatoriale della famiglia Duvalier, al potere fino agli anni ottanta, esasperava il clima di superstizione sugli zombi, conferendo ai capi della polizia segreta, i cosiddetti tomtom macout, il potere di disporre delle droghe malefiche[senza fonte].

Reinterpretazione occidentale

Nella letteratura occidentale del passato gli zombi erano noti come gli schiavi vittime delle droghe. Un ottimo riferimento filmografico è costituito da L'isola degli zombies (1932) con la star Bela Lugosi. Zombi è anche una droga del futuro citata nel racconto fantastico La porta sull'estate di Robert Heinlein, con la quale il protagonista viene totalmente asservito ai suoi falsi amici.

Nella seconda metà del Novecento gli zombi (più correttamente "morti viventi") sono immaginati come le creature morte che continuano a camminare, senza più volontà, spinti solo dalla fame innaturale di carne umana.[senza fonte] Questa immagine degli zombie viene introdotta da La notte dei morti viventi del 1968, il film cult capostipite del ciclo di George Romero, il cui tono apocalittico era ispirato dal romanzo di Richard Matheson Io sono leggenda, nel quale il termine zombie non era ancora usato (si parlava di vampiri). Tanto nel libro di Matheson quanto nel film di Romero è descritta la fine della civiltà devastata da un'umanità di cadaveri. Un durissimo apologo satirico sociale, che si evidenzia nel secondo capitolo del ciclo Zombi (1978), dove folle di zombi invadono un centro commerciale, mimando le gestualità dei vivi.

Il concetto di "morto vivente" è dunque una distorsione o reinterpretazione di quello che lo zombi rappresenta nella religione vuduista ed è interessante come nel giro di una, due generazioni una parte di verità sia divenuta un mito sovrannaturale.[senza fonte]

Forse non è un caso che con la caduta della dittatura haitiana, negli anni ottanta il fenomeno sia passato da superstizione a materia di studi scientifici, restituendo al pubblico la verità primeva. In un'intervista postuma su Rai Tre, il regista Lucio Fulci, autore di Zombi 2, parlava di un concorso della Chiesa haitiana ad alimentare la superstizione.[senza fonte]

Nella figura dello zombi si intravede un'immagine speculare in negativo, di carattere diabolico ed insieme pagano di concetti cristiani: la resurrezione apocalittica dei corpi (integri) per Opera Divina ed il rito eucaristico. "Quando non ci sarà più posto all'Inferno" i corpi corrotti risorgono cannibalizzando i vivi, in quella che è letterariamente detta "eucarestia pagana".[senza fonte]

Nel libro Il serpente e l'arcobaleno di Wade Davis, da cui è stato tratto un film di Wes Craven, viene analizzata la relazione tra zombi e vudu nel caso Clairvius Narcisse.

Bibliografia

Filmografia

Saga degli Zombi di George A. Romero

Remake

Film italiani

Altri film

Altri media

Musica

Radio

  • Zombie: un programma radiofonico di Diego Cugia, in onda su Radio24 a partire da gennaio 2006.

Fumetti

Cartoni Animati

  • Ken il Guerriero, episodio 15 "Il Villaggio degli zombi".
  • Zombi sono presenti anche in alcuni episodi di Bem il mostro umano, come ad esempio "L'Isola della Morte", dove alcuni zombi marini assaltavano le navi per nutrirsi dei passeggeri.

Videogiochi

Altri progetti