Sulayman Pascià
Sulayman Pascià (Süleyman Paşa o Soliman al-Faransawi Pasha), il cui vero nome era Joseph Anthelme Sève, nacque a Fontaines-Saint-Martin una borgata vicina a Lione, nel luglio 1788 e morì al Cairo il 12 marzo 1860.

Sulayman Pascià, fino a 11 anni, visse coi suoi genitori nell'abitazione attigua a un mulino ad acqua del nonno, aperto d'altronde ancor oggi ai visitatori. Alle scuole elementari lo si soprannominò "leoncello".
Era un ufficiale veterano della Grande Armée di Napoleone. Si convertì all'Islam e fu reclutato nei ranghi del nuovo esercito egiziano per condurvi a buon fine una profonda azione di riforma militare sul modello europeo. Divenne generalissimo dell'esercito egiziano nel 1833.
Fece ritorno in Francia nel 1845, dove fu fatto Grande Ufficiale dell'Ordine della Legion d'onore dal re Luigi Filippo I.
Si sposò con Maria Myriam Hanem, che gli dette tre figli, Nazli (nonna della regina Nazli, madre del re Faruq I d'Egitto), Asma e Mahadi.
Di lui si conserva una statua nel Museo militare del Cairo, e un busto nella prefettura di Lione.
È tanto l'affetto storico per il suo nome che, una strada importante del Cairo, pur rinominata **, conserva assai diffusamente il suo originario nome di Soliman Bascia tra la gli abitanti della capitale egiziana.
Bibliografia
- Robert Solé, L'Egypte, passion française, 1997, in particolare le pp. 62-63.