Traccia fantasma

contenuto di un album discografico la cui esistenza non viene indicata nella lista delle tracce sulla copertina o sul libretto del medesimo

Una traccia fantasma (o ghost track) è un brano contenuto in un CD Audio che non ha alcun riferimento sul supporto, né sulla copertina del medesimo. La sua esistenza si scopre semplicemente ascoltando interamente il disco perché l'artista, volutamente, non la cita nell'elenco delle tracce contenute nell'opera.

Tecniche

Per celarne la presenza, la traccia fantasma viene incisa nel disco dopo l'ultimo brano ufficiale, e fatta precedere da diversi minuti di silenzio: in tal modo, il numero di tracce del disco è tecnicamente invariato rispetto a quanto riportato sulla copertina. L'espediente è semplice ma raggiunge spesso il suo scopo, soprattutto nei casi in cui il riproduttore non mostri la rotazione del disco né l'indicazione della durata del brano (in molti riproduttori portatili di fascia economica è così). In tal caso, solo lasciando acceso l'apparecchio dopo la fine apparente del disco può rivelarsi il brano fantasma, viceversa, spegnendolo non si scoprirà mai di interrompere la riproduzione dell'ultima traccia, ancora in corso.

Questa curiosa tecnica è principalmente (ma non esclusivamente) utilizzata da artisti rock, per esempio dai Pink Floyd o dai Nirvana e, fra gli italiani, da Tiziano Ferro, Edoardo Bennato, Adriano Celentano, 883, Pooh, Carmen Consoli, il gruppo bogliaschino dei Buio Pesto o Modà. Elio e le Storie Tese ne hanno fatto quasi un marchio di fabbrica dei loro dischi, trasformando le loro ghost track in una sorta di enigma, per poterle decifrare e comprenderle.

Oltre alla tecnica più comune descritta sopra, ce n'è un'altra che merita di essere citata: nell'ultima parte del CD, dopo tutte le tracce ufficiali, la traccia nascosta è preceduta e seguita da un certo numero di brevi tracce mute. In questo modo, nel primo superficiale tentativo di trovare la traccia nascosta, l'ascoltatore finisce per saltarla perché spazientito da tante tracce vuote, che in alcuni casi durano diversi minuti. Tra gli italiani quest'ultima tecnica è stata utilizzata alcune volte dai Quintorigo. In alcuni casi vi è soltanto una traccia in più rispetto a quelle indicate, ma in questo caso all'ascoltatore risulta evidente, al momento del caricamento del CD, che vi sia una ghost track e quale sia; al contrario, con la tecnica delle tracce multiple, pur essendo evidente la presenza di una o più ghost track, l'ascoltatore deve comunque andarne alla ricerca.

Quando ancora i PC non venivano utilizzati abitualmente per l'ascolto di musica, alcuni artisti inserivano dei materiali multimediali, senza però precisarlo nella copertina del disco. In questo modo solo inserendo il cd nel proprio computer era possibile scoprire questo materiale.

Esempi

  • Alla fine di A Day in the Life, dei Beatles, si può sentire una traccia fantasma che sarà poi chiamata The Inner Groove.
  • Alla fine del disco The Spaghetti Incident? dei Guns N' Roses (composto interamente da cover) vi è un brano non elencato nella tracklist: questo perché l'autore di tale brano è Charles Manson e Axl Rose, pur apprezzando la canzone, non voleva che nei credits comparisse il suo nome, anche perché ha inserito la canzone senza chiedere il permesso al resto del gruppo;
  • Un gruppo che utilizza spesso le ghost track è quello di Elio e le Storie Tese, anche se in modo decisamente inusuale, in quanto non sempre è possibile riconoscerle o comprenderle.
    • Nel disco Italyan, Rum Casusu Çikti, alla fine dell'ultima canzone, per pochi secondi si può sentire un rumore simile a quello di un nastro che scorre velocizzato che si attorciglia. Rallentandolo diverse volte, si scopre che in quei pochi secondi è incisa, velocizzata, l'introduzione del brano Servi della Gleba, presente nei testi dell'album, ma non utilizzata nella registrazione finale del disco. Va fatto presente che in quegli anni – il disco è del 1992 – era molto più difficile, anche per chi possedeva un PC, possedere i mezzi tecnici per "decifrare" questa traccia, operazione che ai giorni attuali è molto più semplice. Infatti, all'inizio della traccia, lo stesso Elio vi fa i complimenti per averla trovata![1]
    • Nel disco Eat the Phikis, come ghost track, viene curiosamente messa una traccia già presente nel disco, anche se una voce meccanica avverte che nel brano (sic.) c'è troppo poco eco. Ma al termine di questo brano, seguono altre registrazioni velocizzate, che comprendono ben nove brani, tra cui le prove di alcune armonizzazioni, brani inediti, una versione demo di Tapparella e alcune scenette registrate durante le prove.[2]
    • Al termine di Craccracriccrecr vi è una ghost track più "tradizionale" (che non richiede artifici tecnici per ascoltarla, dato che il disco è del 1999, quando ormai era diventato semplicissimo decifrare le loro tracce nascoste) ispirata al brano Alan's Psychedelic Breakfast dei Pink Floyd.[3]
  • Nel disco Grigio dei Quintorigo, al termine delle canzoni regolari, vi sono circa una cinquantina di tracce, di diverse durate, tutte mute, tranne una (che non è l'ultima!) in cui vi è una sorta di "favola" recitata da John De Leo e intitolata Alle spalle.
  • Al termine del bonus disc di The Final Experiment degli Ayreon (che presenta i brani dell'album in chiave acustica), dopo alcuni minuti di vuoto, si sente un out-take di un brano presente nel disco, in cui viene utilizzato il growl da parte del cantante: infatti dopo pochi secondi, il cantante non riesce a mantenere la voce e inizia a tossire.
  • Nell'album Mr. Simpatia, di Fabri Fibra, c'è una versione con i nomi propri e le parolacce censurate, dettata dall'autoironia dell'artista, della traccia Faccio sul serio dello stesso album. La traccia si può trovare semplicemente scorrendo tutte le canzoni fino alla bonus track e andando avanti di una traccia.
  • Nell'album Live in Punkow dei CCCP, dopo l'ultima traccia Maciste all'inferno è presente una delle prime tracce registrate dal gruppo. Si tratta di "Tube disasters" (cover) e "Spara Jurij", ambedue live nel 1982.
  • Nell'album Zimmer 483 dei Tokio Hotel, portando indietro la prima canzone, Ubers ende der welt, fino ai 2.34 minuti si possono ascoltare degli spezzoni della loro canzone In Die Nacht.
  • In Italiano medio degli Articolo 31 si può ascoltare una traccia fantasma totalmente strumentale attendendo parecchi minuti dopo la fine di Commodore 64 vs pc.
  • In Nevermind dei Nirvana, nella canzone "Something In The Way", dopo parecchi minuti di silenzio, si può ascoltare la traccia fantasma "Endless, Nameless".
  • Nell'album In Utero dei Nirvana, la canzone "Gallons Of Rubbing Alcohol Flow Through The Strip" è una "jam" registrata in Rio de Janeiro, Brasile nel gennaio 1993, ed è una ghost track che inizia circa 20 minuti dopo la fine di "All Apologies", traccia numero 12.
  • Nell'album Dookie dei Green Day, la canzone "F.O.D." nasconde la traccia "All By Myself", non scritta dal leader Billie Joe Armstrong ma da Trè Cool.
  • Nell'album Buon Sangue di Jovanotti la canzone "Buon Sangue" è nascosta 30 secondi dopo l'ultima traccia, intitolata "Mi Disordino"
  • Nell'album Leggera di Mina la canzone "Grigio" nasconde la traccia "Suona Ancora". Alla fine di quest'ultima si può sentire proprio la voce della cantante che si complimenta con l'ascoltatore per aver scoperto la traccia fantasma.
  • Nell'album Cento di queste vite dei Pooh, dopo la fine dell'ultima canzone "Puoi sentirmi ancora" parte una traccia nascosta che è la versione strumentale della canzone.
  • Nell'album Abbey Road dei Beatles, dopo 30 secondi dalla fine del disco parte la ghost track "Her Majesty".

Note