Diavolo
Il Diavolo è una figura soprannaturale che, nella religione cristiana, in quella islamica e in altre religioni, rappresenta un'entità malvagia e potente e al contempo tentatrice dell'umanità. Comunemente si ritiene che il Diavolo influenzi gli eretici, gli infedeli e altri miscredenti.

Il nome "Diavolo" deriva dal greco diabolos, che significa letteralmente "diffamatore" o "accusatore"[1]. Nel Cristianesimo, Dio e il Diavolo sono di solito ritratti come spiriti non uguali che combattono per le anime degli esseri umani, con il secondo che cerca di allontanarle dal primo e di portarle nello Sheol. Il diavolo è altresì a capo di una forza di spiriti malvagi a lui subalterni, noti solitamente con il nome di demoni. La Bibbia ebraica (o Vecchio Testamento) non assegna un tale livello di personificazione al diavolo; lì, l'Avversario (Ha-satan) è un servo di Dio il cui compito è quello di mettere alla prova il genere umano.
Questa entità è comunemente chiamata con vari nomi come Satana, Abaddon, Angra Mainyu, Belzebù, Asmodai, Lucifero, Belial, e Iblis. Molte altre religioni hanno una figura tentatrice o forviante che è simile al Diavolo. La moderna concezione del Diavolo include il pensiero che esso rappresenti la natura più infima propria dell'uomo o la pienezza del peccato.
Il Diavolo nelle diverse religioni
Ebraismo
Nell'Ebraismo non esiste il concetto di diavolo come nel Cristianesimo o nell'Islamismo. In ebraico, il termine biblico ha-satan (שָׂטָן) significa "l'avversario"[2] o l'ostacolo, o anche "l'accusatore" (sottolineando così che Dio viene visto come il Giudice finale).
Nel Libro di Giobbe (Iyov), ha-satan è la qualifica, non il nome proprio, di un angelo sottomesso a Dio: egli è il capo-accusatore della corte divina. Nell' Ebraismo ha-satan non è malvagio, ma piuttosto indica a Dio le cattive azioni ed inclinazioni dell'umanità. Essenzialmente ha-satan non ha potere a meno che gli umani non compiano azioni malvagie. Dopo che Dio fa notare la devozione di Giobbe, ha-satan chiede il permesso di mettere alla prova la sua fede. A quest'uomo retto vengono sottratte la famiglia, le proprietà, ed in seguito, la salute, ma rimane ancora pieno di fede verso Dio. Alla fine di questo libro Dio appare come un mulinello d'aria, spiegando a tutti che la giustizia divina è imperscrutabile. Nell'epilogo vengono restituiti a Giobbe i suoi averi ed egli ha una seconda famiglia per "rimpiazzare" la prima che era deceduta.
Nella Torah, ha-satan viene menzionato diverse volte. L'occasione principale è durante l'incidente del vitello d'oro: come fonte dell'inclinazione malvagia del popolo, o yetser harah, è responsabile per la costruzione da parte degli Israeliti del vitello d'oro mentre Mosè era sul Monte Sinai a ricevere la Torah da Dio. Nel libro delle Cronache, ha-satan incita Davide ad un censimento illegale.
Di fatto, il Libro di Isaia, Giobbe, Qoelet e Deuteronomio hanno tutti passi in cui a Dio viene attribuito l'esercizio del controllo sovrano sul bene e sul male.
Cristianesimo
Nella corrente principale del Cristianesimo il Diavolo è noto anche con il nome di Satana e talvolta come Lucifero, sebbene la maggior parte degli studiosi riconoscano che il riferimento in Isaia 14:12 a Lucifero, o la Stella del Mattino, sia in relazione al re babilonese[3]. Alcuni pensano che il Diavolo sia un angelo che si è ribellato a Dio ed è stato condannato al Lago di Fuoco. Viene descritto come un essere che odia tutta l'umanità, o più precisamente la creazione (in contrapposizione a Dio), che diffonde menzogne e causa distruzioni nelle anime del genere umano. Altri Cristiani (ad esempio i Cristadelfiani) pensano che il diavolo nella Bibbia si riferisca figurativamente al peccato e alla tentazione umani e a qualsiasi sistema umano in contrapposizione a Dio. Nella Bibbia il diavolo viene identificato con il serpente nel Giardino dell'Eden, col dragone nell'Apocalisse di Giovanni[4], e col tentatore dei Vangeli[5]. È menzionato più frequentemente nei vangeli, specialmente in riferimento alla forza trainante dietro la crocifissione di Cristo.
Le eresie cristiane
La interpretazione della figura e del ruolo del diavolo fu una delle origini delle eresie cristiane.
I bogomili
Il bogomilismo, in sintesi, riteneva che Dio avesse due figli: Satanael (il diavolo), il primogenito, e Michele (l'Arcangelo). Satanel si ribellò al padre e si trasformò in una creatura malvagia la quale, una volta cacciata dal regno dei cieli, creò l'inferno e la terra, cercando nel contempo, di generare l'uomo: non riuscendovi chiese aiuto al padre che soffiò l'anima nel corpo inanimato. Così ormai padrone dell'uomo per aver creato la sua parte materiale, Satanel permise ad Adamo di colonizzare la terra .
Islam
Nell'Islam il Diavolo prende il nome di Iblis (arabo: Shaitan, un termine che si riferisce ad esseri malvagi simili al diavolo). Secondo il Corano, Dio creò Iblis dal "fuoco senza fumo" (insieme a tutti gli altri jinn) e creò l'uomo dall'argilla. La caratteristica principale del Diavolo, oltre alla hýbris, è che non ha altro potere se non quello di gettare suggestioni malvagie nel cuore degli uomini e delle donne.
Secondo la teologia musulmana, Iblis venne espulso dalla grazia di Dio quando gli disobbedì scegliendo di non rendere omaggio ad Adamo, il padre dell'intera umanità. Egli sostenne di essere superiore ad Adamo, basandosi sul fatto che l'uomo, a differenza di sé, era fatto di terra. Come per gli angeli, essi si prostrarono ad Adamo per mostrare il loro omaggio e la loro obbedienza a Dio. Tuttavia a Iblis, inamovibile dal punto di vista che l'uomo era inferiore, e a cui, a differenza degli angeli, venne data la capacità di scegliere, fece la scelta di non obbedire a Dio. Ciò lo portò ad essere espulso da Dio, un atto di cui Iblis accusò l'umanità. Inizialmente, il Diavolo riuscì ad ingannare Adamo, ma una volta che le sue intenzioni divennero chiare, Adamo ed Eva si pentirono dei loro peccati davanti a Dio e vennero liberati dai loro misfatti e perdonati. Dio diede loro un forte avvertimento riguardo Iblis ed i fuochi dell'Inferno, e chiese a loro e ai loro figli (umanità) di stare lontano dalle illusioni dei loro sensi causate dal Diavolo.
Secondo i versi del Corano, la missione del Diavolo fino al Qiyamah o Giorno della Resurrezione (yaum-ul-qiyama) e di ingannare i figli di Adamo (l'umanità). Dopo di ciò, egli verrà posto tra i fuochi dell'Inferno insieme a coloro che ha illuso. Il Diavolo è noto anche come uno dei jinn, poiché essi sono tutti stati creati dalle fiamme senza fumo. Il Corano non raffigura Iblis come il nemico di Dio, poiché Dio è supremo a tutte le sue creazioni ed Iblis è solo una di queste. Il solo nemico di Iblis è l'umanità: egli vuole scoraggiare gli uomini dall'obbedire a Dio. Perciò l'umanità è avvertita del fatto che dovrà lottare (jihad) contro le malizie del Diavolo e le tentazioni che egli instillerà in loro: coloro che riusciranno in questo verranno ricompensati con il Paradiso (jannath ul firdaus), raggiungibile solo con una condotta giusta.
Zoroastrismo
Nei Gatha, i più antichi testi dell'Avesta zoroastriana, che si crede siano stati composti da Zoroastro stesso, il poeta non fa menzione di un avversario manifesto. La Creazione di Ahura Mazda è "verità", asha. La "bugia" (druj) è manifesta solamente come decadimento o caos, ma non è un'entità.
In seguito, nello Zurvanismo (Zoroastrismo zurvanita), Ahura Mazda e il principio del male, Angra Mainyu, sono i "gemelli" figli di Zurvan, 'Tempo'. Non esiste nessuna traccia dello Zurvanismo dopo il X secolo.
Oggi, i Parsi d'India accettano ampiamente l'interpretazione del XIX secolo secondo la quale Angra Mainyu è l' 'Emanazione distruttiva' di Ahura Mazda. Invece di lottare contro Mazda stesso, Angra Mainyu combatte Spenta Mainyu, l' 'Emanazione creativa di Mazda.
Bahaismo
Nelle Scritture del Bahaismo, il "diavolo" o il "satanico" può assumere diversi significati. A volte viene usato per riferirsi all'interpretazione Bahá'í di Satana. Altre volte si riferisce a persone che sono comandate dalla loro stessa bassa natura. In questo senso, la fede Bahá'í pensa che alcune persone malvagie siano diavoli incarnati, non nel senso di essere governati da una forza malvagia esterna, ma dai propri desideri egoistici. Bab definisce i suoi persecutori come "i seguaci del diavolo".[6] La possessione demoniaca menzionata nella Bibbia è considerata essere un altro esempio di individui che sono comandati dai loro bassi istinti. Shoghi Effendi ha scritto:
Nel contesto della tentazione di Gesù nel deserto, il diavolo viene interpretato come la natura umana di Gesù. Questa gli ha mostrato ciò che poteva ottenere con i suoi poteri, se avesse seguito le vie del mondo. Tuttavia, lo Spirito Santo all'interno di Cristo si rifiutò di sottomettersi alla natura più spregevole, scegliendo di seguire invece la volontà di Dio.
La fede Bahá'í insegna che Satana è anche un metafora dell'"ego insistente" o dell'"ego più infimo" che è un'inclinazione innata all'interno di ogni individuo. Questa tendenza viene spesso citata nelle Scritture Bahá'í come "il Malvagio". Bahá'u'lláh ha scritto:
Neopaganesimo
La tradizione cristiana ha spesso identificato le religioni pagane e la stregoneria con l'influenza di Satana. Nel Medioevo la Chiesa accusò presunte streghe di essere spose e cospirare con Satana. Alcuni scrittori moderni conservatori, come Jack Chick e James Dobson, hanno descritto il neopagano odierno e le religioni stregonesche come esplicitamente satanici.
Poche tradizioni neopagane ricostruzioniste riconoscono apertamente Satana o il Diavolo. Nonostante molti gruppi neopagani venerino una specie di Dio Cornuto, come ad esempio il consorte della Grande Madre nella religione Wicca, queste divinità non hanno nulla a che fare con il Demonio cristiano propriamente inteso come figura maligna e portatore di malvagità, ma solitamente rispecchiano figure mitologiche come Cernunnos o Pan. Qualsiasi somiglianza abbiano con il Diavolo cristiano risale solamente al XIX secolo, quando una reazione cristiana alla crescente importanza di Pan nella letteratura e nelle arti portò a far si che la sua immagine venisse identificata con quella del Diavolo.[10]
Movimento New Age
Gli aderenti al movimento New Age hanno punti di vista molto diversi su Satana, il Diavolo ed entità simili. In alcune forme di Cristianesimo esoterico Satana rimane un'entità malvagia, o almeno una metafora del peccato e del materialismo, ma la tendenza più diffusa è quella di negare completamente la sua esistenza. Lucifero, d'altra parte, nel significato originario romano di "portatore di luce", appare talvolta negli scritti di alcuni gruppi come una figura metaforica abbastanza distinta da Satana, e senza alcuna implicazione con il male. Ad esempio, la fondatrice della Teosofia Madame Blavatsky diede alla sua rivista il nome Lucifer poiché voleva che fosse una "portatrice di luce". Molte scuole di pensiero New Age seguono una filosofia non-dualistica che non riconosce una forza centrale per il male; Anche quando viene seguito un modello dualistico, questo è molto spesso affine al sistema cinese dello yin e yang, in cui il bene ed il male sono esplicitamente un dualismo non complementare. Sono presenti anche scuole di pensiero che mettono in rilievo una guerra spirituale tra il bene ed il male o tra la luce e l'oscurità, come la filosofia di Rudolf Steiner, Agni Yoga e la Chiesa Universale e Trionfante.
Satanismo
Alcune religioni venerano il Diavolo. Ciò si realizza in un senso politeistico in cui "Dio", Satana, e altri sono tutte divinità con Satana che è il patrono preferito; oppure in un punto di vista più monoteistico in cui Dio viene considerato un vero dio, ma viene tuttavia sfidato.
Alcune varianti negano totalmente l'esistenza di Dio e del Diavolo, ma comunque prendono il nome di satanisti, come ad esempio la Chiesa di Satana di Anton LaVey che vede Satana come una rappresentazione dello stato originario e naturale dell'umanità.
Concetti simili in altre religioni
Induismo
A differenza del Cristianesimo, dell'Islam, e dello Zoroastrismo, l'Induismo non riconosce alcuna forza o entità malvagia principale come il Diavolo in opposizione a Dio. L'Induismo riconosce però che esseri ed entità differenti (ad esempio, gli Asura) possano compiere atti malvagi, sotto il dominio temporaneo del guna chiamato tamas, e causare sofferenze agli uomini. Le guna rajasica e tamasica del Maya sono considerate molto vicine al concetto abramitico, ovvero come le porzioni diaboliche dell'Illusione Definitiva chiamata "Prakriti". Una rappresentazione di ciò è il concetto di Advaita (non-dualismo) dove non si distinguono il bene ed il male ma semplicemente differenti livelli di comprensione.
D'altra parte nell'Induismo, che dà assai spazio al contrappunto, esiste anche la nozione di dvaita (dualismo) in cui c'è un'interazione tra le tendenze buone e quelle malvagie.[11] Un'Asura importante è Rahu le cui caratteristiche sono simili a quelle del Diavolo Tuttavia, gli Indù, e i Vaishnaviti in particolare, credono che un avatar di Vishnu si incarni per sconfiggere il male quando raggingue la sua massima potenza. Il concetto di Guna e Karma spiegano inoltre il male come un grado, piuttosto che come l'influenza di un diavolo.
Per essere più specifici, la filosofia Indù indica che l'unica cosa esistente (Verità) è il Dio Onnipotente. Così, tutte le tendenze degli asura sono inferiori e la maggior parte esiste solamente come illusione nella mente. Gli Asura sono anche persone differenti in cui cattive motivazioni ed intenzioni (tamas) hanno temporaneamente soppiantato quelle buone (Sattva). Esseri diversi come siddha, gandharva, yaksha ed altri vengono considerati entità a differenza dell'umanità, ed in qualche modo sono superiori agli uomini.
Nell'Ayyavalismo, ufficialmente un ramo dell'Induismo prominente a a Tamil Nadu (uno stato meridionale nell'India con retaggio Dravidiano), i seguaci, a differenza di molte altre correnti dell'Induismo, credono in una figura simile a Satana, Kroni. Kroni, secondo gli Ayyavali è la manifestazione primordiale del male e si manifesta in svariate forme, come ad esempio, Ravana, Duryodhana ecc., in diverse epoche o yuga. Di contro a questa manifestazione del male, i credenti della religione ayyavaliana credono che Dio, come Vishnu si manifesti nei Suoi avatar quali Rama e Krishna per sconfigere il male. Infine, Ekam con lo spirito (lo spirito assunto da Narayana solo per incarnarsi nel mondo) Narayana si incarna nel mondo come Ayya Vaikundar per distruggere la manifestazione ultima di Kroni, Kaliyam.
Kroni, lo spirito di Kali Yuga viene considerato onnipresente in questa epoca e si crede sia una delle ragioni per cui i seguaci dell'Ayyavalismo, come la maggior parte degli Indù, ritengano che l'attuale yuga, Kali Yuga, sia così degradata.
Buddismo
Una figura simile a quella del diavolo nel Buddismo è Mara. Egli è un tentatore, che ha tentato anche Gautama Buddha cercando di sedurlo con la visione di bellissime donne che, in varie leggende, sono spesso riconosciute come le figlie di Mara. Mara personifica l'incapacità, la "morte" della vita spirituale. Egli cerca di distrarre gli uomini dal praticare una vita spirituale rendendo il noioso allettante o facendo sì che il negativo sembri positivo. Un'altra interpretazione di Mara è che lui rappresenti i desideri che sono nella mente di un uomo impedendo che questo veda la verità. In un certo senso quindi Mara non è un essere indipendente ma una parte dello stesso essere di una persona che deve essere sconfitta. Nella vita quotidiana del Buddha il ruolo del diavolo è stato dato a Devadatta.
Antico Egitto
Nel mito di Osiride scopriamo che Ausar (in greco: Osiride) viene tagliata in 13 pezzi da Seth. Auset (Iside) raccoglie tutti i suoi pezzi tranne il suo fallo. Horo, figlio di Ausar e Auset decide di vendicare la morte e lo smembramento di suo padre affrontando Seth. Horo ha la meglio su Seth, e Ausar, essendo riportato in vita dalla morte diviene il signore degli inferi. È questo dramma che ci riporta al conflitto tra bene e male, con quest'ultimo incarnato da Seth: ciò comunque non significa che Seth è stato sempre considerato un personaggio malvagio nella teologia dell'Antico Egitto. In più occasioni nella storia dell'Antico Egitto ci sono stati conflitti tra "famiglie" differenti volte alla svalutazione di un dio rispetto ad un altro.
Come in molte confessioni politeistiche, i personaggi coinvolti si differenziano dalla tradizione occidentale di un diavolo con cui tutte le divinità sono strettamente in relazione. In questo caso, numerosi testi storici indicano che Seth è lo Zio o il Fratello di Horo e che nella "sconfitta" di Seth, si può vedere un'altro discostamento dalla norma nel divoramento/assimilazione di Seth in Horo, con il risultato che quest'ultimo viene raffigurato sia con la testa di falco sia con la testa (di un animale sconosciuto) di Seth. Ciò (come nel Buddismo) rappresenta una dissoluzione della dicotomia.
Il Diavolo nelle tradizioni mondiali
Nella tradizione cristiana occidentale, il Diavolo è entrato nel folklore popolare, specialmente nel suo ruolo di figura trickster (ingannatore). Come tale, si ritrova come personaggio di un gran numero di fiabe popolari tradizionali e leggende provenienti dall'Irlanda, da Terranova, dall'Italia e dal Regno Unito: in queste egli cerca spesso di ingannare o sconfiggere altri personaggi. In alcune di queste favole, il diavolo è ritratto più come un personaggio malvagio che come la personificazione del male. Il diavolo si presenta anche notevolmente in alcune favole agiografiche, o favole dei santi (come nel tradizionale racconto di San Dunstano), molte delle quali si discostano dal canone religioso autorizzato. Il diavolo è anche un personaggio ricorrente in racconti che spiegano l'etimologia di nomi geografici, dando il nome a formazioni geografiche come ad esempio il Camino del Diavolo in Inghilterra.
Altri nomi del Diavolo
Demoni
In alcune religioni e tradizioni, questi titoli rappresentano demoni diversi; altri identificano questi nomi come forme del Diavolo. Anche quando vengono considerati come demoni individuali, si pensa spesso che alcuni siano sotto il controllo diretto del Diavolo. Questa lista elenca solo quelli ritenuti essere il Diavolo; Lista di demoni ha una lista più ampia.
- Abaddon (ebraico: אבדון Avaddon) che significa "distruzione"
- Baphomet, un demone presumibilmente venerato dai Cavalieri templari
- Belzebù, ba'al zevuv בעל זבוב (ebraico): Padrone delle Mosche o Signore delle Mosche
- Belial, Beliar, Bheliar (ebraico): senza padrone, viltà della terra, Signore dell'Orgoglio
- Mastema, un diavolo presente nel Libro dei Giubilei
- Mefistofele, Mefisto (greco): colui che evita la luce
- Samael, Samiel, Sammael (ebraico): "Veleno di Dio"
Titoli
Questi sono titoli o nomi che si riferiscono quasi sempre al Diavolo stesso.
- 666 o 616, il Numero della bestia
- L'Avversario
- Angra Mainyu, Ahriman (Arimane): "spirito maligno", "spirito maledetto"
- Anticristo, la venuta del Diavolo nel mondo mortale per il Cristianesimo
- Der Leibhaftige (Tedesco): "Lui Stesso"[senza fonte]
- Diabolus, Diavolus (Greco): "che scorre verso il basso"
- Iblis, il Diavolo nell'Islam
- Signore dell'aldilà / Signore dell'Inferno / Signore di questo mondo
- Lucifero / La Stella del Mattino (Greco e Romano): portatore di luce, illuminatore; spesso creduto il nome di Satana prima della sua caduta (il pianeta Venere)
- Old Scratch (inglese, "Vecchio Diavolo"), lo Straniero, Old Nick (altro appellativo inglese): nomi colloquiali del diavolo, per indicarlo come personaggio nella storia The Devil and Tom Walker (Il Diavolo e Tom Walker), racconto presente nella raccolta Tales of a Traveller (Racconti di un Viaggiatore)
- Vecchio Hob
- Principe delle Tenebre / Principe del potere dell'aria
- Satana / L'Avversario, l'Accusatore, il Persecutore
- (L'anziano/vecchio/contorto/serpeggiante) Serpente
- Shaitan, un nome arabo di Satana
- Il Tentatore / Seduttore
- Voland (Francia medioevale)
Altre divinità identificate con il Diavolo
Le principali correnti cristiane e islamiche riconoscono spesso l'esistenza di altre divinità pagane, ma le considerano demoni dell'inferno. Alcune divinità maggiori sono state considerate analoghe al Diavolo stesso in forma differente. Le divinità considerate come il Diavolo includono:
- Ade
- Angat, un diavolo malgascio[senza fonte]
- Apep
- Arawn, dio gallese dell'Aldilà
- Baal, un dio Cannanita
- Chernobog, nome Slavo per il diavolo, letteralmente "dio nero"
- Dagon, un dio del mare filisteo
- Dio cornuto, un termine a sincretico delle divinità maschili della natura, convertite poi nel diavolo
- Dispater
- Loki, dio nordico del malanno [senza fonte]
- Melek Ta'us
- Mammona, Dio Aramaico della prosperità e del profitto
- Mara
- Mortus
- Mot[senza fonte]
- Nergal[senza fonte]
- Orcus[senza fonte]
- Ördög, entità ungherese di una leggenda identificata con il Diavolo
- Pan, dio greco del desiderio, convertito poi nel diavolo
- Pazuzu
- Pwcca, la controparte celtica di Satana[senza fonte]
- Rahu[senza fonte]
- Ragnara
- Samnu, un diavolo del centro dell'Asia[senza fonte]
- Sedit, un diavolo dei nativi americani[senza fonte]
- Seth, dio Egizio
- Supay, dio Inca dell'aldilà[senza fonte]
- Surtr[senza fonte]
- T´An Mo, controparte cinese del diavolo [senza fonte]
- Tifone
- Toño
- Yama (Cina)[senza fonte]
- Yam[senza fonte]
- Vritra, il nemico principale nella religione Vedica[senza fonte]
Voci correlate
Note
- ^ "devil", Encyclopædia Britannica. 2007. Encyclopædia Britannica Online. 29 giugno 2007
- ^ Ad esempio in Numeri 22:22 e in Samuele 29:4 ed in altri passi, nella traduzione compare la parola "avversario", che nell'ebraico originale era "ha-satan".
- ^ vedere, ad esempio, le voci in Nave's Topical Bible, il Holman Bible Dictionary e l'Adam Clarke Commentary
- ^ Rev. 12:9
- ^ Mat. 4:1
- ^ (EN) reference.bahai.org/en/t/tb/SWB/swb-6.html, su reference.bahai.org. URL consultato il 12 luglio 2007.
- ^ Shogi Effendi
- ^ Bahá'u'lláh
- ^ Bahá'u'lláh 2
- ^ Ronald Hutton, Triumph of the Moon, Oxford, Oxford University Press, 1999, p. p. 46.
- ^ Hindu Concept of God
Bibliografia
- The Origin of Satan, di Elaine Pagels (Vintage Books, New York 1995) esplora lo sviluppo, la "demonizzazione" del personaggio di Satana sullo sfondo di un'aspra lotta tra le prime Chiese e sinagoghe per essere l'erede legittimo dell'antica tradizione religiosa ebraica. L'autrice tratta di come Satana diventi una figura che riflette i nostri stessi odi e pregiudizi, e la lotta tra la parte amorevole e quella impaurita e combattiva di noi stessi.
- The Old Enemy: Satan & the Combat Myth, di Neil Forsyth (Princeton, New Jersey, 1987) cerca di mostrare come Satana sia emerso dalle antiche tradizioni mitologiche e di come sia comprensibile meglio non come un principio del male, ma come un personaggio narrativo nel contesto del "Mito del combattimento". Forsyth racconta la storia del Diavolo dall'Epica di Gilgamesh attraverso gli scritti di Sant'Agostino.
- The Devil: Perceptions of Evil from Antiquity to Primitive Christianity, di Jeffrey Burton Russell (Meridian, New York 1977) è "una storia della personificazione del male" che, per rendere chiare le cose, egli chiama "il Diavolo". Pieno di fotografie a corredo del testo, è il primo di una serie di quattro volumi sulla storia del concetto del Diavolo. I volumi seguenti sono, Satan: The Early Christian Tradition, Lucifer: The Devil in the Middle Ages, e Mephistopheles: The Devil in the Modern World.
- The Devil in Legend and Literature, di Maximilian Rudwin (Open Court, La Salle, Illinois, 1931, 1959) è un compendio delle "avventure secolari e sacre di Satana".
- "Les répresentations du Diable et des êtres diaboliques dans la littérature et l'art en France au XIIe. siècle", di Francisco Vicente Calle Calle, Villeneuve d'Ascq, 1999, Presses Universitaires du Septentrion, (Thèse à la carte).
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su diavolo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su diavolo