Discussione:Movimento no-global

Versione del 31 gen 2006 alle 16:32 di Truman Burbank (discussione | contributi) (Destra, sinistra, partiti, movimenti)

Ultimo commento: 19 anni fa, lasciato da Progettualita in merito all'argomento Mah

L'articolo non è neutrale: attribuisce la colpa degli scontri al G8 alla polizia. Rdocb 17 aprile 2005 ore 22:21

Mah

Questione interessante mi pare quella dell'appartenenza o meno dei partiti politici al movimento. Credo che il sentimento comune (ma è solo una impressione, legata peraltro al contesto italiano) tra coloro che hanno partecipato alle manifestazioni (ad esempio ai Social Forum) sia abbastanza antipartitico piuttosto che apartitico.

Progettualita 12:04, Apr 28, 2005 (CEST)

non sono d'accordo; molti movimenti si richiamano a partiti.Non è la prima volta chd si vedono manifestazioni di no global appoggiate da rifondazione o comunisti italiani o anche, nel caso dei no global di destra, da forza nuova --Lord nietzche 22:46, 30 gen 2006 (CET)Rispondi

In italia credo che si possa dire che Verdi, Rifondazione e Comunisti Italiani hanno avuto a che fare con il movimento, ad esempio prendendo parte ad alcune manifestazioni. In qualche caso ho paura che si trattasse di tentativi di strumentalizzazione. L'attività no global di Forza Nuova non la conosco, ma può esserci benissimo stata.

Ricordo ancora una manifestazione pacifista a cui ho preso parte con degli amici: per raggiungere Roma abbiamo usato un pullman organizzato dai Comunisti Italiani, che ci hanno rifornito anche di bandiera. Appena possibile ci siamo dispersi nel corteo, abbiamo staccato dal palo la bandiera dei C I, prontamente sostituita con quella arcobaleno. Poco prima del ritorno, per non provocare un dispiacere a coloro che ci avevano gentilmente trasportato, abbiamo operato la sostituzione inversa. Questo aneddoto per dare un esempio del clima apartitico, se non antipartitico, che è diffuso all'interno di certi ambienti. Progettualita 10:55, 31 gen 2006 (CET)Rispondi

però devi ammettere che molti movimenti si richiamano a ideologie ben definite e per questo motivo sono appoggiati dai partiti sovracitati; soprattutto nel caso di rifondazione e forza nuova che basano la loro politica sul movimentismo ( anche se come dici te in alcuni casi per pura strumentalizzazione).

Blocco pagina

Dopo ripetuti inserimenti senza senso da parte di un anonimo e conseguenti rollback la pagina è bloccata. Parliamone qui, se necessario. --Civvì 17:16, Lug 19, 2005 (CEST)

Lo stile dell'articolo non è neutrale

L'articolo non è scritto secondo le regole del NPOV. Non mi riferisco al contenuto, ma allo stile. Sembra che la posizione di wikipedia sia a favore dei no-global. Affinchè l'articolo rispetti le regole del NPOV è sufficiente scriverlo con frasi del tipo "Secondo il movimento no-global la liberalizzazione economica porterebbe a un progressivo impoverimento e sfruttamento...etc.etc.etc." Qualora fosse cambiato secondo queste modalità esso sarebbe perfettamente in linea con le regole del NPOV

Allo stile? Ma stai scherzando? --Snowdog 23:19, Lug 22, 2005 (CEST)

Ci vuole un esempio

Quella sotto è la voce inglese, l'unica altra lingua di cui ho una buona conoscenza

http://en.wikipedia.org/wiki/Anti-globalization

Prendiamo una frase

Protestors believe that the global financial institutions and agreements undermine local decision-making methods

I protestatari credono che le istituzioni finanziarie globali e gli accordi sottesi soffochino l'auto-governo locale

Ecco un esempio di stile in perfetto NPOV, si riporta il pensiero dei no-global usando il congiuntivo. E' perfetto, non c'è nulla da dire contro di esso Vediamo se capite la differenza tra queste due frasi

I musulmani quando muoiono vanno in paradiso dove li attendono 24 vergini

I musulmani credono che quando muoiono vanno in paradiso dove li attenderebbero 24 vergini

E' chiara la differenza?


Risposta:

  1. Se non riesci a capire dal contesto che si sta parlando di quello che pensano i no-global, è un problema tuo.
  2. L'articolo inglese che citi è segnalato come NPOV, il nostro no.
  3. Le vergini sono una settantina.

--Snowdog 02:09, Lug 23, 2005 (CEST)

ROTFL

Quindi la frase sotto

Il movimento sorge in parte come risposta a tensioni che si sono accumulate dalla fine della guerra fredda, con la crisi dello stato sociale, la crisi dei partiti di massa, la caduta delle barriere economiche tra gli stati, la delocalizzazione dei comparti produttivi delle imprese, lo sfruttamento della manodopera nel terzo mondo, il rafforzamento dei monopoli e del potere delle multinazionali, la progressiva perdita di controllo politico da parte dei cittadini sul mondo economico finanziario, il comparire anche all'interno delle democrazie occidentali di forme striscianti di autoritarismo e di militarismo, in particolare dopo l'attentato delle torri gemelle.

è veramente obbiettiva perchè da per scontato che le società occidentali si sono trasformate in senso autoritario?

Per rispettare il NPOV la frase dovrebbe essere scritta in questo modo

Il movimento no-global ritiene che nelle democrazie occidentali vi siano forme striscianti di autoritarismo e militarismo Non ho nulla da dire, è proprio quello che essi pensano

P.S. Che te la sei fatta sotto dopo che ho segnalato il tuo abuso su it.politica?

Sto tremando dalla paura. Io intanto non mi nascondo dietro l'anonimato che ti serve solo a venire qui a provocare. --Snowdog 02:28, Lug 23, 2005 (CEST)

Ma figurati, questo qua è un noto rintronato su it.politica (dove di rintronati non se ne trovano pochi) e soc.culture.italian, Claudio Bianchini... mi spiace che adesso ve lo becchiate voi di it.wikipedia. Abbiate pazienza, finché rompe i coccones a voi produrrà meno fertilizzante sui niusgrupp. --Orzetto

Bianchini è un troll

Bianchini è un povero pazzo... ignoratelo. Le sue idee sono degne di un malato di mente... E' fermamente contrario alla ricerca scientifica... non crede nell'evoluzionismo (e per spiegare la natura ha formulato bizzarre teorie alternative personali assolutamente strampalate e che lui considera il "verbo", l'unica e sola verità) E' fermamente convinto che wikipedia sia gestita da comunisti al punto di affermare che l'articolo sulla green revolution nata con i Rockfeller in messico sia solo una serie di fandonie "rosse", e che la stessa sia in realtà cominciata in germania con l'industria chimica a cavallo tra il 19° e il 20° sec.

Ripeto, ignoratelo...

r3m

Ho smesso di tremare! Grazie per aver segnalato il "mio abuso" su it.politica, vedo che vai forte anche li. E grazie a Orzetto e r3m per le conferme. Sei un troll, verrai trattato come tale, ti consiglio di trovarti un altro posto dove dare fastidio, perché mi spiace dover bloccare indirizzi IP che potrebbero essere usati anche da persone che vogliono contribuire seriamente a Wikipedia. --Snowdog 13:17, Lug 23, 2005 (CEST)

Sentite, nello spirito di Wikipedia, cerchiamo di risolvere il problema con serietà. L'articolo è un ottimo articolo, del tutto condivisibile e neutro per quanto possibile. Però ammetto che la frase
Il movimento no-global ritiene che nelle democrazie occidentali vi siano forme striscianti di autoritarismo e militarismo, in particolare dopo l'attentato delle torri gemelle.
non piace un po' neanche a me. Strisciante esprime un preciso giudizio critico, riferendosi a forme di autoritarismo e militarismo non meglio definite. Sarebbe il caso di precisare meglio quali sono queste forme di autoritarismo ed esplicitare se possibile la critica. Tutto ciò nonostante l'articolo in sé sia ottimo!--Xelloss 17:38, Lug 23, 2005 (CEST)

Grazie dei complimenti :-). Qualche idea per specificare le forme di autoritarismo che ho definito "striscianti" potrebbe essere: Il Patriot Act, le cosiddette "free speech zones" in cui vengono confinati gli oppositori all'amministrazione Bush durante gli eventi ufficiali (zone recintate spesso lontane chilometri dall'evento, istituite per presunte ragioni di sicurezza), gli eventi riguardanti Indymedia e più in generale l'intensificazione (che alcuni ritengono) immotivata delle attività repressive dello stato, giustificata di fronte all'opinione pubblica tramite la minaccia del terrorismo. Progettualita 00:49, Lug 25, 2005 (CEST)

Peraltro come è sopra riportato si dice chiaramente che si tratta di un'opinione del movimento ("Il movimento no-global ritiene"...) e se è vero che questa è un'opinione diffusa all'interno del movimento (mi pare di si) non vedo nulla che non vada nella frase.MM 21:45, Lug 25, 2005 (CEST)

Su questa pagina è in azione un Troll, tutti i suoi interventi verranno eliminati e possibilmente l'indirizzo IP bloccato. --Snowdog 02:38, Lug 24, 2005 (CEST)


Un altro mondo è possibile

Personalmente trovo sbagliato l'articolo fin dal titolo. I cosiddetti no-global sono i maggiori studiosi della globalizzazione degli ultimi anni. Dare un attributo che comincia con "no" è già un modo per denigrare. Qui il problema è l'esplosione (IMHO) di un pensiero unico neoliberista negli ultimi decenni, che ha prodotto disastri planetari (non sto esagerando: ve ne siete accorti che il clima mondiale è cambiato?) e nonostante ciò viene appoggiato da politici, giornalisti e militari di tipo "no-brain".

Insomma per chi si ostina a cercare un futuro per il mondo, (il motto potrebbe essere "un altro mondo è possibile") qualcun altro si ostina a dire "there is no alternative" al pensiero unico neoliberista, allo stato di guerra crescente, alla distruzione del pianeta.

Insomma se volete usare "no-global", chiarite che i cosiddetti no-global si considerano persone normali, e che pensano che gli altri siano "no-brain" ("senza cervello", per chi non mastica l'inglese).--Truman Burbank 12:09, ott 15, 2005 (CEST)

Un po' di nutrimento

Vale la pena di inserire un po' di nomi ed informazioni. I cosiddetti no-global sono attenti studiosi di ciò che avviene nel mondo attuale ed ai reali flussi dell'economia e del potere. Sicuramente da ricordare Susan George che già anni fa scriveva "A fate worse than debt" (Un destino peggiore del debito) dove mostrava come il disastro per molti paesi in via di sviluppo avvenisse quando essi venivano "aiutati" da quelli ricchi. Da ricordare almeno Naomi Klein ("No logo", canadese, giornalista), Stiglitz (svizzero), Vandana Shiva (indiana), Eduardo Galeano (uruguagio) e tanti altri impegnati nella ricerca sempre più urgente di un mondo alternativo. Noto che i nomi citati sono in maggioranza donne.--Truman Burbank 14:18, 14 nov 2005 (CET)Rispondi

Ho espanso l'articolo traendo ispirazione dai tuoi consigli, ma spero meno NNPOV di quanto intendevi tu. ;-)) --L'uomo in ammollo strizzami 23:55, 14 nov 2005 (CET)Rispondi
Avevo segnalato male la nazionalità di Stiglitz. Ho corretto nell'articolo. Ho stranamente trovato Soros tra gli intellettuali in qualche modo legati ai no-global (l'ho rimosso). Mi sorprende. Soros è un finanziere (non un economista) che ha fatto fortune enormi grazie agli squilibri della globalizzazione. Il fatto che egli abbia a volte criticato gli USA non mi risulta legato ad una sua voglia di un mondo sostenibile. Comunque finanzia movimenti pseudoculturali nell'est europeo, volti a portare anche lì il liberismo selvaggio dell'occidente, con la scusa della "libertà".--Truman Burbank 14:39, 15 nov 2005 (CET)Rispondi
Soros è citato nella versione inglese (come lo era qui) fra gli economisti che non si riconoscono nel movimento ma che con le loro critiche hanno influenzato in qualche modo il movimento. --L'uomo in ammollo strizzami 15:14, 15 nov 2005 (CET)Rispondi
Adesso vado su en.wiki e gliene dico quattro. - Truman

Motto

"Pensare globale, agire locale" è uno dei motti del movimento. Bisognerebbe trovare posto per inserirlo. Vale la pena di aggiungere che si potrebbe ridefinire il movimento non tanto come l'assieme di quelli che si oppongono alla globalizzazione, nel senso che essi approvano la visione di un pianeta da guardare in modo unificato, ma piuttosto essi discordano sulla lente deformante usata da buona parte dei governi e dei mass-media, usata per guardare il mondo. In altre parole il movimento non è d'accordo con il pensiero unico neoliberista, quel modello diffusamente propagandato sulle grandiose sorti progressive del capitalismo.--Truman Burbank 16:13, 15 nov 2005 (CET)Rispondi

Ho messo il motto in apertura di voce, come quote. Lo si potrà comunque riprendere nel testo della voce. Sulle osservazioni che fai qui sopra, penso che dovresti sentirti libero di inserirle nella pagina, se ti va (occhio al NPOV, però ...) :) --Twice25 (disc.) 16:45, 15 nov 2005 (CET)Rispondi

Molleindustria

Ciao Gac, avevo aggiunto quel link più che altro perchè speravo di poter creare, in prospettiva, una linkografia molto più vasta di quella che attualmente c'è. Come sappiamo le entità che più o meno stabilmente afferiscono all'area semantica di "no global" sono tantissime. Mi rendo conto che molleindustria è una cosa un po' strana, forse un po' particolare, forse poco seria. Forse un link del genere andrebbe in un articolo sul mediattivismo...
Mah, è questo il motivo per cui l'hai tolto? Ciao Progettualita 14:57, 7 dic 2005 (CET)Rispondi


--87.2.92.208 23:41, 29 gen 2006 (CET)Qui si dice che i no-global sono solo di sinistra estrema ma non è del tutto esatto, infatti molti movimenti no-global sono di estrema destra essendo anch'essi contrati alle teorie neoliberiste (es. i fascisti sono contrari alla globalizzazione essendo a favore di una politica protezionista e nazionalista). Anche gli stessi politici di destra come la Mussolini o il ministro Alemanno hanno ammesso di essere contro le multinazionali e la globalizzazione; quindi per una correttezza maggiore vorrei che fossero chiarificate le informazioni riguardanti le due anime del movimento.--87.2.92.208 23:41, 29 gen 2006 (CET) lord nietzcheRispondi


Per ora ci ho messo una pezza. Vedremo in seguito di espandere. Progettualita 05:42, 30 gen 2006 (CET)Rispondi

Destra, sinistra, partiti, movimenti

Vedo alcune discussioni sull'appartenenza politica dei no-global / new-global che possono apparire oziose o spinte dalla voglia di criticare, ma possono anche portare utile nutrimento. Nel dibattito politico mi risulta abbastanza assodato il fatto che i no-global tendono ad essere un assieme di movimenti e non di partiti. Quindi si parla di movimenti (al plurale) ed i partiti caso mai si accodano all'onda del movimento, ma sono rimorchiati e non propulsivi. In questo senso quella vecchia volpe di Bertinotti ha capito almeno alcune delle potenzialità dei movimenti e ha deciso di assecondarli. Qualcosa di simile hanno fatto alcuni leader dell'area verde. I leader dell'area DS, grigi e refrattari, si sono tenuti alla larga. Non conosco bene l'area di destra ma credo che possa esserci stato qualche tentativo di agganciare i no-global anche da parte di frange minoritarie di destra. Quello che penso sia importante capire è che il movimento si muove su temi concreti, che non necessariamente sono di destra o di sinistra. L'internazionalismo è per esempio storicamente tipico della sinistra, mentre l'attenzione ai fenomeni locali è più di destra. Ma stiamo parlando di punti di vista storici che potrebbero essere superati (proprio nel senso del motto: fare attenzione sia al globale che al locale). Quello che potrebbe essere un limite del movimento è proprio il mancato collegamento organico con i partiti e con le istituzioni, che consenta di portare avanti sul piano istituzionale il loro progetto politico (supponendo che tale progetto si possa individuare). Questa carenza è anche una loro forza, perchè consente di mobilitarsi sui temi di interesse, senza prima chiedersi (con spirito machiavellico) se si sta portando acqua al giusto mulino. Ciò che mi sembra di poter riscontrare è che, nonstante l'assenza dei partiti, il movimento ha dimostrato di saper creare una risultante significativa tra tutte le forze componenti, tale da influenzare spesso l'agenda politica dei potenti (o almeno le chiacchiere dei potenti). Credo che dai tremi su esposti bisognerebbe partire.

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