Maserati Barchetta
La Barchetta è un'autovettura da competizione prodotta dalla Maserati tra il 1991 ed il 1992 per costituire un trofeo monomarca.
Maserati Barchetta | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo principale | Spyder |
Produzione | dal 1991 al 1992 |
Esemplari prodotti | 15 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4.050 mm |
Larghezza | 1.965 mm |
Altezza | 930 mm |
Passo | 2.400 mm |
Massa | 775 kg |
Altro | |
Assemblaggio | Modena |
Stile | Synthesis Design |
Altre antenate | Maserati 350S, Maserati 450S, Maserati 250F |
Altre eredi | De Tomaso Guarà |
La vettura avrebbe dovuto riprendere lo spirito delle gloriose Maserati 350 e 450 del passato ed essere prodotta in circa 30 esemplari. La progettazione venne affidata alla matita di Carlo Gaino dello studio "Synthesis Design" [1] già noto per la Lancia Delta ECV II e l'Alfa Romeo GTA (su base Alfa Romeo 155) e che in seguito svilupperà anche la De Tomaso Guarà e la Lotus Elise, il risultato fu una vera auto da corsa caratterizzata da prestazioni uniche, garantite da un peso ridottissimo di soli 800 kg e un'altezza inferiore al metro, che in aggiunta al poderoso motore 2.0 V6 Biturbo, portato a ben 315cv e disposto in posizione centrale, gli consentivano di superare agevolmente i 300 km/h.
Nel 1991 quando iniziò la commercializzazione, per impossessarsi di una Barchetta era necessario sborsare 148 milioni di lire, a cui ne andavano aggiunti altri dodici circa per partecipare ad ogni evento del trofeo monomarca Maserati.
Anche se non si hanno dati certi, è risaputo che almeno uno degli esemplari prodotti è stato modificato ed adeguato alle specifiche per poter circolare su strada.
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