Aquilonia è una terra immaginaria nata dalla fantasia di Robert E. Howard all'interno del mondo dell'Era hyboriana, creato per il suo personaggio Conan il barbaro che ne diverrà re.

Howard fu piuttosto preciso nella localizzazione tra il suo mondo immaginario e l'odierna Europa, e Aquilonia può essere collocata nella moderna Francia e nel sud dell'Inghilterra[1].

Origini

Antenati durante i cataclismi

Howard ha spiegato le origini e la storia di Aquilonia e dei suoi abitanti nel suo libro The Hyborian Age. Le civiltà di Thuria, Lemuria ed Atlantide, accennate nella serie di Kull di Valusia, sono cadute a seguito di cataclismi alcuni secoli dopo il regno di Valusia.

Secondo l'opera ai tempi del cataclisma un gruppo di primitivi esseri umani erano ad un livello tecnologico appena superiore a quello dell'uomo di Neanderthal. Fuggiti dalle zone nordiche, quanto rimaneva del continente di Thuria, si inoltrarono in territori innevati abitati da una razza di scimmie carnivore, dotate di una grande pelliccia bianca e apaprentemente originaire di quella zona. Gli invasori iniziarono una guerra con le scimmie fino a quando riuscirono ad allontanarle oltre il Circolo polare artico. Credendo il loro nemico sconfitto si adattarono al clima rigido e crearono i primi insediamenti.

Antenati hyboriani

Millecinquecento anni dopo i discendenti di questo gruppo iniziale erano chiamati Hyboriani, dal nome del loro dio principale, Bori (probabilmente basato sul dio Búri della mitologia norrena). Il libro descrive Bori come un grande capo tribale, deificato in seguito e ricordato nella tradizione orale come un leader durante le loro migrazioni al nord.

Da quel momento in poi le varie tribù hyboriane indipendenti si diffusero in tutte le regioni settentrionali. Alcune di esse erano migrate in precedenza in cerca di nuove aree da colonizzare. Gli Hyboriani dovevano ancora scontrarsi con altri gruppi culturali, ma si fecero anche guerre tra di loro. Howard li descrive come una razza potente e guerriera, formata da individui generalmente alti, con i capelli biondo rame e gli occhi grigi. Dal punto di vista culturale erano già raffinati artisti e poeti. La maggior parte delle tribù facevano ancora affidamento sulla caccia per il loro sostentamento. Le loro propaggini meridionali, tuttavia, praticavano da vari secoli l'allevamento del bestiame.

L'unica interruzione del loro lungo isolamento da altri gruppi culturali avvenne per opera di un avventuriero solitario, rimasto anonimo nel libro. Egli aveva attraversato il Circolo Artico ed era ritornato con la notizia che i loro antichi avversari, le scimmie, non erano in realtà annientate. Si erano invece evolute in uomini scimmia, ormai numerosi che, secondo lui, avrebbero presto raggiunto la condizione di umani ed in futuro sarebbero divenuti una minaccia per gli Hyboriani. Tentò quindi di reclutare una forza militare abbastanza numerosa per condurre una campagna contro i nemici, ma gli Hyboriani non furono convinti dai suoi racconti e alla fine solo un piccolo gruppo di giovani temerari lo seguì. Nessuno di loro fece ritorno.

Inizi dell'Era hyboriana

Con la crescita continua della popolazione hyboriana, crebbe anche la necessità di nuove terre. Gli Hyboriani iniziarono ad espandersi al di fuori dei loro abituali territori e cominciò allora per loro una nuova era di migrazioni e conquiste. Per cinquecento anni essi si sparsero a sud e ad ovest del loro continente senza nome.

Per la prima volta da millenni essi incontrarono così altri gruppi tribali, conquistando molti clan più piccoli di varie origini. I sopravvissuti dei clan sconfitti si mescolarono infine con i loro conquistatori, trasmettendo le caratteristiche razziali alle nuove generazioni di Hyboriani. Le tribù hyboriane di sangue misto si trovarono a loro volta a dover difendere i loro territori dalle successive ondate migratorie delle tribù hyboriane di sangue puro. Spesso i nuovi invasori avrebbero colpito duramente i difensori prima di assorbirli, dando luogo alla fine ad una intricata rete di tribù e nazioni hyboriane con vari elementi ancestrali nelle loro linee di discendenza.

Il primo regno hyboriano organizzato ad emergere fu Hyperborea. La tribù che lo fondò entrò nella sua era neolitica quando padroneggiava l'architettura, in particolare quella degli edifici di pietra. All'inizio questi furono realizzati per ragioni di fortificazione: gli Hyperboriani costruirono in primo luogo una rozza fortezza di pietra per difendere il loro territorio dai possibili nemici. Erano ancora nomadi e vivevano in tende fatte con le pelli di cavalli, ma presto le abbandonarono in favore delle prime case di pietra, che erano ancora rozze ma resistenti. Si stabilirono permanentemente in insediamenti fortificati e svilupparono costruzioni ciclopiche per fortificare ulteriormente le loro mura difensive.

Gli Hyperboriani erano ormai la più avanzata delle tribù hyboriane ed inziarono ad espandere il loro regno attaccando i loro più arretrati vicini. Molte tribù persero i propri territori nelle guerre contro di loro, mentre altre fuggirono e cominciarono le loro migrazioni prima ancora di scontrarsi con loro. Entrambi i gruppi migratori preferirono questa soluzione piuttosto che divenire semplici vassali dei loro potenti parenti hyboriani. Nel frattempo gli "uomini scimmia" del Circolo Artico si erano evoluti in una nuova razza di umani alti e con i capelli chiari. Iniziarono quindi la propria migrazione verso sud, prendendo il posto delle tribù hyboriane più settentrionali.

Dominatori dell'Ovest

Per i successivi mille anni le bellicose nazioni hyboriane avanzarono fino a diventare i dominatori delle aree occidentali del continente senza nome. Incontrarono i Pitti e li obbligarono a restare confinati nelle desolazioni occidentali che sarebbero divenute note come le "Lande Pittiche". Seguendo l'esempio dei loro cugini hyperboriani, altri Hyboriani cominciarono a stabilirsi e a creare i loro regni.

Il più meridionale dei primi regni fu Koth, che venne fondato a nord delle terre di Shem e presto cominciò ad espandere la sua influenza culturale sui pastori meridionali. Appena a sud delle Lande Pittiche vi era la fertile valle conosciuta come "Zing". La tribù hyboriana nomade che conquistò quelle terre assorbì i popoli già insediati, una nazione agricola senza nome imparentata con il popolo di Shem ed una bellicosa tribù pittica che li aveva precedentemente conquistati, fondando il regno di Zingara e fondendo gli Hyboriani, i Pitti e i parenti senza nome degli Shemiti in una sola nazione, che prese il nome di Zingarani.

Dall'altra parte a nord del continente, gli invasori dai capelli chiari del Circolo Artico erano cresciuti di numero e di potenza. Continuarono la loro espansione verso sud mentre ricacciavano a loro volta a sud gli Hyboriani sconfitti. Perfino Hyperborea fu conquistata da una di queste tribù barbare, ma i conquistatori qui decisero di mantenere il vecchio nome del regno, fondendosi con gli Hyperboriani sconfitti e adottando elementi della cultura hyboriana. Le continue guerre e migrazioni avrebbero caratterizzato le altre aree del continente per altri cinquecento anni.

Storia iniziale

Popoli imparentati

Howard lasciò nel vago le origini specifiche di Aquilonia. Questa fu menzionata per la prima volta nel suo saggio come uno dei nove Regni Hyboriani rimasti quando le frontiere furono più o meno stabilizzate. I suoi Regni fratelli erano Nemedia, Brythunia, Hyperborea, Koth, Ophir, Argos, Corinthia e i cosiddetti Regni di Confine. Mentre gli altri erano effettivamente Regni unificati, quasti ultimi erano un'area colonizzata circondata da Aquilonia, Cimmeria, Hyberborea, Brythunia e Nemedia, contenente varie città-stato. Sembra che i Regni di Confine fossero iniziati come colonie hyboriane e avessero mantenuto la loro indipendenza in gran parte perché i loro più potenti vicini preferivano avere questa entità relativamente innocua alle loro frontiere piuttosto che doversi scontrare tra loro in una guerra territoriale dall'esito incerto.

Il popolo di Aquilonia era imparentato anche con gli Zingarani, ma il retaggio razziale misto di questo popolo costiero spinse Howard a non considerarli come veri Hyboriani. Egli descrisse gli Zingarani come dotati di una pelle più scura dei loro cugini hyboriani e con abitudini esotiche. Sebbene sottolinei che questa descrzione si adatta anche al popolo di Zamora, i due Regni e le loro popolazioni non erano imparentate.


Note

  1. ^ The Hyborian world (GIF), su hyboria.xoth.net. URL consultato il 18-09-2007.