Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

romanzo scritto da Robert Louis Stevenson
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Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde, 1886) è un celebre romanzo dello scrittore di Edimburgo Robert Louis Stevenson. Viene considerata la più importante opera di Stevenson, e uno dei più grandi classici della letteratura fantastica di tutti i tempi. Rappresenta il culmine dell'indagine stevensoniana sulla scissione della personalità. La scrittura è inoltre limpida e sobria, descrivendo gli avvenimenti con adeguata precisione.

Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
Titolo originaleThe Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde
Copertina della prima edizione londinese di Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde, 1886
AutoreRobert Louis Stevenson
1ª ed. originale1886
GenereRomanzo
Sottogenerethriller, fantastico

Trama

Il dottor Henry Jekyll è uno scienziato che durante i suoi studi sulla psiche umana, riesce, miscelando particolari ingredienti chimici, a mettere a punto una pozione che può separare le due nature dell'animo umano, quella buona e quella malvagia. La sua personalità diventa così scissa in due metà speculari che, alternativamente, bevendo la pozione o l'antidoto, prendono possesso del suo corpo, trasfigurandone anche l'aspetto. Ma le due identità sono contrapposte sia nel modo di apparire che in quello di essere: il dottor Jekyll infatti è rispettabile, educato e di principi morali, con le mani "pulite", alto; Hyde al contrario è malvagio, basso, con le braccia corte e le mani pelose e tozze; ha tutte le sembianze di un uomo primitivo, ma soprattutto non si sente vincolato a nessuna regola civile.

La storia si svolge a Londra nel 18.. (la data non è mai definita nel romanzo). Un giorno Utterson e Enfield, mentre stanno passeggiando insieme, passano vicino ad una porta di un vicolo in un quartiere di gente laboriosa. Enfield racconta a Utterson una storia che ha vissuto in prima persona che riguarda proprio quella porta specifica. Racconta che una sera alle 03:00 del mattino di una giornata invernale, mentre tornava a casa, vede una bambina che corre e che si scontra con un signore che, nonostante la bambina caschi per terra, la calpesta tranquillamente e continua per la sua strada. Insegue questo signore e dopo averlo afferrato si rende conto che ha qualche cosa di terribile, di ripugnante, non è una malformazione fisica è una sensazione. La bambina, continua a raccontare Enfield, non si era fatta nulla, e insieme ai genitori della bambina decidono, per poter chiudere questo spiacevole episodio, che il signore che ha calpestato la bambina paghi un risarcimento in denaro. Quell'uomo, ovviamente non ha il denaro contante con se e allora, accompagnato da Enfield, si dirige proprio verso quell'ingresso dove Enfield e Utterson sono in questo momento. Quell'uomo, di nome Hyde, ritorna con un assegno non suo, ma di Henry Jekyll, ma che comunque risultò autentico.

L'avvocato Utterson, è custode del testamento del dottor Jekyll e il contenuto di tale testamento è semplice e chiaro. Alla sua morte o alla sua scomparsa, tutti i suoi averi dovranno andare al suo amico Edwar Hyde. Quella sera stessa l'avvocato Utterson decide di sentire se il dottor Lanyon conosce questo misterioso Edwar Hyde. Ritorna a casa senza aver avuto nessuna notizia utile da parte di Hastie Lanyon. Decide di appostarsi davanti a quella porta famosa per poter vedere il signor Hyde. I giorni passano inesorabili ed infruttuosi e una sera la pazienza di Utterson venne premiata. Riesce a fermare Hyde, a parlarci e a vederlo chiaramente in volto. Il signor Hyde, di carnagione pallida, piccolo di statura, voce roca. Anche a Utterson, come anche a Enfield, risulta ripugnante senza capire esattamente il motivo di tale sensazione.

L'avvocato, senza perdere tempo si dirige all'angolo, suona ad un campanello e, al domestico di nome Poole, gli chiede di vedere il dottor Henry Jekyll. Il domestico torna e riferisce che il dottore è uscito e mentre Utterson si congeda viene a sapere che Edward Hyde ha la possibilità di entrare nel laboratorio annesso alla casa da una porta secondaria e che i domestici di Henry Jekyll hanno avuto precise istruzioni di ubbidire anche agli ordini di Edward Hyde. L'avvocato Utterson incomincia a sospettare che Edward Hyde ricatti in qualche modo il suo grande amico Henry Jekyll.

Diversi giorni dopo Jekyll e Utterson rimangono da soli dopo una cena con amici e la conversazione va a cascare sullo strano testamento e sul loro amico Lanyon. Jekyll definisce Lanyon un amico anche se ignorante e molto limitato intellettualmente. Per quanto riguarda il testamento ed il suo beneficiario, il signor Hyde, Henry Jekyll dice che può liberarsi di Hyde quando vuole ma che non può dire assolutamente niente, e che comunque l'amico può stare tranquillo.

Un anno dopo viene ucciso Danvers Carew e una cameriera che ha visto tutto accusa Edward Hyde di questo omicidio. Il morto aveva una lettera per l'avvocato Utterson che lo identifica. Utterson conduce la polizia a casa di Edward Hyde, ma lì non c'è più. Quel pomeriggio stesso l'avvocato va a trovare Henry Jekyll e lo trova con il morale a pezzi. I due si scambiano dei saluti e Henry Jekyll giura che non rivedrà mai più Edward Hyde. Dichiara che ha ricevuto una lettera da Edward Hyde consegnata a mano. Quando l'avvocato esce chiede a Poole la descrizione di chi ha consegnato quella missiva e Poole dichiara che nessuno ha portato posta al di fuori del postino che ha portato quella ordinaria. Il segretario di Utterson riconosce, nella calligrafia di quella lettera quella di Henry Jekyll. L'avvocato Utterson si chiede, tra sé e sé, perché Jekyll gli abbia mentito e perché difenda Hyde.

La polizia mette una taglia sull'assassino di Danvers Carew, ma Edward Hyde è svanito nel nulla, non si trova più traccia di lui da nessuna parte. Nel frattempo il dottor Henry Jekyll ha ripreso le vecchie abitudini, ha riallacciato le vecchie amicizie con le persone di sempre. Il tempo passa e Henry Jekyll ritorna nuovamente più solitario che mai. Questo fatto infastidisce l'avvocato Utterson che decide di chiedere informazioni al loro amico Hastie Lanyon. Lanyon gli risponde con un enigmatico "Un giorno, dopo la mia morte saprai tutta la verità". Utterson non si arrende a questo ennesimo cambiamento di Henry Jekyll e decide di scrivergli per chiedere spiegazione. La risposta di Jekyll è enigmatica come quella di Lanyon se non di più.

Quindici giorni dopo Hastie Lanyon muore. Utterson dopo il funerale si chiude nel suo studio, prende una busta con su scritto "da consegnare a Utterson e da distruggersi nel caso che lui muoia prima di me". Dentro questa busta trovò un'altra busta con scritto "da aprirsi dopo la morte o la scomparsa di Henry Jekyll". Anche in questo caso, come nel testamento appare la possibilità della scomparsa di Henry Jekyll. Prende questa busta e la ripone nella sua cassaforte senza aprirla.

Una domenica mentre Utterson e Enfield facevano la loro solita passeggiata, passano per caso davanti alla casa di Henry Jekyll e mentre conversano tra loro tre succede una cosa misteriosa e sul viso di Jekyll appare un'espressione strana che gela il sangue nelle vene a Utterson e Enfield. Alcune sere dopo questo strano episodio Utterson riceve una visita dal domestico di Jekyll, il signor Poole. Il signor Poole riesce a convincere l'avvocato Utterson ad andare con lui a casa del dottor Jekyll. Arrivati a casa di Jekyll si avviano verso il laboratorio e li si rendono conto che dentro al laboratorio, che è chiuso, c'è un'altra persona e che forse il dottor Jekyll è già morto, ucciso da questa misteriosa persona.

Mentre Poole e Utterson sono davanti alla porta del laboratorio, Poole racconta uno strano episodio a Utterson. Gli dice che la persona che è dentro ha pianto per diversi giorni e continuava a dire che una certa medicina non andava mai bene. La persona all'interno, in questo periodo, ha inviato il domestico da tutte le farmacie ad acquistare un prodotto che dopo non andava mai bene. Gli racconta altre circostanze molto strane tra cui quella che la persona dentro al laboratorio è più piccola del dottor Jekyll e forse era il signor Hyde. Decidono di sfondare la porta e di vedere con i loro occhi.

Dopo alcuni colpi di ascia la porta cede e Utterson e Poole entrano nel laboratorio e li scoprono il cadavere di Edward Hyde morto suicida con l'acido prussico. Mentre rovistano per il laboratorio trovano una busta con dentro un messaggio che consigliava a Utterson di leggere prima la busta che Lanyon gli aveva consegnato e poi, se voleva saperne di più, di leggere la sua confessione. L'avvocato Utterson si dirige a casa e legge la busta del suo ex amico Lanyon. La lettera è molto dettagliata e racconta di una sera in cui il signor Hyde lo va a trovare a casa. Quella sera Hyde chiede a Lanyon una sostanza particolare (che Lanyon era andato a prendere a casa di Jekyll), prepara una mistura e chiede se è interessato a vedere un fatto strano oppure se non lo è. Il Dottor Lanyon, gli risponde che, arrivati a questo punto, vuole vedere questo fatto strano e misterioso. Il signor Hyde beve quella mistura e, sotto gli occhi di Lanyon il signor Hyde si trasforma nel dottor Jekyll.

Dopo aver letto la lettera di Lanyon, l'avvocato Utterson si appresta a leggere la lunga relazione che ha trovato a casa del dottor Jekyll. Questa relazione svela tutti i retroscena di questa storia.

Personaggi

  • Henry Jekyll: Dottore in chimica
  • Edward Hyde: "Amico" di Jekyll e uomo malvagio
  • Gabriel John Utterson: Avvocato, cugino di Enfield e amico di Jekyll
  • Richard Enfield: Cugino di Utterson
  • Hastie Lanyon: Dottore e amico di Henry Jekyll e di Utterson
  • Poole: Domestico di Henry Jekyll
  • Newcomen: Ispettore di Scotland Yard
  • Sir Danvers Carew: Membro del parlamento
  • Guest: Segretario di Utterson e grafologo

Interpretazioni

 
Poster

Come il coevo Oscar Wilde, anche Stevenson appare, in quest'opera, affascinato dall'analisi del male e delle ambiguità dell'animo umano. Nel racconto, che colpisce innanzitutto per la trama avvincente e per un genere misto fra giallo, noir, thriller d'azione e racconto del mistero e del terrore, viene evidenziato in maniera molto significativa quel naturale sdoppiamento che caratterizza ed è presente in ogni essere umano e che si configura come una rottura dell’integrità della persona, come la scissione del Bene dal Male e, in definitiva, come lo sdoppiamento della stessa coscienza umana. Jekyll infatti così si confessa:

«Pensavo che se ognuno di questi [i due esseri che si dilaniano nella coscienza di Jekyll] avesse potuto essere confinato in un’entità separata, allora la vita stessa avrebbe potuto sgravarsi di tutto ciò che è insopportabile: l’ingiusto avrebbe potuto seguire la propria strada di nequizie, svincolato dalle aspirazioni e dalle pastoie del virtuoso gemello; al giusto sarebbe stato dato altresì di procedere spedito e sicuro nel suo nobile intento, compiendo quelle buone azioni che lo avessero gratificato, senza essere più esposto alla gogna e al vituperio di un sordido compagno a lui estraneo. Era una maledizione del genere umano che questo eteroclito guazzabuglio dovesse così tenacemente tenersi avviluppato... che fin nel grembo tormentoso della coscienza questi gemelli antitetici dovessero essere in perenne tenzone. Come fare, allora, a separarli?»

L'analisi stevensoniana parte infatti dalla constatazione di una diuturna conflittualità fra due dimensioni [...] che riconosce come l’uomo non sia unico bensì duplice. Il racconto è una parabola del Male, ciò che emerge è che nell'essere umano vi sono due differenti nature, due tendenze comportamentali (o semplicemente personalità), una vòlta al Bene, l'altra al Male assoluto, che continuamente in contrasto fra di loro in questa tentano di prendere il dominio dell'individuo.

Jekyll isola la parte cattiva (Hyde) da quella buona (Jekyll), permettendo in tal modo che una sola persona potesse seguire due strade completamente opposte, e realizzarsi in entrambe, che ambedue le parti che sentiva ambivalentemente sue potessero esprimersi. La storia narra infatti delle nequizie, delle infamie e dei delitti commessi dall’alter ego dello stimatissimo dottor Jekyll, uomo rispettato all’interno della moralissima società vittoriana sia per il suo nobile lavoro sia per la sua invidiabile condotta morale, che, osando faustianamente e inavvertitamente sfidare la natura e le sue leggi, ha sentenziato e deciso la propria condanna e la propria fine. Mr. Hyde si configura come un essere spietato, primordiale, a tratti quasi meccanico, emblema del demonio e della scelleratezza umana, colui e il solo che, "nel novero degli umani, era il male allo stato puro", come appare chiaro da questo estratto (che riporta i pensieri dell’avvocato Utterson dopo l’inquietante incontro con Hyde):

«Dio mi perdoni ma non mi sembra nemmeno un essere umano. Dà l’idea, come dire, di un essere primordiale! [...] O si tratta dell’influsso di un’anima immonda che si manifesta al di fuori, trasfigurando il bozzolo che la contiene? Forse proprio di questo si tratta, dal momento che, mio povero vecchio Henry Jekyll, se mai mi fu dato di scorgere l’impronta di Satana su di un volto, l’ho vista su quella del tuo nuovo amico!»

Una sfida contro la natura, quindi, quella di Jekyll (fermamente convinto della sua capacità di gestirne gli effetti), ma anche un peso troppo grande, che né la sua anima né il suo corpo, entrambi vittime di continui e incontrollabili mutamenti (e trasformazioni), riusciranno più a sopportare.

«Ma l’intrinseco dualismo delle mie intenzioni gravava su di me come una maledizione, e mentre i miei propositi di pentimento cominciavano a perdere mordente, la parte peggiore di me, così a lungo appagata, e di recente messa alla catena, prese a ringhiare. (...) e come accade a chi persegue vizi privati, alla fine cedetti agli assalti delle tentazioni. (...) e questa breve condiscendenza al male che avevo in me finì per distruggere l’equilibrio della mia anima.»

L'intrinseco e primordiale dualismo presente in Jekyll era però stato esasperato e portato alle estreme conseguenze, e ora il dottore si trovava a voler mettere una volta per tutte la parola fine alla sua maledizione, a volersi disfare cioè di Hyde, avendo oramai perso il controllo delle proprie metamorfosi e rintanatosi per questo motivo nel laboratorio. E, pensando alla scissione e allo scioglimento di questo dualismo, ovvero alla definitiva separazione del Male dal Bene, Jekyll non riesce a darsi pace e, prima di venire definitivamente sorpreso sotto le temibili fattezze del suo doppio (che esercitava oramai il quasi completo potere su di lui), si toglie la vita, mettendo così fine alla turpe esistenza di Hyde ma anche alla propria.

L'aspetto fisico di Hyde

Nel romanzo di Stevenson, il personaggio di Edward Hyde viene descritto da chi l'ha visto in maniera confusa; tuttavia, tutti i testimoni sono concordi sull'impressione di ripugnanza e di malvagità che Hyde trasuda. Un altro particolare notato da coloro che l'hanno visto è un'impressione di deformità fisica, sebbene il malvagio personaggio non fosse realmente storpio. Fisicamente, Hyde viene descritto come agile ma piccolo di statura, è inoltre particolarmente villoso.

Questo contraddice l'immagine popolare di Hyde come una sorta di scimmione, che ricorre specialmente nelle parodie e nei fumetti.

La figura di Hyde-scimmione viene anche ripresa nel fumetto "La Lega degli Straordinari Gentlemen", di Alan Moore, in cui il personaggio è gigantesco; tuttavia Jekyll afferma in un colloquio che inizialmente Hyde era più piccolo di lui e, nel secondo volume, Hyde stesso dichiara di essere stato, all'inizio, quasi un nano, e di essere cresciuto con il tempo.

Adattamenti

Il racconto ha avuto innumerevoli versioni teatrali, cinematografiche e a fumetti, oltre a numerose parodie.[1]

Filmografia

Il racconto è stato ripreso molte volte e rappresentato sotto le più svariate forme, in varie versioni cinematografiche, se ne contano almeno una settantina tra e di vari paesi.

Film muti

Film principali

In televisione

Apparizioni del personaggio

Tra le apparizioni più recenti dei personaggi del romanzo di Stevenson vi è il film La leggenda degli uomini straordinari del 2003 (tratto dal fumetto La lega degli straordinari gentlemen), nel quale il personaggio di Henry Jekyll si unisce ad altri famosi personaggi del romanzo d'avventura dell'Otto-Novecento, come Allan Quatermain, il capitano Nemo con tanto di Nautilus, l'uomo invisibile, Tom Sawyer, Dorian Gray, Mina Murray (una maestra di scuola vampirizzata da Dracula) e persino il mozzo del Pequod, Ismaele di Moby Dick, per combattere contro il nemico giurato di Sherlock Holmes, il professor Moriarty. In questa opera il protagonista impara a convivere con la sua parte "malvagia" sfruttandone l'incredibile forza (che ne fa una specie di Hulk, personaggio che a sua volta si rifaceva a Jekyll e Hyde) e salvando più volte la situazione.

Jekyll ha anche un simpatico cameo nel prologo del film Van Helsing del 2004 nel quale viene cacciato dal "cacciatore di mostri" Gabriel Van Helsing (interpretato da Hugh Jackman).

Cartoni animati

Versioni a fumetti e illustrazioni

Musical

  • Nel 1964 sulla Rai, in "Biblioteca di Studio Uno", il Quartetto Cetra, con la partecipazione di altri noti attori e cantanti, ha narrato le storie di questo libro sotto forma di musical, in chiave parodistica. Molto riusciti e godibili gli adattamenti di canzoni (i centoni) resi funzionali alla trama.

Analoga operazione è stata compiuta in epoca recente dalla Premiata Ditta.

Edizioni

Note

Voci correlate

Altri progetti

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