Leslie Howard

attore, regista e produttore cinematografico britannico (1893–1943)

Leslie Howard (Londra, 3 aprile 1893Golfo di Biscaglia, 1 giugno 1943) è stato un attore cinematografico britannico, tra i più rappresentativi del suo tempo. Fu artista colto e sensibile, languidamente romantico o elegantemente ironico e scanzonato.

Leslie Howard nel film Schiavo d'amore (1934)

Biografia

Alto, biondo, non bello ma affascinante, dopo un tirocinio teatrale in patria, divenne l'idolo di Broadway. Nel 1928 iniziò a Hollywood la carriera cinematografica.

Costretto dapprima, per le sue stesse caratteristiche fisiche, in ruoli sentimentali piuttosto convenzionali e sterotipati (Io amo del 1931, Catene del 1932, Segreti del 1933), ebbe poi modo di rivelare, anche sullo schermo, versatilità interpretativa e talento artistico in film di maggior impegno e prestigio quali: La strana realtà di Peter Tandish (1933), riduzione cinematografica della commedia Berkeley square, da lui portata sulle scene nel 1929; Schiavo d'amore (1934) con Bette Davis, tratto dal romanzo di William Somerset Maugham; La primula rossa (1935), La foresta pietrificata (già suo successo teatrale) con la Davis a Humphrey Bogart e Romeo e Giulietta di George Cukor (1936); Pigmalione, dall'omonima commedia di George Bernard Shaw, del quale curò anche la regia con Antony Asquith; Intermezzo, dove ebbe accanto Ingrid Bergman, e Via col vento (1939) in cui intepretò magistralmente il personaggio di Ashley Wilkes.

Eccellente apparve anche in alcune commedie sofisticate (come Avventura a mezzanotte e E ora sposiamoci, entrambe del 1937).

Scoppiata la seconda guerra mondiale, interpretò, diresse e produsse in Inghilterra alcuni film a sfondo patriottico-propagandistico, fra i quali meritano menzione La primula Smith (1941), dove mostrò il suo gusto per il caricaturale, e Il primo dei pochi (1942).

Oltre che attore squisito e regista corretto, Howard fu anche autore teatrale (scrisse la commedia Murray hill o Tell the Truth, rifatta poi con il titolo Elizabeth Sleep Out) e, per qualche tempo, giornalista.

Morì in circostanze oscure: l'aereo su cui viaggiava, che avrebbe dovuto trasportare Winston Churchill, fu abbattuto dai tedeschi. E ciò creò anche un mito di eroe. Lo storico spagnolo José Rey-Ximena ha ricostruito la vicenda utilizzando le confidenze di Conchita Montenegro, una star nota ai suoi tempi come la Greta Garbo iberica e che negli anni Trenta aveva avuto una relazione con Howard. Secondo la Montenegro, quando l'attore inglese si imbarcò a Lisbona sul volo 777 della BOAC diretto in Inghilterra, tornava da un mese di conferenze nella penisola iberica. Aveva incontrato Francisco Franco, ufficialmente per discutere di un film spagnolo su Cristoforo Colombo al quale avrebbe dovuto partecipare come protagonista. In realtà, le conferenze culturali e il colloquio cinematografico con Franco sarebbero stati la copertura per la missione diplomatica segreta. Di sicuro, tre ore dopo il decollo, l'apparecchio civile con 13 passeggeri e 4 uomini dell'equipaggio, fu intercettato sul Golfo di Biscaglia da un'intera squadriglia di Junkers Ju 88 con la croce uncinata. Non ebbe scampo. Gli aerei civili in partenza da Spagna e Portogallo, paesi neutrali, durante la guerra continuarono a volare più o meno indisturbati: li usavano del resto sia i servizi segreti britannici sia quelli nazisti per far spostare i loro agenti. In realtà i tedeschi pensavano che a bordo ci fosse appunto Winston Churchill, anche perché sul quel volo vi era il manager di Howard che somigliava in modo impressionante al primo ministro inglese e come lui fumava il sigaro quasi in continuazione. Un'altra interpretazione della vicenda sostiene invece che i nazisti avessero voluto punire l'attore per i suoi film di propaganda bellica come Primula Smith del 1941. Questa ricostruzione sembra essere confermata dal fatto che quando si seppe che tra le vittime vi era Howard, il giornale Der Angriff di Josef Goebbels titolò: "La Primula Howard ha fatto l'ultimo viaggio". Un altro elemento interessante connesso a questa vicende fu che il 2 giugno 1943 un aereo della Raaf, l'aeronautica australiana, fu mandato a perlustrare il Golfo di Biscaglia alla ricerca di superstiti. Fu attaccato dalla stessa squadriglia di Junkers: ma era blindato e armato con due potenti mitragliere e abbattè sei caccia tedeschi, vendicando così in qualche modo Leslie Howard e i 16 passeggeri del volo 777 (Cfr. G. Santevecchi, Howard e la missione segreta da Franco).

Quando, nel dopoguerra, cadde il segreto militare, si venne a sapere che gli alleati avevano decifrato, da tempo, i codici nazisti e che l’intelligence britannica era venuta a conoscenza in anticipo di un possibile attacco al velivolo; per non compromettere il buon esito di future intercettazioni, la comunicazione non venne, tuttavia, passata alla BOAC e l'aereo, un DC-3 civile denominato "Ibis" matricola G-AGBB, fu abbattuto.

Filmografia

Collegamenti esterni


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