Windows 7

sistema operativo per personal computer sviluppato da Microsoft e rilasciato nel 2009
Versione del 16 gen 2009 alle 19:50 di DarkRadeon (discussione | contributi) (Fix name reference. PS: all'anonimo di prima: windows 7 news = lammerda.)

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Windows 7 (precedentemente conosciuto col nome in codice Vienna) è la prossima versione di Microsoft Windows e successore di Windows Vista. La data di rilascio della versione finale è prevista per il 2010.[1] Anche la versione server, chiamata Windows Server 2008 R2 (o anche Windows Server 7), è in fase di sviluppo. Dal 9 gennaio 2009 è disponibile la beta del sistema operativo, che permetterà a Microsoft di correggere e migliorare eventuali bug nel sistema.

Windows 7 nasce dall'idea iniziale di Windows Vista

Agli inizi dello sviluppo del predecessore di Windows 7, ovvero Windows Vista, era previsto che quest'ultimo avrebbe portato con sé una vera e propria rivoluzione nel mondo dei sistemi operativi, ma successivamente per diversi motivi molte delle funzionalità originariamente previste vennero accantonate. Sembra che tali motivi non fossero solamente legati a questioni commerciali o difficoltà tecniche, ma anche a differenti punti di vista da parte dei membri del team di sviluppo.

A metà circa dello sviluppo di Windows Vista, il team si "spezzò" sostanzialmente in due gruppi, in quanto alcuni programmatori avrebbero voluto che già tale sistema venisse sviluppato solo con tecnologia Microsoft .NET, lasciando ad un emulatore il compito di mantenere la retrocompatibilità con le vecchie applicazioni, mentre altri invece, compreso l'allora capo dello sviluppo, ritenevano che tale strategia fosse prematura e troppo rischiosa, preferendo mantenere una retrocompatibilità nativa.

A questo punto, il gruppo maggiormente "conservatore" ha poi completato lo sviluppo di Vista, mentre l'altro ha continuato lo sviluppo del progetto originale che sarebbe poi dovuto diventare appunto il futuro Windows 7.

Caratteristiche

Come il suo predecessore, l'edizione workstation Windows 7 sarà disponibile nelle versioni a 32 bit e 64 bit, mentre quella server sarà disponibile esclusivamente a 64 bit.

È molto probabile che Windows 7 verrà largamente sviluppato con tecnologia .NET e che, come comunicato nel 1999, venga abbandonata la classica "shell" con il menu "Start" (introdotta con Windows 95) in favore di una soluzione molto più agevole ed innovativa. In realtà annunci riguardo all'abbandono della classica shell in favore di nuovi tipi di interfaccia utente erano stati lanciati da Microsoft già per Windows XP prima, e Windows Vista poi, ma si sono poi rivelate fondamentalmente delle piccole revisioni estetiche e non hanno certo rivoluzionato l'interazione tra l'utente e il sistema operativo. Microsoft ha allo studio da quasi dieci anni ormai un'interfaccia interamente 3D, ma al momento non è ancora dato sapere se questi studi possano finalmente trovare uno sbocco commerciale in Windows 7.

Alcune voci ritengono che possa venir introdotto il WinFS (un layer relazionale che poggia sopra a NTFS), già previsto per Windows Vista, ma poi abbandonato per problemi di sviluppo. Ai tempi Microsoft aveva dichiarato di aver cessato completamente lo sviluppo di tale tecnologia riciclando le parti di codice già prodotte, in altri pacchetti commerciali come SQL Server, quindi anche la sua implementazione in Windows 7 è tutt'altro che certa.

Ancora un kernel derivato dalle versioni precedenti

Come accennato sopra, il team di sviluppo di Windows 7 deriva da quello di Windows Vista e nelle intenzioni iniziali era previsto che questo nuovo sistema operativo portasse finalmente con sé quella vera e propria rivoluzione nell'approccio al kernel attesa ormai da molto tempo, e che avrebbe quindi dato vita ad un sistema completamente innovativo. Successivamente, si è poi saputo che questo non accadrà; il kernel rimarrà un'evoluzione di quello dei sistemi operativi precedenti, probabilmente in ragione di una maggiore semplicità di sviluppo. Di seguito vengono illustrate dettagliatamente le caratteristiche dell'idea originale di un nuovo kernel, e la scelta definitiva di basare Windows 7 su una versione rivista del kernel sviluppato per Windows Vista.

L'idea scartata: Un kernel completamente rinnovato grazie alla virtualizzazione

La caratteristica veramente innovativa di Windows 7 avrebbe dovuto risiedere nella completa riscrittura dell'intero codice, sebbene le modifiche a livello architetturale sarebbero dovute rimanere minime. Le versioni precedenti infatti sono basate tutte sullo stesso kernel introdotto agli inizi degli anni '90 con Windows NT 4.0; con Windows 7 invece l'intero approccio del sistema operativo nei confronti delle applicazioni doveva cambiare radicalmente basandosi interamente sugli hypervisor e quindi sfruttando a pieno le tecnologie di virtualizzazione. A ottobre 2007 era stata presentata una prima versione del nuovo kernel, chiamata in codice MinWin, in grado di avviare il sistema utilizzando solo 25 MB di spazio disco e 40 MB di occupazione di memoria RAM. MinWin era solo la base sulla quale dovevano poi venire sviluppati i nuovi sistemi e al momento della presentazione era composto da circa 100 file contro i 5000 del cuore di Vista.

L'idea di fondo doveva prevedere un "cuore" del sistema operativo molto minimalista e probabilmente basato su un approccio a microkernel.

Era previsto inoltre che il forte orientamento alla virtualizzazione sarebbe emerso nella gestione delle applicazioni; al momento dell'installazione, esse non si sarebbero più integrate in maniera così profonda, come fanno quelle attuali, con il sistema operativo, ma sarebbero rimaste confinate all'interno di specifici "layer di astrazione", pensati come dei "tramiti" tra l'applicazione e il sistema operativo stesso. Non si tratta di un concetto completamente nuovo, esistono infatti già ora diversi programmi di virtualizzazione per Windows XP in grado proprio di virtualizzare le applicazioni (un esempio gratuito è costituito da Altiris Software Virtualization Solution); in sostanza il programma al momento dell'installazione di una nuova applicazione crea un layer dedicato, che "intercetta" tutte le chiamate al sistema, comprese la creazione di file di libreria e le nuove voci di registro, e le trasmette in maniera virtuale al sistema operativo, agendo da filtro tra esso e l'applicazione stessa. Al momento del funzionamento, tutte le chiamate da parte dell'applicazione verso componenti del sistema operativo, vengono ricevute dal software di virtualizzazione e poi ritrasmesse al kernel.

Secondo questo approccio (che rallenterebbe l'esecuzione in maniera non superiore all'1%) nel caso in cui l'applicazione dovesse produrre malfunzionamenti ed essere rimossa, sarebbe sufficiente cancellare il layer che la contiene, eliminando tutte le tracce dell'applicazione stessa nel sistema e impedendo quindi potenziali conflitti. Inoltre, dato che ogni layer è indipendente dagli altri, ogni applicazione funziona come se fosse l'unica presente sul sistema, offrendo quindi anche la possibilità di disattivare selettivamente (e temporaneamente) certi layer in modo da poter far girare versioni diverse delle stesse applicazioni, ad esempio Microsoft Office, sullo stesso sistema senza generare conflitti come accade invece nell'approccio tradizionale.

I vantaggi di queste tecnologie dovevano, nell'intenzione iniziale, essere integrati direttamente nel kernel Windows, con ovvi benefici in termini di installazione, e pulizia del sistema operativo. Tutti questi annunci avevano lasciato sperare che Windows 7 avrebbe rappresentato finalmente l'occasione di installare un sistema operativo Windows e non doverlo mai più re-installare.

La scelta definitiva: Un kernel ereditato da Windows NT 6.0

A fine maggio 2008, Microsoft ha affermato che Windows 7 continuerà ad essere basato su un kernel derivato da quello di Windows Server 2008 e Windows Vista (Service Pack 1) confutando (almeno per il momento) le voci di corridoio che davano per certa la rivoluzione di questo aspetto del sistema operativo. Ecco in proposito quanto affermato da Steven Sinofsky [2]:

«Il punto focale è che il kernel di Windows Server 2008 è un'evoluzione di quello di Windows Vista e, successivamente, Windows 7 sarà basato su un'ulteriore evoluzione di tale kernel.»

Sembra quindi che ancora una volta Microsoft abbia deciso di mantenere un approccio conservativo nello sviluppo del nuovo sistema operativo, continuando ulteriormente l'evoluzione di un kernel che, come accennato prima, è stato introdotto per la prima volta con Windows NT 4.0 agli inizi degli anni '90. Tra i vantaggi di tale approccio, a detta del produttore, si possono evidenziare i requisiti hardware, molto simili a quelli di Windows Vista, e la perfetta compatibilità dei driver sviluppati per Vista, con il nuovo sistema operativo, sebbene non sia ancora chiaro se il loro sviluppo potrà finalmente abbandonare la ormai abituale distinzione tra versioni a 32 bit e versioni a 64 bit, oppure verrà abbracciato anche nel mondo Windows l'approccio introdotto da Apple in Mac OS X, in cui non esiste distinzione tra le 2 versioni.

In quest'ultimo annuncio da parte di Microsoft non si è fatto più accenno allo sviluppo di MinWin (la base di quello che doveva essere il nuovo kernel rivoluzionario) che presumibilmente rimane in sviluppo, ma probabilmente rimandato a versioni successive di Windows. In effetti, lo sviluppo di un nuovo kernel è un'operazione delicata e complessa, e il poco tempo previsto per lo sviluppo di Windows 7, ha probabilmente fatto slittare il debutto di tale tecnologia; inoltre, la completa compatibilità dei driver sviluppati per Windows Vista con il nuovo sistema operativo dovrebbe, almeno nelle intenzioni di Microsoft, accontentare tutti quegli utenti che hanno criticato proprio quest'aspetto nel predecessore di Windows 7, Vista, il quale si è dimostrato discretamente ostico da configurare in presenza di hardware il cui produttore non abbia rilasciato dei driver specificatamente compatibili con il nuovo sistema operativo.

Funzionalità "touch-screen" evolute

«Tutto quello che posso dire è che se siete stati colpiti dalle capacità touch dell'iPhone, resterete sbalorditi da quello che vedrete con Windows 7.»

Windows 7 sarà dotato di una interfaccia particolare pensata anche per l'uso con le dita. Queste funzioni, fino ad adesso destinate all'uso con piattaforme Tablet PC dovrebbero consentire, grazie alla creazione di PC Desktop con schermo sensibile al tocco come gli HP Touchsmart o gli Asus Eee Top, l'interazione touch screen (di tipo "multi touch") con l'utilizzo delle dita in affiancamento al mouse o, nel caso dei Tablet PC, del classico pennino, al pari di quanto possibile oggi con l'interfaccia dell'Apple iPhone. Le funzionalità saranno in parte una evoluzione della tecnologia Microsoft Surface ma comprenderanno anche "applicazioni classiche" riprogrammate per l'uso con le dita. Un esempio può essere il nuovo Windows Media Center .

Funzionalità di risparmio energetico ottimizzate

Nelle precedenti versioni del sistema operativo Windows, la gestione degli stati "sleep", ovvero quelli in cui il sistema poteva andare in stand-by per limitare il consumo energetico, avveniva tenendo costantemente sotto controllo l'attività della CPU: quando la sua occupazione scendeva sotto il 20% allora era possibile, insieme ad altri criteri, mettere in stand-by il sistema. Attraverso tale approccio dunque, se una qualsiasi applicazione occupava la CPU per più del 20%, il sistema operativo ritiene che il sistema sia "troppo occupato" per attivare lo stand-by e, di conseguenza, in molti casi reali, la modalità a basso consumo non viene attivata. Non bisogna infatti dimenticare che molto spesso antivirus, e altri programmi in background possono occupare più del 20% della CPU inibendo ogni ulteriore tentativo di ridurre i consumi.

Windows 7 dovrebbe abbandonare tale approccio in favore di un monitoraggio dell'ultimo input fornito dall'utente o eventuali richieste effettuate da applicazioni e servizi.

Avvio del sistema in soli 15 secondi

Microsoft ha dichiarato che un intero gruppo di programmatori è al lavoro sull'ottimizzazione dei tempi di avvio del nuovo sistema operativo avendo in mente l'obiettivo di consentire un avvio dell'intero sistema in soli 15 secondi[senza fonte]. Si tratterebbe di un risultato estremamente positivo se confrontato con i 30 secondi necessari ai più veloci sistemi Windows Vista (Microsoft parla del 35% dei sistemi), e per raggiungere tale obiettivo gli sforzi sono orientati alla elevata parallelizzazione del caricamento dei driver e nella riduzione del numero di servizi attivi all'avvio del sistema.

È inoltre necessario sottolineare che Microsoft quando ha dichiarato il proprio obiettivo non ha specificato se tale tempo verrà misurato a partire dall'accensione del sistema oppure dal momento in cui il BIOS della scheda madre avrà finito il Power-on self-test (POST), ovvero tutta quella serie di test diagnostici dell'hardware effettuati dalla scheda madre prima di iniziare il caricamento del sistema operativo. Dato che al momento una scheda madre media impiega vari secondi per il solo POST, a cui vanno ad aggiungersi i tempi di caricamento del sistema stesso (che solo in rari casi sono limitati ai 30 secondi sopra citati), è presumibile che Microsoft intenda misurare i 15 secondi a partire dalla fine del POST e non dal momento dell'accensione dell'intero sistema.


Altre caratteristiche annunciate

Microsoft ha annunciato che con Windows 7 sarà possibile gestire più schede grafiche in contemporanea. Al momento se in un sistema sono presenti più schede video, esse possono essere utilizzate insieme solo attraverso tecnologie come NVidia SLI o ATI CrossFire. Con Windows 7 invece sarà possibile utilizzare in maniera indipendente ciascuna scheda video, anche di produttori diversi.

Inoltre è prevista la possibilità di effettuare un roaming senza interruzioni tra le differenti tecnologie wireless (Wi-Fi, WWAN, WiMax, etc.) e un nuovo tipo di installazione dell'intero sistema operativo che dovrebbe finalmente richiedere non più di 10 minuti e un solo riavvio del sistema.

Windows 7 includerà funzionalità per i Tablet PC migliorate rispetto a quelle presenti in Windows Vista; in particolare è stato modificato il Pannello di Input del Tablet (TIP) includendo animazioni, movimenti e strumenti per migliorare il riconoscimento calligrafico [3] [4] ed è stato creato il Pannello di Input Matematico, che offre la possibilità di inserire nei documenti come testo formule matematiche scritte a mano in inchiostro digitale [5].

A metà ottobre 2008 Steve Ballmer ha annunciato che Windows 7 sarà semplicemente una versione migliorata nella grafica e nelle performance di Windows Vista. Ha negato però che questo debba far pensare ad una minor release, soprattutto per la quantità di lavoro che sarà stata fatta nell'arco di 2 anni e mezzo [6].

Con l'uscita di windows 7, verrà rilasciata anche la nuova versione di microsoft office: Microsoft Office 14. Essa dovrebbe portare anche dei vantaggi di velocità rispetto alla versione odierna. Questo cambiamento andrà ulteriormente a velocizzare il nuovo sistema operativo di casa Microsoft

Versioni disponibili

Come già era successo per Windows XP e per Windows Vista, anche Windows 7 sarà rilasciato in differenti versioni. Attualmente Microsoft ha confermato la presenza di almeno quattro versioni: una per utenti privati (equivalente alla versione Home Premium di Vista), una per aziende (equivalente alla versione Business di Vista) ed una specificamente pensata per i netbook ed i portatili di piccole dimensioni in generale. A queste tre versioni si affiancherà poi la versione Ultimate, che radunerà tutte le caratteristiche delle versioni minori. [7]

Prime versioni di test a disposizione della comunità

I prototipi di alcune soluzioni che potrebbero fare la loro comparsa in Windows 7 sono visualizzabili sul sito del Microsoft Research VIBE (raggiungibile a questo sito), ovvero il Visualization and Interaction for Business and Entertainment, che è il dipartimento interno di Microsoft che si occupa di sperimentare una serie di tecnologie per valutarne l'effettiva utilità e integrabilità in prodotti futuri.

L'arrivo sul mercato di Windows 7 è previsto per il Luglio 2009. Pubblicamente Microsoft non ha voluto fare annunci precisi, salvo aver dichiarato, nel 2007, di voler pubblicare il successore di Windows Vista entro tre anni dall'uscita di quest'ultimo (gennaio 2007). Alcune informazioni non confermate vedrebbero il 3 giugno 2009 come obiettivo fissato internamente alla Microsoft; ad oggi (gennaio 2009) è uscita una versione beta del sistema operativo, questo imporrebbe una fase beta insolitamente breve (dopo la beta verrà pubblicata la Release Candidate e poi la Release Definitiva). Ciò potrebbe essere plausibile tenendo conto sia del fatto che 7 rappresenta un'evoluzione minore rispetto a quella apportata da Vista, sia del fatto che Microsoft ha pubblicamente criticato l'attitudine della stampa specializzata di testare e criticare approfonditamente le versioni beta (ossia non ancora complete e ottimizzate) dei prodotti software; ciò nonostante la data del 3 giugno non sia al momento da ritenersi fondata.

Nel corso del 2008 sono state rilasciate tre diverse milestone (versioni pre-beta) e le prime versioni alpha ad alcuni partner strategici nella doppia versione a 32 bit e 64 bit. La versione Alpha 1 è stata dimostrata durante la PDC 2008 a fine ottobre 2008 (Build 6933) e l'uscita della Beta 1 (Build 7000) verrà distribuita pubblicamente il 9 gennaio 2009[1].

Al momento, la versione Beta si appoggia a quella che diventerà poi la grafica definitiva di Windows 7. All'avvio il sistema operativo occupa circa 480 MB di memoria, e viene definito "reattivo". In casa Microsoft vi sono attualmente due gruppi di sviluppatori, il team "Windows Experience" e il team "Core Operating System Division", che lavorano sul nuovo Windows, occupandosi degli aspetti cruciali del sistema operativo. Intanto si sprecano sul web voci, immagini e video che riguardano Windows 7. Il nome definitivo resterà uguale al nome in codice fin qui usato; al contrario dei passati sistemi operativi rilasciati dalla Microsoft.

Builds

Milestone 1

È la prima build nota di Windows 7. Conosciuta con il nome di "Milestone 1 (M1) code drop" e con un numero di versione: 6.1.6519.1. E' stata inviata ai principali partner di Microsoft da gennaio 2008 nelle versioni x86 e 64bit. Anche se non ancora commentata da Microsoft, molti forum e recensioni hanno rilasciato i primi screenshot e commenti. TG Daily riportava in una sua recensione il titolo: "Windows 7 M1: Nothing to get excited about" ossia "Windows 7 Milestone 1: nulla di speciale". Questo in quanto questa prima versione non apporta nessuna modifica rispetto Windows Vista SP1.

Il 20 aprile 2008, si sono visti online screenshot e video di una seconda build di M1 con un numero di versione 6.1.6574.1. Questa versione ha portato i primi cambiamenti di Windows Explorer come ad esempio il nuovo Windows Health Center.

Milestone 2

Secondo un articolo del TG Daily del 16 gennaio 2008, La Milestone 2 sarebbe stata rilasciata in aprile o maggio 2008 invece è stata rilasciata nell'agosto 2008 (assieme alla Beta 2 di Internet Explorer 8). Presentata per la prima volta alla D6 conference, con il numero di versione 6.1.6589.1.x86fre.winmain_win7m2.080420-1634. La principale modifica è la taskbar, che è leggermente differente da quella di Windows Vista, nella quale è stata aggiunta una divisione in colori.

Milestone 3

La Milestone 3 (build 6780) è stata rilasciata dalla Microsoft il 7 settembre 2008. Descritto come visivamente e funzionalmente simile a Windows Vista da Mary Jo Foley di ZDNet e Stephen Chapman di UX Evangelista, alcune applicazioni quali Wordpad e Paint sono state modificate, e usano ora la nuova interfaccia "ribbon" utilizzata in Office 2007 e Office 14. Sono state rimosse alcune applicazioni integrate quali: Calendario, Contatti, Posta, riunioni virtuali, Movie Maker e Photo Gallery e sono disponibili per il download. "WinFuture.de" ha rilasciato ben 192 screenshot di questa build.

La Milestone 3 (build 6801) L'8 ottobre 2008, screenshot di Windows 7 build 6801 hanno iniziato a circolare in rete. Il 28 ottobre 2008 Microsoft ha rilasciato questa versione ai principali partner, e sempre dalla stessa data, è stata disponibile per il download da siti bittorent. Esso è caratterizzato da un Taskbar simile a quello della build 6933, che dovrebbe avvicinarsi molto alla versione definitiva, anche se è disabilitato di default. Una patch non ufficiale è stata rilasciata per consentire la costruzione della Taskbar della nella buld 6801.

Dopo la Milestone 3
Alpha

Questa build è stata presentata durante il PDC con il numero di versione 6933.winmain.081020-1842 ma non è stata distribuita ai principali partner. Questa versione utilizza quella che poi diventerà l'interfaccia definitiva di windows 7. Questa build non fa parte di nessuna millestone, ed è un'evoluzione della M3 build 6801. Non verrà mai rilasciata online. Nel 14 novembre 2008 screenshots della Build 6936 hanno iniziato a circolare in rete e nello stesso novembre ha iniziato a circolare in rete la Build 6948.

Pre-Beta

Tra novembre e dicembre sono state rilasciate 3 build pre-beta: le build 6951, 6954, 6956. Queste sono le pime build rilasciate su programmi P2P e Torrent ad utilizzare quella che poi diventerà l'interfaccia definitiva di windows 7. Utilizzano un nuovo boot screen animato. Un Beta Tester italiano è riuscito ad avviare una di queste build in 14 secondi e mezzo (contro i 30-50 di Windows Vista).

Beta

Il 12 dicembre 2008 è stata rilasciata la Build 7000 ai principali partner. Alcune settimane dopo, dal 28 dicembre 2008, diffusa sui siti Torrent, ed ufficialmente dal 9 gennaio 2009.[8] A causa dell'enorme mole di richieste (2 milioni) nel primo giorno di disponibilità, Microsoft ha avuto molti problemi, provvedendo all'ampliamento dei server per il download,[9] rendendo possibile il download solo dal 10 gennaio. Per un buon funzionamento bastano 1 GB di RAM e un modesto Pentium 4.[10]

Release candidate

La Release Candidate di Windows 7 sarà disponibile dopo la fase Beta. Intanto uno screenshot della Build 7004 è apparsa in rete il 4 gennaio 2009[11] e screenshot delle Build 7012 e 7013 sono iniziate a circolare in internet. [12] Nel 15 gennaio, su Internet, vennero pubblicate screenshots delle Build 7015 e 7016. [13]

Build Finale

La versione finale è attesa per l'inizio 2010.

Note

Collegamenti esterni

Voci correlate

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