Assassinio sull'Eiger

film del 1975 diretto da Clint Eastwood

Assassinio sull'Eiger (The Eiger sanction) è un film di Clint Eastwood del 1975. Il film è tratto dal romanzo Il castigo dell'Eiger, di Trevanian (pseudonimo di Rod Whitaker).[1]

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Durata123 min
Rapporto2,35:1
Regia{{{regista}}}

Trama

Il film si apre con una sequenza a Zurigo in cui un agente segreto statunitense viene ucciso da una coppia di agenti rivali (uno dei quali non viene mai visto in faccia) che gli sottraggono un microfilm.

L'azione si sposta negli Stati Uniti, dove conosciamo Jonathan Hemlock (Clint Eastwood), professore universitario di storia dell'arte, ex alpinista, ed ex assassino su commissione al soldo di un servizio segreto, il C2. Hemlock riceve nel suo ufficio una visita da un ex collega, Pope (Gregory Walcott), che lo informa che il loro ex capo comune, "Drago", lo rivuole per una operazione. Sulle prime, Hemlock rifiuta e maltratta l'ex collega, in un dialogo esilarante:

«Hemlock: O esci dalla porta o dalla finestra. Cosa preferisci?
   Pope: Come sei cattivo, compare.
   Hemlock: Leva i piedi dalla mia scrivania!
   Pope: Sta' a sentire amico...
   Hemlock: Non mi chiamare amico, nè compare, nè tesoro.
   Pope: Il mio superiore vuole vederti.
   Hemlock: "Il tuo superiore": una categoria estremamente vasta, no?
   Pope: Mister Drago vuole vederti, e anche subito, compare!
   Hemlock: Ti avevo detto di non chiamarmi compare!
   Pope: Questo al Drago non piacerà!
   Hemlock: Quanto è che lavori per lui, Pope?
   Pope: 12 anni, perchè?
   Hemlock: Beh allora è abituato ad avere dei dispiaceri.»

Poi però si reca all'appuntamento con "Drago", un albino che deve vivere in quasi completa oscurità. La missione consiste nell'eliminare (in gergo, "sanzionare") i due agenti nemici responsabili della morte dell'agente a Zurigo. Hemlock viene costretto ad accettare la missione sotto minaccia di rivelare al Fisco l'esistenza della sua collezione di quadri preziosi, ottenuti spesso con mezzi non troppo legali; Hemlock accetta di eseguire solo una eliminazione, dietro il compenso di 20.000 dollari ed una dichiarazione ufficiale che gli permetta di mantenere la sua collezione.

Hemlock si reca a Zurigo, dove elimina uno degli agenti nemici (quello di cui si era visto il volto nella sequenza iniziale). Sull'aereo del ritorno, viene abbordato da una hostess, Jemima Brown (Vonetta McGee), con la quale finisce per passare la notte. Al mattino, scopre che Jemima è al soldo del C2, che gli ha sottratto soldi e dichiarazione, e che il "Drago" ancora lo vuole a colloquio. In questo secondo colloquio il "Drago" gli comunica di aver "quasi" individuato il secondo agente da eliminare: si tratta di uno dei componenti di una spedizione internazionale che scalerà a breve la parete nord dell'Eiger, in Svizzera, e l'unico particolare che se ne conosce è che zoppica. Hemlock dapprima rifiuta l'incarico, poi accetta quando "Drago" gli comunica che l'agente morto era un vecchio amico di Hemlock, Henri Bach, che gli aveva salvato la vita anni prima quando si erano trovati in un'imboscata per colpa del tradimento di un terzo collega, Miles Mellough Jack Cassidy. Al ritorno a casa, Hemlock ritrova Jemima. (Nella versione originale in inglese, Jemima rivela a Hemlock che il microfilm contiene la formula di un'arma batteriologica. Scena tagliata in italiano.) I due hanno un diverbio: Jemima è convinta che ciò che Hemlock deve fare è necessario per la patria, mentre Hemlock, disilluso, le spiega cone si tratti solo di una vendetta, un gioco fine a se stesso tra gruppi spionistici.

Hemlock si reca in Arizona, dove vive il suo vecchio maestro e compagno di arrampicata, Ben Bowman (George Kennedy), proprietario di un rifugio - scuola di alpinismo ora trasformato in albergo. Richiesto di aiutare Hemlock a rimettersi in forma, Bowman lo affida dapprima alle cure di una giovane ragazza, George (Brenda Venus), che con lunghe corse in montagna lo rimette in forma dal punto di vista fisico; in seguito, cura personalmente l'aspetto tecnico, portando Hemlock ad arrampicare su vie sempre più difficili, fino a spingerlo ad aprire una nuova via su un torrione inviolato della Monument Valley, convincendolo che si trattava di una ripetizione.

Nel frattempo, Hemlock riceve la visita di Miles Mellough, accompagnato da una nerboruta guardia del corpo. Mellough, timoroso per la sua vita, propone a Hemlock un patto: in cambio della promessa di lasciarlo vivere, gli rivelerà il nome della persona da eliminare. Hemlock prende tempo e finge di accettare in nome della vecchia amicizia, ma in ogni caso chiarisce le sue intenzioni malmenando la guardia del corpo di Mellough.

Qualche sera più tardi, Hemlock riceve nella sua stanza la visita di George, che prima gli si concede, poi cerca di aggredirlo con una siringa. L'intervento di Bowman risolve la situazione; la ragazza confessa di aver effettuato l'attentato su istigazione di Mellough. Il giorno dopo, Hemlock finge con Melloughs di accettare la sua proposta, per poi allontanarsi in auto; Mellough e la guardia del corpo lo inseguono, cercando di ucciderlo. Con uno stratagemma, Hemlock riesce a eliminare la guardia del corpo con una fucilata, poi conduce Mellough nel mezzo del deserto, dove lo abbandona.

L'azione si sposta in Svizzera, nell'albergo ai piedi della parete nord dell'Eiger, dove Hemlock, accompagnato da Bowman (che funge da capo spedizione), incontra gli altri tre membri della cordata. Si tratta del tedesco Karl Freytag (Reiner Schöne), che assume subito il ruolo di leader e di primo di cordata (non mancando di far pesare a Hemlock il fatto che questi avesse già dovuto ritirarsi due volte dalla stessa scalata):; del francese Jean-Paul Montaigne (Jean-Pierre Bernard), un quarantaduenne accompagnato dalla moglie Anna (Heidi Brühl) che sembra molto apprezzare la compagnia di uomini più giovani; e dall'austriaco Anderl Meyer (Michael Grimm), che pare vivere solo per arrampicare. L'itinerario, scelto da Freytag, si svilupperà su una via nuova, che però non lascerà possibilità di ritiro in caso di problemi; date le condizioni di tempo abbastanza precarie (è prevista una finestra di bel tempo per circa 4 giorni), la cordata decide di partire la mattina seguente.

Hemlock riceve la visita di Jemima, che lo informa che il C2 ancora non ha identificato quale dei tre uomini sia l'assassino cercato, e quindi Hemlock dovrà cercare di scoprirlo durante la scalata. Subito dopo, riceve la visita di Pope, che gli porta le stesse notizie; la presenza di Pope fa però saltare la copertura di Hemlock, e ciò innesca un alterco tra i due, in cui Hemlock maltratta alquanto Pope. Nel frattempo, Freytag ha avuto un incontro amoroso con Anna Montaigne, cosa che non passa inosservata agli occhi del marito. Più tardi, Anna si propone anche a Hemlock, che però rifiuta: come rinfaccerà più tardi in parete a Freytag, la loro scalata è già sufficientemente difficile senza ulteriormente complicarla con relazioni adulterine che coinvolgano i membri della cordata.

Il giorno seguente il gruppo parte all'attacco della parete, seguito con i cannocchiali da Bowman e Jemima. (A questo punto del film, nella versione originale inglese ha luogo una scena che è stata tagliata nel montaggio italiano, scena che però è determinante alla piena comprensione della storia, e senza di essa il film cambia parzialmente di significato: Pope confessa a Jemima che l'intera faccenda è una montatura: il microfilm che è passato al nemico contiene informazioni false, e l'intera faccenda delle "sanzioni" è stata montata per convincere il nemico che si tratta invece di informazioni vere e preziose. Tutto per far credere al nemico l'autenticità del falso microfilm.) La scalata procede abbastanza bene, con qualche battibecco tra i componenti, una certa difficoltà da parte di Montaigne che pare deconcentrato, e con i tentativi di Hemlock di capire chi possa essere l'assassino che cerca, fino a che una scarica di pietre colpisce in pieno Montaigne, che, nonostante il caschetto protettivo, risente parecchio dell'incidente.

I venti dal sud portano il maltempo, e la squadra si trova bloccata in un punto dal quale non possono più ritornare. Dopo un bivacco nella neve, Jean-Paul Montaigne muore. Il gruppo decide di tentare un rientro di emergenza, calandosi lungo il ghiacciaio fino a portarsi a monte della finestra panoramica della ferrovia che attraversa l'Eiger, per poi scendere in corda doppia fino alla finestra, sperando che Bowman se ne accorga ed accorra in loro soccorso; il tutto portandosi dietro il corpo di Montaigne, per non lasciarlo sulla montagna. Grazie ad un'apertura nelle nubi, Bowman riesce a vedere la squadra che scende, ed organizza una squadra di soccorso che attraverso la ferrovia arriverà alla finestra panoramica. Al di sopra della finestra, i tre superstiti incappano in una scivolata, in seguito alla quale i punti di assicurazione che avevano piantato non reggono. All'apice del dramma, Meyer pronuncia la frase più bella di tutto il film:

«Hemlock: Ce la caveremo.
   Meyer: Io non credo... ma continueremo con stile, eh?»

Aveva ragione Meyer: Freytag, Meyer ed il corpo di Montaigne precipitano alla base della parete, mentre Hemlock, che era riuscito a piantare un chiodo da ghiaccio aggiuntivo, rimane appeso alla corda proprio davanti alla finestra, da dove Bowman, lanciandogli un'altra corda, riesce a recuperarlo. Durante il recupero, Hemlock si accorge che Bowman zoppica: è dunque lui l'uomo che sta cercando. Bowman ammette: è passato al nemico per un debito di riconoscenza verso Miles Melloughs, che lo ha aiutato a salvare dalla droga George, che altri non è che la figlia di Bowman; dichiara peraltro che non era sua intenzione uccidere Henri Bach: il piano originario prevedeva di sottrargli il microfilm con l'astuzia, senza ucciderlo. Hemlock rinuncia a "sanzionare" Bowman.

Nella sequenza finale, sulla terrazza dell'albergo, Hemlock riceve una telefonata dal "Drago", che si complimenta con lui per avere, nel dubbio, "sanzionato" tutti e tre i compagni di cordata, e dà la missione per conclusa con successo. Un imbarazzato Bowman saluta Hemlock, ed i due si ripromettono, non troppo convinti, di arrampicare ancora insieme in futuro; infine, Jemima e Hemlock si accordano per rientrare insieme.

Produzione

Clint Eastwood volle assicurarsi la regia di questo film in quanto interessato alle potenzialità delle scene di arrampicata contenute nella storia.[2][3] Eastwood volle realizzare da solo tutte le sequenze di arrampicata, senza l'ausilio di controfigure, il base al principio che non poteva chiedere agli altri di rischiare la loro vita se lui stesso non era pronto a rischiarla nelle stesse condizioni.[4]

Le riprese furono effettuate suoi posti reali, con le sequenze di arrampicata girate effettivamente nella Monument Valley e sull'Eiger. In Arizona, Eastwood scalò il Totem Pole; fu questa l'ultima occasione in cui venne dato il permesso di arrampicare su questa formazione. In cambio di questo permesso, la troupe dovette impegnarsi a schiodare completamente l'intera montagna, eliminando tutti i chiodi lasciati dalle precedenti cordate.[5]

La lavorazione fu funestata da un incidente mortale. Il secondo giorno di riprese sull'Eiger, David Knowles, alpinista e maestro di roccia che lavorava come controfigura, fu colpito da una pietra in parete, e morì. Eastwood pensò di annullare le riprese, ma poi, spinto anche dagli altri alpinisti della troupe, decise di continuare. Una delle prime scene della scalata, quella del passaggio fra i ruscelli, era stata girata pochi minuti prima proprio nel luogo del tragico incidente.[3]

Le riprese sull'Eiger coincisero con la spedizione in cui Reinhold Messner e Peter Habeler salirono la parete nord dell'Eiger in 10 ore. Né nel film né nei contenuti speciali del DVD si fa riferimento a questo fatto, ma nel libro di Peter Habeler Vittoria solitaria vi sono le foto degli alpinisti insieme alla troupe.[3]

Nella versione italiana sono state tagliate diverse scene, presenti comunque nell'edizione in DVD. Oltre a quella già riportata nella trama, anche alcune scene di sesso forse troppo oseé per il pubblico italiano del 1975.

Accoglienza

Il film ha un "indice di freschezza" del 73% su Rotten Tomatoes. La critica di questo sito sottolinea come la trama sia abbastanza inverosimile, lodando invece le riprese d'azione in parete, considerate il punto saliente del film. Viene anche sottolineata l'interpretazione degli attori non protagonisti, con una citazione particolare per Jack Cassidy nel ruolo di Miles Mellough.[2]

Roger Ebert dà un giudizio sostanzialmente positivo sul film, pur non nascondendone i principali difetti: trama poco credibile e con diverse contraddizioni ed assurdità, la poca credibilità del personaggio di Jonathan Hemlock. Loda invece le riprese di montagna, soffermandosi sul fatto che il fatto che Eastwood interpreti da sé tutte le sequenze di arrampicata dà allo spettatore il vero senso di cosa deve essere stare in parete. Riassumendo, sostiene che in questo film il valore spettacolare supera le incongruenze della trama: il film coinvolge, si apprezzano le sequenze in montagna e le belle ragazze, "e se la trama non ha senso, beh, nessun film è perfetto".[6]

Osservazioni analoghe sono offerte da Jeff Shannon per Amazon: sequenze di montagna spettacolari ed alcune riuscite caratterizzazioni che compensano la mancanza di ritmo, per un film che comunque non è tra i migliori di Eastwood.[7]

David Woods, critico della BBC, è meno tenero. Sostanzialmente, conferma anche lui che il maggior punto d'interesse del film sono le riprese in montagna; trova però che per il resto il film sia piatto, noioso ed assolutamente non coinvolgente, sottlineando in particolare la mancanza di sviluppo e studio di carattere dei personaggi. In sintesi, lo considera un Eastwood minore, riservato solo ai super appassionati del regista statunitense.[8]

Simili le critiche italiane. Il Morandini, in due diverse forme, parla del film come di uno "sgangherato thriller spionistico", solo parzialmente riscattato dalle sequenze d'azione e da alcune caratterizzazioni.[1][9] Si noti, en passant, che nella critica riportata sul sito repubblica.it si parla erroneamente di un finale nella Monument Valley[9], mentre il finale del film si svolge in Svizzera.

Il Mereghetti parla di "regia svogliata" da parte di Eastwood, ed afferma che "il genere spionistico non entra nelle sue corde". Dà inoltre un giudizio particolarmente negativo della colonna sonora di John Williams.[10]

La critica della Gazzetta dello Sport sottolinea in particolare come Eastwood sia più credibile come alpinista che come professore, ma ribadisce le qualità spettacolari del film.[11]

La critica di film.tv.it esce un po' da questi schemi. Si sostiene che questo film è solo in apparenza un'opera minore di Eastwood, invitando invece a soffermarsi sul come tutti gli stereotipi del film di spionaggio vengano messi in discussione.[12]

É curioso come a dispetto della critica unanimemente negativa, proprio per il suo sapore kitsch e per la mano leggera col quale è stato girato, per i fans di Clint Eastwood questo sia uno dei suoi migliori film, forse il più amato dopo Million Dollar Baby, e non solo un cult movie per gli amanti delle scalate in montagna. Eastwood qui è molto più loquace e spiritoso che in tutti i suoi altri film, forse involontariamente ispirato allo James Bond di quegli anni, Roger Moore. [13][14]

Note

Collegamenti esterni