Cantieri navali di Voltri
Le zone a ponente di Genova, ai tempi della marineria a vela furono un unico grande sonante cantiere, grazie alla privilegiata posizione, con la grande spiaggia assai favorevole e grazie all'intraprendenza dei suoi costruttori navali. La caratteristica comune delle navi costruite nel ponente erano la solidità, la buona tenuta del mare e la velocità.
Nei cantieri di Pra' tra il 1835 e il 1887 vennero costruite ben 130 navi, principalmente bombarde, brigantini e brigantini a palo. Il legno maggiormente usato era quello di rovere, il teak ed il pitch-pine, il pino, l'abete.
La cantieristica voltrese è stata fiorentissima nel XIX secolo, ma già nel XIII secolo nella zona sorgevano diversi cantieri. Questi antichi cantieri costruivano feluche, sciabecchi, tartane, golette e leudi. Tra questi cantieri nell' '800 primeggiarono i cantieri Cerusa, che prendeva il nome dal torrente che sfociava poco distante. Quasi tutte le imprese sorte nella zona zona erano di tipo familiare, come i Costaguta, i Pastorino, i Fava, i cui cantieri erano situati proprio a ridosso della chiesa di S. Erasmo, i Piccardo i Castagna o come i Baglietto a Varazze nel savonese. Successivamente l'industria delle costruzioni navali conobbe un notevole sviluppo e nacquero le prime unità mercantili in ferro. Nel corso della seconda guerra mondiale nel Cantiere Cerusa, rilevato dall'Ansaldo, furono costruite diverse corvette della Classe Gabbiano, ma alla fine del conflitto chiuse i battenti
I cantieri Baglietto, che nel tempo sarebbero diventati punto di riferimento della nautica da diporto ligure e nazionale, all’inizio del XX secolo producevano piccole imbarcazioni di salvataggio per i grandi cantieri genovesi e MAS per la Regia Marina. Oltre a questo i cantieri producevano su commissione velocissime barche a vela da regata o motoscafi da competizione, che riscuoterono successi a livello internazionale.
Lo sviluppo economico seguito al dopoguerra che hanno permesso ampia mobilità sociale e alla nautica da diporto di diventare un’industria dalla produzione più ampia diedero impulso ai cantieri del Ponente e se cantieri per imbarcazioni da diporto sorsero in tutta Italia per diversi decenni la produzione di cantieri come Baglietto o Costaguta rimase all’avanguardia, occupando i segmenti più alti del mercato e anche la produzione di altri cantieri della zona rimase punto di riferimento del settore.
Per quanto riguarda la produzione per la Marina Militare nel dopoguerra dai Cantieri Costaguta sono uscite fino all'inizio degli anni '60 diverse unità minori, quali il veliero Corsaro II ed alcuni dragamine.
Nel corso degli anni la nautica ha conosciuto fasi espansive e momenti critici, soprattutto che hanno spinto a rivedere l’organizzazione della produzione che ha riguardato molte delle più antiche imprese passate imprese, passate più volte di mano essendo venuta meno la proprietà famigliare. Inoltre l’emergere di nuovi protagonisti, come ad esempio il Gruppo Ferretti ha finito per spostare la produzione nella zona del levante genovese.
L'ultimo cantiere a resistere all'inevitabile declino e' stato il cantiere Mostes che ha chiuso i battenti nel 1990 e viene usato solo per approdo, rimessaggio e nel quale vengono solamente eseguiti lavori di piccola manutenzione.
Attualmente nel braccio di mare antistante il quartiere Pra' è stato costruito il moderno VTE (Voltri Terminal Europa), il nuovo moderno ed efficiente porto commerciale di Genova adibito alla movimentazione dei container, porto che è condiviso con la attigua Voltri da cui prende il nome.
Inoltre, nel canale di calma creato dal riempimento effettuato per la realizzazione del suddetto porto, è in via di realizzazione un piccolo porticciolo turistico destinato a barche di piccole e medie dimensioni