Filuga

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La filuga è un tipo di piccola imbarcazione da pesca delle isole pontine e per questo denominata "ponzese", di derivazione di quelle napoletane da cui però si differenzia per il profilo più squadrato e la murata più alta. Si caratterizza da un disegno molto stretto ed allungato per consentire una maggiore fluidità nell'acqua. Originariamente mossa da una o due coppie di remi manovrati alla "sensile" cioè e cioè in piedi sul lato del pozzetto con la faccia rivolta a prua con il remo in acqua sulla murata opposta. successivamente mossa anche da una vela a tarchia o anche da una vela latina e solo negli anni più recenti motorizzata.

La filuga, costruita in solida quercia per la chiglia e pino marittimo per il fasciame, ha un profilo molto squadrato con il dritto di prua e quello di poppa quasi verticali. in particolare il dritto di prua è piuttosto rilevato ed ha funzioni di appoggio nelle fasi di lavorazione delle reti. la prua e la poppa, all'altezza della falchetta sono caratterizzate da un triangolo detto "schiocca" la cui funzione è quella di raccordare trasversalmente la falchetta con il dritto di prua in modo da ampliare la svasatura della falchetta stessa e dare più spazio alla coperta. Un ulteriore caratteristica è quella di disporre all'esterno del dritto di prua di due gradini a zeppa per consentire la salita a prua direttamente dalla spiaggia senza l'aiuto di pontili a mare.

Il suo nome deriva dalla feluca araba di cui ricorda il disegno del profilo e quello delle linee d'acqua a prua e a poppa.

Con questo tipo di imbarcazioni i pescatori ponzesi hanno navigato in tutto il Tirreno alla ricerca di fondali adatti alla pesca dell'aragosta (Sardegna, Sicilia, La Galitè in Tunisia, l'isola d'Elba).