Roberto Saviano
Roberto Saviano (Napoli, 22 settembre 1979) è un giornalista e scrittore italiano. Nei suoi scritti, articoli e nel suo libro, Gomorra, usa la letteratura e il reportage per raccontare la realtà economica, di territorio e d'impresa della camorra e della criminalità organizzata in genere.
Dalle prime minacce di morte del 2006 da parte dei cartelli camorristici, denunciati nel suo "expose" e nella piazza di Casal di Principe durante una manifestazione per la legalità[1], Roberto Saviano è sottoposto a un serrato protocollo di protezione. Attualmente, più di due anni di vita sotto scorta, conta cinque agenti e due auto blindate.
Numerose le sue collaborazioni con importanti testate giornalistiche italiane ed internazionali. Attualmente in Italia collabora con L'espresso e la Repubblica, negli Stati Uniti con il Washington Post e il Time, in Spagna con El pais, in Germania con Die Zeit e Der Spiegel, in Svezia con Expressen e a breve in Gran Bretagna con il Times.
Per le sue posizioni coraggiose è considerato un "eroe nazionale" da importanti scrittori e personaggi culturali del calibro di Umberto Eco.[2]
Cenni biografici
Figlio di un medico, si è laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Napoli Federico II, dove è stato allievo dello storico meridionalista Francesco Barbagallo[3]. Comincia la sua carriera giornalistica nel 2002 scrivendo per numerose riviste e quotidiani tra cui: Pulp, Diario, Sud, Il Manifesto, il sito web Nazione Indiana e per l'osservatorio sulla camorra del Corriere del Mezzogiorno. Nel Marzo 2006 pubblica il romanzo no-fiction Gomorra. Attualmente collabora per L'espresso, la Repubblica, Washington Post, Time, El pais, Die Zeit, Der Spiegel, Expressen e per il Times. E' autore insieme a Mario Gelardi dello Spettacolo teatrale Gomorra ed è sceneggiatore del film Gomorra.
Il caso Gomorra
Nel Marzo 2006 esce il suo primo romanzo[4] "Gomorra - Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra", un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra e dei luoghi dove questa è nata e vive: la Campania, Napoli, Casal di Principe, San Cipriano d'Aversa, l'agro aversano, luoghi dove l'autore è cresciuto dei quali fa conoscere al lettore una realtà inedita agli occhi di chi da tali luoghi non proviene. Il libro parla di ville sfarzose di boss malavitosi create a copia di quelle di Hollywood, di campagne pregne di rifiuti tossici smaltiti per conto di mezza Europa, di una popolazione che non solo è connivente con questa criminalità organizzata, ma addirittura la protegge e ne approva l'operato; l'autore ci racconta quindi di un Sistema (questo il vero nome usato per riferirsi alla camorra) che adesca nuove reclute non ancora adolescenti, facendo loro credere che il loro sia l'unica scelta di vita possibile, di boss-bambini convinti che l'unico modo di morire come un uomo vero sia quello di morire ammazzati[5], e di un fenomeno criminale influenzato dalla spettacolarizzazione mediatica, in cui i boss si ispirano negli abiti e nelle movenze ai divi del cinema.
Ad ottobre 2008 il libro ha venduto oltre 1,8 milioni di copie nella sola Italia[6] ed è stato tradotto in 43 paesi. È presente nelle classifiche di Best seller in Germania, Olanda, Belgio, Spagna, Francia, Svezia, Finlandia, Lituania. Da Gomorra sono stati tratti uno spettacolo teatrale, che è valso a Saviano gli Olimpici del Teatro 2008 come miglior autore di novità italiana, e l'omonimo film (uscito nelle sale italiane il 16 maggio 2008), candidato nel settembre 2008 a concorrere al premio Oscar come miglior film straniero.
Le minacce e la vita sotto scorta
Il successo ottenuto dal libro ha creato diversi problemi all'autore: a partire dalle lettere minatorie, le telefonate mute ma anche e soprattutto da una sorta di isolamento ambientale.
Durante una manifestazione per la legalità tenuta nell'Ottobre del 2006 a Casal Di Principe, lo scrittore, denunciò in piazza, gli affari dei capi del Clan dei Casalesi, Francesco Bidognetti, Francesco Schiavone (attualmente in carcere) e dei due reggenti, Antonio Iovine e Michele Zagaria invitando la popolazione a ribellarsi[7]. A causa delle minacce ed intimidazioni subite, l'allora Ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha deciso di affidargli la scorta per motivi di sicurezza.
Il 14 Marzo 2008, durante il Processo Spartacus, il legale dei boss Francesco Bidognetti ed Antonio Iovine, Michele Santonastaso (coadiuvato dal collega Carmine D'Aniello), lesse dinanzi alla prima sezione di corte d'assise d'appello Raimondo Romeres, una lettera scritta congiuntamente dai boss Francesco Bidognetti ed Antonio Iovine (il primo in carcere, il secondo latitante da 13 anni). La lettera conteneva una richiesta di spostamento del processo per legittima suspicione causata dalle influenze che Roberto Saviano, Rosaria Capacchione ed il Pm Raffaele Cantone avrebbero avuto sui giudici.[8] A seguito della lettera, il Ministero dell'Interno ha deciso di rinforzare le misure di sicurezza dello scrittore, aumentando la scorta da tre a cinque uomini.
Il 14 ottobre 2008, arriva la notizia di un possibile attentato nei confronti di Roberto Saviano. Un ispettore di Polizia della DIA di Milano [9] informò la Direzione distrettuale antimafia di essere venuto a conocenza, dal pentito Carmine Schiavone (cugino del boss Francesco Schiavone detto Sandokan), di un piano, ormai in fase operativa, per uccidere lo scrittore e gli uomini della scorta entro Natale con un attentato spettacolare sull'autostrada Roma-Napoli in stile Capaci[10]. Tuttavia, Carmine Schiavone, interrogato dai magistrati, ha smentito, di essere a conoscenza di un piano dei Casalesi per uccidere Saviano, provocando l'immediata risposta dello scrittore: "È ovvio che lo dica; se lo dicesse, implicitamente dovrebbe ammettere di avere ancora rapporti con la criminalità organizzata".[11]
Nell'ottobre del 2008 Roberto Saviano ha deciso così di lasciare l'Italia, "almeno per un periodo e poi si vedrà", anche in seguito alle minacce, confermate da informative e dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno svelato il progetto di eliminarlo da parte del clan dei Casalesi.
L'appello dei premi Nobel
Il 20 ottobre 2008, sei premi Nobel internazionali si mobilitano per Roberto Saviano, chiedendo che lo Stato Italiano faccia qualsiasi sforzo per proteggerlo e sconfiggere la camorra, ponendo l'accento sul fatto che la criminalità organizzata non è un problema di polizia che riguarda solo lo scrittore, ma un problema di democrazia che riguarda tutti i cittadini liberi. Questi cittadini, concludono i sei premi Nobel nel loro appello, non possono tollerare che gli eventi descritti nel libro accadano in Europa nel 2008, così come non possono tollerare che il prezzo da pagare per aver denunciato questi eventi sia la rinuncia alla propria libertà ed alla propria incolumità. I sei premi Nobel firmatari dell'appello sono Dario Fo, Mikhail Gorbaciov, Günter Grass, Rita Levi Montalcini, Orhan Pamuk e Desmond Tutu.
L'appello è stato firmato da scrittori del calibro di Jonathan Franzen, Javier Marías, Jonathan Safran Foer, Jonathan Lethem, Martin Amis, Chuck Palahniuk, Nathan Englander, Ian McEwan, Hans Magnus Enzensberger, José Saramago, Elfriede Jelinek, Wislawa Szymborska, Betty Williams, Lech Wałęsa, Paul Auster, Siri Hustvedt, Peter Schneider, Colum McCann, Patrick McGrath, Cathleen Shine, Junot Diaz, Tahar Ben Jelloun, Taslima Nasreen, Caro Llewelyn, Ingrid Betancourt, Adam Michnik e Claudio Magris. Anche i media stranieri rilanciano l'iniziativa: da El País al Le Nouvel Observateur, dal Courrier International fino ad Al Arabiya e alla Cnn[13].
Dopo l'iniziativa, diverse radio hanno aperto i loro microfoni a dibattiti e commenti sul tema, in particolar modo la trasmissione Fahrenheit tramesse da Radio 3 ha organizzato una maratona di letture di Gomorra in cui si sono alternati personaggi della cultura, dell'informazione, dello spettacolo e della società civile. Numerose città italiane hanno inoltre offerto la cittadinanza onoraria allo scrittore mentre numerose sono state le scuole che hanno sottoscritto l'appello. La Casa della Memoria e della Storia, a Roma, ha infine ospitato per otto ore una lettura corale di Gomorra[14].
In aggiunta alle firme dei sei eminenti esponenti, i normali cittadini hanno potuto firmare l'appello su una apposita pagina del quotidiano La Repubblica.[15] Le firme raccolte sono state complessivamente più di 250.000[16]
Musica
Il gruppo britannico dei Massive Attack ha creato un brano ispirato alla storia di Roberto Saviano e Gomorra, "Herculaneum", il brano è diventato la colonna sonora del film Gomorra.
Il rapper napoletano Lucariello, dopo aver ottenuto il consenso di Roberto Saviano ha scritto una canzone, "Cappotto di legno", musicata da Ezio Bosso, in cui è descritta la storia di un killer che si prepara ad uccidere lo stesso Saviano. [17]
Il gruppo torinese dei Subsonica ha dedicato a Roberto Saviano la canzone "Piombo", contenuta nell'album L'eclissi.
Alla fine del video del brano "In Italia" del rapper Fabri Fibra è presente una parte dell'intervista di Enzo Biagi a Roberto Saviano in cui afferma: "Uno dei miei sogni era stato quello di rimanere nella mia terra, raccontarla, e continuare, come dire, a resistere."
Nel brano del gruppo rap 'A 67, "TammorrAntiCamorra" Roberto Saviano legge un frammento del suo libro in una Tammurriata anticamorra dedicato alla morte di don Giuseppe Diana.
Lo scrittore sul suo sito ufficiale ha dedicato uno spazio alla musica nella sezione Gallerie [1]
Bibliografia
Libri
- Roberto Saviano, Gomorra - viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra, Collana: Strade blu, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2006, ISBN 8804554509.
- Roberto Saviano, Il contrario della morte, Milano, Corriere della Sera, 2007, ISBN 8876061347.
Audio libri
- Roberto Saviano, Gomorra - Audiolibro (7 Cd), Collana: Audiobook, Milano, Mondadori, maggio 2008, ISBN 8804582693.
- Roberto Saviano legge Gomorra
- Mauro Curradi, scrittore d'Africa, «Nazione Indiana», 17-07-2004 (da «Pulp Libri»[18], gennaio 2003)
- L'odiatore, «Nazione Indiana», 04-05-2004 (una versione ridotta di quest'articolo è uscita su «Pulp Libri» nel 2003)
- L'infinita congettura, «Nazione Indiana», 27-02-2004
- La città di notte, «Nazione Indiana», 22-03-2004
- Un sogno leghista, «Nazione Indiana», 21-02-2003
- La parola camorra non esiste, «Nazione Indiana», 16-09-2003
- Annalisa. Cronaca di un funerale, «Nazione Indiana», 9-04-2004
- Su Gustaw Herling, «Nazione Indiana», 03-06-2004 (da «Pulp Libri», n. 48)
- Giancarlo Siani, «Nazione Indiana», 11-06-2004
- Vi racconto di Marano e dei due compari, «Nazione Indiana», 05-08-2004
- L'affermazione della libertà. Intervista a Mauro Curradi, «Nazione Indiana», 24-08-2004
- Kaddish per Enzo, «Nazione Indiana», 27-08-2004
- La bugia perenne, «Nazione Indiana», 23-09-2004
- Lettera a Federico Del Prete, «Nazione Indiana», 13-10-2004
- La brillante carriera del giovane di sistema, «Nazione Indiana», 26-10-2004 (da «il manifesto», 24-10-2004)
- Qui, «Nazione Indiana», 23-11-2004
- Il mestiere dei soldi, «Nazione Indiana», 15-12-2004 (da «Sud. Rivista di cultura, arte e letteratura» [19], n. 3, dicembre 2004)
- Felicia, «Nazione Indiana», 08-12-2004
- Pandori e moda. La camorra spa, «Nazione Indiana», 23-12-2004 (da «il manifesto», 16-12-2004)
- Isaac Bashevis Singer, «Nazione Indiana», 14-01-2005 (da «Pulp Libri», n. 52, novembre-dicembre 2004)
- Boss e poeti, «Nazione Indiana», 13-02-2005 (da «Corriere della Sera - Corriere del Mezzogiorno», gennaio 2005)
- Giuliana Sgrena: quello che sta accadendo di Sergio Nazzaro e Roberto Saviano, «Nazione Indiana», 25-02-2005
- 33, «Nazione Indiana», 14-03-2005 (da «Corriere della Sera - Corriere del Mezzogiorno», 13-03-2005)
- Ferdinando Tartaglia, Fenomenologia di un'eresia anarchica, «Nazione Indiana», 10-04-2005 (da «PULP», n. 53, gennaio-febbraio 2005)
- Il matriarcato, «Nazione Indiana», 14-05-2005 (da «Corriere della Sera - Corriere del Mezzogiorno», 16-04-2005)
- Scrivere sul fronte meridionale. Lettera agli amici indiani, «Nazione Indiana», 17-04-2005
- La terra padre, «Nazione Indiana», 02-06-2005 (da «Nuovi Argomenti», n. 30, aprile-giugno 2005)
- Io so e ho le prove, «Nazione Indiana», 02-12-2005 (da «Nuovi Argomenti», n. 32, ottobre-dicembre 2005)
- Super santos, pali e capistazione, «Nazione Indiana», 10-10-2005 (da Il pallone è tondo, a cura di Alessandro Leogrande, L'ancora del mediterraneo, 2005)
- Scampia Erzegovina 13-07-2005 «I Miserabili» (da Generazioni. Nove per due, L'ancora del mediterraneo, 2005)
- Langewiesche, scrittore d'aria, di terra e di mare, «Nazione Indiana», 02-12-2005 (da «Pulp Libri», n. 56, luglio-agosto 2005)
- Inferno napoletano, «L'espresso» n. 36 14-09-2006
- Da Scampia si vede Pechino, «L'espresso» n. 38, 28-09-2006
- E voi dove eravate, «L'espresso» n. 46, 21-11-2006
- Quanto costa una parola, «L'espresso» n. 52, 4-01-2007
- Vi racconto l'impero della cocaina, «L'espresso» n. 10, 15-03-2007
- Spartani di George Bush, «L'espresso» n. 12, 29-03-2007
- Guai a raccontare questo paese, «L'espresso» n. 15, 19-04-2007
- Io sto con gli indiani, «L'espresso» n. 16, 23-04-2007
Note
- ^ Il video dell'intera manifestazione dell'Ottobre 2006 a Casal Di Principe con l'intervento di Saviano
- ^ Umberto Eco: non lasciamo da solo Saviano La Repubblica, 16 ottobre 2006
- ^ Francesco Barbagallo; Università di Napoli
- ^ Saviano ha definito il testo come una no-fiction novel: ascolta l'intervista su RadioRai
- ^ Robertosaviano.com, Tutti quelli che conosco o sono morti o sono in galera. Io voglio diventare un boss
- ^ Robertosaviano.com, rassegna stampa
- ^ vedi nota 1
- ^ http://robertosaviano.it/documenti/9201/ Processo Spartacus. Lettera choc, minacce dei boss in tribunale. Roberto Saviano è definito dai boss, prezzolato.
- ^ Episodio citato da Roberto Saviano in un'intervista alla trasmissione di Canale 5, 'Matrix' di mercoledì, 15 ottobre 2008
- ^ Un piano per uccidere Saviano, La Stampa, 14 ottobre 2008
- ^ Attentato a Saviano, pentito smentisce Adn Kronos, 15 ottobre 2008
- ^ Io, prigioniero di Gomorra lascio l'Italia per riavere una vita, La Repubblica, 15 ottobre 2008
- ^ Per Saviano in campo gli scrittori, boom di adesioni all'appello dei Nobel La Repubblica, 21 ottobre 2008
- ^ Saviano: "Ogni voce che resiste mi rende meno solo" La Repubblica, 22 ottobre 2008
- ^ Raccolta firme per Roberto Saviano La Repubblica
- ^ Firma per Roberto Saviano La Repubblica
- ^ Lucariello racconta la nascita di Cappotto di Legno
- ^ "Pulp Libri" è una rivista culturale periodica (caporedattore Fabio Zucchella)
- ^ "Sud. Rivista europea", Lavieri edizioni
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Roberto Saviano
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roberto Saviano
Collegamenti esterni
- Il sito internet ufficiale
- Lo speciale su Roberto Saviano su Librimondadori.it
- Il primo capitolo di Gomorra
- Roberto Saviano al TG1, 18-12-2008: «Le mani delle mafie sulle città. I giovani resistano», su it.youtube.com. URL consultato il 22-12-2008.