Olindo Guerrini
Olindo Guerrini (Forlì 1845 - Bologna 1916) fu un poeta, prosatore , bibliofilo e studioso di letteratura italiano.
Cenni Biografici
Trascorse quasi tutta l'esistenza a Bologna, prima come impiegato e poi come bibliotecario presso l'Università di Bologna .Fù un erudito e critico letterario militante, agile ed attento ad ogni nuova voce .Amò molto fotografare e andare in bicicletta per tutta Italia. Aderì al verismo e fu ammiratore del Carducci. Nei suoi versi mostrò uno spirito singolare e bizzarro. Fu consigliere ed assessore del Comune di [Ravenna]], dal 1873 al 1874, e si adoperò istituendo una sezione dei pompieri e la fondazione di una biblioteca popolare. Che tutt oggi esiste e consta di un patrimonio di 2066 volumi , ed è situata all'interno della casa paterna del poeta "Casa Guerrini" accanto alla biblioteca decentrata del Comune di Ravenna.
Opere
Nel 1877 pubblicò la raccolta di poesie "Postuma" , fingendo trattarsi dei versi di un cugino Lorenzo Stecchetti morto per tisi. Il volumetto suscitò scandalo per l'audacia dei toni erotici e atteggiamenti disacratori e blasfemi. Con lo pseudonimo di pubblicò (1877), "Polemica", "Nova Polemica" (1878), ottenendo un certo successo. Nel 1897, sotto lo preudonimo di Argia Sbolenfi, dove ricompare ladenunciaviolenta dell' ipocrisia e del conformismo morale, religiosoe sociale diede alle stampe "Rime", raccolta in cui la sua vena si ridusse a licenziosità triviali. Nel 1882 publico il poema burlesco e parodistico Giobbe scritto in collaborazione con C. Ricci e in polemica con Mario Rapisardi.
Abile verseggiatore, dotato di una piacevole vena di rimatore, si dedico al dialetto veneto, nel quale fece parlare papa Pio X nelle "Ciarle di Bepi". Usò anche il dialetto romagnolo raggiungendo una notevole efficacia nel descrivere la psicologia dei suoi conterranei (Sonetti Romagnoli, 1920, pubblicati dal figlio Guido).
Fra i suoi saggi monografici va segnalata “la tavola e la cucina nei secoli XIV e XV”, che rappresenta la prima rigorosa indagine sulla cucina italiana del medioevo. Più nota è tuttavia “L’arte di utilizzare gli avanza della mensa”, comparsa postuma nel 1918.il Guerrini illustra una cucina “povera”, allusiva della penuria alimentare cui era condannato, dallo stipendio di bibliotecario presso l'Università e dalla precaria vita di scrittore.
Pur atteggiandosi a poeta maledetto, Guerrini restò ignaro delle complicazioni etiche e intellettuali dell'estetismo. Nelle sue poesie predomina un tono medio, che ne fa un tipico esponente del realismo.Inteso come rifiuto di un idealizzazione della realtà e come rappresentazione ei suoi aspetti più bassi e sgradevoli.L'opera del Guerrrini ebbe vasta risonanza ai suoi tempi per gli attegiamenti anticlericali e socialisteggianti e per la polemica contro romantici e idealisti.