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Misilmeri (Musulumeli in siciliano) è un comune di 27.063 abitanti in provincia di Palermo.

Geografia

Cittadina della Sicilia nord-occidentale situata nella valle del fiume Eleutero. Si incontra percorrendo la strada a scorrimento veloce Palermo-Agrigento S.S. 121 Catanese al km. 248+00. Il territorio di Misilmeri è esteso per circa 7000 ettari ed è immerso nella Conca D'oro dove si producono magnifici agrumeti. La zona si trova in una fascia temperata col suo splendido clima mediterraneo con lunghe estate calde e inverni miti. Tutta la vegetazione prende il nome di macchia mediterranea.

Storia

Il primo a scrivere su Misilmeri fu il grande astronomo, geografo e matematico egiziano, Claudio Tolomeo (100178 d.C.) il quale parlò del fiume Eleutero che attraversa il paese, dove vennero ritrovati nel 1695 e nel 1725 famosi sarcofagi ed altri reperti archeologici, oggi al Museo Archeologico Regionale di Palermo.

Il susseguirsi dei dominii romano, arabo, Normanno, hanno lasciato un notevole patrimonio artistico e culturale di grande valore. Fu merito dei Romani, ad aver aperto una via consolare che, partendo da Palermo e attraversando (ancora oggi) Misilmeri raggiungeva Agrigento, sino al 1864 il Corso Vittorio Emanuele e il Corso IV Aprile portavano il nome di via Consolare. Dal secolo IX gli Arabi governarono la Sicilia, fu l'emiro Giafar II che governò la Sicilia dal 996 al 1018 che arrivato a Misilmeri si innamorò a tal punto da farvi costruire un castello (a tutt'oggi esistono dei ruderi, ed una leggenda che ancora si tramanda) che dall'alto di queste torri si ammirava un panorama bellissimo da dove si poteva vedere la vallata del fiume Eleutero sino al mar Tirreno. Intorno a questo castello sorsero delle case ovvero il villaggio degli Emiri, infatti Misilmeri viene dall'Arabo Menzel-el-Emir che significa appunto villaggio degli Emiri. Nel 1068, famosa battaglia tra i Normanni di Ruggero d'Altavilla e i Musulmani; vittoria normanna.

La prima parrocchia fu costruita prima del 1123 intitolata a Santa Apollonia detta parrocchia fu citata in una bolla di Papa Callisto II.

La Misilmeri attuale fu fondata nel 1540 dal barone D. Francesco Del Bosco, il quale trasformò il paese in un cantiere edile; nel 1553 fece costruire la nuova parrocchia di S. Giovanni Battista ossia la Matrice, nel 1575 apre la strada che dà accesso al castello "Strada Grande". La ricostruzione del paese proseguì facendo sorgere un'altra chiesa importante, quella di S. Rosalia, la prima al mondo ad essere dedicata alla Santa eremita Palermitana che dal 1625 al 1671 fu patrona di Misilmeri, conosciuta più comunemente come chiesa di S. Paolino. Col principe di Cattolica e duca di Misilmeri si estingue la famiglia Del Bosco di Misilmeri alla quale va il merito più grande di aveva fondato nel 1692 il primo orto botanico al mondo nel giardino Grande, del quale non rimane più niente. Lo scopo di questo orto botanico fu di coltivare erbe e piante per alleviare le sofferenze fisiche della povera gente di Misilmeri. Attirò l'attenzione del mondo civile di allora, perché era cosa rara questa istituzione umanitaria. Nel 1795 fondatosi l'Orto botanico di Palermo, più di 2000 piante vi vennero trasferite. Nel 1896 fu collocata una lapide a Misilmeri a ricordo di questo primato scientifico. Re Vittorio Amedeo II di Savoia volle visitare per questo motivo il paese.

Si ha notizia già dal 1529 dell'esistenza della Fontana Grande sita in Piazza comitato che venne restaurata e abbellita nel 1879 dallo scultore Palermitano Benedetto Civiletti. Alle spalle della fontana grande vennero costruiti i lavatoi pubblici nel 1893, dopo sepolti e nel 1999 tornati alla luce dopo una lunga restaurazione.

La stazione ferroviaria facente parte della tratta "Ferrovia Palermo-Corleone-San Carlo" venne inaugurata nel 1882 e posta in disuso nel 1959 perché in passivo vista la crescita di altri mezzi di trasporto. Un altro mezzo di trasporto che collegava Misilmeri con Palermo era il cosiddetto papuni dal latino vapor applicato anticamente ai bastimenti, era una diligenza o carrozzone per il trasporto dei passeggeri trainato da un cavallo, poteva trasportare sino a 14 persone ed impiegava 2 ore per coprire tutto il tratto. Il costo del biglietto era di 5 lire, andata e ritorno, ma nel 1929 fu dismesso, sia perché il treno era più veloce sia per l'avvento delle prime automobili per trasporto passeggeri.

Un'altra figura scomparsa a Misilmeri è ù marauni, in italiano "il marangone", uomo che trasbordava da una sponda all'altra del fiume Eleutero gli uomini durante la piena invernale. Sono scomparsi i fondachi, dall'arabo funduq che significa albergo d'infimo ordine, posto dove alloggiavano i cavalli per il trasporto della gente o per la muta. Si parla in documenti di un antichissimo fondaco di Santa Rosalia dove la Santa si riposò una notte durante un suo viaggio. Sono scomparse molte altre cose a Misilmeri, le tradizioni familiari, arti, mestieri e tradizioni religiose, ma negli ultimi anni si è ridestato un interesse per la ricerca storica, nella convinzione che la storia è maestra di vita. Dopo mille anni dalla sua costruzione il Castello dell'Emiro Giafar o di Misilmeri è in ristrutturazione, questo restauro porterà il castello alla suo splendore precedente. Oltre ai ruderi del castello un turista potrà vedere a Misilmeri tante opere architettoniche e zone archeologiche come i Tredici Ponti, i Lavatoi, la Chiesa Madre, Il Ponte di Fabbrica o di Risalaimi, il promontorio di Pizzo Cannita e tantissime altre che rendono il luogo davvero magico.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Tradizioni

Chi vuole cogliere il legame che le realtà culturali di Misilmeri mantengono con la sua tradizione faccia un salto in paese nel periodo pasquale. Con grande perizia viene riproposta la ciclicità delle ricorrenze; dalla crocifissione e morte di N .S. Gesù Cristo, la cui rappresentazione si svolge nello spiazzale prospiciente alla Chiesa di S. Francesco , alle processioni della Via Crucis per le vie del paese, alle cantate del Giovedì Santo nelle ore notturne: si tratta di una ritualità piena di suggestione e di momenti di alta religiosità che culminano nella esposizione dei "lavureddi" (caratteristiche inflorescenze dei semi di ceci e lenticchie impiantati in un impasto umidiccio) e nell'Incontro della domenica di Pasqua, tra il Cristo Risorto e la Madonna.Particolari inoltre sono i "Mazzuna"(grossi cesti infiorati che adornano le statue arricchiti con primizie locali);tradizione quest'ultima che si tramanda dal 1742.Menzione a parte merita la Dimostranza di S. Giusto , corteo di circa cento personaggi che rappresentano i momenti salienti della vita del Santo. Nell’anno 1771, centenario della traslazione delle reliquie di S. Giusto nel paese, furono fatti grandi festeggiamenti in onore del Santo, tra questi venne realizzata un’imponente processione figurata con cui fu rappresentata la vita di S. Giusto, sino al martirio. E’ proprio questa “Sacra Dimostranza” che si vuole riproporre al popolo misilmerese, con l’intento di suscitare nei giovani e nei cittadini il necessario coinvolgimento emozionale verso un evento facente parte del nostro patrimonio storico, religioso e culturale. Dopo una lunga interruzione, l'opera sacra è stata riproposta per iniziativa del Comune . Si vuole giungere ad una vera e propria rivisitazione culturale e storica del periodo in cui è vissuto S. Giusto, del suo martirio e del significato più profondo del legame di fede tra il popolo di Misilmeri e il suo Santo Patrono, rappresentata e raffigurata con l’ausilio di momenti di teatralizzazione urbana, di quadri coreografici storico-religiosi e di particolari effetti scenografici, nonché, con il coinvolgimento di elementi locali che interpretano i personaggi facenti parte della “Dimostranza”. L’impronta data al progetto scenico vuole costituire un approccio suggestivo con il quale si vuole avvicinare l’uomo del nostro tempo agli ideali di vita di S. Giusto, quale simbolo del coraggio di scegliere la via del bene anche a costo della propria vita. Al culmine delle ricorrenze religiose si svolgono i giochi d'artificio richiamando numerosi turisti.

Sport

Lo sport principale e più svolto a Misilmeri è il Calcio ma a si possono trovare anche vari tipi di attività come il Volley,il Tennis, l'Ippica, la MTB e l'Atletica leggera.

Calcio

Misilmeri ha tre società di calcio ovvero il Misilmeri, la Virtus Misilmeri e la Don Carlo Lauri.Tutte le società disputano le gare interne nel campo comunale di Piano Stoppa

Misilmeri

Della società Misilmeri si hanno notizie dagli anni 50,è la squadra di calcio più amata e tifata dai misilmeresi , non è una scuola calcio ma si occupa soltanto della Prima Squadra che milita nel campionato di Promozione (calcio) . L'anno 2007-08 è stata guidata dal Mister Ferraro, ha terminato il campionato 4° ed ha guadagnato il Play Off per poter salire in Promozione (calcio) , ha superato le 2 fasi qualificatorie per poter giocare la finale, ha vinto nella prima partita 1 a 0 contro il E. Che Guevara , nella seconda partita invece 4 a 0 contro la Agrigentina; e in fine sconfitto per 3 a 2 contro il Fulgatore nel campo neutro di Carini. Fu ripescata e oggi potra partecipare al campionato Promozione (calcio)

Virtus Misilmeri

La società Virtus Misilmeri nasce dalla scissione del Misilmeri nel 1984, fin da subito diventa scuola calcio e tutt'oggi continua a esserlo. Nell'anno 2005-06 sia i Giovanissimi e sia gli Allievi si aggiudicano il campionato regionale, nell'anno 2006-07 gli allievi non riescono a mantenere il campionato regionale cosi scendono nel campionato provinciale, mentre i giovanissimi restano nel campionato regionale. Nell'anno 2007-08 i giovanissimi si sono salvati e quindi restano nel campionato regionale, mentre gli allievi tuttora combattono per il campionato regionale.La Prima Squadra milita nel campionato di Seconda Categoria . Quasi ogni anno si può assistere ad un derby misilmerese tra la società Virtus Misilmeri e la Don Carlo Lauri.

Don Carlo Lauri

La società Don Carlo Lauri nasce nell'anno 2005 e fin da subito risulta una buona scuola calcio guadagnandosi subito il campionato regionale sia per i giovanissimi e sia per gli allievi. La prima squadra nella stagione 2008-09 milita nel campionato di Terza Categoria girone B provincia di Palermo, dispone di un buon organico prevalentemente composto da ragazzi provenienti dal vivaio interno.

Tennis

Da tre anni si svolge nel periodo estivo il torneo di Tennis "Menzel El Emir cup", nel campo comunale di Piano Stoppa, con un'ottima partecipazione.

Atletica Leggera

La Marathon Misilmeri nasce nel 1999 è un’associazione sportiva dilettantistica che pratica l’attività di atletica leggera ed in particolare la corsa. L’impegno che ha assunto sin dalla sua nascita è stato di adoperarci per migliorare le prestazioni sportive dei nostri associati promovendo iniziative come, gare podistiche sia su strada che campestri e di svolgere preparazione allo sport.Dove corriamoall'interno del complesso spotivo di piano stoppa, del percorso di Piano Stoppa menzioniamo una realtà motore dello sport per Misilmeri e i paesi limitrofi. Il percorso, accessibile a tutti coloro che volessero praticare dello sport sano o a quanti volessero semplicemente passeggiare, sorge nella zona adiacente al campo di calcio dell'impianto sportivo di Misimleri (Piano Stoppa). Vale la pena parlarne poiché non si tratta di un semplice percorso dove è possibile correre o passeggiare, ma si tratta di un importante esempio di "riutilizzo" con tutte le implicazioni positivamente utilitaristiche che il termine porta con se: è il riutilizzo di una zona, come abbiamo su ricordato, adiacente al campo sportivo, prima quasi totalmente abbandonata, ma che grazie al lavoro dell' ASD MARATHON MISILMERI è stata trasformata in un percorso in terra battuta di un km interamente recintato da staccionate in legno, segnato ogni centometri, abbellito da piante e fiori.Tutte le nostre iniziative sono visibili sul nostro sito che è:www.marathonmisilmeri.it

Palazzo Comunale

Il Palazzo Comunale o Municipio è situato in piazza Comitato 1860. Nella stessa locazione si può vedere il monumento dedicato ai Caduti in guerra.

Amministrazione comunale

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Curiosità

  • In questa città vive il comico Valentino Picone, diventato famoso grazie alla coppia Ficarra e Picone.
  • A Misilmeri, nel 1860, prima che I Mille arrivassero a Palermo, il generale Giuseppe Garibaldi, insieme a Nino Bixio e a Giuseppe La Masa, fondò il primo Comitato pronto a governare l'Italia. La piazza principale, ancora oggi, porta il nome di "Piazza Comitato 1860". Sulle colline di Gibilrossa, Garibaldì pronunciò a Nino Bixio le celebri parole "Nino domani a Palermo"
  • Misilmeri è storicamente nota per le sue risorse alimentari e per il sio vino "'nzolia", come disse il poeta Gabriele d'Annunzio in una sua lettera: «…e vorrei essere con voi a mensa per assaporare sicilianissimamente la pasta cu li sardi, il ficatu cu l’acitu e un ditu di vino di Musulumeli».
  • Misilmeri è famosissima in tutto il mondo per il suo frutto tipico, il kaki, che viene esportato. Ogni anno vengono organizzate sagre e manifestazioni nei mesi autunnali.
  • A Misilmeri e alla Storia Patria fu dedicato il Film muto I Mille di Alberto degli Abbati del 1912 di recente restaurato dalla Fondazione Cineteca italiana presso il laboratorio L'Immagine ritrovata di Bologna, grazie alla collaborazione di Brescia Musei e del Museo Nazionale del Cinema di Torino e Cineteca Griffith. Nel film si racconta la vicenda sentimentale di Corrado ricco possidente per Rosalia pastorella in un contesto storico particolare "Lo sbarco dei Mille" del 1860.
  • A Misilmeri e a Belmonte Mezzagno il regista Alberto Lattuada nel 1962 girò alcune scene del celebre film Mafioso interpretato da Alberto Sordi, molte dei quali attorno al Castello dell'Emiro.

Personaggi celebri

Galleria fotografica

Bibliografia

Mons. Francesco Romano, La Storia di Misilmeri.

Collegamenti esterni

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