Stop down
Con il termine Stop down, in fotografia con apparecchi reflex, si intende la tecnica in cui il diaframma è chiuso in ogni istante al valore impostato dal fotografo, si contrappone a full aperture (o tutta apertura) che è la tecnica in cui il diaframma si chiude al valore impostato solo durante l'esposizione. Quest'ultimo sistema, storicamente posteriore, è denominato anche diaframma automatico. Esiste anche una terza tecnica denominata preset (o a preselezione), sporadicamente usata in passato, in cui il diaframma si chiude al valore impostato solo quando il fotografo aziona uno specifico comando (pulsante o ghiera), il che avviene normalmente dopo che ne è impostato il valore e poco prima dello scatto. Da notare che impostando la massima apertura non vi sono differenze operative tra le tre tecniche: il diaframma rimane sempre completamente aperto.
Per estensione, nei sistemi dotati di esposimetro, la tecnica stop down implica che la misurazione della luce è effettuata con diaframma già posizionato al medesimo valore che avrà durante lo scatto, mentre la tecnica full aperture comporta che la lettura esposimetrica è effettuata mantenendo il diaframma completamente aperto; il valore impostato dal fotografo è trasmesso per via meccanica o elettrica all'esposimetro che puo' tenerne conto e fornire così il risultato corretto, quest'ultima tecnica è denominata "simulazione di diaframma". La tecnica preset puo' essere considerata una full aperture semiautomatica.
La tecnica stop down ha il grosso svantaggio di diminuire la luminosità del mirino durante la composizione e di rendere più difficile la messa a fuoco manuale perché in queste condizioni la chiusura del diaframma aumenta la profondità di campo ed il corretto piano di messa a fuoco è identificabile con maggiore difficoltà. Anche i sistemi di messa a fuoco automatica sono progettati per lavorare a tutta apertura e comunque non funzionano se il diaframma è chiuso oltre un limite definito dipendente dalle specifiche di progetto (tipicamente f/5,6).
Per i motivi suddetti le macchine fotografiche moderne lavorano normalmente in full aperture, su molti modelli è comunque possibile chiudere manualmente il diaframma al valore impostato per poter valutare la profondità di campo durante la composizione.
Il metodo stop down sopravvive in alcuni ambiti specifici ove per limitazioni tecniche o incompatibilità tra sistemi la simulazione di diaframma non è possibile, ad esempio negli obiettivi tilt and shift appartenenti a sistemi con simulazione ad accoppiamento meccanico, nell'impiego di tubi di prolunga e nell'utilizzo di anelli adattatori tra obiettivi e corpi di sistemi diversi.
Bibliografia
- Ansel Adams, The Camera, New York - Boston, Little, Brown and Company, 1980, p.16. ISBN 0-8212-1092-0.