Ai confini del paradiso

film del 2007 diretto da Fatih Akın
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Ai confini del paradiso è un film del 2007 diretto da Fatih Akin, vincitore del premio per la migliore sceneggiatura al 60° Festival di Cannes.

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[[File:|frameless|center|260x300px]]Baki Davrak e Hanna Schygulla in una scena del film
Durata122'
Regia{{{regista}}}

Trama

Nejat Aksu, figlio di un immigrato turco, insegna letteratura tedesca all'Università di Amburgo. Suo padre Ali, che vive a Brema, è rimasto vedovo quando lui aveva solo sei mesi e ha dovuto allevarlo da solo. Ormai anziano, per colmare la sua solitudine, Ali propone a Yeter, una prostituta di origine curda di cui è cliente "abituale", di andare a vivere con lui.

Una sera Ali invita suo figlio a cena e gli presenta la nuova compagna ma, poche ore più tardi, forse in seguito all'abbondante pasto consumato, viene colto da un infarto e deve essere ricoverato in un'unità di cure intensive. Tornato a casa e ancora convalescente, in preda all'alcool e alla gelosia per un infondato sospetto di tradimento, colpisce Yeter con uno schiaffo e ne provoca involontariamente la morte.

Nejat decide allora di disconoscere suo padre, condannato a una pena detentiva, e di volare in Turchia. Nejat è alla ricerca delle sue origini ma è anche preso da una sorta di senso di colpa nei confronti della donna uccisa, che prima di morire gli aveva confidato di avere una figlia ventisettenne a Istanbul e di provvedere al suo mantenimento agli studi, senza però averle mai rivelato l'attività che svolgeva. Il giovane professore si mette così alla ricerca di questa ragazza, Ayten Öztürk, che non dava ormai notizie di sé da diversi mesi: chiedendo l'aiuto dei suoi parenti turchi, stampa dei volantini e chiede informazioni alla polizia, ma non ottiene risultati.

Nello stesso tempo Nejat matura la decisione di rimanere in Turchia: rinunciando alla sua cattedra ad Amburgo, rileva una libreria nella parte europea della città e si dedica con passione alla nuova attività.

In parallelo vediamo svolgersi la vita di Ayten Öztürk, studentessa impegnata politicamente in un'organizzazione clandestina che si oppone al regime turco. In seguito al suo coinvolgimento in un episodio di violenza durante una manifestazione di piazza, Ayten è costretta a uscire con un passaporto falso dalla Turchia e si reca a Brema, in cerca di sua madre che crede occupata come commessa in un negozio di scarpe. Il suo destino sfiora quello di Nejat quando, sfinita dal sonno, Ayten si addormenta nell'aula in cui lui sta tenendo una lezione. In una mensa universitaria, Ayten consoce Lotte, studentessa di lingue, alla quale chiede aiuto e denaro. Susanne, madre di Lotte, cerca di dissuadere sua figlia dall'offrire ospitalità ad una clandestina e consiglia ad Ayten di uscire allo scoperto chiedendo asilo politico al governo tedesco, ma tra le due ragazze nasce una solida amicizia che presto si trasforma in una relazione omosessuale.

Di ritorno da una discoteca, una notte le due ragazze vengono fermate dalla polizia e Ayten viene trattenuta come "irregolare". Il governo tedesco rifiuta la sua domanda di asilo politico e la rinvia in Turchia, dove è costretta a scontare una pena in un carcere femminile. Nonostante una animata discussione con sua madre, Lotte decide a sua volta di raggiungere la sua compagna per poterla aiutare, sostenere ed eventualmente tentare di farla liberare. Il caso la porta alla libreria di Nejat dove, nel lasciare un avviso per la ricerca di alloggio, si sente proporre dallo stesso Nejat l'affitto di una stanza presso il suo appartamento. Lotte riesce a far visita ad Ayten ancora detenuta ma poche ore dopo, a seguito di un banale borseggio, Lotte viene uccisa.

Susanne parte per la Turchia per cercare di ricostruire le ultime ore della vita di sua figlia e recuperare i suoi effetti personali a casa di Nejat. Incontra anche Ayten in carcere e le offre il suo perdono e il suo aiuto: Ayten, sfidando il disprezzo delle sue compagne, decide di collaborare con la giustizia e di negoziare la sua liberazione.

Intanto il vecchio Ali, scontata la sua pena, torna in Turchia e si stabilisce a Trebisonda dove intende trascorrere gli ultimi anni della sua vita. La notizia giunge a Nejat, che decide di affidare per alcuni giorni la gestione della libreria a Susanne, per poter partire in auto verso Trebisonda e riconciliarsi finalmente con suo padre.

Collegamenti esterni

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