Notturno (racconto)

racconto di Isaac Asimov
Versione del 20 feb 2009 alle 14:36 di Marcol-it (discussione | contributi) (Specifica categoria -> racconti di fantascienza)
«Cosa accadrebbe se gli uomini potessero vedere le stelle una sola volta ogni mille anni?»

«Impazzirebbero»

Notturno (Nightfall, 1941) è un racconto di fantascienza dello scrittore Isaac Asimov. Nel 1968 venne giudicato dalla Science Fiction Writers of America come il miglior racconto di fantascienza mai scritto. Da questo racconto nel 1990 venne tratto un romanzo omonimo che fu scritto a quattro mani da Asimov e Robert Silverberg.

Trama

Il pianeta Kalgash è illuminato da sei soli ed il Buio non è immaginabile. Il Culto, una setta religiosa, profetizza che l'Oscurità e l'apparizione delle Stelle annunceranno la fine del mondo. Diverse discipline scientifiche sembrano concordare con la previsione religiosa. Le ricerche archeologiche sembrano indicare un carattere ciclico della storia del pianeta: una successione di civiltà giunte a vertici paragonabili a quella dell'epoca del racconto e tutte sistematicamente distrutte dal fuoco. La Legge di Gravitazione Universale, appena scoperta, permette di ipotizzare l'esistenza di una luna. L' eclissi di uno dei soli in un momento assai particolare, quando tutti gli altri cinque sono tramontati, potrebbe condurre al temutissimo Buio.

Nel libro, è seguita l'indagine di un giornalista che cerca di comprendere e prevenire la distruzione della società. Ma quando la notte cala, l'agitazione si diffonde sul pianeta e conduce ad una follia distruttiva ed omicida. L'unica alternativa è quindi quella di unire le forze per riportare l'ordine e permettere che la conoscenza appena acquisita possa raggiungere chi, duemila anni nel futuro, si troverà a rivivere la terribile esperienza del Buio.

Collegamenti esterni

Template:Link AdQ