Genova

comune italiano, capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Liguria
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«Sono sorvegliata da soldati, circondata da splendide mura e scaccio lontano con il mio valore i dardi nemici. Se pace tu porti, accostati pure a queste porte, se guerra tu cerchi, triste e battuto ti ritirerai. Il Meridione e il Ponente, il Settentrione e l'Oriente sanno

su quali enormi fremiti di guerre io Genova abbia prevalso.»

Genova (Zena in ligure, pronuncia /'zena/) è una città italiana situata nel Nord-Ovest della penisola, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Liguria, nonché cuore di una vasta area metropolitana.

Per oltre sette secoli capitale dell'omonima repubblica, Genova è conosciuta con gli appellativi di Superba e Dominante dei mari. Affacciata sul Mar Ligure, la sua storia è legata alla marineria e al commercio. Il suo porto è tutt'ora il più importante d'Italia, nonché uno dei più grandi del Mediterraneo e d'Europa. Simbolo della città è proprio il suo faro, situato a fianco del porto antico e conosciuto come la Lanterna.

Sede dell'industria pesante, in particolare navale, Genova era considerata parte del cosiddetto triangolo industriale. Oggi si sta affermando come importante centro turistico, scientifico e universitario. Nel 2006, una porzione del suo centro storico è stata inclusa nel Patrimonio dell'umanità UNESCO. Nel 2004 è stata Capitale europea della cultura.

Geografia fisica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Territorio di Genova.

Il territorio del Comune di Genova misura 243 km², ed è composto da una sottile fascia costiera alle cui spalle si ergono colline e monti anche di notevole altezza (il punto più alto del territorio comunale è la vetta del monte Reixa, posta a 1.183 metri sul livello del mare. Il territorio comunale, nella sua porzione occidentale, raggiunge ed in alcuni punti oltrepassa lo spartiacque appenninico (in corrispondenza dell'alto corso del torrente Stura), ed arriva a confinare direttamente con la regione geografica del Basso Piemonte (comune di Bosio).

La fascia costiera, da Vesima a Capolungo di Nervi, è lunga circa 42 km, ed è orientata da O-NO verso E-SE. Ad esclusione delle frazioni di Vesima e Crevari, Genova appartiene geograficamente alla Riviera di Levante (considerando come confine convenzionale la foce del torrente Cerusa, nella delegazione di Voltri, che corrisponde al punto più settentrionale del mar Ligure).

A metà strada tra Vesima e Capolungo si apre l'anfiteatro naturale del Porto di Genova, racchiuso a ponente dalla collina di San Benigno (parzialmente spianata durante il fascismo per le esigenze portuali), a levante dalla collina che da Carignano sale al Righi fino a congiungersi, all'altezza del Forte Sperone, con quella di San Benigno.

All'esterno dei due contrafforti scorrono i due torrenti principali della città: a levante il Bisagno, che termina la sua corsa nel quartiere della Foce; a ponente il Polcevera, che divide Sampierdarena da Cornigliano. Si delineano così cinque zone principali: il centro; la Valpolcevera; la Valbisagno; il ponente; il levante.

Clima

Il clima di Genova è complessivamente temperato marittimo, mediterraneo di transizione, influenzato sovente da influssi atlantici. Si caratterizza per scarse escursioni termiche giornaliere, in media di circa 6/7 °C in tutte le stagioni, ed escursioni termiche annue abbastanza contenute (16 °C di differenza tra mese più freddo e mese più caldo).

Gennaio, con una temperatura media di +8,0 °C, è il mese più freddo. Le notti possono essere abbastanza fredde nei quartieri più interni dell'area urbana, mentre nella fascia costiera la temperatura è più mite e le gelate risultano rare (in media poco più 3 giorni di gelo all'anno e non sono inusuali inverni del tutto privi di gelate); la temperatura più bassa di sempre registrata in città è stata di -8,0 °C (13 febbraio 1929), mentre nel gennaio del 1985 la minima più bassa fu di -6,8 °C (7 gennaio). Le nevicate sono rare ma non eccezionali, talvolta gli accumuli possono essere abbastanza importanti (il 3 marzo 2005 e il 26/27 gennaio 2006 si ebbero accumuli definitivi attorno ai 30 cm nell'area costiera urbana). L'inverno genovese risulta essere piovoso nella sua fase iniziale (soprattutto durante la terza decade di dicembre e le prime due di gennaio), tuttavia le precipitazioni tendono lievemente ad attenuarsi nella seconda parte della stagione (febbraio è l'unico mese del semestre freddo ad avere una media pluviometrica inferiore ai 100 mm) per riprendere in marzo e aprile in modo consistente (massimo pluviometrico secondario), a partire dal mese di maggio invece si ha una certa attenuazione della piovosità, riduzione che si accentuerà nei mesi estivi.

L'estate, a Genova, è relativamente poco piovosa, a giugno le precipitazioni tendono a diminuire e a farsi più irregolari (medie pluviometriche quasi ovunque comprese tra i 50 e i 60 mm), ma il mese complessivamente più asciutto è luglio (con una media pluviometrica inferiore ai 30 mm), una relativa ripresa delle precipitazioni si ha invece in agosto (media pluviometrica che sale a 75/80 mm). Se la prima parte del mese di giugno raramente è interessata da periodi prolungati di calura, questi diventano statisticamente più probabili verso la fine del mese e nel bimestre luglio-agosto; le temperature medie in luglio e agosto sono comunque comprese tra i 20-21 °C della notte e i 27-28 °C del giorno. Le temperature diurne nei mesi centrali dell'estate superano solo saltuariamente i 30 °C, mentre la massima assoluta storica (risalente al 3 luglio 1952) è di +36,6 °C, tuttavia, seppure in genere moderato, il caldo estivo tende a essere abbastanza afoso in ragione degli elevati tassi di umidità relativa, ad attenuare la sensazione di calura concorrono comunque le brezze diurne, tipiche dei climi marittimi.

Seppure coincida con il periodo meno piovoso dell'anno l'estate genovese si presenta piuttosto dinamica sotto il profilo meteorologico, a luglio infatti non sono eccezionali né forti temporali né intensi e localizzati rovesci, mentre le precipitazioni medie tendono ad aumentare nel mese di agosto per portarsi attorno ai 100 mm già a settembre (tipico mese di transizione tra estate e autunno).

L'autunno è una stagione molto piovosa, le precipitazioni medie si attestano sui 160 mm in ottobre (mese mediamente più piovoso dell'anno), mantenendosi poi ben al di sopra dei 100 mm anche nei mesi di novembre e dicembre. Tra fine agosto e inizio settembre le temperature medie giornaliere cominciano a scendere progressivamente, in autunno il decremento termico si fa consistente (il mese di settembre registra una media giornaliera delle temperature di circa 21 °C, che scende attorno ai 17 °C in ottobre e a circa 12 °C in novembre). Dicembre è già un mese invernale sotto il profilo termico (media giornaliera 1961-1990: +9,2 °C) mentre, per quanto riguarda le configurazioni bariche, presenta aspetti di transizione tra autunno e inverno (prime consistenti avvezioni di aria fredda artico-marittima o continentale, alternate a fasi di tempo più mite dominato da correnti meridionali od occidentali). Genova è una città complessivamente piovosa, che registra accumuli medi annuali che possono variare in maniera consistente anche all'interno dello stesso perimetro urbano (dai 1077 mm/anno dell'Aeroporto C. Colombo di Genova Sestri ai 1250-1300 mm di alcuni quartieri orientali della città), la distribuzione delle precipitazioni avviene su un numero relativamente contenuto di giorni (di norma circa 70/anno), per cui non sono rari fenomeni particolarmente violenti, soprattutto ad inizio autunno (basti pensare all'alluvione dell'8-9 ottobre 1970 o a quelle del 27 settembre 1992 e 23 settembre 1993) o in primavera, si tratta di nubifragi eccezionalmente violenti per un'area collocata alle medie latitudini, e in cui possono cadere ingentissimi quantitativi di precipitazioni (anche alcune centinaia di mm) nell'arco di sole 12 o 24 ore. A determinare questa peculiare pluviometria è infatti la particolare geografia genovese, che vede la città sorgere al centro di un arco montuoso, le cui pendici si insinuano direttamente nel mare e in cui, la completa apertura delle vallate rispetto ai venti meridionali, favorisce la condensazione delle masse d'area provenienti da Sud, masse d'aria già di per sé cariche di umidità, acquisita scorrendo al di sopra delle acque del Mar Mediterraneo.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Genova.

Toponimo

L'origine del nome Genova viene fatto risalire ad una radice indoeuropea *geneu- ("ginocchio") oppure *genu- ("mascella, bocca") oppure la più fondata: "ianua", che in latino significa "porta". Infatti Genova, Genua per gli antichi Romani, era la "porta", il confine tra la Gallia Cisalpina e la Provenza. Il toponimo potrebbe anche riferirsi ad una qualche caratteristica fisica del sito sul quale sorse il primitivo oppidum di Genova: nel caso di *geneu potrebbe indicare l'insenatura del Porto Vecchio, simile alla curvatura interna del ginocchio, mentre genu- sarebbe un'allusione alla foce ("bocca") di uno degli antichi corsi d'acqua del sito[1]. Secondo una recente teoria l'origine del nome potrebbe essere riportata ad un coccio di vaso, riportante la scritta Kainua che in lingua etrusca significherebbe "Città nuova"[2].

«... Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare ...»

A corroborare questa evidenza è il fatto che la maggioranza dei linguisti considerino Genua e Genaua (Ginevra) varianti dello stesso nome[1] (la posizione geografica e la forma di Ginevra, posta all'estremità del Lemano, ricordano non a caso quella di Genova).

La leggenda vuole invece che derivi dal nome del dio romano Giano[3], perché, proprio come il Giano bifronte, Genova ha due facce: una rivolta verso il mare, l'altra oltre i monti che la circondano. La tradizionale fedeltà della popolazione Genuate a Roma, risalente alle guerre puniche, ha reso inevitabile che successivamente, in epoca medievale, la tesi romana venisse presa in maggiore considerazione e che la città assumesse il nome latino di Ianua, derivandolo direttamente da Janus, ovvero Giano.

 
San Giorgio trafigge il drago

Gli antichi romani consideravano Giano come l'iniziatore dell'uso della moneta nella società ed il protettore di tutti i passaggi: della porta di casa, delle Porte di accesso alle città, dei porti e dei valichi (denominati appunto anche porte). Ciò trova un solido riscontro tutt'oggi nel fatto che Genova sia considerata e spesso chiamata "la porta d'Europa sul Mediterraneo".

La porta ha un'importanza particolare nella cultura architettonica genovese e questo rapporto si palesa sia negli antichi portali, decorati e sullo stipite dei quali è posto un bassorilievo, spesso raffigurante San Giorgio che uccide il drago o altre scene di santi, sia nelle porte che nei vari secoli si sono aperte lungo le mura della città, e nel valore simbolico loro dato. Nella Cattedrale di San Lorenzo esiste una sua immagine con la scritta Ianus Primus Rex Italiae

L'immagine ambivalente del Giano bifronte, che guarda al passato e vede il futuro, Genova - città proiettata al futuro ma che sa guardare al proprio passato - la rispecchierà sempre, anche nei suoi simboli, in particolare nel Grifone (con la fierezza del leone e la nobiltà dell'aquila, vicino a Dio e forte in terra), nella propria vocazione di luogo di servizi, nelle sue istituzioni, nelle sue tradizioni.

Il nome della città in dialetto genovese ha subito una contrazione: in passato veniva chiamata Zenoa (pronuncia Senua, con la esse sonora), mentre oggi viene chiamata Zena (pronuncia Sena, sempre con la s sonora).

Genova e la Repubblica

La storia di Genova è la storia dei suoi abitanti che furono (o furono definiti), al tempo stesso, signori del mare, mercanti e guerrieri capaci, se del caso, di inaudita ferocia. Seppero dare vita, in epoca di dominanze, ad una propria repubblica, la Repubblica di Genova, nata dal libero comune, che si resse in otto secoli su diverse forme di governo: dalla forma consolare a quella dogale a quella, infine, oligarchica. La sua politica si fondò comunque sempre su di un disegno di dominio regionale, studiato e portato avanti sin dagli albori.

Il dominio sulla riviera ligure e la costruzione di un'imponente flotta, al tempo stesso militare e mercantile fu di vitale importanza per dare impulso alla nascita di uno stato che per oltre quattrocento anni basò la propria esistenza sulla diplomazia e sulla neutralità, oltre che sul commercio.

Il detto - di un poeta anonimo - "Genuensis, ergo mercator", ossia "Genovese quindi mercante" - fu mirabile sintesi di quel mercanteggiare così famoso nel mondo sul quale i genovesi basarono un impero coloniale fondato su colonie oltremarine che andava dall'Iraq alle Canarie, dall'Inghilterra alla Palestina (raggiunta fin dalla prima crociata), racchiudendo nel proprio pugno tutto il mar Mediterraneo occidentale e il mar Nero, definito il Lago genovese, e tenendo testa quando non ponendo sotto il proprio controllo tre imperi: quello Svevo, quello Bizantino e quello Asburgico, del quale ultimo i genovesi controllavano l'economia ed il commercio. Caffa, Solcati, Tana, Chio, Focea, Metelino, Pera non sono che alcune fra le tante Genova che i mercanti della Superba fecero risplendere nei commerci.

Perso il proprio potere sui mari, ma non sui mercati del mondo, nel 1797 l'onda lunga della rivoluzione francese investì anche la repubblica che pagò la sua condizione di neutralità con insostenibili pressioni esterne che la portarono all'occupazione nel 1805 ed alla successiva annessione all'impero napoleonico.

Nel 1814, a seguito della capitolazione di Parigi, Genova fu occupata dalla marina inglese che formò un Governo provvisorio, paventando un ritorno allo status quo ante. Nel 1815, invece, le potenze europee, in gran parte debitrici dell'antico Banco di San Giorgio decisero la soppressione della repubblica e l'annessione al Regno di Sardegna, malgrado i disperati tentativi del doge a Vienna per mantenere l'indipendenza e la reciproca antipatia - per dir così - con i monarchi sabaudi.

Area di influenza

L'area di influenza di Genova, pur non essendo istituzionalizzata ufficialmente, si estende, per ragioni storiche, culturali, economiche ed infrastrutturali, oltre che a tutta la provincia di Genova e a parte di quelle liguri limitrofe di la Spezia e Savona, alla pianura alessandrina, alle aree dell'Oltregiogo, del Basso Piemonte e al circondario di Bobbio (in provincia di Piacenza).

Simboli

  Lo stesso argomento in dettaglio: Croce di San Giorgio.
 
Lo stendardo di Genova

La bandiera di Genova è costituita da una croce rossa su campo bianco: è detta anche croce di San Giorgio e nell'antichità era simbolo dei pellegrini che si recavano presso i luoghi santi del Cristianesimo e che dopo il 1095, anno di conquista di Gerusalemme da parte dei Turchi selgiuchidi, mossi in gran parte (in un primo momento) da spirito sincero di missione, decisero di prendere la croce ed armarsi per liberare la terra ove nacque e visse Gesù Cristo, in risposta ai ripetuti attacchi subiti dai Turchi, decisi - soverchiati gli Arabi - a spingersi alla conquista dell'impero Bizantino.

La simbologia del Salvifico vessillo della vera croce - come Jacopo da Varagine indicò la croce di San Giorgio - determinò in epoca contemporanea, per i pellegrinaggi armati, l'appellativo di cociate.

L'uso del vessillo da parte dei Genovesi pare risalire ad epoche remote, quando l'esercito bizantino stanziava nella città ed il vessillo della guarnigione (una croce rossa in campo bianco) veniva portata in omaggio nella piccola chiesa di San Giorgio, prospicente l'antica piazza del mercato, di origine romana.

Nel 1190 Londra e l'Inghilterra chiesero e ottennero la possibilità di utilizzo della bandiera crociata per avere le loro navi protette dalla flotta genovese nel Mar Mediterraneo e in parte del Mar Nero dai numerosi attacchi di pirateria; per questo privilegio il monarca inglese corrispondeva al Doge della Repubblica di Genova un tributo annuale. L'Inghilterra, la città di Londra e la Royal Navy issano tutt'oggi la bandiera di San Giorgio ed è la loro bandiera nazionale.

Erroneamente lo storico Francesco Maria Accinelli indica lo stemma milanese come derivazione di quello genovese ("E mandati dalla Repubblica 500 balestrieri con la suddetta insegna in soccorso dei Milanesi nel 1247, espugnata col loro valore la città Vittoria nuovamente fabbricata da Federico II vicino a Parma, vollero i Milanesi per maggiore onore assumersi dello stendardo de' Genovesi l'insegna"), che invece risale al 1066[4], quando l'effige venne consegnata ufficialmente dal papa Alessandro II (il milanese Anselmo da Baggio) ad Erembaldo, capitano del popolo di Milano in rivolta contro l'Impero.

Onorificenze

Genova è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione perché è stata insignita della medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

«Amor di Patria, dolore di popolo oppresso, fiero spirito di ribellione, animarono la sua gente nei venti mesi di dura lotta il cui martirologio è nuova fulgida gemma all'aureo serto di gloria della "Superba" repubblica marinara, i 1863 caduti il cui sangue non è sparso invano, i 2250 deportati il cui martirio brucia ancora nelle carni dei superstiti, costituiscono il vessillo che alita sulla Città martoriata e che infervorò i partigiani del massiccio suo Appennino e delle impervie valli, tenute dalla V zona operativa, a proseguire nell'epica gesta sino al giorno in cui il suo popolo suonò la diana dell'insurrezione generale. Piegata la tracotanza nemica otteneva la resa del forte presidio tedesco, salvando così il porto, le industrie e l'onore. Il valore, il sacrificio e la volontà dei suoi figli ridettero alla madre sanguinante la concussa libertà e dalle sue fumanti rovine è sorta nuova vita santificata dall'eroismo e dall'olocausto dei suoi martiri.[5]»
— 1º agosto 1947

Onorificenze assegnate dalla città di Genova

Grifo d'Oro: il comune di Genova assegna tale onorificenza alle persone che hanno reso famoso il nome di Genova nel mondo.

Monumenti e luoghi d'interesse

 
Il Bigo al porto antico
 
Boccadasse, vicino a corso Italia è un piccolo borgo di pescatori. La caratteristica architettura delle vecchie case lo rende un angolo di città particolarmente suggestivo

La nuova Genova ha basato la sua rinascita soprattutto sul recupero delle aree verdi dell'immediato entroterra (fra cui quella del Parco naturale regionale del Beigua) e sulla realizzazione di opere infrastrutturali come l'Acquario al porto antico - il più grande d'Italia ed uno dei maggiori in Europa - e la relativa Marina (il porticciolo turistico in grado di accogliere centinaia di imbarcazioni da diporto). Tutto questo all'interno della ristrutturata Area Expo predisposta per le Celebrazioni colombiane del 1992.

Il ritrovato orgoglio ha restituito alla città la consapevolezza di essere una città in grado di guardare al futuro senza scordare il proprio passato. E la ripresa di numerose e rigogliose attività artigianali, da tempo assenti dai caruggi del centro storico, ne è una testimonianza diretta.

A contribuire a tutto questo sono state anche le opere di restauro compiute fra gli anni ottanta e novanta su numerose chiese e palazzi cittadini, fra cui, sulla collina di Carignano, visibile quasi da ogni parte della città, la rinascimentale Basilica di Santa Maria Assunta.

«Con quella faccia un po' così/ quell'espressione un po' così/ che abbiamo noi/ che abbiamo visto Genova ...»

Il totale recupero del Palazzo Ducale - un tempo sede di dogi e senatori e ora luogo di eventi culturali - e del porto antico e la riedificazione del Teatro Carlo Felice, distrutto dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale che risparmiarono solo il pronao neoclassico dell'architetto Carlo Barabino, sono stati altri due punti di forza per la realizzazione di una nuova Genova.

Un altro monumento di rilevante importanza riportato a nuovo splendore è il Cimitero monumentale di Staglieno, nel quale riposano le spoglie di molti personaggi noti, fra i quali Giuseppe Mazzini, Fabrizio De André e la moglie di Oscar Wilde.

Centro storico e Lanterna

  Lo stesso argomento in dettaglio: Centro storico di Genova.
 
La Lanterna, simbolo cittadino

Il centro storico di Genova è uno tra i più grandi d'Europa (misura circa quattrocentomila metri quadri), e per molti aspetti anche uno fra i più decadenti a causa dell'incuria e del forte tasso di inquinamento, sebbene sia attualmente in corso una lenta ma importante opera di bonifica.

La sua struttura urbanistica, nella parte più antica, articolata com'è in un dedalo di piazzette e stretti caruggi, unisce una dimensione medioevale a successivi interventi cinquecenteschi e barocchi (piazza San Matteo e la vecchia via Aurea, oggi via Garibaldi).

Resti delle antiche mura secentesche sono visibili tuttora nei pressi della cattedrale di San Lorenzo, luogo di culto per eccellenza dei genovesi.

Simboli della città sono la Lanterna (alta 117 m) antico e svettante faro visibile in distanza dal mare (oltre 30 km), e la monumentale fontana di piazza De Ferrari, recentemente restaurata, cuore pulsante e vera e propria agorà cittadina.

Meta turistica per eccellenza è anche l'antico borgo marinaro di Boccadasse, con le pittoresche barche multicolori, posto come a sigillo della elegante passeggiata che costeggia il Lido d'Albaro, e rinomato per i suoi famosi gelati.

Appena fuori dal centro, ma ancora parte dei trentatré chilometri di costa compresi nel territorio comunale, si trovano Nervi, naturale porta d'accesso alla Riviera ligure di levante e Pegli, naturale porta d'accesso alla Riviera ligure di ponente.

Architetture e aree verdi

 
Il complesso popolare delle "Lavatrici", a Pra'

Con la sua caratteristica skyline che ancor oggi per chi proviene dal mare la fa apparire come una insormontabile fortezza, contraddistinta com'è dalla sua fitta rete di fortificazioni collinari su ampie mura che in antiche epoche belliche l'hanno resa inespugnabile sia agli attacchi dal mare quanto da quelli via terra - Genova non poteva rinunciare, specialmente a partire dagli anni sessanta, ad un proprio rinnovamento e ammodernamento, che doveva necessariamente passare, al pari di quanto avvenuto in tante altre metropoli, attraverso la realizzazione di grandi complessi abitativi di tipo popolare, la cui qualità, utilità e funzionalità è stata ed è peraltro ancora oggetto di discussione (e talvolta di contestazione) da parte dei cittadini residenti.

A tal proposito, si citano ad esempio i casi rappresentato dal cosiddetto "Biscione", complesso edilizio a forma, appunto, di lungo serpentone, situato sulle alture del popoloso quartiere di Marassi, e dal gruppo di case dette le Lavatrici, a ponente di Pegli.

Per altre soluzioni architettoniche che l'hanno contraddistinta, Genova è peraltro diventata da qualche decennio una sorta di capitale dell'architettura moderna italiana, se non europea. Questo si deve principalmente all'opera all'architetto Renzo Piano che dalla fine degli anni sessanta si è occupato della ristrutturazione di alcune fra le più conosciute città del mondo.

Il nome di Piano ha acquisito notorietà a partire soprattutto dal 1992, quando Genova accolse per le Celebrazioni colombiane del 1992 (Colombiadi) i visitatori nel porto antico, il waterfront dell'angiporto completamente restaurato per l'occasione e simbolizzato dal Grande Bigo stilizzato (sorta di marchio di fabbrica dell'attività portuale genovese).

File:Genova-Castello D'Albertis-veduta sul Matitone e la strada sopraelevata.jpg
La strada sopraelevata di Genova e il grattacielo "Matitone" visti dal Castello d'Albertis.

Oltre ad un completo restyling dell'area, l'antica zona portuale situata nei pressi del varco del Mandraccio, a Porta Siberia, è stata arricchita scenograficamente dallo stesso Piano con una grande sfera in metallo e vetro installata nelle acque del porto, non lontano dall'Acquario e inaugurata nel 2001 in occasione del Vertice del G8 tenutosi a Genova. La sfera (chiamata dai genovesi anche "Bolla di Piano"), dopo essere stata impiegata per un'esposizione di felci da parte dell'Orto Botanico di Genova, ospita ora al suo interno la ricostruzione di un ambiente tropicale, con numerose piante, piccoli animali e farfalle.

Piano ha inoltre progettato per la Superba anche le stazioni della metropolitana e, nella zona collinare della città, progettato e iniziato la costruzione - in collaborazione con l'UNESCO - di Punta Nave, sede del "Renzo Piano Building Workshop".

Soprattutto per chi transita per il centro di Genova lungo la strada sopraelevata, magari per imbarcarsi al vicino terminal traghetti, è visibile nelle vicinanze del porto antico il cosiddetto Matitone, controverso quanto singolare grattacielo a forma di lapis, che affianca il gruppo di torri del WTC, cuore del complesso edilizio di San Benigno, oggi sede anche di parte dell'amministrazione comunale e di numerose aziende.

Architetture religiose

  Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Architetture civili

Castelli

  Lo stesso argomento in dettaglio: Castello d'Albertis e Castello Mackenzie.

Palazzi

  Lo stesso argomento in dettaglio: Palazzi dei Rolli di Genova.

Architetture militari

  Lo stesso argomento in dettaglio: Forti di Genova.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Mura di Genova.

Antichi presidi fortificati, posti nei parchi collinari, subito a ridosso della città. Oltre a dare un importante testimonianza della potente storia della "Dominante dei Mari", alcuni di essi vengono oggi utilizzati anche per concerti, feste e ritrovi giovanili, soprattutto per quanto concerne la vita notturna.

  • Forte Sperone
  • Forte Castellaccio e Torre della Specola
  • Forte Begato
  • Forte Tenaglia
  • Torre di San Bernardino
  • Forte Puin
  • Forte Fratello Minore
  • Forte Diamante
  • Forte Crocetta
  • Forte Belvedere
  • Forte Richelieu
  • Forte di Santa Tecla
  • Forte Quezzi
  • Torre Quezzi
  • Forte Ratti (o Monteratti)

Aree naturali

  Lo stesso argomento in dettaglio: Parchi di Genova.

Parchi dei Forti

Il più grande complesso naturale di Genova, con 611,69 ettari.

  • Parco Urbano delle Mura (87.600 m²). Il più grande parco urbano genovese.
  • Parco del Peralto

Parchi di Nervi

Il più rinomato complesso naturale della città, sito nell'estremo levante.

  • Parco di Villa Groppalo
  • Parco di Villa Serra-Saluzzo
  • Parco di Villa Grimaldi-Fassio
  • Parco di Villa Luxoro

Parchi del Centro e del Nord Cittadino

  • Parchi di Piazza Corvetto, il principale sistema di parchi del centro città, formato da:
    • Parco dell'Acquasola
    • Parco Di Negro
  • Parco Groppallo
  • Giardini Reali
  • Giardini del Palazzo del Principe
  • Giardini di Palazzo Bianco e Palazzo Doria-Tursi
  • Giardini Nicolosio Lomellino
  • Parco di Villa Scassi
  • Parco della Fiumara
  • Parco di Villa Croce
  • Parco di Villa Gruber-De Mari
  • Parco del Castello D'Albertis
  • Parco di Villa Saluzzo-Bombrini
  • Parco di Villa Imperiale
  • Bosco dei Frati Minori
  • Prato Casarile

Parchi del Ponente cittadino

  • Parco di Villa Brignole
  • Parco Urbano di Punta Martin
  • Parco di Villa Doria
  • Parco Urbano di Monte Pennello
  • Parco di Villa Durazzo-Pallavicini
  • Parco Urbano del Gazzo
  • Parco di Villa Rossi-Martini
  • Parco Urbano di Valletta Rio S. Pietro

Parchi del Levante cittadino

(dalla lista sono esclusi i Parchi di Nervi)

  • Parco di Villa Gambaro
  • Parco di Villa Carrara
  • Parco di Villa Guartara
  • Parco Urbano di Monte Fasce e Monte Moro

Parchi Regionali

  • Parco Regionale Monti Beigua-Sambuco-Dente (in parte nell'area comunale di Genova)

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Al 30 giugno 2008 Genova contava 611.683 abitanti, di cui 287.362 uomini e 324.321 donne.[7] La popolazione è oggi prevalentemente di origine italiana; tuttavia è in netta crescita la presenza di immigrati (nel 2003 il numero di immigrati è tornato ad essere maggiore rispetto a quello degli emigrati, mantenendosi tale fino al 2005, e un ulteriore valore positivo del saldo migratorio si è verificato tra il 2007 e il 2008), in particolare ecuadoriani (il gruppo maggioritario, passati dai 3.048 del 2000 ai 13.287 del 2007, anno in cui rappresentano il 35,76% degli stranieri residenti) con diverse migliaia di nuovi immigrati all'anno, seguito da albanesi, marocchini, peruviani, nigeriani, rumeni e cinesi.

Dopo una crescita contenuta nella seconda metà del XIX secolo, periodo in cui moltissimi genovesi emigrarono verso le Americhe, la città ha vissuto per buona parte del XX secolo un'esplosione demografica legata alla crescente espansione del porto e dell'industria pesante. Ad una prima fase di immigrazione dalle vallate del genovese e del basso Piemonte, seguì, dopo la I guerra mondiale, un afflusso considerevole di veneti e friulani.

Negli anni cinquanta, sessanta e settanta l'esplosione demografica è stata enfatizzata dall'immigrazione interna prevalentemente dal meridione d'Italia (in particolari di residenti della Sicilia e della Sardegna), che ha provocato problemi di natura logistica e soprattutto urbanistica a causa della mancanza di spazi edificabili pianeggianti, con la conseguente urbanizzazione massiccia delle aree collinari alle spalle del centro cittadino e degli sbocchi litoranei.

 
La Lanterna con la centrale elettrica sottostante e, dietro, la collina di San Benigno, in parte demolita per far spazio all'omonimo quartiere.

La crescita demografica si è progressivamente arrestata sino a diventare una vera e propria "implosione". Gli abitanti sono infatti passati dagli oltre 816 mila del 1971 ai circa 610 mila del 2001: Genova ha perso un quarto della popolazione in 30 anni. Complice di tale situazione è anche l'età media dei residenti, che soprattutto in alcuni quartieri è decisamente elevata, il che comporta un numero di morti superiore a quelle delle nascite (nel 2006 si sono registrate 4680 nascite contro 8158 decessi[7]).

Confrontando i dati della popolazione del censimento del 1981 con quello del 2001, la popolazione di Genova è variata da 762.895 a 610.307 abitanti, per un decremento di 152.588 unità, pari ad una variazione negativa di circa il 20%. Al contrario della maggior parte delle altre città densamente popolate che hanno avuto una diminuzione dei residenti negli stessi anni, dove ad una perdita di popolazione del capoluogo è corrisposto un aumento medio della popolazione dei comuni della stessa provincia, in grado di compensare la prima se non addirittura superarla, nel caso di Genova anche la somma della popolazione degli altri 66 comuni della provincia è diminuita, passando dai 282.214 abitanti del 1981 ai 267.775 abitanti del 2001, per un decremento di 14.439 unità, pari ad una variazione negativa di circa il 5,1%.[8]

L'età media dei genovesi (al 31/12/2007) è di 47,1 anni, con un picco di 48,7 anni nel municipio (x circoscrizione) Medio levante. L'indice di vecchiaia (rapporto tra gli over 65 e gli under 15) cittadino è di 242,5 (ovvero vi sono 242,5 persone di 65 anni e oltre per ogni 100 giovani sotto i 15 anni), con come estremi la circoscrizione Centro est (209,1) e il Medio levante (271,3); nel 2001 l'indice di vecchiaia cittadino era di 245,1.[9] Nel marzo 2008 vi sono in città 286.961 residenti di sesso maschile (il 47% della popolazione) e 323.902 di sesso femminile (53%).[7]

A Genova il numero medio di componenti per famiglia (al 31/12/2007) si attesta a 2,034 e vi sono 298.467 nuclei familiari (al 31/12/2007). Tra le famiglie il 41,8% è composto da un solo componente (124.714 famiglie), il 28,2% da due persone (84.125 famiglie), il 18,1% da tre persone (54.085 famiglie), il 9,7% da quattro persone (29.052 famiglie) e il restante (6491 famiglie) con cinque o più componenti[9]

Nel 2007 vi sono stati 2087 matrimoni, di cui 1199 civili (476 in cui almeno uno degli sposi era divorziato) e 888 religiosi. Gli scioglimenti di matrimonio, sempre nel 2007, sono stati 721. Dei 2087 matrimoni 1579 sono stati tra italiani, 199 tra stranieri e 309 misti. Dal 2004 il numero di matrimoni civili è superiore a quello dei matrimoni religiosi (principalmente per via dell'aumento di matrimoni in cui almeno uno dei due coniugi è divorziato).[9]

Al 31 dicembre 2007 il municipio più popoloso risultava essere Il Centro Est, con 91.402 residenti ed una densità di popolazione di 12.915 abitanti per Km2, mentre quello a maggiore densità di popolazione risulta essere II Centro Ovest, con 13.732 abitanti per Km2, per un totale di 66.626 residenti.[7]

Il territorio del comune di Genova assunse l'attuale estensione nel 1926 con 'accorpamento di 19 comuni circonvicini. Sbalordisce il dato che al primo censimento sucessivo l'annessione la popolazione fosse di circa 590.000 unità, solo 20.000 in meno dell'ultimo censimento del 2001 (rispetto al quale la popolazione è ancora diminuita), alla presentazione del quale la popolazione risulatva di circa 610.000 abitanti. Sconcertante sotto il profilo sociale e ambientale il volume di costruito ed il numero di alloggi allo stato attuale (2008) rispetto ad allora nonostante la sostanzialmente irrisoria differenza di popolazione ed inspiegabili le politiche edilizie che tendono alla concessione di nuovo cotruito anziché alla conservazione e erecupero e, talvolta nececessaria, demolizione dell'esistente.

Tabelle statistiche

Popolazione residente per età (anno 2007)[9]
Età Residenti % sul tot residenti
Meno di 3 anni 13 496 2,2
da 3 a 5 anni 13 637 2,2
da 6 a 10 anni 22 499 3,7
da 11 a 13 anni 13 613 2,2
da 14 a 18 anni 23 479 3,8
da 19 a 24 anni 28 506 4,7
da 25 a 44 anni 163 574 26,8
da 45 a 64 anni 167 631 27,4
da 65 a 74 anni 80 275 13,1
oltre i 75 anni 84 177 13,8
Popolazione residente per luogo di nascita (anno 2006)[7]
Provenienza Residenti % sul tot residenti
Comune di Genova 386 992 62,9
Altri comuni prov. di Genova 16 373 2,7
Altri comuni liguri 11 878 1,9
Altri comuni del nord-Italia 51 681 8,4
Comuni del centro-Italia 18 061 2,9
Comuni del sud-Italia e isole 86 276 14,0
Stati esteri 44 425 7,2
Principali gruppi di residenti stranieri (>500 persone, anno 2006) [9]
Paese di origine Residenti % sul tot stranieri
  Ecuador 13 287 35,76
  Albania 3 996 10,75
  Marocco 3 037 8,17
  Perù 2 171 5,84
  Romania 1 454 3,91
  Cina 1 216 3,27
  Senegal 1 047 2,82
  Sri Lanka 842 2,27
  Ucraina 796 2,14
  Tunisia 619 1,67
  Nigeria 508 1,37
  Filippine 506 1,36
Tot stranieri residenti 37160

Religione

Genova ha sempre avuto un rapporto saldo con la fede cattolica. Sebbene la città sia nota per le sue simpatie socialiste e comuniste e per essere una città "rossa" (fu a Genova che nacque il Partito Socialista Italiano nel 1892), è sempre esistito un gran equilibrio tra poteri locali e Curia che, dal canto suo, ha sempre espresso personalità forti (e a volte controverse) come il cardinale Giuseppe Siri.

La stessa sinistra genovese ha raramente assunto posizioni anticlericali e la convivenza tra queste due anime ha talvolta portato a compromessi e risultati soddisfacenti per entrambe le parti, come nel caso delle mediazioni del cardinale Giuseppe Siri tra i camalli e l'Autorità Portuale Genovese.

Notevole risonanza ha avuto la difesa dell'ex Arcivescovo Tarcisio Bertone (ora Segretario di Stato Vaticano e Camerlengo di Santa Romana Chiesa) rispetto alla legge regionale che promuoveva i buoni scuola a favore di famiglie meno abbienti per l'iscrizione dei propri figli in scuole private (in maggioranza gestite da enti religiosi). L'allora Arcivescovo consigliò ai Liguri di disertare le urne allorquando furono chiamati a esprimersi sulla abolizione della legge in un referendum regionale. Il referendum non raggiunse, in effetti, il quorum e la legge rimase inalterata.

Genovesi erano papa Benedetto XV, il cardinale Siri, il presidente della CEI e attuale Arcivescovo Angelo Bagnasco. Molto conosciuti a livello nazionale sono anche i sacerdoti Gianni Baget Bozzo, politologo in passato vicino alla corrente craxiana del Partito Socialista Italiano (per il quale fu europarlamentare dal 1989 al 1994) e tra i fondatori di Forza Italia, e don Andrea Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto, vicino ai movimenti No global.

La devozione è comunque ancora presente a Genova, soprattutto nel suo entroterra. Il Santuario di Nostra Signora della Guardia - sul monte Figogna, nel vicino comune di Ceranesi - è meta di numerosi pellegrinaggi e numerosi sono i santuari mariani presenti sul territorio municipale. Infine va anche menzionato il Santuario di Nostra Signora della Vittoria che fu eretto dalla Repubblica di Genova in ricordo della vittoria del 10 maggio 1625 contro i Savoia di carlo Emanuele I. Le cronache raccontano che la folla di contadini che scacciò l'esercito sabaudo fosse stata aiutata dall'Esercito Celeste e quindi attribuirono alla Madonna l'intercesione che portò alla vittoria.

Cultura

  Lo stesso argomento in dettaglio: Genova capitale europea della cultura.

Istruzione

Genova é sede di 18 istituti di studi superiori (sia pubblici che privati) e 15 centri linguisticiprivati. Tra i principali enti spiccano per eccellenza l'Università degli Studi di Genova e l'Istituto Italiano di Tecnologia. Oltre all'Università che raccoglie undici facoltà, gli altri undici istituti sono perlopiù monofacoltà, e rispettivamente sono: gastronomico, architettonico, astronomico, tecnologico, idrografico, linguistico, medico, della Marina Mercantile, artistico, musicale, danza accademica.


Università

  • (Futuro) Polo Genovese dell'Università di Scienze Gastronomiche[10] – L'accordo raggiunto tra la Regione Liguria e Slow Food porterà, nel capoluogo ligure, un corso di laurea magistrale, che avrà come sito logistico i Magazzini dell'Abbondanza, nell'area del Porto Antico.
  • Clemson University, università americana, con facoltà di architettura a Genova [11]
  • Università Popolare Sestrese O.A.G. [12]

Istituti Liberi Universitari


Accademie Universitarie

  • Accademia Nazionale di Medicina [13]
  • Accademia della Marina Mercantile Italiana
  • Accademia Artistica Genovese Sinafé
  • Accademia Ligure di Scienze e Lettere
  • Accademia Genovese Cultura Fisica
  • Accademia Internazionale Messner
  • Accademia Genova SAS
  • International Dance Accademy di Genova[14] – Questa accademia, ispirata alla danza classica russa, si affianca per la formazione tout-court dei suoi allievi a due istituti scolastici: il Convitto Nazionale Statale "Cristoforo Colombo", e il Liceum G. Deledda
  • Accademia del Mare di Bogliasco

Centri Linguistici e Scuole Private di Lingue

  • The International Language Center [15]
  • The International Language Center [16]
  • Wall Street Institue[17]
  • Scuola Superiore per Stranieri "Il mondo"[18]
  • The Kensington School Of English[19]
  • Associazione Italo Britannica[20]
  • Scuola Di Lingue Millenium Language School
  • Alliance Francaise De Genes
  • American Culture & Language Association
  • A Door To Italy
  • Goethe Institut
  • American Culture Language Association ACLA
  • Lexico School
  • Benedict School

Cultura

Ricerca

Dal 1995, Genova è sede del Festival Internazionale di Poesia di Genova, uno dei principali festival di poesia e letteratura in Europa. Importante a Genova è anche la tradizione teatrale che ha formato diversi attori, registi e scenografi di fama nazionale ed internazionale. Da alcuni anni la città sta assumendo importanza anche in ambito scientifico. Vi si svolge infatti ogni anno in autunno il Festival della Scienza ed è sede dell'Istituto Italiano di Tecnologia.

Biblioteche

La città dispone di un notevole patrimonio librario, ripartito in numerose raccolte librarie, le più importanti delle quali possono considerarsi la Biblioteca Universitaria, la Biblioteca Civica Berio, la Biblioteca Lercari, la Biblioteca De Amicis specializzata per l'infanzia.

Musei e teatri

Di notevole valore è il complesso museale cittadino articolato in diverse strutture e pinacoteche fra cui le gallerie di Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Palazzo Reale, il Palazzo del Principe, antica residenza di Andrea Doria, e il Palazzo Ducale.

Nel quartiere della Darsena è attivo dal 2004 un nuovo complesso museale edificato su un palazzo preesistente, il Galata - Museo del Mare, il maggiore museo dell'area del Mediterraneo nel genere delle comunicazioni marittime.

Il sistema-museo è arricchito, sempre al porto antico, dal Museo dell'Antartide e dai rinnovati Magazzini dell'Abbondanza e Magazzini del Cotone. Un museo a cielo aperto può essere considerato l'incontro delle Tall Ship che si tiene periodicamente alle calate del porto antico (vedi The Tall Ships' Races 2007 Mediterranea) e che raduna i più bei velieri-nave scuola del mondo.

Un Museo delle Culture del Mondo è allestito al Castello d'Albertis mentre sale con strumentazioni scientifiche sono visitabili al castello Mackenzie edificato ad inizio del XX secolo da Gino Coppedè. Numerose sono poi le ulteriori realtà museali dislocate nelle varie delegazioni comprese tra Voltri a Nervi.

A Villetta Dinegro si trova il Museo d'Arte Orientale intitolato ad Edoardo Chiossone, dove sono esposte pitture e sculture provenienti dal Giappone e dalla Cina, oltre ad una collezione di tremila stampe create tra il XVII e il XIX secolo.

 
Il tempio a Diana nella Villa Durazzo-Pallavicini

Il Museo di storia naturale "Giacomo Doria", il Museo di Sant'Agostino e il Museo di Villa Croce ospitano rispettivamente reperti scientifici e storici e mostre di pittura; altre manifestazioni culturali - fra cui esposizioni e concerti di musica - sono organizzate poi in buona parte dell'anno a Villa Luxoro e a Villa Grimaldi Fassio, sede delle Raccolte Frugone, al Parco di Nervi.

Il Museo di Archeologia Ligure, dove si trovano numerosi reperti del passato genovese (tra cui la Tavola Bronzea di Polcevera, che riporta il primo atto giuridico della Liguria di cui si abbia traccia) si trova a Pegli, nella Villa Durazzo-Pallavicini, villa dotata di un vasto parco in stile romantico ottocentesco.

Una istituzione di notevole rilevanza è anche il Civico Museo Biblioteca dell'Attore, che comprende materiali di molti dei più importanti attori teatrali italiani.

Un punto di riferimento per la cultura musicale cittadina è il Teatro Carlo Felice mentre nuovi spazi e nuove strutture sono stati recuperati o sono sorti recentemente per soddisfare la richiesta di musica pop da parte di un'utenza prettamente giovanile. Il più importante teatro di prosa genovese è il Teatro Stabile di Genova.

File:Genova - Teatro della Corte in Corte Lambruschini.jpg
Il Teatro di Genova alla Corte Lambruschini

I teatri di Genova:

  • Teatro Albatros
  • Teatro Carlo Felice
  • Teatro Cargo
  • Teatro Della Corte Ivo Chiesa
  • Teatro Della Gioventù
  • Teatro Della Giovine Orchestra Genovese
  • Teatro della Tosse
  • Teatro Dell'Archivolto Gustavo Modena
  • Teatro Duse
  • Teatro Garage
  • Teatro Hop Altrove
  • Teatro Instabile
  • Teatro Lunaria
  • Teatro Palasport
  • Teatro Rina e Gilberto Govi
  • Politeama Genovese

Va ricordato che proprio a Genova nacque uno fra i maggiori violinisti di tutti i tempi, Niccolò Paganini. La città di Genova è proprietaria, per lascito testamentario anche del suo famoso violino, un Guarneri del Gesù, conosciuto come il Cannone di Paganini. Il violino è conservato presso il Comune, assieme ad un altro strumento, copia del Cannone, fatto costruire da Paganini e regalato al suo unico allievo Camillo Sivori.

Media

Stampa ed Editoria

  Lo stesso argomento in dettaglio: Editoria a Genova.

Televisione e Radio

Genova è la principale sede regionale della Televisione di Stato italiana (RAI). Inoltre sempre a Genova ha sede Primocanale, principale emittente della Liguria e della provincia di Massa-Carrara. L'emittente ha rinunciato all'utilizzo di televendite per favorire l'informazione capillare locale, ed è diventata una tra le principali emittenti televisive locali di tutta Italia, acquisendo recentemente l'emittente Telecittà.

Oltre alla Rai e Primocanale, a Genova hanno sede altre emittenti televisive minori, che poi sono le principali emittenti regionali: Telenord, Telecittà, Telegenova, Telecity. Numerose anche quelle radiofoniche.

Musica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Scuola genovese dei cantautori.

A Genova - città nella quale è presente un Museo delle Musiche dei Popoli - hanno mosso i primi passi Fabrizio De André, Luigi Tenco, Gino Paoli, Umberto Bindi, Bruno Lauzi, Ivano Fossati, Francesco Baccini, i Matia Bazar, i New Trolls, i Ricchi e Poveri, alcuni dei quali hanno fatto parte della cosiddetta Scuola genovese dei cantautori. Fra gli artisti più apprezzati delle generazioni successive c'è il cantautore e scrittore Max Manfredi.

Sono inoltre attivi numerosi gruppi musicali e vocali la cui fama oltrepassa l'ambito locale. Sono da ricordare: il gruppo dei Buio Pesto - per la musica moderna e dialettale- il coro Monte Cauriol, il complesso vocale e strumentale de I Madrigalisti di Genova, il coro femminile del Genova Vocal Ensemble per la musica classica ed il gruppo vocale strumentale dei Folksingers per i gospel e gli spirituals.
Numerose sono le rappresentazioni di musica sacra che si tengono in varie sedi, tra cui le principali chiese cittadine.

Ogni due anni, nel mese di ottobre si tiene a Genova il Premio internazionale di violino "Niccolò Paganini", forse il più prestigioso concorso mondiale per violinisti, tanto che al vincitore è concesso di suonare il celeberrimo "Cannone", il violino appartenuto allo stesso compositore genovese. Il concorso si tiene nel teatro lirico della città, il Teatro Carlo Felice.

Cucina

Fu a Genova che nel 1574 si costituì la prima Corporazione dei Pastai con un proprio statuto (Capitoli dell'arte dei Fidelari).

Specialità genovesi

Primi piatti
Secondi
Dolci
Vari

Aperitivi e gelati

Oltre alla rivendicata paternità della nascita del Blue-jeans e del gioco del Lotto, Genova lega il suo nome ad altre vicende curiose.

Una di queste la ricollega alla nascita del mito dell'aperitivo. È assodato come molti barman, non solo genovesi, riconducano a Genova e non alla città di Milano[senza fonte] (v.: Aperitivo milanese) il culto dell'aperitivo; essendo una città di mare, nel suo movimentato porto sono sbarcati da sempre marinai provenienti da ogni parte del mondo, tra cui anche alcuni di nazionalità statunitense. Sarebbero stati questi ultimi a importare in città questo tipo di cultura enologica. Non a caso a Genova sono stati aperti nel tempo bar poi divenuti in un certo senso storici. Tra essi si ricordano in particolare il Bar Cavo, situato in pieno centro e famoso appunto per i suoi variegati aperitivi, il Le Corbusier che ha dato il via (nel 1991) alla movida della cosiddetta Rive Gauche dopo l'apertura della nuova sede della Facoltà di Architettura, il civettuolo ed intimistico Baretto in Albaro e il celebre Bar Sulfureus di Jonathan Loviselli.Genova è considerata da molti una delle storiche città del Gelato Italiano, se non addirittura la principale.[senza fonte]

Personalità legate a Genova

«Per i vichi marini nell'ambigua
sera cacciava il vento tra i fanali
preludii dal groviglio delle navi
i palazzi marini avevan bianchi
arabeschi nell'ombra illanguidita
ed andavamo io e la sera ambigua»

Dante non fu certo benevolo verso questa città, pure tanto ammirata ed amata da molti illustri viaggiatori, tanto che finì per mandare i suoi abitanti all'Inferno. Qui, esattamente, al trentatreesimo canto dell'Inferno della sua Comedia, il sommo poeta lancia un'invettiva che sembra non lasciare scampo:

«Ahi genovesi, uomini diversi / d'ogne costume e pien d'ogne magagna, / perché non siete voi del mondo spersi?»

Eppure sono molti i personaggi storici ai quali la città vanta di aver dato i natali o il cui nome è ad essa sono strettamente legato per uno specifico motivo: fra essi sono da ricordare - oltre agli augusti dogi - ammiragli, esploratori e navigatori (su tutti il principe-ammiraglio Andrea Doria e Cristoforo Colombo).

Fra i patrioti il cui nome è legato a Genova per nascita o per storia si ricordano, oltre a Giuseppe Garibaldi, Goffredo Mameli, autore dell'inno nazionale italiano, Giuseppe Mazzini e Giovan Battista Perasso (il balilla icona dell'orgoglio cittadino); mentre fra gli artisti si annoverano i nomi del compositore e violinista Nicolò Paganini, del musicista Alessandro Stradella, ucciso da due sicari nel 1682, dei pittori Luca Cambiaso, iniziatore della scuola genovese, Bernardo Castello, Rubaldo Merello e il pittore di corte Giovanni Maria delle Piane (dalla famiglia Delle Piane), degli attori Vittorio Gassman e Lina Volonghi, dei poeti Camillo Sbarbaro (che nacque a Santa Margherita Ligure), Piero Jahier ed Eugenio Montale.

«Genova, dove si entra dai tetti delle case e si esce giù per le strade ripide, labirintica come un bosco, è la mia migliore musa. Tutte le volte che esco dall'ascensore del quartiere di Castelletto e guardo fuori mi stupisco, perché vedo sempre qualcosa di nuovo»

Genova ha ospitato nel tempo varie personalità del mondo dell'arte e della cultura, come ad esempio gli scrittori Oscar Wilde (la cui moglie, Constance Lloyd, è sepolta nel cimitero monumentale di Staglieno), Paul Valéry (francese di nascita, ma di madre genovese, del quale si conserva una targa in un palazzo di via San Francesco) e il filosofo Nietzsche che dimorò in salita delle Battistine.

La città ha avuto anche un proprio cantore storico medioevale (sorta di cronista ante litteram) nella persona di Caffaro di Rustico da Caschifellone (o semplicemente Caffaro), con i suoi Annali, memoria storica di un'epoca di grande fulgore per la città.

Sempre nell'ambito dello spettacolo, sono da ricordare l'attore teatrale Gilberto Govi, che ha portato il repertorio dialettale genovese e la maschera del Baciccia in tutto il mondo, i cantautori Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi, Ivano Fossati, Max Manfredi, l'attore Paolo Villaggio (uscito, al pari di Enzo Tortora dalle fila della Compagnia goliardica Mario Baistrocchi), il comico Beppe Grillo.

A Genova è nato anche il premio Nobel per la Fisica Riccardo Giacconi.

Paranormale e leggende

Genova, città che ha avuto da sempre una certa confidenza con la scienza e con la tecnica, non si è mai distinta per particolari affinità con l'occulto o con il paranormale, sebbene sia stata a fine anni settanta al centro di uno dei casi di "avvistamento" di UFO più eclatanti registrati in Italia e nel mondo intero, che ebbe come protagonista a Marzano, presso Torriglia, un metronotte, Fortunato Zanfretta[22]. Le esperienze di Zanfretta furono pubblicate dalla casa editrice genovese Alkaest e pure riprese nel film commedia surreale InvaXön - Alieni in Liguria.

La leggenda metropolitana più famosa è quella che riguarda la cosiddetta vecchina di vico dei Librai, una anziana donna che rimase uccisa durante i bombardamenti sulla città della seconda guerra mondiale mentre si recava a fare la spesa. Vico dei Librai non esiste più, ma lo spirito della vecchina compare per chiedere ai passanti che incontra la direzione per tornare casa, scomparendo poi nel nulla. Altra versione della leggenda narra che un giovane chiese alla vecchina degli spiccioli in elemosina, trovandosi fra le mani una banconota da 1.000 lire, fuori corso da decenni. [23].

Tra le principali figure leggendarie cittadine occorre segnalare quelle di Pacciûgo e Pacciûga risalenti probabilmente al secolo XI.

Geografia antropica

Quartieri e distribuzione di popolazione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Quartieri di Genova e Municipi di Genova.

Durante il periodo fascista, il genovesato conobbe un notevole sviluppo urbanistico: infatti nel 1926 i suoi confini vennero ridisegnati ed ampliati inglobando diversi comuni (ad ovest sino a Voltri, ad est sino a Nervi, a nord sino a Pontedecimo e Molassana), raggiungendo una notevole estensione con la creazione della cosiddetta Grande Genova.

Le delegazioni che fanno oggi parte del comune di Genova, attualmente suddiviso in nove municipi, conservano la struttura di piccole città, con propri centri e periferie, culture e tradizioni.

Durante il boom economico degli anni sessanta vennero costruiti nuovi quartieri popolari come il Cep ed il Biscione.

Non è difficile osservare come gli abitanti dei rioni periferici guardino al centro cittadino come ad un'altra città, usando la locuzione andare a Genova per riferire l'intenzione di recarsi al centro città. Tale insieme di località diverse, fuse in un'unica realtà urbana e suburbana, rende - per molti versi - l'attuale città affascinante e unica, simile per certi versi a certi agglomerati urbani industriali dell'Inghilterra, con i quali condivide molti usi e costumi.

Economia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Porto di Genova, Porto antico di Genova e Monetazione genovese.

Nel medioevo Genova vantava il primato di essere la prima città a rintrodurre in chiave moderna l'oro nella monetazione occidentale, coniando il Genovino, subito copiato da Firenze nel peso e nel titolo e, ancor più tardi da Venezia. Il primato economico genovese ha il suo apogeo sul finire del secolo XIII, quando Pisa è sconfitta e i commerci sono al massimo splendore.

Genova è stata sede dei primi movimenti operai e sindacali del Novecento e della cooperativa di lavoratori portuali dei camalli (diretta derivazione della Caravana).

La sua economia e il suo mondo del lavoro hanno subito negli ultimi decenni notevoli mutamenti, passando da una connotazione prettamente industriale fondata sull'industria principale, quella del porto, ad una più moderna basata sui servizi (terziario avanzato, turismo, commercio, ecc.).

In questo senso vanno considerati i recenti recuperi di aree degradate nelle valli dei due principali torrenti cittadini, Bisagno e Polcevera. Genova è anche sede del Salone nautico, che si svolge nella zona fieristica della città, la principale esposizione europea di nautica da diporto.

L'attività portuale è in netta ripresa, sebbene sia sempre frenata da un'insufficiente rete infrastrutturale di supporto, soprattutto ferroviaria. In questo senso si ritiene che la progettata linea ferroviaria ad Alta Velocità-Alta Capacità Tortona/Novi Ligure-Genova ("terzo valico dei Giovi"), che unirà Genova a Rotterdam), possa risolvere, se portato a compimento, parte di tali problemi.

Un altro fattore nuovo di Genova è la ricerca tecnologica. A fianco dei già presenti centri di ricerca (tra cui spicca l'ospedale pediatrico Gaslini) si è affiancato da poco l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Inoltre sulla collina degli Erzelli stanno per iniziare i lavori per la costruzione del progetto Leonardo che prevede il trasferimento sulla collina della Facoltà di Ingegneria oltre che alla costruzione di un villaggio high-tech.

Oggi Genova è città industriale in chiave moderna con importanti aziende e multinazionali quali "Porto di Genova" (che comprende al suo interno una ventina di aziende-terminal tra cui la "VTE") , "Finmeccanica", "Ansaldo", "Cantiere Navale di Genova Sestri Ponente", città di sviluppo scientifico e tecnologico, e città d'arte, cultura e turismo (Centro Storico ricco di monumenti, Porto Antico, Palazzo Imperiale, Palazzo Reale, Palazzo Ducale, Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Acquario, Fiera Internazionale, oltre a moltissimi musei, castelli, ville e palazzi nobiliari, parchi, borghi storici come Boccadasse e i Litorali balneari dell'estremo Ponente e del Levante cittadino ).

Porta d'Europa

 
Panorama del porto di Genova di notte

Genova è oggi una moderna metropoli cosmopolita al centro di un processo di profonda trasformazione - soprattutto sociale ma anche urbanistica - e alla ricerca di una identità tra i fasti di un passato ormai molto lontano e le sfide del III millennio, aperte in maniera anche drammatica con la riunione dei G8 nel luglio del 2001 che ha portato nella città ligure i grandi del mondo ma anche centinaia di migliaia di contestatori della moderna globalizzazione.

Una radicale trasformazione nella forma di regime (con la definitiva fine della storica Repubblica) si ebbe il 19 gennaio 1798 quando, con una sollevazione popolare, venne costituita la Repubblica Ligure, riconosciuta dai francesi che avevano nel frattempo occupato la città; il 9 giugno 1805, poi, la nuova entità statuale venne annessa all'impero francese.

File:Panorama di Genova (Matitone).jpg
Panorama di Genova dal porto

Il nome di Genova è tutt'oggi legato a due settori in particolare: la nautica da diporto (incidentalmente va detto che il nome inglese della città corrisponde ad un tipo di vela, il Genoa appunto), e l'industria dell'abbigliamento.

La tela comunemente chiamata jeans proviene da un tipo di tessitura realizzata anticamente per confezionare le divise dei balestrieri genovesi che in epoca medievale erano l'unico corpo scelto organizzato d'Europa o per la copertura delle galee. Il tessuto blu, molto resistente ed economico veniva utilizzato come grembiule o sorta di gonnello dagli operai del porto, i camalli della Compagnia dei Caravana. Il nome Jeans deriva dalla storpiatura inglese del termine francese Gênes, Genova appunto.

Nel campo della moda Genova poi si distingue, seppur misconosciuta, come patria dell'English stile lo stile così chiamato perché utilizza colori inglesi ma che è stato fatto proprio dalla cultura di una città che è considerata la più inglese d'Italia, e non tanto per la piovosità autunnale che la contraddistingue ma anche per l'abbigliamento, appunto, e per lo stile riservato dei suoi abitanti.

Il 13 Giugno 2009 la città di Genova ospiterà l'edizione nazionale del Gay Pride.


Principali Aziende operanti in città

Industria Pesante

  • Porto di Genova
  • Cantieri Navali Assonave Fincantieri
  • Cantieri Navali Ancanap Fincantieri
  • Ansaldo Energia
  • Elsag Datamat
  • Selex Communications
  • Whitehead Alenia Sistemi Subacquei
  • Orizzonte Sistemi Navali
  • Techint
  • SO.GE.PA
  • Fisia
  • Paul Wurth
  • Piaggio Aero Industries
  • Erg
  • Raffinerie Iplom di Busalla
  • Centrale Termoelettrica ENEL "Molo San Giorgio"

Industria leggera e dei servizi alla persona

  • Costa Crociere
  • Festival Crociere
  • Grandi Navi Veloci
  • Saiwa
  • Elah-Dufour
  • Cellini Caffé
  • Zena Abbigliamento
  • De Ferrari Editori
  • Fratelli Frilli Editori
  • SAGEP Editori

Settore del Terzario Avanzato

  • Il Secolo XIX
  • Il Corriere Mercantile
  • Primocanale
  • Gruppo Banca Carige
  • Banco di San Giorgio
  • Carige Assicurazioni
  • Aurea Assicurazioni
  • Queirolo & Associati Assicurazioni

Industria dell'Alta Tecnologia

  • Siemens - Centro di Ricerca
  • Microsoft - Centro di Ricerca
  • Ericsson Telecomunicazioni - Centro di Ricerca

Infrastrutture e trasporti

Strade e Autostrade

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema viario di Genova.

"Schiacciata" tra il Mar Ligure e l'Appennino, Genova ha sempre dovuto fare i conti con il poco spazio a disposizione. Strade per lo più costruite negli anni '30, risultano ora per dimensioni scarsamente propense a sopportare l'attuale portata di traffico. Genova è da molti definita "capitale europea degli scooter": col suo clima, eccezionalmente mite, sono in moltissimi a scegliere di spostarsi con comodità e velocità a bordo di un ciclomotore o di un motociclo per tutti i mesi dell'anno.

La confluenza di quattro diverse autostrade (A7, A10, A12 e A26) nell’area metropolitana genovese determina elevati livelli di congestionamento per la presenza di traffico cittadino e pendolare, di traffico merci al servizio del porto di Genova e di traffico turistico che, soprattutto nel periodo estivo, interessa molti tratti della riviera ligure. E' stata pertanto individuata una configurazione di viabilità per la Gronda di Ponente che rappresenta l’intervento di maggior rilievo del nodo di Genova. Ad oggi, dopo anni di discussione, non esiste un progetto certo. La versione più recente si articola in diversi interventi: una nuova tratta autostradale (la cosiddetta Gronda di Ponente), a 2 corsie più emergenza per ogni senso di marcia, in aggiunta all’esistente tratto della A10 (che secondo alcune proposte dovrebbe essere riconvertita a tangenziale gratuita), tra l’interconnessione A10-A26 e il bivio con la A7 immediatamente a nord del casello di Genova Ovest. Tale nuova infrastruttura si dovrebbe sviluppare per oltre l’80% in galleria e dovrebbe prevedere la realizzazione di un moderno viadotto strallato a 4 corsie più emergenza per senso di marcia, destinato a sostituire lo storico viadotto Morandi di cui sarebbe prevista la demolizione; una nuova carreggiata nord della A7 dovrebbe sorgere nel tratto Genova Ovest - Bolzaneto; sono previsti anche il potenziamento del "Nodo di San Benigno", di connessione tra la viabilità locale e il casello di Genova Ovest ed un nuovo "Tunnel di Rapallo", per collegare lo svincolo di Rapallo sulla A12 ed il lungomare di Santa Margherita Ligure.

 
Il Palazzo della "Borsa Nuova" e Piazza De Ferrari

Strade di Genova significative:

Ferrovie

Ferrovie nazionali

La città è servita da due importanti stazioni nazionali, Genova Brignole e Genova Piazza Principe, che fanno parte del circuito Grandi Stazioni e sono situate in centro alla città; ha inoltre rilevanza per il traffico pendolare la stazione di Genova Sampierdarena, inserita nel progetto Centostazioni.

Il tessuto urbano comprende anche 21 stazioni ferroviarie locali, che servono capillarmente i quartieri genovesi (per un totale di 24 stazioni RFI).

Da Genova si sviluppano cinque direttrici ferroviarie, verso Savona-Ventimiglia, La Spezia-Pisa-Roma, Ovada-Acqui Terme, Milano e Torino. Le due direttrici verso il Nord Italia sono vitali per lo smaltimento delle merci del porto di Genova. Entrambe le linee, risalendo al XIX secolo, risultano tuttavia obsolete e inadeguate a garantire un efficace smaltimento del crescente traffico del porto. Nei prossimi anni dovrebbero iniziare i lavori per la costruzione della linea ad Alta Velocità-Alta Capacità Tortona/Novi Ligure-Genova ("terzo valico dei Giovi"). Tale ferrovia dovrebbe smaltire e velocizzare lo spostamento delle merci in arrivo al porto di Genova e dirette a tutto il nord Italia e Europa centro-meridionale.

Sono allo studio alcuni raddoppi di linea al fine di separare il traffico dei treni a lunga percorrenza da quello dei treni regionali che servono la città e le località limitrofe, con la prospettiva futura di istituire sulla linea a mare tra Voltri e Nervi, anche grazie alla creazione di nuove fermate, un efficiente servizio ferroviario metropolitano.

Ferrovie in concessione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Genova-Casella.

Genova è collegata con la località di Casella con una ferrovia a carattere turistico, ma utilizzata come mezzo di locomozione per muoversi nell'area metropolitana.

Aeroporti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Aeroporto di Genova-Sestri Ponente.

L'aeroporto collega la città con molte città europee ed è il principale della regione ed uno tra i principai del paese supportando sia gli scali milanesi che quello torinese quando le condizioni di visibilità sono scarse sul versante padano a causa della nebbia. Lo scalo sestrese supporta i flussi turistici e l'attività del porto commerciale.

In città sono inoltre presenti delle aviosuperfici

Mobilità Metropolitana

  • Treno urbano "F.S.U centro-ponente" (gestito da Ferrovie dello Stato)
  • Treno urbano "F.S.U centro-levante" (gestito da Ferrovie dello Stato)
  • Treno urbano "F.S.U centro-valle leira" (gestito da Ferrovie dello Stato)
  • Treno urbano "F.S.U centro-valpolcevera" (gestito da Ferrovie dello Stato)
  • Treno urbano "Ferrovia Genova-Casella" (gestito da Ferrovia Genova-Casella)
  • Linea Metro "M1" (gestito da ATM)
  • Ferrovia a Cremagliera "Granarolo" (gestito da ATM)
  • Funicolare "Zecca-Righi" (gestito da ATM)
  • Funicolare "Sant'Anna" (gestito da ATM)
  • Navebus "Pegli-Porto Antico" (gestito da ATM)

AMT

La società di gestione dei servizi pubblici della città è l'Azienda Mobilità e Trasporti S.p.A., AMT, la cui maggioranza è detenuta da una società francese.

Dal novembre 2006 il costo del biglietto di corsa semplice è di euro 1,20.

Dagli anni novanta del Novecento l'offerta tariffaria è contraddistinta dalla integrazione tra mezzi gestiti da AMT e dai treni che circolano nelle stazioni in ambito cittadino[25] ciò permette l'utilizzo dei bus e dei treni del trasporto regionale utilizzando il medesimo biglietto.

AMT attualmente gestisce oltre alle linee metropolitane: M1, Ferrovia a Cremagliera "Granarolo", Funicolare "Zecca-Righi", Funicolare "Sant'Anna" e Navebus "Pegli-Porto Antico" , anche:

  • circa 135 autolinee urbane tradizionali;
  • 1 rete filoviaria (2 linee);
  • 10 ascensori;
  • 1 linea di Volabus
  • 3 linee di bus a chiamata;
  • 1 servizio a chiamata riservato ai disabili.

A Genova è attivo inoltre un servizio di car sharing.

Linea Metro di Genova

  Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Genova.
 
La stazione della metropolitana a Piazza Principe (sullo sfondo il Grand Hotel Miramare).

Dal 1990 è attiva nel capoluogo ligure una linea di metropolitana leggera in prevalenza sotterranea.

La linea è stata progressivamente allungata con grandi ritardi e vari aumenti della spesa preventivata. La Metropolitana di Genova conta oggi 7 stazioni e, sebbene colleghi il centro cittadino con il quartiere periferico di Certosa (stazione Brin), risulta ancora troppo corta e insufficiente in estensione per dare un valido contributo alla mobilità delle persone. La prossima tappa, Brignole, sarà derterminante per aumentare sensibilmente il volume di utenza.

Gli ampliamenti hanno comunque portato ad un progressivo e significativo aumento di passeggeri utenti della linea. Prossima l'apertura (prevista per il 2010) del tratto De Ferrari-Brignole, in grado di collegare il centro città, una parte di periferia (Valpolcevera) e le due stazioni ferroviarie principali di Piazza Principe e Brignole, importanti stazioni multimodali di interscambio ferrovia-metrò.

File:Genova-IMG 1836.JPG
Le torri del WTC a Sampierdarena

La progettazione di ulteriori prosecuzioni di linea, previste in un primo tempo, verso la Valpolcevera nel quartiere di Rivarolo (stazioni di Canepari con parcheggio di interscambio nell'area dell'ex-Fillea e Rivarolo interscambio con la stazione FS), verso ponente nel quartiere di Sampierdarena, verso la Valbisagno nei quartieri di Marassi-Staglieno e verso levante nel quartiere di San Martino e l'ospedale, è al momento ferma a causa degli indirizzi del Comune di Genova, condizionato dalla mancanza di finanziamenti per realizzare la prosecuzione dell'opera.

Servizio Navebus con Pegli

Il 1 agosto 2007 AMT ha inaugurato un servizio di nave-bus[26] per collegare attraverso otto corse quotidiane (quattro nei week-end) il porto antico alla delegazione ponentina di Pegli (Molo Archetti). Il servizio si svolge compatibilmente con le condizioni meteorologiche e marine.

Sport

Genova è stata ed è sede di numerose manifestazioni sportive, in particolare in campo nautico, motoristico (al Palasport), di atletica indoor (sempre al Palasport).

Calcio

Genova è tra le capitali italiane del calcio: qui si radicarono e si affermarono le prime espressioni pionieristiche di tale disciplina, diretta filiazione del football sbarcato dall'Inghilterra. A Genova ha sede la squadra che vinse il primo Campionato e che vanta il conteso titolo di più antica società sportiva tra quelle che tuttora praticano il calcio. Le squadre di maggior prestigio della città sono il Genoa C.F.C. fondato nel 1893 e la U.C. Sampdoria fondata nel 1946 dalla fusione delle società Sampierdarenese (1891) e Andrea Doria (1895). Per trovare la terza squadra di Genova bisogna scendere alla Serie D dove milita la F.S. Setrese fondata nel 1919

Pallanuoto

Nella pallanuoto è rappresentata ai massimi livelli dalla Società Sportiva Nervi.

Ciclismo

È stata tre volte arrivo di tappa del Giro d'Italia di ciclismo:

A Genova, e più esattamente nella delegazione di Pontedecimo, viene organizzato dal 1934 il Giro dell'Appennino, una delle classiche italiane.

Rugby

Buona anche la tradizione nel rugby, con il CUS Genova Rugby che milita attualmente in Serie B, l'Amatori Rugby Genova e con l'ormai tradizionale ospitalità della nazionale italiana al Luigi Ferraris in occasione di numerosi test-match con le nazionali dell'emisfero sud (Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica, Argentina). Possibile che in futuro la città possa essere sede di incontri del Sei Nazioni.

Pallavolo

La pallavolo a Genova è dominata dalla società Igo Genova Volley che milita nel campionato B1 ma è attualmente in lotta per un posto in A.

Hockey

Nell'hockey su prato Genova vanta un'ottima tradizione con numerosi scudetti vinti da GUF Genova (sciolto dopo la seconda guerra mondiale), CUS Genova e Hockey Club Genova dagli anni trenta agli anni cinquanta; attualmente il CUS Genova e l'HC Genova militano in serie B, mentre la squadra più giovane, l'Hockey Club Superba, milita in serie A2. Esiste anche una squadra di hockey su ghiaccio che nel periodo invernale si allena nella pista di ghiaccio del Porto Antico.

Atletica leggera

Nell'atletica leggera Genova può contare in particolare su due squadre, ossia il Cus Genova, stabilmente inserito tra le prime quaranta societa d'Italia e militante attualmente nel campionato A1, e il Trionfo Ligure, che milita invece nel campionato A2. Si tratta in entrambi i casi di squadre competitive, sia nell'ambito maschile che, soprattutto, in quello femminile.

Baseball

Nel baseball la città è rappresentata dalla formazione dei Genova Gryphons.

Vela

Come città di mare Genova è un'importante attrativa per velisti sia a livello dilettantantistico che agonistico.

Impianti sportivi

Stadi

Il principale impianto sportivo della città è lo stadio di Marassi intitolato a Luigi Ferraris, capitano del Genoa caduto nella Prima guerra mondiale. Situato in via del Piano, è uno storico campo di calcio: edificato in riva al torrente Bisagno negli anni trenta, è stato riedificato in occasione dei Campionati mondiali di calcio di Italia '90.

Amministrazione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Genova.
 
Palazzo Tursi, sede del Municipio

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Gemellaggi

La città è gemellata[28] con:

Città omonime

Genoa (citato più volte nel testo come versione inglese di Genova), è il nome di città statunitensi del:

Galleria fotografica

Note

  1. ^ a b Giulia Petracco Sicardi. Genova, in AA. VV. Dizionario di toponomastica. Torino, UTET, 1990, p. 355. ISBN 8802072280.
  2. ^ Piera Melli. Genova Preromana. Genova, Fratelli Frilli Editori, 2007, ISBN 978-88-7563-336-3.
  3. ^ Teofilo Ossian De Negri. Storia di Genova. Firenze, Giunti, 2003, p. 13. ISBN 8809029321.
  4. ^ Approfondimento sul vessillo cittadino
  5. ^ Sito istituzionale del Quirinale
  6. ^ Dati tratti da:
  7. ^ a b c d e Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore statistica_genova
  8. ^ Il profilo insediativo della Provincia di Roma, Le dinamiche strutturali negli assetti residenziali dell'area 1981-1991-2001, tabella 1 pagina 6 e tabella 2 pagina 7, documento dell'Ufficio Studi della Provincia di Roma, marzo 2004. Dati della popolazione relativi ai censimenti del 1981 e del 2001.
  9. ^ a b c d e Fonte: Atlante demografico della città 2007, pubblicazione dell'Unità Organizzativa Statistica del Comune di Genova
  10. ^ www.euroricette.it
  11. ^ www.virtual.clemson.edu/caah/architecture/1.2.5.php
  12. ^ www.oagenova.it/index_file/Universit%C3%A0PopolareSestrese.htm
  13. ^ www.accmed.org/profilo.php
  14. ^ www.dancevillage.com
  15. ^ www.tilc.it
  16. ^ www.tilc.it
  17. ^ www.wallstreetgenova.it
  18. ^ www.ilmondoweb.it
  19. ^ www.kensingtonschool.it
  20. ^ www.italobritannica.it
  21. ^ www.milleniumlanguage.it
  22. ^ Il caso Zanfretta
  23. ^ Approfondimento bibliografico: Stefano Beverini, Fantasmi a Genova, Centro Studi Parapsicologia, 2007
  24. ^ Fonte: Sito ufficiale
  25. ^ Le stazioni entro cui è compresa l'area ferroviaria urbana sono Genova Nervi, Genova Voltri, Genova Pontedecimo e Genova Acquasanta.
  26. ^ Dettagli sul sito Amt.genova.it.
  27. ^ Lo Stadio Luigi Ferraris, sui sito del Genoa
  28. ^ comune.genova.it città gemellate
  29. ^ da lettera di Pericu al sindaco di Tursi, da bimestrale tursitani, Comunicato stampa città di Tursi

Bibliografia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Bibliografia su Genova.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  Lo stesso argomento in dettaglio: Portale:Genova/Risorse.

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