Charles de Louviers

Versione del 24 feb 2009 alle 16:31 di 81.208.106.73 (discussione) (Attentato a Coligny 22 Agosto 1572)

Charles de Louviers, sieur de Maurevert, gentlhomme briard (del Brie) di onorata famiglia, il mattino di Venenerdì 22 agosto 1572, si era appostato al piano terra di una casa di rue des Poulies a Parigi, per uccidere l'ammiraglio ugonotto Coligny con un colpo di archibugio.Verso le 11 del mattino l'ammiraglio Coligny dopo aver partecipato al Consiglio ed aver assistito ad una partita di "à la paume"(un tipo di tennis) del Re, stava rientrando al suo alloggio l'Hotel de Rochefort, sito all'angolo di rue de l'Arbre-Sec e rue de Béthisy, vicino al Louvre. Coligny camminava lentamente, accompagnato da una quidicina di fedelissimi, e stava leggendo una petizione che gli avevano appena sottoposto, i suoi compagni gli facevano schermo attorno, riducendo la visuale all'attentatore. Maurevert sparò nel momento in cui Coligny si chinava per allacciarsi una scarpa. La pallottola asportò l'indice della mano destr, spezzò l'osso e si conficcò nel gomito sinistro di Coligny. Maurevert riuscì a fuggire. Il Coligny fu operato nell'Hotel de Béthisy, da un medico correligionario, Ambroise Paré, che non avendo a disposizione delle forbici taglienti dovette provare per ben tre volte prima di riuscire ad amputargli il dito. Caterina de Medici e la famiglia Guisa furo fortementi sospettati di connivenza e di essere i mandanti rispettivamente. Il re Charles IX, amico di Coligny ed in lotta con sua madre Caterina per rendersi indipendente dalla sua influenza, ordinò un'inchiesta che rivelò che la casa dove si era nascosto l'attentatore ed il cavallo usato per la sua fuga appartenevano ad un vecchio aio del Duca di Guisa, mentre l'archibugio gli era stato fornito da una guarda del Duca d'Anjou. Si dice che Caterina, durante la visita a Coligny con suo figlio Charles IX, avendo osservato la palla estratta dal braccio, abbia detto a Coligny che era stato fortunato ad avere Paré che aveva saputo estrargli la palla, diversamente da quello che era successo a Francesco di Guisa ad Orléans, che ne era morto per l'infezione.