Compasso proporzionale
Il compasso proporzionale o di proporzione è stato un importante strumento utilizzato dalla fine del XVI secolo sino al XX secolo. Progettato da Galilei e fatto costruire intorno al 1597dal suo operaio Marcantonio Mazzoleni. Galilei descrisse lo strumento nell'opuscolo Le operazioni del compasso geometrico et militare, pubblicato a Padova nel 1606 e dedicato a Cosimo II.
Il compasso geometrico militare come lo chiamò Galilei permetteva di compiere in modo più rapido e semplice le lunghe operazioni matematiche e geometriche per gli usi civili e militari. Col suo compasso si misuravano distanze, altezze, profondità e pendenze; si calcolava l'efficacia dei tiri d'artiglieria; si poteva ridisegnare una mappa con una scala diversa; si calcolavano cambi di monete e interessi.


Lo strumento, a metà tra il goniometro e il regolo calcolatore consiste di due righelli di uguale lunghezza uniti su un disco (nocella) da una cerniera che ne permette l'apertura a compasso. Su i due righellli sono riportate sette scale proporzionali (aritmetiche, geometriche, stereometriche, tetragoniche, poligrafiche, scala dei metalli e linee aggiunte) e un arco di cerchio graduato munito di scala dei gradi, scala delle pendenze e quadrato delle ombre. Lo strumento prendeva ispirazione dal principio di Euclide che dimostrava la proporzionalità tra i lati omologhi di due triangoli.
Il compasso ebbe subito successo e Galilei per soddisfare le numerose richieste incominciò a produrlo in serie attrezzando un laboratorio nella sua stessa casa a Padova dove per alleviare le ristrettezze economiche che lo affliggevano teneva a pensione anche un certo numero di studenti. Tra questi il milanese Baldassarre Capra (ca 1580 - 1626), allievo di Simon Mayr, che nel suo scritto Usus et fabrica circini cuiusdam proportionis, lo accusò di aver plagiato una sua precedente invenzione.[1] Il 9 aprile 1607 Galileo ribaltò le accuse del Capra, ottenendone la condanna dai Riformatori dello Studio padovano e pubblicò a sua volta una Difesa contro alle calunnie et imposture di Baldassar Capra. [2]
Uno strumento di misura con lo stesso nome è attribuito a Fabrizio Mordente
Note
- ^ Si era precedentemente spacciato per inventore dello strumento anche Giovanni Eutel Zieckmeser nel 1602
- ^ Il Capra aveva già polemizzato con Galileo nel 1604 a proposito di una nuova stella, vista tra i primi il 9 ottobre dall'astronomo fra' Ilario Altobelli, il quale ne informò Galileo. Con lettera da Verona del 30 dicembre 1604, l'Altobelli riferiva a Galileo, senza dar credito, che la stella, «quasi un arancio mezzo maturo», sarebbe stata osservata per la prima volta il 27 settembre. Luminosissima, fu osservata il 17 ottobre anche da Keplero, che ne fece oggetto di uno studio, il De Stella nova in pede Serpentarii, così che quella stella è oggi nota come Supernova di Keplero.