Parapsicologia
La parapsicologia (più raramente detta metapsichica) è la disciplina che si propone di studiare con metodi scientifici [1] tre categorie di fenomeni anomali (poteri psichici, interazione tra mente e materia e sopravvivenza alla morte). La parapsicologia non è lo studio di ogni fenomeno paranormale [1], nonostante si occupi di dimensioni e di fenomeni inerenti a processi estranei alle comuni e note leggi fisiche e alle esperienze sensoriali, ma comunque attribuibili alla psiche dell'uomo.[2]
Ad oggi la comunità scientifica non ritiene provata l'esistenza di fenomeni paranormali. Oggetto di critica sono sia i metodi utilizzati negli studi sia i risultati ottenuti.[3] [4].
Gli stessi parapsicologi hanno ammesso la difficoltà di fare accettare le loro ricerche dagli scienziati[1] e in genere scienziati e accademici considerano la parapsicologia una pseudoscienza[5].
Storia
Il termine parapsicologia fu coniato introno al 1889 dallo psicologo Max Dessoir. Il termine fu poi adottato da J.B.Rhine nel 1930 in luogo di "ricerca psichica" al fine di indicare un significativo discostamento dalle metodologie di laboratorio allora utilizzate [6] Il termine deriva dal greco παρά (para) e psicologia. I parapsicologi indicano i fenomeni psichici oggetto della loro ricerca con il termine "Psi", termine che intende essere descrittivo senza che vi sia sotteso un meccanismo [7].
Gli albori
Nel 1882 venne fondata a Londra la Society for Psychical Research (SPR). La istituzione di tale società fu il primo passo che gli scienziati fecero per organizzarsi al fine di investigare i fenomeni paranormali. I primi associati furono filosofi, studenti, scienziati, educatori e politici come Henry Sidgwick, Arthur Balfour, William Crookes, Rufus Osgood Mason and Charles Richet.[8]. L'SPR distinse i propri studi in diverse aree: telepatia, ipnosi, fenomeni di Reichenbach, esperienze di apparazioni, e gli aspetti psichici dello spiritismo. Uno dei primi lavori svolti dall'SPR fu il "censimento delle allucinazioni" volto a ricercare esperienze di apparizioni e allucinazioni in persone sane prive di problemi psichici. Tale ricerca fu il primo tentativo di dare una valutazione statistica dei fenomeni paranormali; la successiva pubblicazione del rapporto, nel 1886, Phantasms of the Living costituisce ancora oggi un fonte importante per la ricerca parapsicologica. L'SPR divenne un modello per altre associazioni simili che sorsero in altri paese europei e negli Stati Uniti d'America verso la fine del XIX secolo. Nel 1885 a New York City nacque l'American Society for Psychical Research (ASPR) soprattutto grazie al supporto dello psicologo William James [9].
Oggi sia la SPR che la ASPR continuano le loro ricerche su fenomeni psi. Il fine della SPR è dichiarato in ogni numero del proprio giornale: esaminare senza pregiudizio e con spirito scientifico quelle facoltà dell'uomo, reali o supposte, che appaiono inespicabili a qualsiasi ricognizione generale [10].
L'era di Rhine
Nel 1911 la Stanford University divenne il primo istituto accademico negli Stati Uniti a studiare la percezione extrasensoriale (ESP) e la psicocinesi in laboratorio. I lavori erano guidati dallo psicologo John Edgar Coover. Nel 1930 la Duke University divenne la seconda maggiore università a indagare criticamente i presunti fenomeni ESP e la psicocinesi. Sotto la guida dello psicologo William McDougall e con l'aiuto di altri come Karl Zener, Joseph B. Rhine, and Louisa E. Rhine e utilizzando dei volontari scelti tra gli studenti, il laboratorio divenne operativo. Al contrario del tradizionale approccio della ricerca psichica che generalmente richiedeva "prove qualitative" per i fenomeni paranormalli, gli esperimenti alla Duke University puntarono alla ricerca "quantitativa", usando un approccio statistico con le carte Zener e i dadi. Conseguenza di questi esperimenti alla Duke fu che tale tipo di metodo fu adottato in larga parte del mondo da chi indagava i fenomeni paranormali [9].
Il libro pubblicato da Rhine, New Frontiers of the Mind (1937), fece conoscere al mondo le risultanze dei lavori svolti nel laboratorio. Nel suo libro Rhine utilizzava largamente la parola "parapsicologia" per descrivere le ricerche condotte alla Duke. Rhine inoltre fondò un autonomo laboratorio di parapsicologia all'interno della Duke e iniziò a pubblicare il Journal of Parapsychology del quale era coeditore McDougall [9].
Gli esperimenti alla Duke attirarono molte critiche dagli psicologi che si tacciarono tali studi di mancare di prove circa l'esistenza dell'ESP. Rhine e i suoi colleghi cercarono di indirizzare queste critiche verso nuovi esperimenti, articoli e libri e riassunse le critiche e le sue risposte a riguardo in un libro: Extra-Sensory Perception After Sixty Years.[11] Il consiglio direttivo della Duke University ebbe nel tempo sempre meno interesse verso la parapsicologia, e dopo il pensionamento di Rhine nel 1965, ogni collegamento tra ricerca parapsicologica e l'università venne meno. In seguito Rhine diede vita alla Foundation for Research on the Nature of Man (FRNM) e all'Institute for Parapsychology per continuare i lavori svolti nel laboratorio della Duke [9]. Nel 1995, centenario della nascita di Rhine, l'FRNM fu rinominato Rhine Research Center che ha come scopo quello di implementare la condizione umana creando una consapevolezza scientifica su quelle abilità e capacità sensitive che sembrano trascendere gli ordinari limiti dello spazio e del tempo [12].
La fondazione dell'Associazione Parapsicologica
L'Associazione Parapsicologica (PA) fu creata a Durham in North Carolina il 19 giugno del 1957. La sua istituzione fu proposta da J. B. Rhine in un workshop sulla parapsicologia tenuto nel laboratorio della Duke University. Il fine dell'associazione, così come descritto nello statuto, è "promuovere la parapsicologia a scienza, diffondere la conoscenza di essa e integrare le scoperte con quelle compiute in altri campi scientifici" [13].
Sotto la direzione di Margaret Mead, l'associazione fece grandi passi in avanti nel campo della parapsicologia e nel 1969 divenne affiliata della American Association for the Advancement of Science (AAAS), la più grande associazione scientifica del mondo.[14]. Nel 1979 il fisico John A. Wheeler affermò che la parapsicologia è una pseudoscienza e che quindi l'affiliazione all'AAAS andava riconsierata [15]. Tuttavia la richiesta di Wheeler non ebbe successo [15]. Oggi, l'Associazione Parapsicologica conta 300 aderenti tra associati e affiliati e mantiene la sua affiliazione all'AAAS [16]. Il convegno annuale dell'AAAS prevede un forum dove i parapsicologi possono presentare le proprie ricerche agli scienziati di altre aree e portare avanti la parapsicologia nell'attività lobby sulle policy nazionali relative alla scienza [16].
Gli anni settanta e l'incremento delle ricerche
L'affiliazione della Parapsychological Association all'American Association for the Advancement of Science unitamente alla generale apertura verso i fenomeni psichici e all'occulto segno gli anni settanta come il decennio caratterizzato dall'incremento delle ricerche nel campo parapsicologico. In questi anni venne fondate altre importanti organizzazioni: l'Academy of Religion and Psychical Research, l'Institute of Noetic Sciences (1973), la International Kirlian Research Association (1975), e il Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory (1979). Il lavoro sulla parapsicologia fu altresì svolto nello Stanford Research Institute (SRI).[6]. Gli stessi scopi della ricerca parapsicologica furono ampliati. Lo psichiatra Ian Stevenson condusse gra parte delle proprie discusse ricerche sulla reincarnazione durante questi anni. Lo psicologo Thelma Moss impiego molto del suo tempo nello studio dell'effetto Kirlian nel laboratorio parapsicologico di UCLA. L'influenza di maestri spirituali provenienti dall'Asia e le loro affermazioni sui poteri prodotti dalla meditazione, spinse la ricerca verso gli "stati alterati della coscienza". Il direttore dell'American Society for Psychical Research, Karlis Osis, condusse esperimenti sulle esperienze extracorporee e sui segnali astrali. Il fisico Russell Targ coniò il termine "visualizzazione remota" (remote viewing) per utilizzarlo nelle sue ricerche psi nel 1974 [6].
In quegli anni anche gli accademici che non si occupavano di parapsicologia sembravano ottimisti sulle ricerche che si stavano conducendo. Nel 1979 un sondaggio tra più di 1100 professori universitari negli Stati Uniti mise in luce come solo il 2% degli psicologi ritenesse la percezione extrasensoriale impossibile. Una più alta percentuale (34%) riteneva che i fenomeni ESP fossero già provati o che comunque fosse possibile provarli. In un'altra area di studio la percentuale fu perfino più alta: il 55% di coloro che si occupavano di scienze naturali, il 66% di coloro che si occupavano di scienze sociali (esclusi gli psicologi) e il 77% degli insegnanti d'arte e di materie umanistiche riteneva che fosse utile compiere ricerche sull'ESP [17]. I sondaggi sul paranormale continuarono attraverso gli anni settanta sino agli inizi degli anni ottanta. Proprio all'inizio degli anni ottanta la Parapsychological Association affermò di avere ricercatori affiliati in più di trenta Stati. Inoltre, analoghe ricerche erano condotte da ricercatori non affiliati alla PA nell'europa dell'est e in Unione Sovietica [6].
La parapsicologia oggi
Dagli anni settanta in poi la considerazione per le ricerche parapsicologiche è andata via via scemando. Le prime ricerche furono considerate inconcludenti e i parapsicologi si trovarono di fronte la forte opposizione dei loro colleghi accademici [6]. Alcuni effetti che sembravano essere paranormali, ad esempio l'effetto Kirlian, scomparvero quando furono testati sotto stretti controllo, lasciando quindi queste ricerche ad un punto morto [6]. Molti laboratori di ricerca statunitensi furono chiusi, citando come ragione la mancanza di accettazione da parte della scienza e lasciando così la ricerca parapsicologica confinata nelle istituzioni private finanziate con fondi privati [6]. Dopo ventotto anni di ricerche il Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory ha chiuso i propri laboratori nel 2007 [18].
Due università negli Stati Uniti hanno ancora dei laboratori per la parapsicologia: il dipartimento per gli studi percettivi, che è una unità del dipartimento di medicina psichiatrica dell'università della Virginia, studia la possibilità di una permanenza del conscio dopo la morte del corpo; il laboratorio Veritas dell'Università dell'Arizona conduce ricerche sui medium. Varie istituzioni private, incluso l'Institute of Noetic Sciences, conducono e promuovono la ricerca parapsicologica. La Gran Bretagna è leader in europa nella ricerca parapsicologica con privati che hanno fondato laboratori all'interno della Università di Edimburgo, della Universita di Northampton, e della Liverpool Hope University, ed anche in diverse altre [18]. Le ricerche parapsicologiche inoltre hanno trovato incremento anche in alcune sub-discipline della psicologia. Un esempio ne è la psicologia transpersonale che si propone di studiare gli aspetti trascendenti o spirituali della mente umana e anomalie psicologiche, analizzando credenze paranormali ed esperienze soggettive anomale con i tradizionali strumenti della psicologia [19][18]
Ricerche
La parapsicologia studia un certo numero di apparenti fenomeni paranormali, tra i quali:
- Telepatia: il trasferimento di informazioni o sensazioni attraverso il pensiero tra i individui non ricorrendo ai classici cinque sensi.
- Percezione extrasensoriale (ESP): percezioni che non possono essere attribuite ai cinque sensi
- Chiaroveggenza: capacità di acquisire conoscenze di eventi, luoghi o oggetti, che possono essere lontani (nel tempo o nello spazio) oppure nascosti, attraverso una presunta percezione extrasensoriale
- Psicocinesi: l'abilità della mente di influenzare la materia, il tempo o l'energia
- Reincarnazione: rinascita dell'anima in nuovo corpo dopo la morte
La Parapsychological Association sottolinea come il campo d'interesse non abbraccia tutti i fenomeni paranormali e così anche non si interessa di astrologia, UFO, vampiri, alchimia o stregoneria [1].
I parapsicologi impiegano una moltitudine di approcci nelle loro ricerche che includono approcci qualitativi come la tradizionale psicologia ma anche metodologie quantitative empiriche. I loro studi più contestati utilizzano la meta-analisi per esaminare prove statistiche dei fenomeni paranormali.
Esperimenti Ganzfeld
Gli esperimenti Ganzfeld (in tedesco significa "intero campo") è una tecnica usata per testare le presunte capacità telepatiche di un soggetto. La tecnica fu sviluppata per mettere velocemente in silenzio il "rumore mentale" utilizzando una leggera copertura che nascondesse l'ambiente alla vista e all'udito. L'isolamente del senso della vista è solitamente ottenuto creando un luce rossa soffusa. L'udito è invece bloccato con "rumore bianco" o suoni similari. Il soggetto inoltre è di solito seduto con la schiena reclinata in una posizione confortevole per minimizzare il senso del tatto.
In un tipico esperimento ganzfeld, il "mittente" e il "ricevente" sono isolati [20] . Al mittente è mostrato un video o immagini e gli viene chiesto di inviarle mentalmente al ricevente. A questi, mentre si trova nello stato "ganzfeld", viene chiesto di parlare a voce alta dei propri processi mentali, incluso le immagini, i pensieri e ciò che sente; alla fine del periodo di "invio", tipicamente lungo dai venti ai quaranta minuti, il ricevente viene tirato fuori dallo stato ganzfeld e gli vengono mostrate quattro immagini o dei video, uno solo dei quali è quello visualizzato dal mittente. Il ricevente prova quindi a indicare quella giusta utilizzando le percezioni avute durante l'isolamento. Secondo i parapsicologi Dean Radin, Charles Honorton, e Daryl Bem i risultati dell'esperimento condotti complessivamente in più di tremila sessioni da due dozzine di ricercatori nel mondo indicherebbe che l'immagine corretta è individuata più spesso di quanto ci si aspetterebbe in baso al caso [21]. L'affermazione fatta dai parapsicologi su tali dati che sono da loro stati definiti statisticamente significativi ha innescato un acceso dibattito sulle riviste di psicologia su come interpretare correttamente i dati [22].
Psicocinesi e generazione casuale di numeri
L'avvento della potente e poco costosa elettronica e dei computer ha permesso la creazione di esperimenti pienamente automatizzati al fine di studiare l'interazione tra mente e materia. Nella maggior parte di questi esperimenti un generatore casuale di numeri (RNG), basato su rumori elettronici o radioattivi, produce un flusso di dati che sono registrati e analizzati dal software di un computer. Un individuo prova ad alterare con la mente la distribuzione dei numeri. Tale tecnica è stata usata sia per testare la psicocinesi su individui che su più ampi gruppi di persone [23]. La maggior parte della meta-analisi dell'RNG sono state pubblicate ogni cinque anni, sin dal 1986, sulla rivista Foundations of Physics [23]. Robert G. Jahn, fondatore del Princeton Engineering Anomalies Research (PEAR) e la collega Brenda Dunne affermano che la dimensione dei risultati è piuttosto piccola ma hanno una significatività statistica se considerati nel tempo e in relazione al tipo di esperimento. Le più recenti meta-analisi sono state pubblicate nel Psychological Bulletin unitamente a molti commenti critici [24][25]. Tale meta-analisi era composta da 380 studi, con dei risultati che avevano una significatività statistica anche se molto piccola e comunque spiegabile con la publication bias cioè la tendenza dei ricercatori a attribuire un diverso valore ai risultati positivi rispetto ai risultati negativi.
Critiche
Gli scienziati che criticano la parapsicologia ritengono che ogni affermazione straordinara deve fondarsi su un altrettanto strordinaria prova, cioè coloro che propongono ipotesi che contraddicono secoli di ricerche scientifiche devono corredare tali ipotesi di prove straordinari affinché esse possano essere prese in considerazione [26]. Molti analisti ritengono che l'intero corpo di prove in favore della parapsicologia sia di scarsa qualità e raccolte in assenza di un adeguato controllo. Secondo questa visione, l'intero campo della parapsicologia non ha prodotto nessun risultato concludente. Essi fanno riferimento alle frodi, agli studi deficitari, a un pensiero "magico", al bias cognitivo [27] per spiegare i risultati prodotti dalla parapsicologia.[28]. Gli scettici notano inoltre che il desiderio della gente di credere nel paranormale comporta l'ignorare i forti elementi che provano che esso non esiste [29]. La realtà dei fenomeni studiati dalla parapsicologia e la scientificità della ricerca stessa sono oggetto di disputa tra studiosi e ricercatori indipendenti. Nel 1988 la U.S. National Academy of Sciences pubblico un rapporto che concludeva "non c'è alcuna giustificazione scientifica emersa dalle ricerche condotte in oltre 130 anni circa l'esistenza di fenomeni paranormali" [30], tuttavia, nella stesso rapporto si raccomanda di monitorare alcuni ricerche come quelle sulla psicocinesi per possibili futuri sviluppi. Gli studi al Princeton Engineering Anomalies Research Lab (il cui monitoraggio era raccomandato dal rapporto sopra citato) si sono da allora conclusi fallendo nell'ottenere un responso positivo dalla comunità scientifica nonostante [18]. Nel 2008 uno studio che utilizzava la risonanza magnetica funzionale mostrò come non ci fosse alcun individualbile effetto psi [27]. In aggiunta a questo, i metodi usati dai parapsicologi sono considerati dai critici, e tra questi anche da coloro che hanno scritto gli standard scientifici per il California State Board of Education [3], pseudoscientifici [31].
Alcuni critiche più specifiche rilevano che i parapsicologi non hanno chiaramente definto l'oggetto del fenomeno, non danno una semplice ripetibilità dell'esperimento che possa dimostrare, a richiesta, gli effetti psi e neanche una teoria fondamentale che spieghi il passaggio paranormale di informazioni [32]. James E. Alcock, professore di psicologia alla York University affermò che pochi dei risultati degli esperimenti parapsicologici hanno suggerito ricerche interdisciplinari nei principali campi scentifici come nella fisica o nella biologia. Alcock sostiene che la parapsicologia rimane una scienza isolata la cui validità è discutibile [33] e nella sua interezza non è qualificabile come "scientifica" [34].
Le frodi
Nella storia della ricerca parapsicologica ci sono stati casi di vere e propri frodi. Gli esperimenti Soal-Goldney del 1941-43 (che attestavano abilità precognitive) per lungo tempo furono guardati come i migliori esperimenti nel campo per i controlli indipendenti e i testimoni volti a prevenire la frodi. Tuttavia molti anni dopo, i sospetti di imbroglio furono confermati quando le prove statistiche, scoperte e pubblicate da altri parapsicologi, indicarono che il Dott. Soal aveva imbrogliato alterando i dati originali [33][35][36].
Walter J. Levy, direttore di un istituto di parapsicologia, riportò una serie di successi nel campo ESP che poggiavano sulla manipolazione, controllata da un computer, di soggetti non umani come uova e ratti. I suoi esperimenti mostrarono dei risultati positivi molto alti. Poiché gli esperimenti non coinvolgevano soggetti umani e poiché il processo di test era per lo più automatizzato, tali risultati non subirono le critiche circa l'observer-expectancy effect evitando così i rilievi sull'influenza che le aspettative del soggetto possono avere sul risultato [37]. Tuttavia i ricercatori che seguirono Levy si insospettirono circa il metodo usato. Riscontrarono che Levy aveva interferito con le macchine che registravano i dati, creando manualmente stringhe di risultati positivi. Rhine licenziò quindi Levy e rese pubblica la frode in numerosi articoli [38][39].
Molti spiritisti e medium usano l'imbroglio e molti di loro sono stati smascherati già dai primi ricercatori nel campo come Richard Hodgson [40] e Harry Price [41]. Negli anni '20 l'illusionista Harry Houdini disse che ricercatori e osservatori non avevano ancora creato procedure sperimentali tali da evitare le frodi [42]. Nel 1979 l'illusionista e debunker James Randi realizzò una truffa-trappola conosciuta come Progetto Alpha nel quale Randi inviò, sotto copertura, due giovani illusionisti al McDonnell Laboratory for Psychical Research con lo specifico fine di mostrare quanto inadeguati fossero i metodi sperimentali ivi usati e quanto presente fosse la tendenza a "credere" di chi si occupa di parapsicologia [43].
Le critiche dei risultati sperimentali
Sebbene alcuni analisti critici ritengano scientifico lo studio parapsicologico, non sono convinti dei risultati sperimentali [44][32]. Affermano infatti che i successi dei risultati sperimentali sono da imputare a cattive procedure, ricercatori scarsamente preparati o metodologie deficitarie [45][46][47][48]. Ad esempio i dati prodotti dal laboratorio del PEAR sono stati criticati da ricercatori come la professoressa di statistica Jessica Utts e lo psicologo Ray Hyman [49].
La parapsicologia in Italia
Tra i convegni annuali che si tengono in Italia su queste tematiche:
- Il Congresso internazionale di studi delle esperienze di confine
- Il convegno del Movimento della Speranza
Note
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non valido; il nome "para4" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ dr.Edoardo Borra "50 parole chiave della parapsicologia", edizione Paoline (1980) - pag.7 alla voce "Che cosa è la parapsicologia?"
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Voci correlate
- Aldilà
- Cumberlandismo
- Esperienze extracorporee
- Esperienze ai confini della morte
- Paranormale
- Protoscienza
- Pseudoscienza
- Scrittura automatica
- William G. Roll
- Parapsicologi e sensitivi
- Investigatori di presunti fenomeni paranormali
- Premi per la dimostrazione di fenomeni paranormali