Noriko's Dinner Table
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Durata | 159 min |
Regia | {{{regista}}} |
«What is a happy family?»
«Cos'è una famiglia felice?»
Noriko's Dinner Table (in lingua giapponese 紀子の食卓, Noriko no Shokutaku?) è un film del 2005, diretto da Sion Sono. È la seconda parte di una trilogia riguardante l'alienazione della società giapponese, iniziata nel 2002 con Suicide Club. È tratto dal romanzo Suicide Circle: The Complete Edition, scritto da Sion Sono nel 2002.
Trama
Noriko è una ragazza di 17 anni, che vive a Toyokawa con la sua famiglia, composta dal padre Tetsuzo, dalla madre Taeko e dalla sorella Yuka. Insofferente all'ambiente che la circonda, Noriko passa le sue giornate davanti al computer, e iscrivendosi a un sito conosce una ragazza che si fa chiamare Ueno Station 54.
Noriko decide di fuggire a Tokyo, dove incontra Ueno Station 54, che si chiama Kumiko ed è una strana ragazza che ha un lavoro altrettanto strano, ovvero quello della famiglia in affitto: Kumiko si finge parte di una famiglia, condividendo gioie e dolori e sostituendosi alle persone morte o scomparse. Kumiko è anche responsabile del Suicide Club, un sito che incita al suicidio giovani ragazzi e ragazze.
Sei mesi più tardi, alla stazione di Shinjuku, cinquantaquattro ragazze si suicidano gettandosi sotto un treno. Noriko, adesso diventata Mitsuko, e Kumiko assistono al suicidio di massa. Dopo questo tragico fatto, Yuka decide di cercare la sorella scomparsa e si reca anch'essa a Tokyo, mentre la madre di Noriko si suicida e il padre inizia a cercare indizi sul Suicide Club per ritrovare le figlie.
Yuka ritrova Noriko e si aggrega al gruppo di Kumiko, diventando Yoko. Tetsuzo ingaggia un uomo che deve far finta di volere le ragazze come sua famiglia, e si nasconde dentro un armadio. Una volta riunite tutte le ragazze, l'uomo esce dall'armadio, impugnando un coltello, ma viene pestato da un gruppo di teppisti. Tetsuzo li uccide tutti e si ricongiunge con le figlie, iniziando a mangiare insieme a Kumiko, quindi tutti vanno a letto serenamente, fingendo di essere una nuova famiglia.
Yuka però si sveglia ed esce all'alba, decidendo di diventare una nuova persona.
Estetica e stile
Il film è diviso in cinque capitoli, intitolati Noriko, Yuka, Kumiko, Tetsuzo e Il coltello in tasca, ognuno dei quali racconta, tramite la voce fuori campo, le sensazioni e le storie dei vari personaggi. Il tutto è visualizzato tramite un flusso continuo di flashback, rimandi, visioni, in cui si sovrappongono tempi e luoghi.[1]
Più che un sequel del film precedente, Noriko's Dinner Table è una riflessione sulla famiglia, sull'alienazione della società giapponese e sulla solitudine.[2]
Collegamenti ad altre pellicole
- Nel film sono presenti parti della sequenza iniziale di Suicide Club.
- Il continuo flusso di flashback, visioni e sogni rimanda alla struttura di Audition, diretto da Takashi Miike nel 1999.
Note
- ^ Noriko's Dinner Table, su asiaexpress.it. URL consultato il 2 febbraio 2009.
- ^ Sono Sion. Il surrealismo asiatico e le derive dello spirito al cinema, su occhisulcinema.it. URL consultato il 2 febbraio 2009.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Noriko's Dinner Table, su IMDb, IMDb.com.
- (JA) Sito ufficiale