Cerignola
Template:Comune Cerignola (IPA: [ʧeriɲˈɲoːla], in cerignolano) è una città di 58.575 abitanti[1] in provincia di Foggia, situata nella valle dell'Ofanto sulle alture che delimitano il Basso Tavoliere. È il terzo comune italiano per estensione territoriale dopo Roma e Ravenna, il più esteso della Puglia, nonché il più vasto comune italiano non capoluogo di provincia.[2] Dal punto di vista demografico è invece il centoseiesimo comune italiano.[2] Gli abitanti prendono il nome di cerignolani o, più raramente, cerignolesi.
La storia della città risulta essere incerta, anche a causa di un terremoto che nel 1731 distrusse la quasi totalità del borgo medievale (più noto con l'appellativo di Terra Vecchia); il rinvenimento, nel territorio cittadino, di iscrizioni e reperti archeologici, comproverebbe che lo sviluppo della città ebbe inizio con la dominazione romana, durante la quale divenne municipium.
Il primo documento che menziona la città è il Codice diplomatico barese, datato 1150, in cui si cita una "domum Malgerii Cidoniole". Nel 1503 qui si combatté la battaglia tra francesi e spagnoli per il possesso del Regno di Napoli; dallo scontro uscirono vincitori gli iberici guidati da Consalvo da Cordova, che ebbe la meglio sul rivale Louis d'Armagnac, duca di Nemours.
L'economia cittadina è legata soprattutto alla lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli; la superficie totale coltivata è infatti pari a 49.146,36 ettari,[3] il più alto valore a livello regionale. A riprova della propria vocazione agricola, Cerignola è ormai l'ultima città della Capitanata in cui è possibile osservare le fosse granarie, ovvero particolari silos per la conservazione del grano.
Cerignola è sede vescovile della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano.[4]
Geografia fisica
Territorio
Cerignola è situata nella valle dell'Ofanto, un lembo di terra che costeggia i lati dell'omonimo fiume segnando il confine tra la provincia di Bari e quella di Foggia. La città è posta a 15°54' gradi Est di longitudine ed a 41°16' gradi Nord di latitudine, a 120 metri di altitudine (con un picco massimo di 126 metri in prossimità del rione Fornaci)[5] sulle alture che delimitano il margine meridionale del Tavoliere (Basso Tavoliere), a dorso dei bacini dei fiumi Ofanto e Carapelle, tra le campagne di un territorio tra i più vasti e fertili della Puglia. È il secondo centro della Capitanata per numero di abitanti come pure il più grosso centro agricolo della provincia di appartenenza.[6]
Cerignola confina a nord-est con San Ferdinando (14,8 km), ad est con Canosa (14,5 km), a sud con la regione Basilicata (14 km) e ad ovest con Stornara (11,2 km).[7] La superficie della città è pari a 59.300 ettari, mentre il suo abitato si estende da est ad ovest per 4,48 km e da nord a sud per 3,74 km.
- Classificazione sismica: sismicità media, Ordinanza PCM n. 3274 del 20 marzo 2003 [8]
- Litoraneità: non litoraneo
- Zona altimetrica: pianura
Clima
Il clima del Tavoliere è di tipo continentale, caratterizzato da forti escursioni termiche; estati torride si contrappongono ad inverni più o meno rigidi, tuttavia la temperatura media annua si aggira sui 16 °C. Le piogge, scarse, si attestano intorno ai 600 mm e interessano soprattutto il periodo che va da settembre a febbraio; nel periodo estivo invece non sono rari fenomeni di siccità.
Dal punto di vista statistico il mese più freddo è quello di gennaio con temperature comprese tra i 4 e gli 11 gradi, il più caldo invece è quello di agosto con temperature che oscillano tra i 19 ed i 31 gradi; raramente la temperatura scende sotto zero.[9]
La sua posizione geografica rende il Tavoliere particolarmente esposto al maestrale, incanalato dal Gargano e dal Subappennino Dauno, che trasforma la pianura in una sorta di corridoio. Hanno rilevanza solo locale il favonio (vento caldo e sciroccale) e la fredda bora.[10]
- Classificazione climatica[11]: zona D, 1465 Gradi giorno
| Mese[9] | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Temperatura massima (°C) | 11,4 | 12,5 | 15,2 | 19,1 | 23,9 | 28,5 | 31,4 | 31,3 | 27,2 | 21,7 | 16,6 | 13,1 |
| Temperatura minima (°C) | 4,1 | 4,3 | 6,0 | 8,5 | 12,4 | 16,3 | 18,9 | 19,2 | 16,3 | 12,4 | 8,5 | 5,6 |
| Temperatura media (°C) | 7,8 | 8,4 | 10,6 | 13,8 | 18,2 | 22,4 | 25,1 | 25,2 | 21,8 | 17,1 | 12,5 | 9,3 |
| Precipitazione (mm) | 52 | 50 | 40 | 39 | 36 | 26 | 23 | 26 | 46 | 59 | 61 | 56 |
| Umidità (%) | 76,1 | 74,5 | 73,1 | 71,0 | 69,1 | 65,0 | 61,0 | 61,9 | 68,5 | 73,8 | 75,7 | 76,4 |
Idrografia
Il territorio circostante la città non presenta una rilevante idrografia superficiale a causa della carenza di rilievi montuosi, della scarsità delle piogge e dell'elevata permeabilità del terreno; soprattutto quest'ultimo fattore consente all'acqua piovana di penetrare nel sottosuolo e nella falda acquifera impedendo l'arricchimento di fiumi e torrenti. L'unico corso d'acqua che lambisce l'agro cittadino è l'Ofanto, dal carattere torrentizio, che alimenta l'invaso idrico della marana di Capacciotti dando così vita all'omonimo lago artificiale indispensabile (vista la mancanza d'acqua) per l'irrigazione.[10]
A differenza dell'idrografia superficiale, quella sotterranea risulta molto interessante; difatti la permeabilità del terreno e la sua uniformità permettono all'acqua piovana di penetrare facilmente nel sottosuolo in corrispondenza con il livello del mare, formando una falda sotterranea anch'essa utilizzabile per l'irrigazione dei campi.[12]
Storia
Lo stemma è costituito per due terzi da uno sfondo celeste nella parte superiore, ad indicare il cielo limpido e per un terzo da uno sfondo giallo nella parte inferiore, ad indicare uno dei principali prodotti di Cerignola: il grano. In primo piano c'è una cicogna mentre spezza un serpente, in ricordo della leggenda che narra la salvezza della città ad opera delle cicogne durante un'invasione di serpenti.[13]
Il gonfalone è costituito da un drappo quadrangolare riccamente ornato con frange dorate e diviso in due bande orizzontali blu e gialla che riprendono i colori della città; caricato dello stemma cittadino suindicato, presenta l'iscrizione centrata (convessa verso l'alto): CITTÁ DI CERIGNOLA. Due bullette dorate sono poste a spirale su entrambi i lati mentre sulla sommità è collocata una freccia decorata con un fregio; quest'ultima presenta una cravatta frangiata tricolore che riporta lo stemma della Repubblica Italiana.[14]
Ceriniola (o Keriniola) fu un centro normanno di notevole importanza sorto sulle ceneri di un insediamento del 300 a.C. noto con il nome di Cerina (o Kerina). La posizione strategica della città sull'antica via Traiana permise, sotto la famiglia degli Angioini, un forte sviluppo che ne accrebbe l'importanza, sia sotto il profilo agricolo che commerciale. Nel 1418 divenne feudo della famiglia Caracciolo.
Il 28 aprile 1503 la città fu teatro dello scontro che vide affrontarsi francesi e spagnoli per il possesso del Regno di Napoli; il conflitto, passato alla storia con il nome di "battaglia di Cerignola", vide trionfare gli ispanici guidati da Consalvo da Cordova.[15]
Nel Seicento il feudo passò in mano alla famiglia Pignatelli che lo mantenne per circa un secolo consolidandone l'importanza agricola e commerciale. Nel 1731 un devastante terremoto colpì la città distruggendo la quasi totalità dei monumenti e delle abitazioni più antiche.[16] [17] [18] [19]
I primi dell'Ottocento furono contraddistinti da un forte sviluppo urbanistico favorito anche dalla crescita economica che interessò la città in seguito alla bonifica del territorio. L'agricoltura ha da sempre rivestito un ruolo di primo piano per l'economia cittadina e questo ha permesso a Cerignola di essere tra le protagoniste della scena agricola nazionale, tant'è vero che nel secondo Dopoguerra si è assistito alla nascita di numerose imprese industriali e di trasformazione dei prodotti agricoli.[20]
Nel periodo 1944-45, durante la II Guerra Mondiale, Cerignola ospitò il 461° Gruppo Bombardieri dell'aeronautica militare americana, sul cui sito è possibile osservare alcune fotografie dell'epoca.[21]
Toponimo
Le ipotesi avanzate nel spiegare l'etimologia del nome della città sono due.
La prima teoria prevede che il nome derivi probabilmente da Cerere, dea delle messi;[22] la seconda invece prevede che il toponimo derivi da Ceriniola, in ricordo della città distrutta dal sovrano degli Epiri, Alessandro il Molosso.[22]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
In città sono presenti molti edifici religiosi, i più antichi di questi si trovano nel suo nucleo storico: la Terra Vecchia. È nel borgo antico che troviamo infatti sia la Chiesa Madre, l'antica cattedrale costruita nel XI-XII secolo, che la chiesa di Sant'Agostino risalente al XV secolo.
L'ottima posizione di Cerignola rispetto alle principali arterie stradali, portò diversi ordini monastici a stabilirsi in città, dove costruirono cappelle e conventi. Queste costruzioni, inizialmente fuori dalla cinta muraria, con l'espansione dell'abitato si ritrovarono inglobate nel centro cittadino e videro aumentare la loro importanza all'interno della comunità. È il caso ad esempio della chiesa della Beata Vergine del Monte Carmelo, edificio del XVI secolo in stile barocco. Più recente ma indubbiamente maestoso è invece il Duomo Tonti, la nuova cattedrale intitolata a san Pietro apostolo, che con le sue dimensioni sovrasta la città e la cui cupola è visibile da diversi chilometri di distanza.[16] [19]
Alle chiese cittadine si aggiungono, solitamente al crocevia di importanti strade quali ad esempio i tratturi, numerose chiese campestri sparse nel vasto agro cerignolano. Costruzioni molto spesso spartane o, più raramente, finemente decorate con affreschi, come nel caso della chiesa di Santa Maria delle Grazie in contrada "San Martino". Solitamente queste costruzioni venivano edificate per volontà delle famiglie più abbienti all'interno delle proprie masserie, altre volte sorgevano invece sulle ceneri di altri edifici, come la chiesa della Madonna di Ripalta, patrona della città, eretta dove prima vi era un tempio pagano dedicato alla dea Bona.[23]
Architetture civili
Teatro comunale "Saverio Mercadante"
Il Mercadante è il principale impianto teatrale di Cerignola; è situato in piazza Giacomo Matteotti, nel cuore della città. Il tabellone della stagione teatrale, gestito in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, si compone soprattutto di spettacoli di prosa e teatro per ragazzi.
Palazzi storici
Numerosi sono i palazzi cittadini di valenza storica, non necessariamente appartenenti (o appartenuti) a famiglie nobili o abbienti; alcuni di questi infatti sono importanti perché testimoniano lo sviluppo raggiunto dalla città nel corso dei secoli, soprattutto nel Novecento. A titolo esemplificativo possiamo citare l'ospedale "Tommaso Russo" o ancora il teatro "Saverio Mercadante".
Certamente tra le ragioni che hanno favorito la presenza di palazzi di importanza storica e socio-economica, vi sono i numerosi avvicendamenti di popoli e feudatari che hanno interessato Cerignola.[16] [18] [19]
Colonna miliare
Imp(erator). Caesar
divi Nervae f(ilius)
Nerva Traianus
Aug(ustus). Germ(anicus). Dacic(us).
pont(ifex). max(imus). tr(ibunicia). pot(estate).
XIII imp(erator). VI co(n)S(ul). V
p(ater). p(atriae).
viam a Benevento
Brundisium pecun(ia).
sua fecit.»«81.000 passi da Benevento
L'imperatore Cesare,
figlio del divino Nerva,
13 volte investito del potere tribunizio,
6 volte acclamato imperatore,
5 volte console,
padre della patria,
col suo denaro costruì la via
La pietra miliare,[24] attualmente collocata all'angolo tra corso Gramsci e via Osteria Ducale, in passato era posta laddove passava la via Traiana, che congiungeva Benevento a Brindisi. Scampata al terremoto del 1731, rappresenta uno dei reperti romani più antichi presenti in città.
Nella tradizione popolare il nome con cui viene chiamata la pietra miliare e' "U tïtëlë d' Moccïë" ossia "Il titolo (termine lapideo) di Moccia", con riferimento a Palazzo Moccia, accanto a cui fu collocata la miliare.
L'epigrafe è incisa su un cippo miliare in pietra calcarea rinvenuto circa tre miglia a nord di Canosa, nel tratto Ordona-Canosa della via Traiana; si è potuti risalire alla sua collocazione originaria consultando scritti noti come itinerari,[25] stando ai quali la distanza da Benevento a Canosa ammonterebbe a 84 miglia (Antonino e Burdigalense) o 89 miglia (Peutingeriano), si può quindi dedurre che il miliare LXXXI si trovasse a 3 miglia da Canosa (o 5 in base all'ultimo itinerario) in direzione Cerignola.
La tradizione, invece, vuole che la miliare fu rinvenuta sul Piano di San Rocco, nei pressi della chiesa dei Padri Domenicani. Difatti, la strada che conduce fino al Piano San Rocco si chiama, appunto, Strada Consolare.
Il testo dell'epigrafe è di tipo monumentale con dimensione dei caratteri decrescente; la trascrizione è dedicata a Marco Ulpio Traiano, figlio adottivo del suo predecessore Nerva (come si evince dal termine filius). Il cippo presenta tutti gli appellativi legati all'imperatore ed alle sue vittorie sul campo di battaglia (germanicus e dacicus) ed elenca inoltre le cariche da lui ricoperte. P. Stefanoni nel XVII secolo è il primo a citare il cippo, mentre Dello Iacono è il primo che ne indica la collocazione in città.
La colonna è alta all'incirca 175 cm e presenta un diametro pari a 61 cm. Per quanto riguarda, invece, lo specchio epigrafico, questo risulta alto 88 cm e largo 72.
Casa di Pietro Mascagni
L'abitazione, ubicata nell'omonima via al civico 21, ospitò il compositore Pietro Mascagni durante la sua permanenza in città dal 1887 al 1892; in questo periodo il Maestro diresse per tre anni la filarmonica locale e compose quasi la totalità della Cavalleria Rusticana, opera del verismo ottocentesco.[26] [27]
Torre dell'orologio
La costruzione risale al XIX secolo e sostituì la precedente torre dell'orologio fatta abbattere dal conte d'Egmont nel 1804; in passato era molto più alta ma fu danneggiata gravemente da un fulmine che la colpì nel 1866. Segna l'ingresso sud alla Terra Vecchia attraverso largo Costantino Imperatore (già "piazza del Torneo"). La torre si erge come soluzione angolare del palazzo La Rochefoucauld (poi diventato palazzo Cantatore).[16] [28]
Siti archeologici
Piano delle Fosse del grano
Le Fosse Granarie testimoniano un tipo di conservazione dei cereali in passato ampiamente diffuso in Capitanata. Il sito di Cerignola è l'unico ad essersi conservato ed in cui è ancora possibile osservare questi particolari silos; risulta quindi palese la sua valenza sul piano archeologico e sociale.[29]
Il Piano delle Fosse è situato in prossimità del centro cittadino ed è composto da centinaia di silos sotterranei identificati per mezzo di appositi cippi su cui è inciso un numero progressivo e le iniziali del proprietario. Il piano comprende, inoltre, i magazzini utilizzati dalle compagnie di sfossatori, ovvero coloro i quali partecipano alle operazioni di carico ed estrazione del grano.[16] [17] [18] [19] [23]
Borgo Medievale (Terra Vecchia)
Il borgo antico, meglio noto con l'appellativo di Terra Vecchia, è il nucleo originario da cui si è sviluppata la città; la sua origine risale con tutta probabilità all'epoca romana, durante cui il centro era un insediamento di scambio. Situato a nord, in passato era circondato da una cinta muraria con castello e torri, è caratterizzato da viuzze tortuose e strette e presenta abitazioni molto diverse tra loro; l'eterogeneità dei nuclei abitativi è imputabile al periodo in cui essi sono stati costruiti ed al ceto che li abitava.
Tra i monumenti maggiori del centro storico troviamo la Chiesa Madre, ovvero l'antica cattedrale, intitolata a san Francesco d'Assisi, che risulta essere anche l'edificio religioso più antico della città. La mancanza di molte testimonianze del passato è ascrivibile al terremoto del 1731, che danneggiò gran parte degli edifici del borgo, quale il castello che rimase semidistrutto.[16] [17] [18] [19]
Torre Alemanna
Torre Alemanna è un complesso monumentale risalente al XIII secolo situato a Borgo Libertà, frazione distante 18 chilometri dalla città, in prossimità di importanti arterie stradali utilizzate durante la transumanza. Il sito presenta edifici diversi tra loro (o la cui funzione è stata riconvertita) a causa dei molteplici ruoli da esso assolti nel corso dei secoli; troviamo infatti una chiesa, gli alloggi per i cavalieri, un palazzo dell'abate e naturalmente la torre.
I vincoli a cui è stata sottoposta Torre Alemanna a partire dal 1983,[30] hanno permesso l'avvio di interventi di restauro della stessa. Di recente alcuni scavi hanno inoltre portato alla luce ulteriori reperti relativi al complesso.[16] [17] [18] [19] [31]
Aree naturali
- La riserva naturale statale "Il Monte" è un'area protetta istituita nel 1982 che si estende su una zona umida di 130 ettari nella provincia di Foggia e risulta essere complementare alla riserva naturale della salina di Margherita di Savoia. Il sito ha un notevole valore dal punto di vista botanico ed è inoltre un'importante area per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di diversi volatili (garzetta, airone rosso, falco di palude, albanella minore, cavaliere d'Italia, sterna zampenere, mignattino e martin pescatore).[32]
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[33]

Dettaglio popolazione dal 2001 al 2007
Nella tabella sono riportati i dati relativi al numero di abitanti della città di Cerignola dal 2001 al 2007. I dati, aggiornati al 31 dicembre 2007, sono il risultato di indagini effettuate presso gli uffici di anagrafe ed elaborazione su dati ISTAT.[34]
| Anno | Residenti | Variazione |
|---|---|---|
| 2001 | 57.365 | - |
| 2002 | 57.312 | -0,1% |
| 2003 | 57.584 | 0,5% |
| 2004 | 57.813 | 0,4% |
| 2005 | 58.001 | 0,3% |
| 2006 | 58.090 | 0,2% |
| 2007 | 58.280 | 0,3% |
Etnie
Gli stranieri residenti in città rappresentano una percentuale minima della popolazione, ammontano infatti a poco più dell'uno per cento degli abitanti (1,176%);[35] questo tasso, però, non tiene conto di tutti gli immigrati (in maggioranza extracomunitari) che si trasferiscono illegalmente per lavorare nei campi, soprattutto durante la raccolta di pomodori e uva. La distribuzione percentuale delle dieci principali etnie straniere è così costituita:[35]
- Albanesi: 0,244%
- Ucraini: 0,187%
- Polacchi: 0.082%
- Rumeni: 0,065%
- Cinesi: 0,051%
- Slovacchi: 0,051%
- Marocchini: 0,036%
- Indiani: 0,036%
- Tunisini: 0,034%
- Nigerini: 0,017%
Lingue e dialetti
(Quando il gatto non c'è i topi ballano)»
Il dialetto cerignolano rientra nei dialetti pugliesi settentrionali a loro volta appartenenti al ceppo dei dialetti italiani meridionali, variante della lingua romanza che ha origine dalle lingue indoeuropee.
I dialetti parlati nella parte settentrionale della Puglia appartengono alla famiglia dei dialetti molisano-abruzzese-campano-lucano. Il dialetto ha conservato intatta, fuori d'accento e solo nella protonia, la sola vocale "a"; tutte le altre, protoniche e postoniche, risultano indebolite e ridotte alla vocale indistinta schwa (rappresentata dai linguisti come "ə" o talvolta come "ë"). Le vocali accentate, viceversa, si sono rotte in dittonghi che cambiano di città in città: "seta" diventa sèïtë in cerignolano, sàete in molfettese e sàite in bitontino o ancora "scopa" diventa scoüpë in cerignolano, scàope in molfettese e scàupe in bitontino. Caratteristica è anche l'assimilazione di "nd" in "nn" e di "ld" in "ll", per quanto riguarda il primo caso abbiamo ad esempio: "quando" che diventa "quann", mentre per il secondo abbiamo "caldo" che diviene "callë". Tipico della Puglia, è l’esito "sc(i)" dei latini "j-", "-jj-".[36] [37]
Cultura
Istruzione
Biblioteche
- La biblioteca comunale della città di Cerignola, fondata nel 1921 dal bibliotecario professor Saverio Pugliese, si inserisce nel Sistema Bibliotecario Provinciale di Foggia a cui la stessa aderisce (codice biblioteca: FG0037).[38] Svolge il ruolo di biblioteca di conservazione e di biblioteca pubblica, con un patrimonio che ammonta a 22.000 volumi così suddivisi: 2 cinquecentine, 10 volumi del 1600, 110 volumi del 1700, 1.600 volumi del fondo preunitario che va fino al 1860 e 7.260 volumi che vanno dal 1861 al 1945; i rimanenti volumi costituiscono il fondo moderno. La struttura fa inoltre parte del consorzio, il cui scopo è valorizzare e salvaguardare il patrimonio culturale appartenente al territorio in cui si trova la biblioteca consorziata.[39]
Altre biblioteche presenti in città sono:
- Biblioteca del Centro Regionale Servizi Educativi e Culturali. CRSEC FG/34
- Biblioteca diocesana - sezione di Cerignola
Università
Presso l'Istituto agrario "Giuseppe Pavoncelli" trova spazio la sede distaccata dell'Università degli Studi di Foggia, che ospita il corso di laurea in "Scienze delle produzioni e del marketing agroalimentare" ed il master in "Conserve alimentari". Prossimamente la stessa sede ospiterà inoltre il diploma universitario in "Tecnologie alimentari".[40]
Musei
Le strutture museali presenti in città sono due:
- Il Museo del grano è dedicato unicamente a questo cereale, gli allestimenti presenti nelle varie sale descrivono, infatti, tutte le fasi della sua lavorazione: dalla bruciatura delle stoppie alla macinazione e trasformazione, passando per semina, erpicatura, trebbiatura, setacciatura e conservazione. Il museo è stato allestito nel 1992 dall'Associazione di Studi Storici "Daunia Sud" ed è attualmente in via di sistemazione all'interno del complesso Ex Opera Pia Monte Fornari, palazzo molto vasto e vecchia sede dell'ordine dei domenicani in corso di ristrutturazione.
- Il Museo Etnografico Cerignolano, ideato e realizzato nel 1979 dal professor Matteo Stuppiello, conserva oggetti legati alle tradizioni religiose e agli antichi mestieri; la collezione è composta da circa 2.000 pezzi tra manufatti di arte sacra minore, attrezzi da lavoro e costumi della civiltà contadina.
Un terzo museo, dedicato alla ceramica, dovrebbe essere realizzato presso il complesso monumentale di Torre Alemanna al termine dei lavori di restauro.[18]
Media
Radio
- Radio T.R.C.
- Radio Città
Quotidiani
- La Gazzetta di Capitanata, edizione locale de La Gazzetta del Mezzogiorno
- Il Corriere di Cerignola, all'interno de Il Corriere del Sud
Periodici
- Cerignola Città
Case editrici
- Homo Mediterraneus
- Nicorelli [41]
- Reddavide Michele [42]
Enogastronomia
La cucina cerignolana si fonda sulla tradizione contadina e mediterranea, risulta infatti fortemente legata alle produzioni agricole che caratterizzano la zona, ovvero: l'olio, il grano e gli ortaggi.[43]
Personalità legate a Cerignola
Eventi
Riti della Settimana santa
- Lunedì, martedì santo: le congregazioni, dalla più recente alla più antica in termini di fondazione, si recano presso la cattedrale in divisa di penitenza, ovvero: camice bianco con cappuccio, cingolo in vita e piedi scalzi.
- Mercoledì santo, al vespro: la Chiesa diocesana, ministri istituiti, congregazioni varie, pii sodalizi, si riuniscono nella cattedrale per la Messa Crismale con la benedizione dell'olio crismale e degli altri oli santi. Il rito solenne è officiato dal vescovo.
- Giovedì santo: durante la messa in Coena Domini si assiste alla lavanda dei piedi dei discepoli, solitamente rappresentati da ragazzi che ricevono del pane a forma di ciambella che, una volta spezzettato, viene offerto in cambio di una regalia. Il pezzo di pane, considerato un amuleto, viene esposto sul balcone, sulla finestra o (durante i temporali estivi) all'esterno dell'abitazione degli agricoltori, per scongiurare le grandinate che altrimenti rovinerebbero il grano prima della mietitura. Dopo la messa, l'Eucaristia viene deposta nell'altare della reposizione, luogo in cui questo sacramento viene adorato. Gli altari, meglio noti come "Sepolcri", sono visitati in numero di tre (le ore di agonia di Gesù), cinque (i giorni della sua morte, il numero delle sue piaghe e quello degli strumenti della sua crocifissione) o sette (il numero delle sue parole sulla croce). Durante il giovedì vengono inoltre "legate" le campane; un tempo la mattina del sabato, oggi a mezzanotte dello stesso giorno, tutte le campane della città vengono nuovamente sciolte a distesa.
- Venerdì santo: al mattino vi è la processione dei "Misteri" che parte dalla chiesa dell'Addolorata, al pomeriggio ha luogo la processione della "Desolata" dalla chiesa di Sant'Agostino, e la sera si celebra la processione del "Cristo morto" (anche detta del "Cristo rosso"), che parte dalla chiesa del Purgatorio. Ogni confraternita durante la processione porta in giro i gruppi sacri rappresentanti la passione di Cristo. Le confraternite sono precedute da un Cristo rosso (a cui si deve l'altro nome del rito), ovvero un confratello vestito di rosso con cingolo di corda e croce sulle spalle. La persona che solitamente impersona Cristo è un emigrante, coperto da un cappuccio rosso, la cui identità rimane ignota anche dopo la sua partenza.
- Sabato Santo: in mattinata dalla chiesa di Sant'Antonio esce la processione delle tre Marie a cura della Confraternita della Pietà.[16] [44]
- Domenica di Resurrezione: nella cattedrale viene celebrato il solenne pontificale.
Festa patronale diocesana della Madonna di Ripalta (6-9 settembre)
Il rito dell'8 settembre è senz'altro una delle feste religiose più sentite dalla cittadinanza, l'intero Corso è illuminato e decorato a festa da piazza Castello fin oltre il convento dei Cappuccini. La festa dura quattro giorni ed è caratterizzata da grandiose luminarie in tutta la città, bande che girano per il paese, orchestre che suonano in piazza e dal concerto di un cantante di musica leggera.
Si inizia il 6 settembre: a conclusione di un devoto novenario che richiama pellegrini e devoti da ogni parte della diocesi, alle ore 23 nella cattedrale inizia la celebrazione solenne dell'ascensione in trono dell'icona bizantina.
Il giorno 7 settembre, giorno di vigilia: se cade dal lunedì al sabato, la sera, alle ore 19.30, apertura in cattedrale della festa con i solenni vespri pontificali. Vi partecipa tutto il clero diocesano, ministri istituiti e congregazioni. Se cade di domenica si celebra la Santa Messa presieduta dal vescovo.
L'8 settembre, solennità della Natività della Vergine Maria, festa della Madonna di Ripalta. Sante messe dalle prime ore del mattino in cattedrale. Molto atteso il solenne pontificale del vescovo, con tutto il clero diocesano e le congregazioni religiose, autorità civili e militari. La sera, se la festa è preceduta dalla domenica, prima della processione si celebrano i vespri pontificali. Vi è dunque una grande processione, con il carro trionfale donato dal cavaliere Giuseppe Pedone, che trasporta l'icona della Madonna, preceduto dalle confraternite e seguito dalle autorità civili, religiose e dalla banda. A mezzanotte si susseguono tre spettacoli di fuochi pirotecnici.[45] [46]
Il 9 settembre è dedicato alla fiera del bestiame e dell'agricoltura la mattina; mentre la sera, dalle 21.30 in poi vi è uno spettacolo di musica leggera con cantanti di fama nazionale.
Il 28 aprile del 1503 Cerignola fu teatro dello scontro decisivo per il possesso dell'Italia meridionale. In località "Tomba dei Galli", francesi e spagnoli si fronteggiarono nel conflitto noto come battaglia di Cerignola, che vide la vittoria degli iberici guidati da Consalvo da Cordova. Per ricordare questo avvenimento, dal 1994 si organizza in città la "festa al Borgo Antico", in cui un corteo storico rievoca l'ingresso del comandante ispanico in città. Al corteo si affiancano numerosi altri eventi, tra cui: un torneo nazionale per sbandieratori, mercatini di oggetti antichi, una sagra dei prodotti tipici, mostre estemporanee di pittura, concerti itineranti di musica antica, una festa di strada con giullari, trampolieri e mangiafuoco ed il palio della carrera Attualmente la Festa al Borgo Antico risulta sospesa.[46]
Cerignola Bella
L'evento, organizzato con il patrocinio di: Comune, Provincia e Regione, si protrae per tutta l'estate ed è caratterizzato da decine di spettacoli che spaziano dalla musica al teatro, passando per il cinema e la danza. Gli spettacoli coinvolgono l'intera città, infatti tutti i quartieri ed i borghi sono interessati da eventi appartenenti al cartellone della manifestazione.[47]
RADC Summer Festival
La manifestazione è nata nel 2006 e viene organizzata dall'associazione culturale "Radici" con il patrocinio dell'amministrazione comunale; si colloca all'interno della programmazione dell'estate cerignolana e prevede show teatrali e proiezioni di film all'aperto. L'evento clou è rappresentato dal concerto di un gruppo rock.
Festa del lavoro (1° maggio)
In occasione della festa dei lavoratori, le diverse categorie professionali sfilano con i propri arnesi da lavoro portando in una sorta di laica processione l'icona del sindacalismo: Giuseppe Di Vittorio.[48]
Fiere
- Fiera bacino dell'Ofanto (1-10 dicembre):la manifestazione, nata nel 1996, è organizzata da imprenditori locali ed ha lo scopo di promuovere le produzioni tipiche; all'interno dell'area fieristica gli espositori mostrano difatti il meglio delle merci da loro prodotte e commercializzate.[49]
In città si organizza inoltre la:
- Fiera Agricola (9 settembre)
Geografia antropica
Urbanistica
Il tessuto urbano della città si è ampliato nel corso dei secoli a partire dal decentrato borgo antico per poi espandersi progressivamente fuori dalla cinta muraria. La struttura del centro storico presenta tutte le caratteristiche di un centro medievale sviluppatosi sulle ceneri di un vecchio abitato romano; questa tesi è avvalorata ad esempio dalla mancanza di elementi radiocentrici che caratterizzano i borghi appartenenti a questo periodo storico e che lasciano il posto ad elementi di ortogonalità caratteristici dei tessuti urbani sviluppatisi su schemi preesistenti.
Durante il XV secolo si assistette ad una prima espansione della città fuori dalle mura in direzione est e sud, in coincidenza della quale si verificò anche un modesto aumento demografico; appartengono a questo periodo il piano delle Fosse Granarie, la chiesa del Purgatorio, il palazzo del Gesù ed i conventi dei Carmelitani e dei Conventuali. Nel XVII secolo una seconda espansione interessò ancora la parte meridionale della città, e crebbe ulteriormente il numero di edifici religiosi, a cui si aggiunsero la chiesa ed il convento dei Domenicani e dei Cappuccini.
Nel XVIII secolo si susseguirono molteplici eventi nefasti, come il terremoto che nel 1731 danneggiò irrimediabilmente gran parte delle costruzioni civili e religiose più antiche. La ricostruzione si ebbe a partire dalla seconda metà del Settecento e fu caratterizzata da un'espansione caotica e non uniforme fuori dalle mura. Alcuni accadimenti storici, come l'abolizione della Regia Dogana della Mena delle Pecore di Foggia, generarono poi un forte flusso migratorio proveniente dai paesi limitrofi, tale che la città continuò la sua espansione, ancora una volta verso est, arricchendosi di importanti edifici quali, tra gli altri: il Teatro Mercadante, la scuola agraria, l'ospedale, la stazione ferroviaria e la maestosa cattedrale.
La struttura urbanistica al di fuori del nucleo originario della città è di impianto a scacchiera ottocentesco.[16] [17] [18] [19]
Frazioni
Demografia delle frazioni di Cerignola, ISTAT 2001.[50]
| Località | m s.l.m. | Popolazione |
|---|---|---|
| Angeloni | 15 | 61 |
| Borgo Libertà | 252 | 102 |
| Borgo Tressanti | 22 | 46 |
| Cerignola Campagna | 60 | 49 |
| Moschella | 111 | 63 |
| Case sparse | - | 2.316 |
Economia
Il settore primario risulta essere la maggiore risorsa economica della città. Di particolare rilievo è il comparto agro-alimentare, fulcro dell'economia cittadina, la cui struttura produttiva è rappresentata soprattutto da viticoltura, olivicoltura, orticoltura e cerealicoltura.
La superficie totale del territorio comunale utilizzata in campo agricolo è notevole, ciò a dimostrare l'importante ruolo che riveste l'agricoltura nell'ambito dell'economia locale. Stando al quinto censimento dell'agricoltura,[51] la superficie agricola totale utilizzata nel comune ammonta a 49.146,36 ettari, il più alto valore non solo a livello provinciale ma anche a livello regionale.
Cerignola, insieme ad un'altra trentina di comuni, fa parte del comitato nazionale "Città delle pesche",[52] il cui scopo è promuovere le produzioni locali. La città è anche il territorio di riferimento per la coltivazione dell'oliva "Bella di Daunia - varietà Bella di Cerignola", prodotto che si fregia del marchio D.O.P. a partire dal 2000. La denominazione garantisce che l'olio è prodotto con olive locali, che ne esaltano le caratteristiche organolettiche tipiche come, ad esempio: aspetto velato, colore verde con riflessi gialli, odore fruttato di buona densità, sapore di oliva appena franta con piacevole nota amarognola e piccante. Questa varietà autoctona di oliva, esportata sin dai primi del Novecento, risulta essere un'attività molto importante e redditizia per la città. Cerignola è anche membro della "Associazione Nazionale Città dell'Olio".[53] L'allevamento (che interessa suini, ovini, bovini e pollame) è molto sviluppato tanto da rappresentare un'altra importante risorsa economica.
Il settore secondario è in crescita: sempre più numerose sono infatti le aziende che si occupano della trasformazione dei prodotti agricoli. Si sta assistendo quindi alla nascita di un nutrito numero di industrie vinicole, olearie e conserviere (a cui si aggiungono molini e pastifici) che stanno contribuendo allo sviluppo di questo settore. Spesso il risultato delle lavorazioni di queste aziende è esportato, attraverso i grandi marchi della distribuzione, fuori dai confini regionali, a riprova dell'apprezzamento di cui godono e della validità dei prodotti.
Tra i vini di maggior pregio prodotti nel territorio di Cerignola, ci sono le varietà: Rosso di Cerignola e Rosso di Cerignola riserva, entrambi a Denominazione di Origine Controllata. Rilevante è la lavorazione del ferro battuto da cui si producono oggetti di uso domestico e soprammobili.[54] Le industrie si concentrano nei comparti alimentari, meccanici, dei materiali da costruzione, dell'abbigliamento e del mobile.[55]
Il settore terziario è ben sviluppato anche grazie alla posizione strategica della città rispetto alle principali vie di comunicazione su strada e su rotaia; quest'ultimo aspetto non può che favorire gli scambi nazionali ed internazionali. A supporto del settore primario si affiancano numerose aziende di servizi, il cui scopo è la valorizzazione delle produzioni locali al di fuori del territorio di appartenenza.[56]
A Cerignola è stato inoltre realizzato un interporto, il cui scopo è l'organizzazione del traffico delle merci di un vasto territorio interprovinciale all'interno del quale operano numerose imprese che lavorano nel settore agroalimentare. L'interporto si propone come soluzione insediativa per piccole e medie imprese. La struttura logistica, la cui superficie è pari a 450.000 mq,[57] a pieno regime rappresenterà un'infrastruttura completa per l'interscambio delle merci: sarà infatti collegato alla rete ferroviaria nazionale attraverso gli scali merce di Incoronata e di Foggia, con il porto di Manfredonia, con l'aeroporto di Foggia e con la Strada Statale 16.
Cerignola fa parte del consorzio ASI di Foggia, il cui è scopo è favorire lo sviluppo imprenditoriale affiancando enti pubblici ed aziende. La città rientra nell'Agglomerato di Cerignola-San Ferdinando di Puglia, un polo industriale che si estende su una superficie di 2.220.000 mq,[58] adiacente l'Interporto di Cerignola, che fornisce supporto allo sviluppo dei comuni del Basso Tavoliere.
Le oltre seimila aziende agricole realizzano una produzione notevolissima (il cui valore aggiunto supera i 100 milioni di euro), che alimenta un cospicuo comparto agroindustriale nel quale è impegnato il 40% della popolazione attiva. Le attività industriali occupano circa 1.000 unità, con una prevalenza delle industrie alimentari e di quelle del vestiario. Le costruzioni ne occupano quasi 600; il commercio circa 1.800; i servizi più di 1.000. È cospicua la presenza di pubblici dipendenti: quasi 3.000 unità. Le società di capitale sono numerose: 191, che costituiscono il 6% delle imprese non agricole. Sono diffuse in tutti i rami produttivi. Il tasso di ricambio delle ditte è ottimale: a ogni impresa che cessa l'attività corrisponde la nascita di ben due nuove. Grave si rivela essere la situazione occupazionale, infatti la percentuale dei disoccupati è al di sopra della media provinciale.[59]
Infrastrutture e trasporti
La città, sin dal XVI secolo, è al centro di una fitta rete di collegamenti sia su strada che su rotaia, è infatti raggiungibile attraverso la stazione ferroviaria, posta fuori dal centro abitato, o in alternativa attraverso i suoi due caselli autostradali. La città è inoltre attraversata da diverse strade provinciali e statali che permettono di raggiungere facilmente il centro abitato.
Strade
Cerignola dispone di due caselli autostradali[60] attraverso cui è possibile raggiungere tutte le principali città italiane. Il casello di Cerignola est si trova sull'Autostrada A14 Bologna-Taranto, mentre quello di Cerignola ovest si trova sull'Autostrada A16 Napoli-Canosa. Ai due ingressi autostradali si aggiungono da nord, in senso orario, le seguenti arterie: Strada Statale 545 Rivolese per Manfredonia, Strada Provinciale 68 “circum-cerignolese nord", Strada Provinciale 62 per Trinitapoli, Strada Statale 16 Adriatica per Bari, Strada Provinciale 95 Estarmurale di Cerignola per Canosa-Bari (ex SS 98), Strada Provinciale 96 per Pozzo Terraneo e Capacciotti, Strada Statale 529 Ofantina per Melfi, Strada Provinciale 95 Candela-Cerignola e Strada Statale 16 Adriatica per Foggia.[16] [23]
La Strada Statale Adriatica aggira a nord la città, seguendo un percorso in variante, e costituisce la Tangenziale di Cerignola.
Ferrovie
In treno è possibile raggiungere la città attraverso la stazione impresenziata di Cerignola Campagna, distante circa 5 chilometri dal centro cittadino. La stazione, che si trova sulla linea Ancona – Lecce, è servita principalmente da treni regionali Trenitalia che effettuano corse sulla direttrice Foggia – Bari.
Autolinee
Compagnie di trasporto extraurbano garantiscono il collegamento dalla città verso le principali località a livello provinciale e regionale. Sono inoltre presenti compagnie nazionali ed internazionali che collegano Cerignola alle maggiori città italiane ed estere.[61]
Autolinee extraurbane che servono la città:
- Ferrovie del Gargano S.r.l.
- SITA S.p.A. (Società Italiana Trasporti Automobilistici)
Autolinee nazionali e internazionali:
- Baltour S.r.l.
- Eurolines
- Marino S.r.l.
- Marozzi Viaggi e Turismo
- S.A.P.S. S.r.l.
- Segesta Autolinee
- Sena S.r.l.
Mobilità urbana
All'interno della città è possibile muoversi ricorrendo ad una delle cinque linee urbane che collegano le varie zone del centro abitato.[62] [63]
Amministrazione
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Gemellaggi
Cerignola è gemellata con:
- Vizzini, dal 1997 - gemellaggio culturale in occasione del cinquantesimo anniversario della morte del maestro Pietro Mascagni;
- Montilla, dal 2003 - in occasione del cinquecentenario della battaglia di Cerignola. Gli spagnoli erano guidati da Gonzalo Fernández de Córdoba, nato a Montilla;
- Nemours, dal 2003 - in occasione del cinquecentenario della battaglia di Cerignola. I francesi erano guidati da Louis d'Armagnac, duca di Nemours.
Cerignola ha stretto patti d'amicizia con:
Santi patroni
Madonna di Ripalta (8 settembre - patrono principale)
Sulle circostanze del ritrovamento dell'immagine aleggiano due diverse leggende; stando alla prima, l'icona fu rinvenuta da una banda di delinquenti nella boscaglia che, scambiandola per un tavolaccio, la utilizzò per battere il lardo. Un giorno il capo banda, errando nel vibrare un colpo, conficcò il coltello nella tavola e da lì ne fuoriuscì del sangue. A questo punto il brigante ed i suoi compari realizzarono che in realtà il tavolaccio era una raffigurazione della Madonna con in grembo Gesù, entrambi sfregiati per l'offesa ricevuta. La seconda versione narra che l'icona fu rinvenuta da alcuni boscaioli che pensarono di farne legna da ardere, ma al primo colpo d'ascia dall'icona cominciò a sgorgare sangue. Sul luogo del rinvenimento fu costruita una cappella e cominciarono i primi pellegrinaggi; essendo la chiesetta equidistante sia da Cerignola che da Canosa, le due città si contesero per molto tempo la proprietà del luogo. Il contenzioso fu risolto collocando il quadro su un carro trainato da buoi e facendo decidere loro ove recarsi; poiché il carro si mosse tre volte in direzione di Cerignola, il luogo divenne di sua proprietà.[23]
L'icona bizantina della Madonna di Ripalta è un dipinto su tela, disteso su due tavole di legno, che si ritiene risalga intorno all'anno 1100 d.C. Sulla tavola è raffigurata la Madonna seduta su un trono e con in grembo il bambino Gesù. Il suo nome lo deve al toponimo de ripis altis, cioè alla ripa alta sinistra del fiume Ofanto, a circa 9 chilometri da Cerignola, in cui è stata rinvenuta.
Nel 1859 la Madonna di Ripalta fu proclamata patrona principale della città e da allora si decise che l'icona dovesse risiedere sei mesi (dal secondo lunedì di ottobre al sabato in Albis, primo sabato dopo Pasqua) nell'antica cappella e gli altri sei mesi (dal sabato in Albis a ottobre) nella cattedrale della città: il Duomo Tonti. Viene festeggiata l'8 settembre.[23]
San Trifone Martire (1° febbraio - patrono minore)
La leggenda riporta che nel 1595 tutta la Puglia fu invasa dai bruchi, considerati nocivi per l'agricoltura. Un prete greco, che si trovava a Cerignola in quel periodo, consigliò alla popolazione ed al Clero di rivolgersi a san Trifone, come egli stesso aveva fatto in passato per allontanare le locuste. La popolazione, vista l'efficacia delle azioni del santo, cominciò a venerarlo come patrono e protettore della città, dedicandogli finanche una cappella; a distanza di tempo però l'interesse verso il santo svanì, al punto che monsignor Giovanni Sodo, per ridestare l'interesse della popolazione nei confronti di san Trifone, si premurò di far trasferire (per concessione di papa Benedetto XV) le reliquie del santo nella cattedrale, il 16 maggio 1927. Due anni dopo le reliquie furono deposte in un'urna di bronzo, donata dalla nobildonna Clementina De Nittis Gatti, conservata dal 1934 sotto l'altare della confessione del Duomo Tonti.
San Trifone, celebrato il 1° febbraio, è protettore minore della città ma patrono principale delle campagne e, a dimostrazione della devozione nei suoi confronti, la campana grande del Duomo Tonti presenta un'effige del santo a cui si affiancano quelle dei compatroni san Pietro Apostolo e Maria Santissima di Ripalta. Il santo è venerato nella parrocchia a lui intitolata costruita in zona Fornaci.[23]
San Pietro apostolo (29 giugno - patrono minore)
La scelta di Pietro apostolo come compatrono va attribuita al suo viaggio dalla Palestina a Roma, si ritiene infatti che per raggiungere la città eterna il santo sia sbarcato a Brindisi, percorrendo poi la via Traiana che passava a poca distanza da Cerignola. Qui si fermò a riposare all'undicesimo posto di cambio dei cavalli, dove sorse il casale di San Rocco. Verosimilmente, fu il santo a convertire al Cristianesimo la popolazione, che lo elesse per questo patrono della città. Il santo è venerato nella cattedrale a lui intitolata, meglio conosciuta come Duomo Tonti.[23] Viene festeggiato il 29 giugno.
Sport
Dopo un periodo buio, durato svariati anni, lo sport cittadino sta riassumendo un ruolo rilevante grazie anche ad alcune società sportive che stanno ottenendo buoni risultati nei rispettivi campionati. Alcune di queste infatti sono attualmente impegnate in campionati professionistici o semi-professionistici.
Calcio
- Unione Sportiva Dilettantistica Audace Cerignola, campionato di Promozione pugliese
- Unione Sportiva San Matteo, campionato di Seconda Categoria pugliese
Calcio a 5
- IPOMOR Cerignola, campionato di Serie C1 - girone A
Basket
- Polisportiva S.E. Mediterranea, campionato Promozione maschile
Pallavolo
- Polisportiva S.E. Mediterranea, campionato di Serie D femminile
- Associazione Sportiva U.D.A.S. Cerignola, campionato di Serie C e D maschile e Campionato di Serie C femminile
Impianti sportivi
- Il villaggio sportivo "Giovanni Paolo II" è una struttura di circa 30.000 mq che, una volta terminato, comprenderà 5 impianti sportivi: palabasket, palestra ginnica, palestra polivalente, piscina coperta semiolimpionica e piscina scoperta olimpionica. Nonostante il progetto risalga agli anni ottanta e sebbene i lavori furono avviati nel lontano 1983, ad oggi l'unico edificio completato è il palabasket "Nando Dileo", inaugurato il 1° aprile 2006, che ospita le partite interne della Polisportiva S.E. Mediterranea, militante in Prima Divisione maschile. [64] [65]
- Campo comunale "Domenico Monterisi": il progetto dello stadio Monterisi (originariamente campo polisportivo del Littorio) è stato realizzato a cavallo tra anni trenta e anni quaranta, periodo in cui il forte sviluppo che interessò la città delineò l'esigenza di avere un campo sportivo adeguato. Lo stadio, il cui progetto fu redatto dagli ingegneri Luigi e Tobia Reitani, su disegno di Federico Antonellis, era dotato di: tribuna coperta, gradinata, prato, spogliatoio, muro di cinta e pista di atletica. Successivamente alla caduta del regime, furono rimossi tutti i simboli fascisti che lo caratterizzavano; lo stadio fu inoltre intitolato al calciatore gialloazzurro Domenico Monterisi, nato a Cerignola il 5 dicembre 1920 e morto, per salvare un commilitone, il 24 febbraio 1946 durante la II Guerra Mondiale sul fronte greco-albanese. Lo stadio ha una capienza di circa 5.000 posti e attualmente ospita le partite casalinghe dell'Unione Sportiva Dilettantistica Audace Cerignola, squadra che milita nel campionato di Promozione pugliese.[66]
Cerignola e il cinema
Numerose sono le pellicole della commedia all'italiana in cui viene citata Cerignola. Si ricordano tra le tante: Roba da ricchi e Grandi magazzini con Lino Banfi, il Il Barbiere di Rio con Diego Abatantuono o ancora Febbre da cavallo - La mandrakata con Gigi Proietti. Inoltre, a Cerignola, alla fine degli anni cinquanta, fu interamente girato il film Gambe d'oro, con protagonista Totò.
Galleria fotografica
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Chiesa del Carmine, facciata
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Chiesa dell'Assunta, facciata
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Palazzo Carmelo (ex municipio), facciata
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Palazzo Manfredi, facciata
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Palazzo Pavoncelli, veduta
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Teatro Mercadante, facciata
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Vicolo del Borgo Antico (Terra Vecchia)
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Torre dell'orologio
Note
- ^ Dati ISTAT aggiornati al 31/07/2008.
- ^ a b Dati riferiti al censimento del 2001.
- ^ Annuario statistico regionale Puglia 2004.
- ^ Chiesa Cattolica Italiana, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 25-07-2008..
- ^ Ministero dell'Ambiente Servizio valutazione impatto ambientale.
- ^ Provincia di Foggia.
- ^ Italia.indettaglio.it.
- ^ Zone sismiche in Italia, dati Earth-prints (PDF), su earth-prints.org. URL consultato il 28-05-2008.
- ^ a b Biopuglia
- ^ a b La Capitanata.
- ^ Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani
- ^ Puglia punto com.
- ^ Descrizione a cura del sito Comuni Italiani.
- ^ Caratteristiche tecniche dell'emblema araldico fornite dal sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
- ^ Michele Orlando - Storia e società in Capitanata al tempo della Battaglia di Cerignola (28 aprile 1503) [2005]. (PDF), su bibliotecaprovinciale.foggia.it. URL consultato l'11-09-2008..
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- ^ a b c d e Istituto Tecnico Commerciale - Indirizzo Turistico "Dante Alighieri" di Cerignola - La Piantina della tua Città - Guida Turistica alla scoperta di Cerignola. Realizzato dagli alunni della 5^ A. Istituto Tecnico Commerciale "D. Alighieri" di Cerignola [2003].
- ^ a b c d e f g Partecipanti al progetto "La scuola adotta un monumento" - Cerignola - Monumenti Porte Aperte. Amministrazione Comunale, Fondazione Napoli Novantanove [1996].
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- ^ Cerignola, Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2007.
- ^ foto storiche sul sito del 461° stormo
- ^ a b Assessorato al Turismo della Provincia di Foggia.
- ^ a b c d e f g Gianvito Montemorra - La città di Cerignola - Piano delle Fosse 2005.
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- ^ L'Itinerario Antonino è giunto a noi sotto forma di diario di viaggio risalente al II secolo d.C.; l'Itinerarium Burdigalense, appunti di viaggio da Burdigala (l'odierna Bordeaux) a Gerusalemme, datato al 333 d.C. e infine la Tavola Peutingeriana, simile ad uno stradario, risalente al III secolo.
- ^ Comune di Cerignola - Assessorato alla Cultura - Itinerario Mascagnano. Comune di Cerignola [1997].
- ^ Sito ufficiale di Pietro Mascagni.
- ^ Istituto per le tecnologie della costruzione, sede di Bari - ITLAB.
- ^ Il D.M. del 5 luglio 1982 emesso dalla Sovrintendenza per i Beni Artistici, Archeologici e Storici della Puglia, su richiesta del Centro Studi e Ricerche "Torre Alemanna" del 31 luglio 1978, pone le Fosse sotto vincolo tutelativo.
- ^ Nel 1983 il complesso masseriale è stato sottoposto a regime di tutela con declaratoria di vincolo, quale bene monumentale.
- ^ Sito istituzionale della città di Cerignola - Torre Alemanna.
- ^ Parks.it.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
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- ^ a b Dati ISTAT aggiornati al 31/12/2006.
- ^ Touring Club Italiano - Guida d’Italia. Puglia, Milano [1978].
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Bibliografia essenziale
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- Luciano Antonellis, Cerignola - guida alla città, Cerignola, Comune di Cerignola - Provincia di Foggia - A.P.T. di Foggia, 1999 [1999].
- Gioacchino Albanese, Antonio Galli, Epigrafi romane a Cerignola, Fotografie di Antonio Galli e Nicola Pergola, Centro di Servizio e Programmazione Culturale Regionale, 1986.
- Scuola Elementare "Giosuè Carducci", "La Defizia" - Breve storia della Scuola Elementare Giosuè Carducci di Cerignola, A cura del gruppo del Carducci impegnato nel progetto, Cura Editoriale: Dott. Nicola Pergola (CRSEC Cerignola), Documenti ed immagini: Cosimo Dilaurenzo, Cerignola - Amministrazione Comunale, 1997.
- Scuola Media "Padre Pio", Palazzo Carmelo, A cura del gruppo impegnato nel progetto: "La scuola adotta un monumento", Cura Editoriale: Dott. Nicola Pergola (CRSEC Cerignola), Cerignola - Amministrazione Comunale, 1997.
- Comune di Cerignola - Assessorato alla Cultura, Itinerario Mascagnano, Comune di Cerignola, 1997.
- Istituto Tecnico Commerciale - Indirizzo Turistico "Dante Alighieri" di Cerignola, La Piantina della tua Città - Guida Turistica alla scoperta di Cerignola, Realizzato dagli alunni della 5^ A, Istituto Tecnico Commerciale "D. Alighieri" di Cerignola, 2003.
- Partecipanti al progetto "La scuola adotta un monumento", Cerignola - Monumenti Porte Aperte, Amministrazione Comunale, Fondazione Napoli Novantanove, 1996.
- InCerignola.biz, Storia della città, su incerignola.biz.
- Stradalarga.com, Storia della città, su stradalarga.com.
- Gianvito Montemorra, La città di Cerignola, su rilievo.poliba.it, 2005.
- Sito istituzionale del Comune di Cerignola, Storia della città e informazioni sul complesso monumentale di Torre Alemanna, su comune.cerignola.fg.it.
- InCerignola.biz, Storia della città e riti, tradizioni ed eventi cerignolani, su incerignola.biz.
- OTRS N° 2007121210022007 - Testi e foto sulla città, su ba.itc.cnr.it, 2005.
Voci correlate
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