Regno di Grecia

stato europeo esistito tra il 1832 e il 1924 e il 1935 e il 1974
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Il Regno di Grecia (in greco: Βασίλειον της Ελλάδας, Vasìlion tis Elàdas) era uno stato creato nel 1832 alla Conferenza di Londra dalle grandi potenze (il Regno Unito, la Francia e l'Impero russo). Venne internazionalmente riconosciuto nel Trattato di Costantinopoli, dove gli venne assicurata anche l'indipendenza dall'Impero Ottomano. Nacque dal governo provvisorio greco dopo la Guerra d'indipendenza greca, e durò fino a 1924, quando la monarchia fu abolita, e fu dichiarata la seconda repubblica ellenica. Il Regno fu ripristinato nel 1935, e durò fino a 1974, quando, venne rimpiazzato da sette anni di dittatura militare, seguita dall'attuale repubblica.

Casata dei Wittelsbach

I greci erano insorti contro l'Impero Ottomano nel 1821, conducendo una lotta che durò fino al 1829. La Grecia era comandata dal 1828 dal conte Giovanni Capodistria, ma dopo il suo assassinio nel 1831 il paese precipitò nella guerra civile. In questo scenario, le grandi potenze decisero di fare della Grecia un regno. Alla convenzione di Londra del 1832, la Gran Bretagna, la Francia e la Russia proposero come candidato al trono greco il diciassettenne principe Otto della casata di Wittelsbach che divenne il primo dei re della Grecia. Otto era minorenne quando arrivò in Grecia e così un consiglio di reggenti tenne il potere in suo nome fino al 1835. In quell'anno Otto cominciò un periodo di assoluta monarchia in cui selezionò un consulente (solitamente bavarese) che servisse come presidente del Consiglio di Stato.

Rivoluzione del 3 settembre

Nel 1843, l'insoddisfazione pubblica contro il re Otto ed la "bavarocrazia" era giunta ad un punto insostenibile, ed il popolo cominciava a richiedere una costituzione. Inizialmente Otto rifiutò di accordarla, ma appena le truppe tedesche furono ritirate dal regno, ci fu un colpo di stato militare. Il 3 settembre 1843 la fanteria, condotta dal Colonnello Dimitrios Kallergis ed il famoso capitano di Rivoluzione Ioannis Makriyannis si riunirono nella piazza di fronte al palazzo reale ad Atene. La ribellione rifiutò di disperdersi fino a quando il re non avesse ceduto e concesso una costituzione che ammettesse cittadini greci nel consiglio, che costituisse un'assemblea nazionale e permanente. Re Otto cedette alla pressione e accettò le richieste della folla.

Casa di Oldenburg-Glücksburg

Dopo che Re Otto venne deposto nel 1862, il diciassettenne principe William di Danimarca fu nominato al trono come monarca costituzionale con il nome di Giorgio I. Regnò per 50 anni, e il suo regno viene ricordato per l'espansione dei confini territoriali della Grecia (per la nomina alla corona, il Regno Unito cedette le Isole Ionie alla Grecia), il progresso economico e l'accettazione del concetto che il governo dovrebbe essere capeggiato dal leader del partito che ha ricevuto più voti alle elezioni, e non nominato dal re. Ciononostante, Re Giorgio I fu piuttosto attivo in politica. Venne assassinato nel 1913 in Tessalonica, territorio che era stato recentemente annesso alla Grecia in seguito alla vittoria greca nella prima guerra balcanica.

Re Giorgio I fu succeduto dal figlio, Costantino, che si era distinto come leader militare nella politica greca di espansione militare. Studiò in Germania e sposò Sofia, la figlia del Kaiser. Costantino fu percepito come pro-tedesco, in opposizione al primo ministro Eleftherios Venizelos, che sosteneva la Triplice Intesa. Questa impressione generale venne ulteriormente accentuata dai palesi sforzi del re per mantenere la Grecia neutrale nella Prima Guerra Mondiale. Gli alleati della Triplice Intesa appoggiarono Eleftherios Venizelos e, dopo un periodo noto come Scisma Nazionale, durante il quale due governi separati e distinti furono stabiliti ad Atene e Tessalonica, la Grecia si unì alla Triplice Alleanza e Re Costantino fu costretto ad abdicare in favore di suo figlio, Alessandro nel 1917. La Grecia fu ricompensata per il suo appoggio ai vincitori della guerra con i territori in Asia Minore attorno a Smirne. Re Alessandro morì nel 1920 per un morso di scimmia e suo padre ritornò come re. Dopo la disastrosa guerra Greco-turca del 1919-1922, Re Costantino fu nuovamente deposto e morì in esilio in Sicilia.

 
Versione di Guerra dell'Insegna Navale del Regno della Grecia

Re Costantino fu succeduto dal suo figlio maggiore, Re Giorgio II, che lasciò il paese nel 1924 quando venne proclamata la Seconda Repubblica Ellenica. Nel 1935 un colpo di stato militare capeggiato dal generale Georgios Kondylis abolì la Repubblica, ed inscenò un plebiscito che approvò la restaurazione della monarchia. Re Giorgio II ritornò nel paese, dove sostenne di conseguenza il regime dittatoriale di Metaxas. Durante il Battaglia dell'invasione della Grecia di Grecia nel 1941, fuggì con il governo in Egitto. Ritornò in Grecia nel 1946 e regnò fino alla morte, nel 1947.

Re Giorgio fu succeduto dal suo ultimo fratello, Re Paolo I, che regnò dal 1947 fino alla morte, nel 1964. Suo figlio, Re Costantino II rimase al trono finché fu esiliato dopo un tentativo di contro-colpo di stato contro la giunta militare nel dicembre 1967. La giunta militare nominò un reggente fantoccio al posto del Re ed alla fine inscenò un plebiscito nel 1973, che portò all'abolizione illegale della monarchia. Georgios Papadopoulos divenne il nuovo Presidente della Grecia il 1 giugno 1973.

Il governo della giunta militare terminò l'anno seguente, ma il re Costantino II non ritornò al trono. La questione della sua restaurazione fu sottoposta ad un altro plebiscito nel dicembre del 1974: il 69% di greci votò per la definitiva abolizione della monarchia.

Elenco dei Re di Grecia

Nota: le date indicano i periodi di reggenza.

L'erede

Durante il regno, l'erede designato portava il titolo di Diadochos, un titolo esclusivo, come quello di "Delfino" in Francia (ma non collegato ad alcun territorio). Durante la dinastia Glücksburg, l'erede godeva anche del titolo di "Duca di Sparta".

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