Regio istituto tecnico

tipo di scuola tecnica secondaria nel Regno d'Italia (1861-1923)

Il Regio Istituto Tecnico era un tipo di scuola tecnica superiore attiva nell'Ottocento fino alla Riforma Gentile del 1923 indirizzata a coloro che volevano diplomarsi ed eventualmente proseguire con studi universitari scientifici (Ingegneria, Chimica, Matematica, Architettura, Fisica etc...). I Regi Istituti Tecnici non devono essere confusi con i moderni Istituti Tecnici Industriali e Commerciali il cui scopo principale è quello di formare maestranze qualificate che, nella maggior parte dei casi, non accedono agli studi universitari.

Tra l'inizio e la fine dell'Ottocento furono istituiti in Italia numerosi Regi Istituti Tecnici.

Storia

I Regi Istituti Tecnici sorsero principalmente in alcune città dell'Italia centro-settentrionale nella prima metà dell'Ottocento. Si trattava di scuole, soprattutto per le sezioni fisico-matematica ed industriale meccanico-metallurgica, oggi note con il termine "di eccellenza" che preparavano i giovani agli studi universitari scientifici. Furono principalmente attivi in quelle città in forte sviluppo industriale (Torino, Firenze, Terni, etc.) che necessitavano di quadri dirigenziali preparati e competenti e per i quali la preparazione classica diffusa in Italia per le classi dirigenti non risultava idonea. Queste scuole ed in particolare le due sezioni sopra riportate richiamavano allievi da ogni parte d'Italia e possono essere senza dubbio paragonate ai moderni corsi universitari triennali. Le sezioni Agrimensura e Commerciale-Ragioneria non consentivano invece l'accesso all'università e formavano gli allievi nelle professioni di geometra e ragioniere. Con la Riforma Gentile del 1923 i Regi Istituti perdono la sezione Fisico-Matematica, trasformata in Liceo Scientifico e la sezione Industriale. Le Sezioni Industriali vennero infatti progressivamente chiuse in tutta Italia oppure vennero adattate alla formazione di tecnici non laureati attraverso la trasformazione in Istituti Tecnici Industriali, con una preparazione quasi completamente pratica e non più principalmente teorica e scientifica. La chiusura di queste sezioni a seguito della Riforma Gentile fu un grave errore, considerando anche che in altri paesi europei (specialmente in Germania e Francia) queste scuole si svilupparono ulterioremente dando vita alle celebri scuole universitarie politecniche, che hanno contribuito in maniera determinante alla formazione dei tecnici e degli ingegneri. Le altre sezioni dei gloriosi Regi Istituti Tecnici, quella di indirizzo Amministrativo e quella per Geometri, si resero autonome negli anni successivi al 1923 formando rispettivamente l'Istituto Tecnico Commerciale e quello per Geometri .

Le sezioni dei Regi Istituti

Gli Istituti erano di solito suddivisi in quattro sezioni:

  1. Sezione Fisico Matematica
  2. Sezione di Agrimensura
  3. Sezione di Commercio e Ragioneria
  4. Sezione Industriale Meccanico-Metallurgica

Il Corpo Docente

I Regi Istituti Tecnici sorsero principalmente in alcune città italiane in forte sviluppo industriale (Torino, Terni, Firenze, etc.), ma il loro numero, perlomeno intorno al 1850, non superò il totale di una decina di istituti. Divennero quindi dei centri di formazione a livello interregionale che richiamavano allievi da ogni parte d'Italia. Il corpo docente risultava estremamente qualificato. Si trattava di ingegneri e tecnici, nella maggior parte dei casi formatisi all'estero, molti dei quali finirono la loro carriera in cattedra di importanti università italiane o furono chiamati a far parte di prestigiose accademie (Accademia dei Lincei, etc.). E' questo il caso di Ippolito Langlois a Fermo, Luigi Corradi e Gaetano Scorza a Terni, Germano Sommeiller a Torino.

Il Regio Istituto Tecnico di Fermo

Il Regio Istituto Tecnico di Fermo sorse nel 1854 come opera pia grazie al conte Gerolamo Montani e immediatamente dopo il fatto unitario si trasformò in Instituto Tecnico grazie all'interessamento del sindaco di Fermo Ignazio Trevisani e dell'architetto Giovanni Battista Carducci. Nel 1861 venne fondato l'Istituto d’Arti e Mestieri per le Marche. Nel 1863, per portare la scuola a livelli d’avanguardia in campo nazionale nell'ambito dell'istruzione tecnica, fu chiamato a dirigerla Ippolito Langlois. Egli trapiantò a Fermo la tradizione delle “Écoles d’Arts et Métiers” tipica delle scuole tecniche francesi e nel 1884 trasformò la scuola in Regio Istituto Industriale. Tra i docenti illustri dell'Istituto si ricordano Giovanni Giorgi, Temistocle Calzecchi Onesti.

Il Regio Istituto Tecnico di Firenze

Il Regio Istituto Tecnico Toscano venne fondato nel 1853 da Leopoldo II di Lorena per impartire insegnamenti di chimica, fisica, geometria, storia naturale, meccanica, metallurgia. Il 29 novembre 1861, in seguito alla riorganizzazione delle scuole ad indirizzo tecnico professionale dato dalla legge Casati l'istituto passò in carica al Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio assumendo nel 1863 il nome di Istituto Tecnico di Firenze e poi nel 1872 di Istituto provinciale di Firenze con i corsi di agronomia e agrimensura, commercio e ragioneria, meccanica e costruzioni, fisica e matematica.

Il Regio Istituto Tecnico di Terni

Con la forte industrializzazione della seconda metà dell'Ottocento che coinvolse la città di Terni conseguente l'apertura delle acciaierie (1884) e di altre importanti socientà industriali fu necessario istruire i giovani nelle attività professionali di tecnico e di dirigente. La situazione dell'istruzione a Terni risultava in questo periodo estremamente grave, mancando un qualsiasi tipo di scuola tecnica superiore. All'indomani dell'annessione al Regno d'Italia, nel 1861, fu istituito il Regio Istituto Tecnico (che in seguito diede vita all'Istituto Tecnico Industriale, Istituto per Geometri e Liceo Scientifico), uno dei primi quattro in Italia, che verso la fine dell'Ottocento, sotto la guida del prof. Luigi Corradi, divenne rinomato attraendo giovani da ogni parte d'Italia. Fu una scuola di eccellenza nel centro Italia e molti dei diplomati, soprattutto quelli provenienti dalla sezione Fisico-Matematica ed Industriale, completavano i propri studi al Politecnico di Milano e in altre importanti università italiane. Tra i professori dell'Istituto si ricorda Gaetano Scorza.


Il Regio Istituto Tecnico di Torino

La storia dell'Istituto Germano Sommeiller, uno dei più antichi istituti d'Italia, è strettamente congiunta alle vicende politiche, socioeconomiche e culturali della città di Torino. Le origini dell'Istituto risalgono al 1805 con l'istituzione della scuola civica "per misuratori" (geometri). La vera data di fondazione è, però, il 16 novembre del 1852, quando una convenzione tra Governo e il Municipio di Torino trasformò la scuola in "Regio Istituto Tecnico di Torino". Nell'anno scolastico 1853-54 l'Istituto cominciò regolarmente a funzionare con il primo corso, sotto la presidenza di G. Moris. Nel 1859 la legge Casati, con decreto del 13 novembre, modificò i corsi commerciali e industriali e l'Istituto,sotto la guida del preside Ascanio Sobrero già insegnante di chimica della scuola, divenuto celebre per avere inventato la nitroglicerina, si rimodellò su tre sezioni: commerciale, per geometri e fisico-matematica.

Bibliografia

  • Bressan, C. "L'istruzione tecnica in Italia nel 1889" Parma : G. Ferrari, 1890.
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  • Corradi, L. "Della istituzione di una Scuola di Meccanica Industriale e Metallurgia presso il Regio Istituto Tecnico di Terni", Terni, 1884.
  • Nanni, T., Panfili, O. "L'istruzione tecnica", in Storia Illustrata delle città dell'Umbria.
  • Pozzi, A. "L'istruzione tecnica e l'educazione popolare in Italia : discorso .." Torino : tip. C. Favale e C., 1873.
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  • Sacchetto, A. "Il punto sulla situazione della istruzione tecnica e professionale in Italia" Roma : Tip. F.lli Palombi, 1962
  • Unione italiana delle camere di commercio industria e agricoltura, "Caratteri e struttura dell'istruzione tecnica e professionale nelle provincie d'Italia", Milano : Giuffre, 1961