Sialkot
La storia
là è varie fonti che seguono le origini della città di Sialkot ma l'autenticità di molte di queste fonti varia. Le fonti storiche di meno-certe circa le origini della città sono state derivate dalle tradizioni orali basate su credenza locale antica che, la maggior parte dei storici concordano, sono piene delle inesattezze, delle leggende inventate e dei fatti errati. Questi, ciò nonostante, sono dichiarati qui. I riferimenti storici più certi e convalidati concernenti la città resalgono a 327 BCE in cui è stato dichiarato che la città è dell'origine persiana e/o greca. Gli scavi durante la zona hanno rivelato i grandi importi delle monete greche, delle tempie antiche di Zoroastrian e di parecchi stupas buddisti. Le antichità di Sialkot inoltre sono state discusse dal sir Alexander Cunningham nei suoi rapporti Archaeological, in II, in 21, in 22 ed in XIV di indagine, 44 - 47.
Era di Vedic
alcuni dei riferimenti più non fidati a Sialkot sono accennati in scriptures antichi e le tradizioni orali, queste dichiarano che Siálkot si crede per essere fondato da Raja Sul o (Shalya), imperatore di Madradesa e del fratello di Madri, seconda moglie dell'imperatore Pandu e madre a Nakul e a Sahadeva. Era lo zio del Pandavas, di cui gli atti eroici sono registrati nel Mahábhárta epic. Dopo la sua morte, circa 5000 anni fa, ci è una tradizione che il dynasty ha continuato per circa 1500 anni. Il flusso stagionale, conosciuto come il Aik Nala, che ancora attraversa la città, è stato accennato nel Upanishads. Verso la fine del periodo di Vedic (C. 1500 - C. 200 B.C.E.), Sákala (Siálkot) erano il capitale di Madras (Brihadaranyaka Upanishad). Sákaladvipa (isola di Sákala) era il nome del doáb (terra che si trova fra due fiumi) fra Chandrabhága (Chenab) e Irávati (Ravi). In quei giorni in anticipo, Sákala è stato fissato con le foreste spesse ed è stato abitato tramite una corsa pastoral denominata Yahars o Yirs.