Aqua Mirabilis

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Il termine latino Aqua Mirabilis (in italiano Acqua Mirabile, in francese Eau Admirable) è divenuto da almeno 500 anni una dicitura generica per indicare una categoria di acque contenenti sostanze differenti al loro interno.

A partire dal XVII secolo questo termine viene utilizzato sempre più per indicare acque alcooliche le quali trovano impiego in qualità di prodotti medicinali, cosmetici e della profumeria. Si tratta di una dicitura collettiva e non di un´espressione per acque dalla composizione nota e costante.

Dietro al nome Aqua Mirabilis si cela un vasto numero di ricette che si distinguono fra loro nella composizione.

I primi rimandi a proposito dell´Aqua Mirabilis si ritrovano, oltre che in altre, nelle seguenti fonti:

  • "un tesoro preziosissimo" Philliatri, 1555, Zurigo
  • Timotheo Rosselo: Della summa de secreti universali in ogni materia, Venezia, 1580
  • Aqua Mirabilis di Arnoldus Villanovani: Philosophi et Medici summi opera omnia, Basilea, 1585
  • Philipus Hermanni in: Constrich Distillierboeck, Utrecht, 1596
  • Aqua mirabilis Langii in: Pharmacopoea Augustana, jussu et auctoritata Amplissimi Senatus, Augustae Vindellicorum, 1622

Per mezzo di una dicitura aggiuntiva si passò dal concetto generico alla denominazione di un prodotto definito. Solo dopo l´aggiunta di un nome infatti si ottenne un marchio (come ad esempio Aqua mirabilis Langii, Aqua mirabilis Farina).

Questo termine generico è dunque un iperonimo per indicare tutte le acque alcooliche e non alcooliche che spaziano dalle acque medicinali come lo spirito di melissa e le acqueviti, passando per le tinture omeopatiche, fino ad arrivare all´Eau de Cologne (Acqua di Colonia), all´Eau de Parfum, al profumo, all´After Shave e alle acque per il viso.