Vauro

disegnatore, editore e personaggio televisivo italiano

Vauro Senesi noto semplicemente come Vauro (Pistoia, 24 marzo 1955) è un giornalista e disegnatore italiano.

Vauro nel 2008

Biografia

È stato allievo di Pino Zac, con il quale nel 1978 ha fondato Il Male. Dal 1986 al 2006 è stato editorialista e vignettista de il Manifesto, collaborazione che prosegue tuttora in maniera più saltuaria. Le sue vignette sono state pubblicate sulle più importanti testate italiane e estere: Satyricon, Linus, Cuore, I Quaderni del Sale, L'Heco des Savanes, El Jueves e Il Diavolo. È stato direttore del settimanale satirico Boxer, collaboratore del Corriere della Sera e di Smemoranda. Nel 1996 ha vinto il Premio di Satira politica di Forte dei Marmi.

Attualmente è vignettista e inviato di PeaceReporter.net e collabora con la ONG Emergency, occupandosi dell'informazione e della comunicazione. È membro del Comitato Centrale del Partito dei Comunisti Italiani.

Nel 1994 è stato querelato dalla senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati per una vignetta pubblicata sul settimanale Il Venerdì di Repubblica, insieme al direttore responsabile del periodico. È stato assolto nel 1998 con sentenza di terzo grado[1].

Dal 14 settembre 2006 è ospite fisso, assieme a Marco Travaglio, nella trasmissione televisiva di informazione Annozero condotta da Michele Santoro, cui contribuisce leggendo una serie di vignette nei minuti finali di ogni puntata. Alla fine dello stesso anno aderisce alla mostra di vignette satiriche MafiaCartoon organizzata dall'ARCI.

Nel 2008 ha presenziato a mostre di fumetti, sempre in collaborazione con l'ARCI, in Sicilia, ad Agrigento, riscuotendo sempre più consensi per la critica sulla satira politica.

Il 15 aprile 2009 viene sospeso dalla RAI per una sua vignetta riguardante il terremoto in Abruzzo mostrata nella trasmissione di RAI 2 Annozero è stata ritenuta «gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico».[2]

Note

Bibliografia

  • Vauro Senesi, La satira alla guerra, Manifestolibri, 1991
  • Vauro Senesi, Vita e morte della DC, Manifestolibri, 1992
  • Vauro Senesi, Foglio di via, Manifestolibri, 1994
  • Vauro Senesi, Droghe leggere, Nuovi Equilibri, 1994, ISBN 8872261651 (Testo online)
  • Vauro Senesi, Il papa è morto, Baldini e Castoldi Dalai, 1997
  • Vauro Senesi, La satira dopo l'Ulivo. Il meglio dello svignettamento di Vauro, Datanews, 1998
  • Vauro Senesi, L'ulivo santo, Massari, 1999
  • Vauro Senesi, L'ONU santo, Massari, 1999
  • Vauro Senesi, Giulietto Chiesa, Afghanistan anno zero, 2001
  • Vauro Senesi, Appunti di guerra. Pensieri e vignette di un mese sotto le bombe, Terre di Mezzo Editore, 2001, ISBN 8888424121 (Premio Pieve - diario del presente, 2002)
  • Vauro Senesi, Premiata macelleria Afghanistan. Vignette dalla guerra, Zelig, 2002, ISBN 8887291721
  • Vauro Senesi, Sandro Ruotolo, Sciusciò. Dal Raggio Verde a Sciuscià edizione straordinaria, Zelig, 2002, ISBN 8887291861
  • Vauro Senesi, Geraldina Colotti, Scuolabus, MC, 2002
  • Vauro Senesi, Principessa di Baghdad, Guerini e Associati, 2003, ISBN 888335432X
  • Vauro Senesi, Johnny Palomba, Come non sopravvivere a un altro anno di merda, 2004, ISBN 8838475199
  • Vauro Senesi, Antologica 1993-2002, Squilibri, 2004, ISBN 8889009063
  • Vauro Senesi, Giulietto Chiesa, I peggiori crimini del comunismo, Piemme, 2005, ISBN 8838481466, ISBN 8838481296
  • Vauro Senesi, Johnny Palomba, Il NostraVaurus, Piemme, 2005, ISBN 8838486786
  • Vauro Senesi, Papeide. Un papa tira l'altro, Piemme, 2006, ISBN 8838486786
  • Vauro Senesi, Clandestino. 20 anni di vignette sull'immigrazione, Terre di Mezzo Editore, 2006, ISBN 8889385715
  • Vauro Senesi, Giulietto Chiesa, Il libretto rosso, Piemme, 2006, ISBN 8838486697
  • Vauro Senesi, Kualid che non riusciva a sognare, Piemme, 2007, ISBN 9788838468483
  • Vauro Senesi, Il mago del vento, Piemme, 2008, ISBN 9788856602029
  • Vauro Senesi, La destra, la sinistra, la chiesa, Manifestolibri, 2009, ISBN 9788872855768

Altri progetti

Collegamenti esterni


  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie