Lauria
Template:Comune Lauria è un comune di 13.512[1] abitanti in provincia di Potenza.
Geografia
Lauria, antica cittadina lucana, è uno dei più importanti centri della attuale Basilicata, posta come cerniera tra la Basilicata, la Campania e la Calabria. Deve la sua importanza al fatto di trovarsi in una posizione strategica di snodo fra tre direttrici viarie importantissime: l'antica Via Capua-Rhegium romana - oggi tratto autostradale A3 (di cui rappresenta il punto intermedio tra Salerno e Cosenza), la fondovalle Sinnica, che porta all'altra costa lucana, e la fondovalle del Noce, che collega l'autostrada A3 con la costa tirrenica calabro-lucana. Inoltre la città rappresenta il punto d'incontro di tre valli: quella del Noce, del Sinni e del Mercure, a cui si deve aggiungere storicamente anche quella dell'Agri, tramite l'antico percorso per Moliterno, percorso in lunga attesa di adeguamento divenuto di livello secondario. Dal punto si vista paesaggistico è collocata nel cuore di uno dei più suggestivi paesaggi dell'Appennino Meridionale italiano, territorio comprendente Maratea, il Parco Nazionale del Pollino e il Massiccio del Sirino. Il Comune fa parte della provincia di Potenza e confina con i limitrofi centri di Castelluccio Inferiore e Castelluccio Superiore, Latronico, Castelsaraceno, Moliterno, Lagonegro, Nemoli, Trecchina e Tortora (CS).
- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta)[2], Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
Orografia
- Monte Sirino: Nei confini amministrativi del comune di Lauria ricade gran parte del massiccio del Monte Sirino,con le sue vette innevate per almeno sei mesi all'anno. Sia la cima più alta,che è il Monte Papa (2005 mt s.l.m.),che la vetta del Sirino (mt 1900),sono meta di escursionisti o semplici appassionati dell'alta montagna. In particolar modo,sulla vetta del Sirino,ai confini col comune di Lagonegro,è ubicato un Santuario,meta anche di pellegrinaggi. La montagna vanta inoltre di piste da sci di buon livello,con 5 impianti di risalita fra cui una seggiovia(quest'ultima per la maggior parte ricade in Lagonegro),scuole sci,nolo attrezzature,affitta camere,bar e punti di ristoro. È possibile inoltre campeggiare l'estate presso la località Conserva di Lauria,a 1400 metri d'altitudine.
- Monte La Spina: Alto 1652 metri,ricade nella perimetrazione del Parco Nazionale del Pollino,per la presenza di numerosi esemplari del centenario Pino Loricato.
- Monte Serra Rotonda: Alta pressapoco 1285 metri,anche qui persiste qualche giovane esemplare di Pino Loricato. Fra essa e la Serra Spina vi è un piccolo laghetto di origine carsica (lago Rotonda).
- Monte Alpi: Alto 1900 metri, caratteristico per la sua forma a cuneo, delineata dall'imponente bastione calcareo che scende per oltre 500 metri dalla sua vetta.
Idrografia
- Fiume Sinni: È uno dei più importanti fiumi della Basilicata, è un fiume dal regime estremamente torrentizio con piene turbinose nella stagione piovosa e magre notevoli in estate. Sorge a quota 1380 metri dalla Serra della Giumenta, nel versante orientale del massiccio montuoso del Sirino. Dal territorio comunale di Lauria si dirige verso lo Ionio, e sfocia nei pressi di Policoro, nella Piana di Metaponto. Lungo il suo percorso viene sbarrato per ben due volte: dapprima nel comune di Lauria dalla diga di Cogliandrino e successivamente presso Senise dalla diga di Monte Cotugno, la più grande in Europa in terra battuta.
- Fiume Noce: Nasce dal versante Nord del Massiccio del Sirino, in territorio di Lagonegro. Il suo bacino idrografico, nel quale è situato il centro urbano di Lauria, in pochi chilometri quadrati di estensione, presenta una rilevante escursione altimetrica che va dagli oltre 2000 metri del Monte Papa fino alla quota del mare, sfociando nel Tirreno nei pressi di Castrocucco di Maratea, ai confini con Tortora(CS). Da esso prende il nome l'omonima valle.
- Sorgenti di Fiumicello: Sorgenti di acque oligominerali.
- Sorgenti del Torbido: Sorgenti di acque ai piedi del Monte Sirino.
- Torrente Caffaro: Torrente che attraversa il centro storico del Rione Superiore, oggi ricoperto. In epoca medioevale assumeva un'importanza strategica poiché era un ulteriore difesa del Castello posto a monte.
- Torrente Fosso Gaglione: Tributario del Fiume Noce.
- Fiume Cogliandrino: Anch'esso sorge dai rilievi del Sirino, ed è uno dei principali affluenti del Sinni in territorio lauriota. Nei pressi dell'omonima contrada viene sbarrato nella omonima diga artificiale.
- Invaso di Cogliandrino: Diga artificiale in cls armato, ai piedi del Monte Alpi.
- Lago della Rotonda: Bacino lacustre, che raccoglie per lo più le acque alluvionali e di scorrimento superficiale provenienti dai versanti dei monti Serra Rotonda e Serra La Spina.
La città
La città, naturale e antichissimo centro di riferimento di un territorio molto ampio di cui è baricentro (corrispondente grosso modo alla Basilicata meridionale) e che fu nel Medioevo sede vescovile e contea, con un'evoluzione demografico-istituzionale simile per molti aspetti a quella di Matera, ebbe una drammatica battuta d'arresto nel corso naturale della sua storia con il Massacro di Lauria del 1806, dovuto ad un'intricata vicenda che portò la città, sede del potere costituito, a divenire luogo di una grande resistenza borbonica contro i Francesi. La tremenda sconfitta portò ad una ritorsione nei confronti della città gravida di conseguenze: il dislocamento dei servizi statali (amministrazione, polizia, tribunale e ospedale) a vantaggio di altri centri limitrofi minori quali soprattutto Lagonegro, paese decentrato rispetto al territorio e tuttora di dimensioni molto più contenute. Nonostante questa vicenda, di cui in ultima istanza ha pagato l'intera area (la quale, per quanto si voglia fare di questa necessità un'astratta virtù, ha subito una frammentazione e un indebolimento), Lauria, grazie alle sue caratteristiche geografiche, alle sue dimensioni territoriali, ad una lunga e stimata tradizione di commercio, imprenditoria e manodopera, all'inevitabile lenta ripresa di alcune funzioni statali territoriali, è tutt'oggi il centro principale e di gran lunga più popoloso dell'area (tra l'altro l'unico che sia in bilancio demografico positivo), sebbene gli effetti dell'antico massacro siano uno dei fattori che ne rallentano tutt'oggi la crescita. Nel 1998 ha ricevuto ufficialmente dalla Presidenza della Repubblica il riconoscimento e la dignità di "Città"[senza fonte]. Il Sole 24 ore (12 novembre 2004) ha segnalato Lauria tra le province nascoste d'Italia, una provincia che eliminerebbe un'innaturalità durata due secoli ma che gioverebbe soprattutto all'intera area lucana meridionale che, così, potrebbe avere a tutti gli effetti una sua città di riferimento (insostituibile luogo della vita moderna) e una sua reale unità politica nel contesto regionale[senza fonte].
Il centro abitato è suddiviso in due grandi rioni, quello superiore, denominato "Castello" e quello inferiore, chiamato "Borgo", che sono separati dall'antico quartiere Ravita. Lauria è, inoltre, dotata di una serie di servizi sociali, oltre che di ottime strutture alberghiere. Nel centro storico, che rivela segni tipici dell'epoca medievale, con le abitazioni aggrappate alla collina, si aprono angoli caratteristici ed intricate viuzze e stradine che vi s'inerpicano dando vita ad archi, sottopassi, portici e motivi architettonici caldi ed armoniosi. Il territorio lauriota, uno dei più grandi della Basilicata, offre un susseguirsi di paesaggi pittoreschi ad agresti, naturali ed artificiali: le vette del Sirino (2005 m), innevate per buona parte dell'anno; il lago artificiale di Cogliandrino; il lago Rotonda; le fresche sorgenti dei fiumi Sinni e Torbido, luoghi ameni dalle acque cangianti e ricche di pescosità; le acque oligominerali di Fiumicello, il Pino Loricato che cresce sul Monte La Spina (o Serra La Spina); la grotta del Favaro ed il castello di Seleuci, oggi Seluci, una delle principali contrade, dove vengono continuamente alla luce reperti archeologici.
Simbolo del comune di Lauria è il Basilisco con la scritta Noli me tangere ("Non mi toccare") che ricopre tutta una serie di significati, tra i quali quello originario, che in varie forme della coscienza collettiva rimane ancora vivo, è la temibilità ed intoccabilità dell'abitato.
Storia
Le origini
Alcune leggende fanno risalire la nascita della città ad una fondazione greca/cretese, cosa questa, però, mai verificata per l'assenza di una sistematica campagna di scavi sul territorio, così come pure è ampia la gamma di possibilità sulle origini del suo nome. Nelle fonti, con il nome attuale, essa non compare. Appare però abbastanza improbabile che la sua area (attraversata tra l'altro nientemeno che dalla Via Popilia) sia rimasta non popolata fino al X sec. e alcuni ritrovamenti indicano proprio questa direzione.
Il Medio Evo
Nella documentazione scritta ritroviamo Lauria per la prima volta, almeno dal punto di vista di una chiara identificazione toponomastica, nel Medioevo. Secondo alcuni studiosi accreditati il centro abitato sorse, nel X secolo, intorno ad una laura basiliana, che era sita nel luogo ove poi è stato edificato il Santuario della Madonna dell'Armo. Probabilmente furono i Normanni, che si stabilirono nella zona detta Ravita (dall'arabo Rabit zona vicina) che edificarono il castello oggi detto "di Ruggiero". Dal XII secolo Lauria fu sede di un feudo in cui fiorivano artigianato e commercio. Lauria rappresentava a quell'epoca il centro politico ed economico della Valle del Noce: il feudatario era il capo incontrastato di questo microcosmo autonomo. Capostipite della baronia normanna è Gibel de Loira cui seguì Riccardo (dal 1254 al 1266), fedelissimo di re Manfredi, che, insieme a lui, trovò la morte nella battaglia di Benevento. E' proprio con Riccardo che la città diviene, anche se per pochi anni, la prima sede del Giustizierato di Basilicata. Il primogenito di questi Ruggiero divenne celebre perché fu nominato Ammiraglio d'Aragona da Pietro III: egli non fu mai sconfitto in combattimento e riuscì, più volte, ad uscire vittorioso da scontri con la flotta Angioina.
Le dominazioni straniere
Nel 1806 la città fu focolaio di rivolta contro gli occupanti francesi: molti abitanti l'8 e il 9 agosto furono barbaramente trucidati dai soldati napoleonici, guidati dal Generale Massena perché rei di aver sostenuto la causa borbonica in quello che è passato alla storia come il Massacro di Lauria. Dopo il saccheggio quale monito tutti gli uffici pubblici presenti a Lauria, tra cui il distretto, circondario e il giudicato, vennero soppressi dal re Giuseppe Buonaparte.
Il Novecento
Rimane tristemente noto nella memoria collettiva di Lauria il bombardamento effettuato dagli alleati anglo-americani il 7 settembre 1943, finalizzato alla distruzione del comando tedesco sito nel centro della città, nel quale perirono 37 civili.
Società
Evoluzione demografica
Al contrario di quanto avviene per la maggior parte del Mezzogiorno, il numero dei residenti in Lauria è stato in crescita per tutto il Novecento, sebbene negli ultimi decenni la popolazione sembrerebbe essersi arrestata intorno alla soglia dei 14.000 abitanti. Lo sviluppo urbano del comune è stato condizionato da fattori infrastrutturali, fra i quali l'attraversamento della autostrada A3 SA-RC, con due svincoli (Lauria Nord e Lauria Sud), della Fondovalle del Noce e della Sinnica, e lo sviluppo industriale dell'area di Galdo.
Abitanti censiti[3]

Dialetto
Il dialetto lauriota trae origine dalla fusione dei linguaggi dei monaci bizantini e delle genti orientali che portarono nel linguaggio locale una certa grecità. Inoltre, la divisione sociale che ha contraddistinto fin dal Medioevo i due rioni ha generato rimarchevoli differenze fonetiche tra i dialetti del rione superiore (u castiddo) ed inferiore (u burgo), cosa che caratterizza una delle caratteristiche peculiari del dialetto di Lauria.
Attualmente il dialetto è parlato principalmente dalle persone più anziane, mentre fra i giovani sta subendo un processo d'italianizzazione. Negli ultimi anni è stato rivalutato dalle varie rappresentazioni teatrali che si sono tenute in zona, che vedono partecipe, tra gli altri, anche il celebre attore teatrale e cinematografico Rocco Papaleo.
Folklore
Il folklore è caratterizzato prevalentemente dal susseguirsi delle manifestazioni e delle festività popolari, che per lo più accompagnano le feste religiose. Dal 25 febbraio del 2000, il beato Domenico Lentini è il patrono di tutta Lauria, ma la caratteristica di Lauria di essere divisa in due grandi rioni e di avere contrade molto popolose lontane dal centro, ha portato alla consacrazione dei vari rioni e delle contrade a diversi Santi protettori. Oltre alla festa del beato si annoverano altre grandi feste popolari di lunghissima tradizione. Il rione superiore festeggia San Nicola di Bari, a cui è dedicata la chiesa madre, il 9 maggio; il rione inferiore, invece, festeggia il 25 luglio San Giacomo Maggiore Apostolo, a cui è dedicata la chiesa del rione inferiore e una delle piazze più belle di Lauria. Molto sentita è anche la festività di San Rocco.
A Seluci, invece, la parrocchia è dedicata alla Madonna del Carmine che si festeggia la prima domenica di agosto. Feste di grande importanza sono anche quella di Sant'Antonio, al quale è dedicato il convento dei padri cappuccini del rione superiore, che si celebra il 13 giugno, quella di San Rocco, cui è dedicata una cappella e una piccola piazza del rione inferiore, celebrata l'ultima domenica di settembre, e quella della "Madonna dell'Armo" che si svolge il 15 agosto intorno al santuario della "Madonna Assunta", arroccata sulla collina dell'Armo, adiacente alle rovine del "castello Ruggiero" , la rocca posta a protezione dell'intero abitato medievale.
Ogni festa è solitamente accompagnata da sagre (come quella della "fresedda c'a pummadora", il 15 agosto e quella della distribuzione " du pedi du purcu (piede di maiale)" in occasione della festa di S. Antonio il 13 giugno presso il convento dei padri cappuccini) e da mercati. Non mancano grandi e suggestivi fuochi d'artificio, in particolare quelli in occasione delle feste di San Giacomo, di San Nicola e dell'Assunta.
Cultura
Arte
Degni di nota sono il quartiere Cafaro, il rione Taverna (nel quale sono presenti la Regia cappella borbonica di S.Ferdinando e una antica fontana ottocentesca), i resti del medievale Castello detto di Ruggiero, il Santuario dell'Assunta (di età preromanica), la Chiesa matrice di S.Nicola, ricca di opere di varie epoche nella quale si trovano le reliquie del Beato Domenico Lentini, il Convento dei frati Cappuccini che conserva un prezioso affresco del 1600 e le tele del polittico di Ippolito Borghese, la restaurata casa natia del Beato Lentini, i quartieri Palestro e Cerruto, la Chiesa S.Giacomo del XV sec. con un pregevole coro ligneo dello stesso periodo, il Convento dell'Immacolata del 1500, che conserva un chiostro ed un campanile trecentesco di ottima fattura, e infine la Chiesa del Purgatorio.
Gastronomia
Tra i primi piatti, fatti di pasta fresca, rinomati sono i raschcatiddi (gnocchi), le làgane e cìciri (tagliatelle e ceci), le làgane e fasùli (tagliatelle e fagioli), i tagliolini "dell'Ascensione" e le variopinte minestre rustiche con cotiche ed erbe di campagna, che arricchiscono le mense della cucina locale.
Altre specialità sono il capretto alla brace o al forno, i tipici involtini gli ummàriddi e trippa, contornati da funghi, asparagi e cime di rape. Posto predominante occupano le salsicce e salami, ma anche formaggi e ricotte fresche o stagionate, prodotte artigianalmente dai pastori del monte Sirino.
Raffinatezze da annoverare sono il pane di grano, u pizzàtulu (una semplice focaccia bianca, a volte ricoperta di salsa al pomodoro), u sanguinacc (il sanguinaccio, dolce invernale fatto con riso, cioccolato, uva passa ma soprattutto sangue di maiale), u picciddàt (dolce pasquale), li viscuttini (i biscottini, bianchi ricoperti di glassa), li mustacciùli (i mostacciuoli), l'anginétt e l zéppule (le zeppole). In questo comune, inoltre, molto apprezzata è la gassosa locale della antica ditta Sarubbi che, in talune occasioni festive, non di rado è miscelata al vino rosso della zona.
Personalità legate a Lauria
- Ruggiero di Lauria (Lauria, 1245 - Valencia, 1305), invitto ammiraglio della flotta aragonese e condottiero che affrontò numerose battaglie sul mare tra il XIII e XIV secolo.
- Lorenzo Brancati di Lauria (Lauria, 1612 – Roma, 1693), cardinale, insigne studioso della Immacolata Concezione
- Nicola Carlomagno (Lauria, 1761 - Napoli, 1799), avvocato, fu giustiziato come aderente alla Repubblica Partenopea
- Domenico Lentini (Lauria, 1770 - Lauria, 1828), beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 1997
- Pietro Ulloa, Lauria 1801- Napoli 1879, giurista e studioso di storia, fu Primo Ministro nell'ultimo governo delle Due Sicilie e poi anche premier in esilio a Roma
- Nicola Miraglia (Lauria, 1835 - Napoli, 1926), insigne studioso di materie economiche, fu tra le altre cose direttore generale del Banco di Napoli. Infine fu nominato Conte per aver salvato le finanze dello storico Istituto
- Mariano Lanziani (Lauria, 1883 - 1970), celebre ed apprezzato pittore del Novecento
- José Imbelloni (Lauria, 1885 – Buenos Aires, 1967), antropologo, etnologo e paleontologo
- Nicola Santo (Lauria, 1889 - 1965), inventore, pioniere dell'aviazione brasiliana
Amministrazione comunale
Sport
- Atletica: È presente sul territorio un campo d'atletica omologato per competizioni nazionali intitolato alla memoria di un atleta lauriota scomparso, Giuseppe Pastoressa.
Esiste una società che svolge attività agonistica da diversi decenni e che ha lanciato alla ribalta atleti di caratura nazionale, come Vito Sisinni, Nicola Mastroianni e, più recentemente, Berardo Chiarelli. Si organizzano annualmente manifestazioni come la marcialonga denominata Stralauria, meeting nazionali e soprattutto la Maxistaffetta,una vera e propria staffetta che dura per ben 24 ore alla quale partecipa tutta la cittadinanza, accompagnata da sagre e degustazioni dei prodotti tipici.
- Arti Marziali: la città ospita un dojo di aikido: "Aikidojo Shizentai", affiliato all'"Aikikai d'Italia" con sede a Roma. L'insegnante è Fiordineve Cozzi, maestro di 5° dan, che tiene lezioni anche nel dojo di Scalea (CS).
- Calcio: Esiste un impianto calcistico che può ospitare oltre mille spettatori.
La squadra locale, denominata "Ruggiero di Lauria", ha preso parte per tre annate consecutive (dal 1998 al 2001) al campionato nazionale calcistico di serie D, girone siculo-calabro-lucano.
- Ciclismo: Monte Sirino è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
- 1995 (20 maggio): 8^ tappa, vinta dallo spagnolo Laudelino Cubino González.
- 1996 (25 maggio): 7^ tappa, vinta da Davide Rebellin.
- 1999 (19 maggio): 5^ tappa, vinta dal colombiano José Jaime Gonzalez Pico.
Lauria è stata la sede di partenza il (20 maggio 1999) della 6^tappa,la Lauria-Foggia,vinta dal lettone Romans Vainsteins.
- Pallavolo: E' in fase ultimativa la costruzione del Palazzetto dello Sport.
La città vanta di un'ottima tradizione pallavolistica e di un glorioso passato della squadra cittadina che negli anni ottanta ha calcato la serie B1 campionato nazionale con la società Ceramiche Alberti, giunta alle finali nazionali, società che ha conseguito diversi successi anche in campo giovanile.
Altre competizioni per dilettanti hanno luogo nella cittadina lucana,come la Coppa Fiaccola,che in alcuni casi ha visto primeggiare anche corridori di casa,fra i quali ben due volte il lauriota Domenico Miraglia,nel 1999 e nel 2000. In collaborazione con l'amministrazione comunale e la pro-loco viene organizzato nel mese di agosto il Cicloraduno,una passeggiata ecologica fra le vie del paese fino al vicino Lago Sirino.
Note
- ^ Bilancio demografico ISTAT 2008, su demo.istat.it. URL consultato il 03-03-2008.
- ^ Classificazione sismica dei comuni lucani, dati della Regione Basilicata, su regione.basilicata.it. URL consultato il 15-04-2009.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Bibliografia
- Rossi Vito Pasquale, Uomini illustri di Lauria, Porfidio ed., Moliterno, 1985.
- Boccia Antonio, Lauria tra leggende e realtà, ediz. Tandem, Lauria, 1993.
Voci correlate
Altri progetti
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