Francavilla Fontana
Template:Comune Francavilla Fontana (Francaidda in dialetto locale) è una città di 36.601 [1] abitanti dell' Alto Salento in provincia di Brindisi.
Situata 35 km a ovest del capoluogo, lungo l'antico tracciato della via Appia, è il terzo centro in ordine di popolosità della provincia. I suoi abitanti si chiamano francavillesi (franchiddisi in dialetto).
Importante centro agricolo, artigianale, industriale (piccole e medie imprese) e commerciale; è sede della Fiera Nazionale dell'Ascensione, terzo polo fieristico regionale dopo Bari e Foggia.
Stemma
Descrizione araldica dello stemma:
Geografia fisica
Territorio
Si può considerare Francavilla sugli ultimi rilievi delle Murge, perciò il paesaggio è moderatamente ondulato (la massima altezza del territorio comunale è di 257 m s.l.m.). A caratterizzare l'agro francavillese è la presenza di numerosi trulli. L'uso del suolo è estremamente variabile e comprende colture arboree come oliveti, vigneti, frutteti e colture erbacee. I suoli sono calcarei o moderatamente calcarei con percentuale di carbonati totali che aumenta all'aumentare della profondità [2].
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità irrilevante), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
Clima
Francavilla gode di un tipico clima mediterraneo, mite e confortevole nei periodi primaverile ed autunnale, estati caldo umide ed inverni miti.
Le temperature medie mensili risentono dell'influenza degli eventi atmosferici del mediterraneo Nord orientale ed oscillano dai 9 °C nei mesi freddi, ai 25,5 °C nei mesi estivi. Rari i casi di forti escursioni termiche. Il vento influenza il clima della zona attraverso correnti fredde di origine balcanica, oppure calde di origine africana.
Le precipitazioni piovose annuali si attestano sull'ordine dei 565 mm di pioggia, distribuiti prevalentemente nel periodo da ottobre a marzo. La primavera e l'estate sono caratterizzate da lunghi periodi di siccità [3][4]
Grottaglie | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 12,6 | 13,1 | 15,2 | 18,8 | 24,0 | 28,4 | 31,2 | 31,2 | 27,6 | 22,3 | 17,3 | 13,8 | 13,2 | 19,3 | 30,3 | 22,4 | 21,3 |
T. min. media (°C) | 4,4 | 4,8 | 6,2 | 8,5 | 12,3 | 15,7 | 18,3 | 18,6 | 15,8 | 12,4 | 8,2 | 5,5 | 4,9 | 9,0 | 17,5 | 12,1 | 10,9 |
Precipitazioni (mm) | 46,2 | 52,8 | 62,6 | 35,9 | 34,3 | 27,1 | 27,1 | 24,9 | 36,2 | 60,4 | 77,0 | 80,0 | 179,0 | 132,8 | 79,1 | 173,6 | 564,5 |
Giorni di pioggia | 6,7 | 7,2 | 7,4 | 5,3 | 4,5 | 3,4 | 2,6 | 3,2 | 4,1 | 5,9 | 6,6 | 7,9 | 21,8 | 17,2 | 9,2 | 16,6 | 64,8 |
Umidità relativa media (%) | 78 | 75 | 73 | 71 | 68 | 63 | 61 | 63 | 66 | 73 | 77 | 80 | 77,7 | 70,7 | 62,3 | 72 | 70,7 |
Vento (direzione-m/s) | N 5 | NNW 8,5 | S 8,5 | S 8,5 | SSW 8,5 | SSW 8,5 | NNE 8,5 | NNE 8,5 | NNE 8,5 | NNE 5,0 | N 5,0 | N 8,5 | 7,3 | 8,5 | 8,5 | 6,2 | 7,6 |
- Classificazione climatica di Francavilla[5]:
- Zona climatica C;
- Gradi giorno 1286.
Storia
della famiglia Imperiale
Dalle origini al Rinascimento
Francavilla sorge su un'area interessata da insediamenti umani fin dalla preistoria, come dimostrano le tracce di un villaggio a capanne del Neolitico medio (scoperte in località Cadetto). La città iniziò a svilupparsi in periodo messapico, anche se all'epoca non aveva configurazione di città, ma al più vi erano una serie di fattorie. Nel periodo romano manteneva ancora la forma di piccoli abitati sparsi, i vicus, orbitanti intorno al centro principale di Oria. Dal IX secolo in poi si ha notizia di alcuni casali tra cui quello di Santo Spirito a Sud-Est della città, che iniziarono un lento processo di sinecismo, di fusione cioè tra più piccoli centri per dare vita ad un unico centro di medie dimensioni.
Francavilla sorse probabilmente come città vera e propria agli inizi del XIV secolo, per iniziativa di Filippo I d'Angiò, principe di Taranto e signore di Oria, nei dintorni di una villa rustica di epoca romana, costruita vicino al canale Reale (lungo l'antica via Appia), nell'odierna contrada S. Lorenzo.
Secondo la tradizione, il 14 settembre 1310, il principe durante una battuta di caccia, rinvenne un'immagine della Madonna col Bambino dipinta su di un muro diroccato vicino una fontana. Attorno al luogo del ritrovamento fece erigere una cappella in segno di devozione, inoltre concesse terre e franchige richiamando molti abitanti dai casali vicini. Nacque cosi il Casale di Francavilla, il cui nome rimanda al dono delle terre.
Il primo fatto storicamente accertato, è la donazione di Francavilla da parte del principe Filippo alla nobile famiglia de Nantolio, poi degli Antoglietta, il 5 maggio 1336. Gli Antoglietta chiedono al principe di poter proteggere la città con mura e fossati, per contrastare invasioni e tumulti che caratterizzavano quel periodo storico. Questo primo nucleo di Francavilla, meglio protetto dal pericolo, comincia sempre più a popolarsi. Diviene quindi Università, titolo dato a quei centri che raggiunevano una determinata consistenza demografica e importanza socio economica.
Nel corso degli anni si succedettero vari feudatari; Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, che iniziò ad erigere le fortificazioni nel 1455 (e che nel 1450 aveva iniziato la costruzione del castello, che nella struttura originaria doveva essere destinato all'alloggio dei soldati). La famiglia dei Bonifacio (regnò dal 1517), che migliorò l’edilizia della città e le condizioni economiche e culturali del popolo; il marchese di Trevico, il conte Federico Borromeo e il Cardinale Carlo Borromeo. Con quest'ultimo arrivò a Francavilla lo spirito della Controriforma, sorsero infatti i conventi dei carmelitani, dei frati minori osservanti, dei cappuccini e degli oratoriani di san Filippo Neri che apririono la prima scuola pubblica della città. Nel 1569 il Cardinale cedette il feudo al re per 40 ducati, somma che distribuì ai poveri di Milano. Tutt’oggi è possibile vedere una statua del santo, compatrono di Francavilla, in piazza Umberto I. Il feudo passò così prima a Melchiorre de Herrera e poi a Filippo Spinola.
Il periodo degli Imperiali
Nel 1572 il feudo venne comprato dal giovane Davide Imperiali che probabilmente non lo visitò mai. Egli fu solo signore delle terre di Francavilla, il titolo di Principe fu ottenuto dal nipote Davide, il vero capostipite degli Imperiali. Gli Imperiali furono i migliori feudatari di Francavilla. La famiglia apportò grandissimi miglioramenti, sia nell'urbanistica cittadina, sia nella vita civile finanziando un gran numero di opere pie; nacquero infatti numerose accademie di letterati ed artisti e il nucleo urbano s'ingrandì considerevolmente con la nascita di nuovi rioni, tanto che ci fu l'allargamento della cinta muraria e dal 1715 ebbe inizio la plurisecolare Fiera dell'Ascenzione. La dinastia degli Imperiali non durò a lungo, l'ultimo fu il principe Michele Imperiali Iuniore morto senza discendenti. Il feudo passò quindi al fisco che provvide alla vendita separata dei vari beni decretandone lo smembramento.
Francavilla otterrà il titolo di città il 19 aprile 1788. Negli anni, a causa del moltiplicarsi di centri con il nome di Francavilla, per distinguerla venne chiamata Francavilla d'Otranto.
L'Ottocento e il Novecento
L'Ottocento fu percorso da fermenti risorgimentali e da sanguinosi scontri, fino allo sterminio delle varie sette carbonare da parte dell'esercito borbonico. Dopo l'unificazione, la sviluppo della città fu agevolato anche dalla costruzione della ferrovia Taranto-Brindisi. Nel 1864 assunse l'attuale nome di Francavilla Fontana, dall'icona bizantina che raffigura la Madonna della Fontana e a ricordo dell'episodio del principe fondatore.
Nel 1921 gli abitanti della frazione di Villa Castelli presentano le prime richieste di autonomia e denunciano il malgoverno francavillese.[senza fonte] Nel 1923, tra scontri e tensioni che coinvolgono i due comuni[senza fonte], Villa Castelli ottiene l'indipendenza [6], grazie alla somma dei voti degli abitanti di Monte Fellone e Specchia Tarantina.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La Chiesa Matrice
La Chiesa era già compiuta verso il 1320, e racchiudeva la cripta sottostante, cinta da grate di ferro. Successivamente, nel 1510 si ebbero vari interventi di ampliamento e nel 1517 si compì il cappellone.
Quella che possiamo ammirare oggi venne ricostruita dal 1743 al 1759, dopo il terremoto del 20 febbraio 1743. A seguito della ricostruzione, l'affresco della Madonna fu sistemato sull'altare nel cappellone della Madonna, dove si può ammirare ancora oggi pur con le tracce di pesanti restauri che, in parte, ne hanno fatto perdere l'originalità dello stile bizantino. L'attuale chiesa Matrice fu realizzata dall'architetto Giuseppe di Lauro di Manduria e da Frà Benedetto delle scuole Pie, ma soprattutto con il concorso del popolo francavillese e del principe Michele Imperiali Junior, che versò 50 mila ducati, cioè quasi la metà della somma occorsa per portare a termine l’opera.
La chiesa si presenta con una sobria facciata barocca, molto armonica nello sviluppo dei piani e termina in alto con una stella simbolica. E' decorata sul secondo piano da un finestrone e con le statue in pietra di San Pietro e San Paolo ai lati; vi si accede per tre porte. La cupola, la più alta del Salento, poggia su un tamburo traforato da 8 finestroni. L'interno dalla chiesa è a croce latina con pianta invertita.
Al suo interno si possono ammirare tele dipinte dal francavillese Domenico Carella (1721-1813): "il Miracolo degli ulivi", "il Rinvenimento della Madonna della Fontana", "L'ultima cena". Oltre alle tele vi sono: una scultura lignea del 1778 e varie statue in cartapesta.
La Chiesa di Santa Chiara
In stile neoclassico, venne ricostruita nel 1836 dopo l’abbattimento di un precedente edificio di culto risalente al XVII secolo. Ha pianta poligonale con la facciata arricchita da coppie di lesene ioniche su bassi basamenti ai lati del portale ed un timpano centrale. All’interno, nella sagrestia, si conservano i simulacri dei Misteri portati in processione il Venerdì Santo. Del convento delle clarisse del XVIII secolo, annesso alla chiesa, rimane oggi visibile la torre campanaria e una parte del porticato.
La Chiesa dello Spirito Santo
Chiesa barocca realizzata tra il 1759 ed il 1770 dal frate cappuccino Liborio da Manduria, su edificio preesistente seicenteso. Ha la facciata concava ed il campanile a vela, la navata centrale retta da pilastri venne introdotta da un portico coperto da una volta a stella.
La Chiesa di Maria SS. della Croce
Eretta nel 1565, la Chiesa ha ampia facciata ed una torre campanaria barocca entrambe del 1732. Dello stesso periodo storico sono il campanone, fuso a Venezia, ed il pulpito in legno della navata centrale. Alle spalle dell'altare, un’icona bizantina di Maria SS. della Croce del XII secolo. Particolarmente interessanti alcune statue in legno ed il chiostro del 1600. L'attuale entrata è stata realizzata nel 1687.
La Chiesa di San Sebastiano
L’ex Real Collegio Ferdinandeo e la Chiesa di S. Sebastiano, ora Scuola Media Vitaliano Bilotta, furono costruiti dall’Ordine di San Giuseppe Calasanzio: gli Scolopi, dietro munificenza dei principi Imperiali.
Nel 1814, in pieno periodo napoleonico e murattiano, il convento venne soppresso; riaprì nel 1830 col Convitto annesso, e venne regificato da Re Ferdinando II il 6 luglio 1841, col nome di Real Collegio Ferdinandeo e con le Scuole di Belle Lettere e Filosofia.
Qui venne educata e istruita una nutrita schiera di giovani provenienti dalla regione e dal materano.
Andati via gli Scolopi, nell’anno 1869 fu aperto il Ginnasio comunale che fu Pareggiato nel 1888; poi chiuso nel 1893 e riaperto nel 1895 col nome di Michele Imperiali.
Nuovamente Pareggiato nel 1900 ed infine Regificato nel 1907 col sindaco dr. Giuseppe Di Summa.
In un’ala dell’ex Real Collegio nel 1913 fu istituito l’Istituto Magistrale per essere soppresso nel 1923; ancora, dal 1935 al 1941 fu ospitato il liceo Comunale.
Attualmente nel complesso Ferdinandeo trovasi la Scuola media Vitaliano Bilotta.
Il 15 settembre 1943 parte dell’istituto fu requisito dalle Autorità Militari per il Comando del LI Corpo d’Armata agli ordini del Generale Giuseppe De Stefanis; il 20 settembre 1943 fu di transito l’allora principe ereditario Umberto di Savoia.
La Chiesa dell'Immacolata
Costruita subito dopo la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione nel 1856 e consacrata dal vescovo di Oria Luigi Margherita il 23 agosto 1869
Altre Chiese
Sul territorio sono presenti molteplici altri edifici religiosi, tra i più importanti:
- Chiesa del Carmine
- Chiesa di San Biagio
- Chiesa di San Nicola
- Chiesa di Sant' Eligio
- Chiesa dei Sette Dolori
- Chiesa dei Padri
Architetture civili
Palazzo Imperiali
Venne costruito nel 1450 dal principe Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, il 20 ottobre 1485 vi dimorò Federico d'Aragona con le soldatesche dopo la cacciata dei Turchi da Otranto. Ingrandito verso il 1536 dal marchese di Oria Bernardino Bonifacio, è stato completato dai principi Imperiali agli inizi del XVIII secolo, trasformandolo nell’aspetto odierno.
Ha pianta rettangolare, gli spigoli perfettamente simmetrici ed aggettanti, a mo' di torri, coronato da archetti ogivali e merlatura. Una cornice marcapiano delimita la parte inferiore da quella superiore, costituita da tufature verticalizzate. E' circondato da un fossato. Tra i torrioni si apre uno splendido loggiato barocco, in pietra, con quattro arcate incorniciate da sculture ed affiancate da semicolonne che sostengono una trabeazione con fregio e con cornicione.
Un ampio portale settecentesco dà accesso al cortile circoscritto, quasi a peristilio, da un doppio colonnato che sottende una serie di archi a sesto ribassato. Nel cortile è presente una fonte pedobattista del XIV secolo proveniente dalla distrutta chiesa angioina. Un ampio scalone a doppia rampa da accesso al piano superiore, nelle cui sale, voltate quasi tutte a crociera, semplice o stellare, trovava posto la pinacoteca di famiglia. Tutt'ora si possono ammirare tele del XVI e XVII secolo, compresi alcuni ritratti dei principi Imperiali (Michele senior, Andrea e altri). Nel salone dei ricevimenti, vi è poi, il caminetto con lo stemma degli Imperiali.
Dal 1711 al 1731 nel Castello di Francavilla Fontana si depositava il sale, ricavato dalle Saline ubicate tra Torre Columena e Torre Cesarea di proprietà di Casa Imperiali. Dal 1822 e fino a pochi anni fa, il Castello è stato sede del Comune (dal 1852 al 1932 fu sede anche della Pretura).
Un teatro, costruito nel 1716, anche questo di gusto barocco, completa il castello.
Piazza Umberto I
E' il luogo centrale dell'attuale tessuto urbano, crocevia delle principali direttrici cittadine. La piazza era l'antico "Foggiaro" cioè il luogo delle fogge, cisterne interrate dove venivano depositati i cereali. Dell'antica piazza oggi possiamo ammirare i portici risalenti al 1750 con ai quattro angoli le statue di Sant'Irene, San Carlo Borromeo, della Verigine Immacolata e della Madonna della Fontana, quest'ultima posta più recentemente, nel 1960. Inoltre è dominata dalla torre campanaria, risalente al 1756, alle cui spalle si apre Piazza Dante, dove si può ammirare il Sedile, fino al 1821 sede del Comune, oggi invece della Biblioteca Comunale.
Le mura e le porte
Le mura che cingevano Francavilla, in parte ancora visibili, furono fatte costruire nel 1364 dagli Antoglietta su autorizzazione di Filippo II d'Angiò e poi ampliate da Raimondello Orsini del Balzo. In esse si aprono: la porta del Carmine, a tre fornici (fu edificata dagli Imperiali nel 1640 come arco di trionfo),con colonne poggianti su altoplini; la porta dei Cappuccini, che presenta un elegante frontone curvo al di sotto del quale vi è l'arco fronteggiato da semicolonne con capitelli; e infine la porta della Croce, ad ampio fornice fiancheggiato da colonne. Le ultime due porte sono risalenti al 1714.
I Palazzi
Tra i maggiori palazzi francavillesi, da segnalare: i palazzi Barbaro-Forleo, Bellanova, Pepe, Bottari, Giannuzzi-Carissimo, Cotogno, Argentina, risalenti al periodo rinascimentale e barocco, ed il palazzo Bianco, in stile rococò della fine del XVII secolo.
Siti archeologici
Lungo la strada che conduce al vicino centro di Ceglie Messapica, a 8 km dal centro abitato, si trova la specchia Miano: una tipica costruzione messapica in pietra a secco, ancora ben conservata. Ha pianta circolare di circa 20 metri di diametro ed è alta 11 metri, è costituita da sei gradoni concentrici di varia altezza, che dovevano terminare con una torretta. E' ancora incerto se la specchia sia un monumento sepolcrale o una torre di vedetta.
Resti archeologici di necropoli messapiche sono rintracciabili in contrada Centorizzi e Casina Schiavone, oltre che in contrada San Lorenzo.
Inoltre, a pochi chilometri dal centro abitato, si trovano resti di insediamenti rupestri religiosi utilizzati dai monaci bizantini basiliani. La cripta di San Lino è situata nei pressi della masseria Caniglia, lungo la strada che porta a San Vito dei Normanni e presenta affreschi di santi dipinti tra il XV ed il XVI secolo. La cripta, invece, di S. Croce, si trova sotto la cappella dell'omonima masseria, anch'essa con tracce di affreschi.
Aree naturali
Degni di nota il bosco Bottari (32 ettari con lecci, fragni, roverelle e macchia mediterranea) ed il bosco Monacelle (10 ettari con abbondante macchia mediterranea). Interessanti per i fenomeni carsici: la lama di Drago, la grotta Tarentina e la voragine di Palino.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]

Tradizioni e folclore
I Riti della Settimana Santa
I riti della Settimana Santa a Francavilla sono momenti di intensa religiosità popolare, vissuti con partecipazione dall'intera comunità francavillese. Le manifestazioni per ricordare la Passione e la morte di Cristo hanno radici profonde nel tempo, in quanto, sono da far risalire all'epoca della dominazione spagnola nell'Italia meridionale, tutt'ora si possono riscontrare molte affinità con quelle di alcune città della Spagna come Siviglia e Cordova.
La processione dell'Addolorata (venerdì precedente la Domenica delle Palme) sancisce l'inizio delle celebrazioni: l'Arciconfraternita dell'Orazione e Morte sfila in processione portando in spalla la statua della Madonna Addolorata, i cui abiti furono donati dalla viscontessa spagnola Carmela Brost.
La Domenica delle Palme rami d'ulivo, portati dai fedeli, vengono benedetti al di fuori delle chiese dai sacerdoti. Successivamente sfila in processione la Confraternita del Carmine.
Il Mercoledì Santo i ragazzi girano per le strade con baldacchini decorati con fiori e alla base vi troviamo un praterello di grano anemico, questi sono più comunemente chiamati "piatti". I ragazzi procedono per le case dicendo "Cce ti piaci lu piattu mia?"(trad. "Ti piace il mio piatto?"), al termine della giornata i "piatti" vengono portati nelle numerose chiese di Francavilla dove vi resteranno per i giorni del Triduo Pasquale.
Nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo si avvia il pellegrinaggio ai "Sepolcri" (Repositori) dei "Pappamusci", confratelli della Confraternita del Carmine, che vestiti con un saio bianco, scalzi, incappucciati e con un bastone nella mano destra, camminano lentamente ed a coppia lungo un percorso oramai secolare. Quando le coppie di Pappamusci si incrociano, si salutano battendo il bastone per terra e ponendosi di fronte gli uni agli altri simulano un abbraccio portandosi con forza le braccia al petto. Il termine "Pappamusci" sembra derivare dal greco antico, forse ad indicare il "prete nero" o "prete lento, silenzioso". Inoltre c'è chi ritiene l'origine del nome, derivante dalla lingua spagnola, individuando nei pappamusci, i "papamoscas", cioè gli sciocchi.
La mattinata del Venerdì Santo continua il pellegrinaggio dei " Pappamusci", mentre tre confraternite portano in processione la statua dell'Addolorata al Calvario. La sera vi è la suggestiva Processione dei Misteri, vi partecipano tutte le Confraternite ognuna portando in spalla una delle stupende statue, in cartapesta policroma dell'800, che rievocano i momenti della Passione e morte di Gesù Cristo. Dal sagrato della chiesa di Santa Chiara, dove le statue sono sempre conservate, la processione si snoda lentamente per le vie della città, a rompere il silenzio solo il caratteristico suono della troccola. Particolarmente suggestivo l'atto, di numerosi penitenti scalzi ed incappucciati detti "Pappamusci cu lli trai", di trascinare pesanti croci in legno sulle spalle, seguendo la statua della caduta di Gesù.
Il giorno della Pasqua vi è infine la processione della statua del Cristo Risorto.
Cultura
Istruzione
Biblioteche
- Biblioteca Comunale Giovanni Calò
Scuole
Francavilla conta tre circoli scolastici che coordinano le scuole materne ed elementari cittadine. Ci sono poi due scuole medie inferiori chiamate "Bilotta Marone" e "San Francesco d'Assisi". Inoltre è sede dei seguenti istituti scolastici statali, inerenti al ciclo scolastico della scuola secondaria di secondo grado:
- Liceo Classico Vincenzo Lilla;
- Liceo Scientifico Francesco Ribezzo [8];
- Istituto Tecnico Industriale Statale Enrico Fermi [9];
- Istituto Tecnico Commerciale Giovanni Calò [10];
- Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali Carlo De Marco.
Media
Radio
- 4° Canale Radio
Stampa
- Il Brindisino
- Il Gazzettino degli Imperiali
- Senza Colonne
Teatro
- Cinema Teatro Italia
Personalità legate a Francavilla Fontana
- Domenico Carella (1721 – 1813), pittore italiano per il quale si presume apprendistato presso Francesco Solimena;
- Pietro Paolo Pinca (1758 – 1832), statuario, ritrattista e doratore;
- Vincenzo Zingaropoli (1779 – 1836), pittore e statuario;
- Vincenzo Lilla (1837 – 1905), sacerdote e filosofo, insegnò in diverse università italiane;
- Padre Serafino Marinosci (1869 – 1919), presbitero e musicista, celebre la sua composizione della Via Crucis;
- Francesco Ribezzo (1875 – 1952), linguista ed archeologo;
- Giovanni Calò (1882 – 1970), filosofo, pedagogista e rettore dell’Università di Firenze;
- Giovanni di Castri (1915 - 1940), militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare;
- Clementina Forleo (1963), magistrato attualmente in servizio presso l'ufficio Gip del Tribunale di Cremona.
Economia
Valida la struttura agricola, basata sull'olivo, la vite, il tabacco e su vaste coltivazioni ortive.
Discreto il tessuto d'imprese manifatturiere leggere e di trasformazione agricola. Negli ultimi decenni hanno assunto particolare importanza le attività e i traffici commerciali, favoriti anche dalla collocazione geografica della città: al centro dell'asse stradale Brindisi-Taranto, in una posizione baricentrica in seno alle tre province jonico-salentine. Grazie a questa posizione la città si è candidata a sede naturale di un centro di carico intermodale. Le industrie alimentari sono una cinquantina, con oltre 200 addetti; le aziende dell'abbigliamento impiegano oltre 300 addetti. Il comparto della meccanica leggera raggruppa una novantina di aziende, che dichiarano quasi 400 addetti. Nel ramo delle costruzioni sono operative più di 150 imprese. Il commercio rappresenta, dopo l'agricoltura, il ramo di attività più cospicuo.[senza fonte]
Amministrazione
Template:ComuniAmministrazione
Amministrazioni precedenti
Città gemellate
Francavilla è gemellata con:
Frazione
Oltre alle varie contrade circostanti presenti nel territorio (che identificano la presenza di grandi masserie private), Francavilla ha come unica frazione il poco distante centro rurale di Bax Capece.
Sport
Calcio
- La società calcistica di maggiore importanza a Francavilla è: l' A.S.D. Francavilla Calcio. Nata nel 1946, ha alternato nel corso dei decenni, nell'ottica della sua dimensione regionale, ottimi risultati sportivi a periodi di anonimato. Da qualche stagione a questa parte, rivitalizzata da una nuova gestione societaria, è riuscita a ritagliarsi un posto tra le migliori compagini regionali. La promozione in Serie D, datata 6 aprile 2008, ha riportato la società in una divisione che le mancava da 17 anni. Nella stagione in corso milata nel girone H della Serie D.
- Da una costola della società maschile è stata fondata nel 2001, la società di calcio femminile: VIS Francavilla Fontana. La squadra ha una natura dilettantistica, come tutto il calcio femminile in Italia, ma il partecipare al secondo campionato nazionale per importanza, il campionato nazionale di A2 per l'esattezza, da comunque una dimensione nazionale al fenomeno. Nella stagione in corso milata nel campionato nazionale A2 girone B.
- Nel 2007 nasce una seconda compagine calcistica: l' A.S.D. Salento Francavilla.
Basket
La Libertas Basket Francavilla da alcuni anni Basket Francavilla, è la seconda più antica società della regione Puglia dopo la Ferrini Brindisi. Nasce nel 1963 ed era composta da alcuni ragazzi di scuola media che, sotto la guida del professore Fedele Leo, parteciparono al campionato di Prima Divisione. Nel corso degli anni la squadra ottiene alcune promozioni, scalando le varie divisioni tra cui Promozione, serie D, serie C [11]. La trafila nelle serie minori ha il suo culmine con la partecipazione nella stagione 1991/92 ai play-off per la promozione in serie B.
Dopo varie stagioni nel campionato di Serie C2, nella stagione 2007/08 è stata promossa in Serie C1, divisione che dalla stagione 2008/09 assume la denominazione di Serie C Dilettanti.
Nella stagione in corso milata nel campionato di Serie C Dilettanti girone G.
Atletica
Il Team Francavilla nasce dalla passione comune di un gruppo di amici che si danno appuntamento quotidiano per fare la consueta corsettina salutare. Il ritrovo coincide con quello dei Campioni nostrani e, nelle attese dei ritardatari, non perdono l'occasione di chiedere loro qualche consiglio su allenamenti, alimentazione ecc... Col passare del tempo, più si seguivano quei consigli "rubati" vicino alla famosa fontana di via Pio La Torre e più quella salutare corsettina si trasformava in un vero e proprio allenamento. Sempre più proseliti ha visto quella fontana finché non si è deciso di dare un nome a quel gruppo così affiatato, unito come una squadra, come un "team": da qui nasce la TEAM FRANCAVILLA. Quando il francavillese Giacomo Leone nel 1996 vinse la maratona di New York, esplose in paese la passione per questa disciplina.
Personalità sportive legate a Francavilla Fontana
- Giacomo Leone (1971), maratoneta, nel 1996 ha vinto la Maratona di New York;
- Ottaviano Andriani (1974), maratoneta;
- Cosimo Caliandro (1982), mezzofondista, nel 2007 si è laureato campione europeo indoor dei 3000 metri.
Voci correlate
Note
- ^ Dati Istat del 31/10/2008.
- ^ www.biopuglia.iamb.it - paesaggio del Salento orientale
- ^ Medie climatiche di Grottaglie nel periodo 1961-1990, su meteoam.it.
- ^ Venti prevalenti a Grottaglie nel periodo 1961-1990, su eurometeo.com.
- ^ Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani
- ^ L'istituzione del nuovo comune avvenne con regio decreto dell' 11 febbraio 1926, n.308, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 3 marzo dello stesso anno, firmato da Vittorio Emanuele III
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 29-04-2022.
- ^ Il sito del Liceo Scientifico F. Ribezzo
- ^ Il sito dell' I.T.I.S. E. Fermi
- ^ Il sito dell' I.T.C. G. Calò
- ^ Le divisioni elencate non necessariamente corrispodono all'attuale organizzazione della Lega Nazionale Pallacanestro.
Bibliografia
- "Viaggio in terra di Brindisi. Turismo, storia, arte, folklore" di Marinazzo Angela, Editore Adda, 2000
- "Puglia" di Touring club italiano, Touring Editore, 1978
Collegamenti esterni
Template:Provincia di Brindisi
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
13 maggio 2001 | 28 maggio 2006 | Vincenzo Della Corte | Centro-Destra | Sindaco | |
28 maggio 2006 | 8 maggio 2008 | Giuseppe Marinotti | Centro-Destra | Sindaco | |
8 maggio 2008 | in carica | Maria Antonietta Olivieri | - | Comm. pref. |