Calabria

regione italiana a statuto ordinario
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«Patisco d'amor patrio, soffro di sentimentalità per il glorioso nostro passato, mi cruccio dell'abbandono in cui siamo caduti e tenuti... e specialmente cerco di far apparire nobile, grande e bella la nostra Calabria, anche quando è giustamente accusata.»

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La Calabria /kaˈlabrja/ (Calàbbria in calabrese, Calavrìa in grecanico, Καλαβρία in greco) è una regione dell'Italia meridionale di 2.007.707 abitanti.[1] Il capoluogo è Catanzaro. Il Consiglio regionale si riunisce a Reggio Calabria. È la regione più a sud dell'Italia peninsulare, confina a nord con la Basilicata e a sud-ovest un braccio di mare la separa dalla Sicilia. È bagnata ad ovest dal mar Tirreno e ad est dal mar Ionio.

Comprende le province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia.


Geografia

 
Superficie della Calabria per zone altimetriche
 
NASA: Foto orbitale della Calabria.
 
paesaggio della Sila

La regione costituisce la punta dello stivale, è bagnata ad ovest dal Mar Tirreno, ad est dal Mar Ionio, a nord-est dal golfo di Taranto e a sud-ovest è separata dalla Sicilia dallo Stretto di Messina, la cui distanza minima tra Capo Peloro in Sicilia e Punta Pezzo in Calabria è di soli 3,2 km, dovuta al legame geologico presente in profondità tra il massiccio dell'Aspromonte e la catena dei Peloritani.

I golfi calabresi sono:

In Calabria sono presenti due isole, entrambe poste lungo la Riviera dei Cedri (CS), sulla costa tirrenica :

Vi è poi l' Isola di Le Castella, sul litorale jonico crotonese, collegata alla spiaggia da un lembo di terra. Tra i faraglioni e gli isolotti da menzionare per grandezza e talvolta per la loro forma caratteristica vi sono lo Scoglio Incudine e lo Scoglio Cervaro nell' Alto Ionio Cosentino e lo "Scoglio dello Scorzone" di San Nicola Arcella, oltre ad alcuni scogli di rara bellezza nella zona di Capo Vaticano.

Orografia

La Calabria ha una superficie prevalentemente collinare, che si estende per il 49,2% del suo territorio.
Presenta ampie zone montuose che coprono il 41,7% del suo territorio:

  • Al di sotto dell'istmo di Catanzaro, iniziano le Serre calabresi, tra cui spiccano quelle vibonesi che si spingono con un doppio allineamento montuoso fino a congiungersi direttamente con l'Aspromonte; la vetta più elevata delle Serre, il Monte Pecoraro, raggiunge 1420 m;
  • fra le pianure di Sant'Eufemia e di Rosarno/Gioia Tauro si erge il gruppo del monte Poro (710 m) nella zona sud della provincia di Vibo Valentia;
  • a sud infine si erge l'acrocoro dell'Aspromonte la cui vetta più elevata, il Montalto (o monte Cocuzza) raggiunge i 1955 m.

Le pianure coprono il 9% del suo territorio e sono tutte di modesta estensione. Tra le più importanti ricordiamo, partendo dal nord:

Idrografia

I fiumi della Calabria non presentano generalmente uno sviluppo significativo a causa della forma, stretta e allungata, della penisola calabrese e a causa della disposizione dei rilievi montuosi. Fanno eccezione il Crati e il Neto, i fiumi più lunghi, i quali sfociano entrambi nel mar Ionio. Tributano anch'essi allo Ionio, ma con un corso di gran lunga più breve, il Trionto, il Tacina e il Corace; questi ultimi fiumi, come peraltro il Neto, nascono dalla Sila. Dall'altopiano della Sila hanno origine anche l'Amato il Mucone e il Savuto, che insieme al Lao che scende dal Massiccio del Pollino, sono i maggiori fiumi del versante tirrenico. Gli altri corsi d'acqua sono ancora più brevi e hanno le caratteristiche tipiche delle fiumare in quanto hanno regime torrentizio, scorrono entro ampi alvei ciottolosi, asciutti per gran parte dell'anno, ma che possono riempirsi repentinamente in occasione di temporali o piogge violente.

Esistono numerosi laghi artificiali, soprattutto sull'altopiano della Sila. I principali sono l'Ampollino, l'Arvo, il Cecita e l'Angitola.

Geologia

Dal punto di vista geologico, la Calabria è una delle regioni italiane più antiche. Già prima del Cenozoico, fu parte del continente denominato Tirrenide, una penisola che la congiungeva al Massiccio del Pollino. Gli sconvolgimenti atmosferici riempirono i mari interni dando origine alle pianure di Sant'Eufemia, di Sibari, del Crati, del Corace e del Mesima.
Il successivo processo di innalzamento delle coste provocò il fenomeno del terrazzamento che in alcuni punti dell'Aspromonte raggiunse la quota di mille metri, un fenomeno noto come orogenesi degli Appennini.

La Calabria detiene il 10% dell'intero patrimonio costiero dell'Italia (715,7 Km[2]), e presenta la più grande ed esclusiva varietà di spiagge formate da rocce particolari, come ad esempio gli scogli granitici della provincia reggina, del tirreno vibonese, e dello ionio catanzarese. Tali rocce, presenti in maniera massiccia nella regione calabrese sono presenti in misura minore anche in alcune località isolane del mar Mediterraneo (come ad esempio in Sardegna). Il litorale calabrese è infatti costituito praticamente da rocce di ogni era geologica, dalle rocce metamorfiche risalenti alle ere più antiche, ricche di minerali indisponibili in altre regioni della Penisola, alle dune di attuale formazione.

Clima

Il clima calabrese è generalmente di tipo mediterraneo.Il litorale Ionico è più secco e arido di quello tirrenico che si presenta con un clima più mite.Le temperature in genere lungo le coste non scendono mai sotto i 10 gradi e non salgono mai sopra i 40°, con punte di 42-44° nei mesi estivi. Lungo gli Appennini, dal Pollino, passando dalla Sila fino all'Aspromonte, il clima è quasi di tipo alpino. Gli inverni sono freddi, rigidi e nevosi, le estati fresche con qualche temporale pomeridiano.

Vegetazione

Le differenti condizioni climatiche della regione favoriscono anche una diversa vegetazione da zona a zona. Dal livello del mare fino ai 600 metri (piano mediterraneo) predomina la macchia mediterranea con ulivi, lecci e altre piante tipiche del clima mediterraneo. Dai 700 metri fino ai 1000 metri (piano della bassa montagna appenninica), invece, cresce una vegetazione di transizione: castagni e altre querce hanno la loro dominanza. Dai 1000 metri in su (piano montano) dominano le specie tipiche del clima di montagna, composte da faggio, abete bianco e da pino laricio. Sulle Serre calabresi il piano montano inizia, in alcuni punti, anche a 800 metri.

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Calabria.

Preistoria

Le prime tracce della presenza dell'uomo in Calabria risalgono al Paleolitico come ne testimoniano i ritrovamenti nelle grotte di Scalea e il graffito del "Bos primigenius" a Papasidero, un figura di toro incisa nella roccia 12.000 anni fa. Durante l'era dei metalli giunsero nuove popolazioni, uno degli insediamenti più importanti risalente a quel periodo è il complesso di Torre Galli nei pressi di Vibo Valentia, inoltre, nei pressi di Roccella Jonica, sul finire degli anni '60, furono condotti degli scavi che riportarono alla luce una necropoli risalente all'età del ferro.

Mitologia e periodo italico

 
Le Colonie Greche in Calabria

Secondo il mito più antico, Aschenez, pronipote di Noè, mercante semita ed inventore della barca a remi, giunse tre generazioni dopo il diluvio universale sulle sponde dove fu fondata Reggio. Ciò è testimoniato dalle informazioni riportate successivamente da Giuseppe Flavio e da San Girolamo.

Più tardi, secondo il mito greco, circa 850 anni prima della guerra di Troia, vi sarebbero dunque giunti Enotrio e Paucezio, di stirpe enotria e pelasgica, originari della Siria che, trovando il suolo molto fertile, chiamarono la regione "Ausonia" in ricordo dell'"Ausonide", fertile zona della Siria.

Secondo la leggenda Enotrio avrebbe regnato per 71 anni e alla sua morte gli sarebbe succeduto il figlio Italo ("uomo forte e savio" secondo quanto narra Dionigi di Alicarnasso) che regnò su una popolazione "Italòi" che occupavano la penisola nella zona situata a sud dell'Istmo di Marcellinara, che oggi sono la province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro, dalla quale l'Ausonia avrebbe preso il nuovo nome di "Italia", come riportano Tucidide ("quella regione fu chiamata Italia da Italo, re arcade") e Virgilio (Eneide, III). ma comunque sappiamo da Dionigi di Alicarnasso (1 11,2-4; 12,1) e Diodoro Siculo che gli "Ausoni" (abitanti dell'Ausonia) erano stanziati nella zona di Reggio già intorno al XVI secolo a.C.

Tali popolazioni dunque (Itali-Ausoni-Enotri), avrebbero abitato prevalentemente le zone costiere, mentre l'entroterra della regione fu abitato principalmente dai Bruzi (Brutti o Bretti), popolo di origine indoeuropea di linguaggio osco e temperamento bellicoso e da genti di origine iberica.

Periodo greco

  Lo stesso argomento in dettaglio: Magna Grecia e Bruzi.

Di fondamentale importanza è lo sbarco dei Greci sulle coste calabresi, i quali strapparono le terre ai Lucani (costretti a rifugiarsi nell'entroterra e nella parte settentrionale della Calabria), e si mescolarono con gli altri popoli autoctoni, dando vita ad una cultura meticcia, estremamente florida nei secoli successivi. I Greci fondarono fiorenti colonie, così magnificenti da guadagnarsi l'appellativo di Magna Grecia (Grande Grecia), così importanti da superare, in alcuni casi, la stessa madrepatria.

Tra l'VIII ed il IV secolo a.C. infatti fiorivano su tutta la costa numerose ed importanti città della Magna Grecia, come Rhegion, Kroton, Locri Epizephyrii, e Sybaris, e numerose sub-colonie fondate dalle colonie stesse quali: Kaulon, Hipponion, Medma, Terina e Scolacium.

La gloriosa storia delle poleis magnogreche vide primeggiare politicamente ed economicamente le città di Reggio come padrona dello Stretto di Messina e della Calabria meridionale, di Locri Epizefiri nella parte centrale della regione, e di Crotone in quella settentrionale, in una storia fatta di alterne alleanze e conflitti interni tra le tre potenze della regione.

Successivamente con la pressione delle popolazioni dei Bruzi e dei Lucani (che conquistarono e depredarono le poleis della Calabria settentrionale), e con l'avvento di Roma, la Magna Grecia iniziò il suo declino, dovuto anche ad una continua lotta per il predominio tra le poleis.

Periodo romano

  Lo stesso argomento in dettaglio: Regio III Lucania et Bruttii.

Dopo la conquista da parte dei Romani, nel III secolo a.C., i territori assunsero la denominazione di "Brutium" ma, a parte alcune città alleate, dunque non sottomesse all'utorità di Roma, gran parte della regione non fu in grado di ritrovare la prosperità di un tempo. Le poleis magnogreche erano quindi destinate a perdere il proprio potere in favore di un'alleanza (come nel caso di Reggio) o di una colonizzazione romana (nel caso di Locri Epizefiri, Crotone e delle altre città minori). Unica roccaforte della lingua e cultura greca rimaneva infatti Reggio (tra l'altro sede del Corrector, governatore della Regio III Lucania et Bruttii), che attraverso la Via Popilia collegava il suo porto con Roma; città abitate dai Bruttii erano le colonie di Vibo Valentia, Locri, Crotone, Sibari e Cosenza all'interno del territorio.

Medioevo

Il ducato bizantino

 
Il Thema (o Ducato) di Calabria
  Lo stesso argomento in dettaglio: Ducato di Calabria.

Con la caduta dell'Impero, la Calabria fu devastata dalle guerre gotiche, tra goti e bizantini, i quali ebbero la meglio. Successivamente a causa dell'invasione longobarda i bizantini persero gran parte dell'Italia compresa anche parte della Calabria settentrionale, i territori rimasti del Bruzio furono aggregati con le terre possedute nel Salento, formando il Ducato di Calabria compreso nel thema di Sicilia.

Successivamente il dominio bizantino in Italia meridionale fu diviso in: thema di Langobardia, con capitale Bari, e, una volta caduta la Sicilia in mano agli arabi, in thema di Calabria, con capitale Reggio. Quest'ultimo territorio aveva dunque ereditato il nome Calabria, precedentemente usato per designare la penisola salentina.

Durante l'alto medioevo gli abitanti furono spinti verso l'interno della regione sia dalle pestilenze che dalle incursioni piratesche, una vera minaccia per gli insediamenti costieri, continuata fino alla fine del XVIII secolo. Numerose furono infatti le fortificazioni collinari e montuose nell'entroterra calabrese, costituita da villaggi arroccati in posizione sufficientemente arretrata e inaccessibile da poter avvistare in tempo le navi nemiche e sbarrare prontamente le vie d'accesso ai centri abitati.

Nel IX e X secolo la Calabria, fu terra di confine tra i Bizantini e gli Arabi insediatisi in Sicilia, che si contesero a lungo la penisola, soggetta a razzie e schermaglie, spopolata e demoralizzata, ma con gli importanti monasteri bizantini, vere e proprie roccaforti della cultura.

Le corti normanne

Alla lunga contesa arabo-bizantina mette fine però la famiglia normanna degli Altavilla. L'anno 1061 sancisce infatti che la Calabria è dei Normanni, suddivisa tra Roberto il Guiscardo, Duca di Calabria, e Ruggero, Conte di Calabria. Il governo così organizzato fu messo in atto dai locali magnati bizantini. Il dominio viene esteso alle Puglie e da questo momento ha termine ogni pertinenza bizantina.

  • Roberto conferma in Reggio la capitale del Ducato di Puglia e di Calabria e sede del giustizierato di Calabria, nominandosi egli stesso Duca;
  • Ruggero è invece Conte di Calabria, vassallo del fratello Roberto, con sede a Mileto.

Periodo angioino e aragonese

E' di questo perdiodo la diffusione del sistema feudale. Nel 1443 Alfonso il Magnanimo d'Aragona conquistando i territori degli Angioini assegnò il territorio di Reggio a Catanzaro, poiché Reggio aveva appoggiato il suo avversario Renato d'Angiò. Ma una ventina di anni dopo nel 1465 Ferdinando I di Aragona (Ferrante) riassegnò il titolo di capoluogo a Reggio.

Nel XVI secolo in Calabria fu confermata la divisione nelle due province di Calabria Citeriore (o Citra) e Calabria Ulteriore (o Ultra) governate inizialmente da un solo magistrato, poi dal 1582 le due province furono amministrate da due distinti governatori:

Era moderna

 
Garibaldi ferito in Aspromonte.

Nel 1098, Papa Urbano II investì Ruggero del ruolo di nunzio apostolico e gli Altavilla con la loro dinastia divennero precursori del Regno di Napoli o Regno delle due Sicilie che dominò la Calabria fino all'unità d'Italia. Lo stesso Regno di Napoli subì diverse dominazioni: le dinastie degli Asburgo, di Spagna e d'Austria, la dinastia francese dei Borbone, e per un breve periodo il generale di Napoleone, Gioacchino Murat, che fu giustiziato nella cittadina di Pizzo.

Ultimi secoli

L'Aspromonte, regione montana nel sud della Calabria, in provincia di Reggio, fu scenario di una famosa battaglia del Risorgimento, in cui Giuseppe Garibaldi rimase ferito. È tutt'ora possibile ammirare l'albero cavo in cui secondo la tradizione Garibaldi si sedette per essere curato, nei pressi di Gambarie, vicino a Reggio.

Economia

Dati Economici

Di seguito la tabella che riporta il PIL ed il PIL procapite nei capoluoghi di provincia[4] prodotto in Calabria dal 2000 al 2006:

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Prodotto Interno Lordo
(Milioni di Euro)
26.344,4 27.680,0 28.574,7 29.685,4 31.073,3 31.616,7 32.507,7
PIL ai prezzi di mercato per abitante
(Euro)
13.019,9 13.742,4 14.226,9 14.773,2 15.457,0 15.754,8 16.244,1


Di seguito la tabella che riporta il PIL[5], prodotto in Calabria ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche:

Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL regionale % settore su PIL italiano
Agricoltura, silvicoltura, pesca € 1.341,2 4,13% 1,84%
Industria in senso stretto € 2.851,8 8,77% 18,30%
Costruzioni € 2.013,3 6,19% 5,41%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni € 6.301,6 19,39% 20,54%
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali € 6.856,6 21,09% 24,17%
Altre attività di servizi € 9.408,7 28,94% 18,97%
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni € 3.734,5 11,49% 10,76%
PIL Calabria ai prezzi di mercato € 32.507,7


Stemma Capoluoghi di Provincia Provincia Reddito annuo pro-capite in Euro[6]
File:Catanzaro-Stemma it.png Catanzaro Provincia di Catanzaro 15.973
File:Cosenza-Stemma.png Cosenza Provincia di Cosenza 15.752
File:Reggio Calabria-Stemma.png Reggio Calabria Provincia di Reggio Calabria 14.917
File:Vibo Valentia-Stemma.png Vibo Valentia Provincia di Vibo Valentia 14.291
File:Crotone-Stemma.png Crotone Provincia di Crotone 12.197

La città con il reddito pro-capite più alto è Catanzaro, seguita da Cosenza, la più povera risulta essere Crotone. Nel settore primario, l'agricoltura è sviluppata soprattutto nella coltivazione di ulivi(la regione è al secondo posto in Italia per la produzione di olio, dopo la Puglia), di viti è di agrumi(uno di essi è il bergamotto che è alla base di molti profumi). Il principale mercato agricolo è Catanzaro sede del Comalca il principale mercato agro-alimentare della Calabria. Molto praticato anche l'allevamento soprattutto di ovini e caprini nelle aree dell'entroterra ed anche la pesca è discretamente sviluppata. Nel settore secondario sono poco sviluppate le industrie alimentari e tessili; nelle zone di Crotone, Vibo Valentia e Reggio di Calabria sono sorte industrie petrolchimiche, metalmeccaniche e chimiche. Il settore terziario è molto sviluppato a Catanzaro, mentre sono importanti centri commerciali Lamezia Terme e Cosenza. Varie zone della regione basano l'intera economia sul turismo estivo soprattutto lungo la costa Ionica catanzarese, nell'area tirrenica reggina e su tutto il versante costiero della provincia di Vibo Valentia. Discretamente sviluppato, nonostante le potenzialità, il turismo invernale in Sila.

Stemma e gonfalone della regione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stemma e gonfalone della regione Calabria.

Lo stemma della Regione Calabria (approvato ed adottato in versione definitiva con Legge Regionale 15 giugno 1992, n. 6) racchiude in cornice ovale quattro dei simboli che rappresentano la Calabria:

  1. il pino nero calabro (Pinus nigra subsp. laricio)
  2. il capitello dorico
  3. la croce bizantina
  4. la croce potenziata.

Toponimo

Il nome "Calabria" designava in origine la regione salentina, ma quando le due penisole dell'italia meridionale furono unificate dai bizantini, il nome di Calabria fu usato per identificare anche la regione del Bruzio; successivamente, con la perdita dei possessi bizantini nel Salento in favore dei Longobardi, il nome fu utilizzato per designare soltanto all'attuale penisola calabrese, che mantiene tutt'ora il nome. Durante il basso medioevo e l'età moderna il termine Calabria venne trasformato in "Calabrie", con lo sdoppiamento del territorio nelle due province napoletane di Calabria Ulteriore e Calabria Citeriore.

la parola Calabria deriverebbe quindi dal greco "Kalon-brion", ovvero "Faccio sorgere il bene", per la fertilità del territorio, e può considerarsi un sinonimo del nome "Ausonia" che designava la Calabria meridionale al tempo delle genti italiche, e che deriva dal verbo "auxo-abbondo". Infatti ancora oggi tutta la zona costiera (sempre contesa nella storia), è ricca di vasti oliveti, agrumeti e frutteti con produzioni tipiche, quali il bergamotto ed il cedro, e sempre abbondante è stata la produzione di ortaggi e di frutta, che oggi vengono abbondantemente esportati.

Demografia

Nel 2006[7] i nati sono stati 18.328, i morti 17.414 con un incremento naturale di 826 unità rispetto al 2005. Le famiglie contano in media 2,7 componenti. Il 31 dicembre 2006 su una popolazione di 1.998.052 abitanti si contavano 51.242 stranieri (1,3%).

La popolazione della Calabria[8] per provincia:

Provincia Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)
Densità
(ab/km²)
Provincia di Cosenza 732.072 6.650 109,4
Provincia di Reggio Calabria 563.912 3.184 177,1
Provincia di Catanzaro 366.647 2.392 153,3
Provincia di Crotone 172.171 1.716 100,3
Provincia di Vibo Valentia 170.628 1.139 147,2
Totale Calabria 2.001.052 15.081 132,5

Centri più popolosi

I comuni più popolosi della Calabria[9] sono:

Lingua

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto calabrese e Greco di Calabria.
«A voi fieri Calabresi
che accoglieste ospitali me straniero
nelle ricerche e indagini
infaticabilmente cooperando
alla raccolta di questi materiali
dedico questo libro che chiude nelle pagine
il tesoro di vita del vostro nobile linguaggio.»

La popolazione calabrese presenta ancora oggi un'identità abbastanza variegata, per questo l'insieme dei dialetti parlati nella regione rispecchia tali caratteristiche. Come la maggior parte dei dialetti italiani, il calabrese meridionale come quello settentrionale non hanno alcuna ufficialità.

A causa delle molteplici radici storiche della regione, esistono zone della Calabria in cui si parlano ancora dialetti di diretta derivazione da altre lingue. Nel nord della regione si parla un dialetto derivante dalla lingua napoletana, mentre nel sud della regione si riscontrano numerose somiglianze del dialetto locale con la lingua siciliana, ma complessivamente il vernacolo parlato in tutta la regione è spesso identificato come "calabrese".

Fino al XV-XVI secolo la lingua grecanica era parlata in tutta la Calabria meridionale, oggi perdura solo nelle cittadine di Bova, Roghudi e Gallicianò (in provincia di Reggio Calabria) e in alcuni quartieri di Reggio, storica roccaforte culturale della lingua greca in Italia. Le vie dei paesi dell'area grecanica hanno infatti ancora oggi la doppia nomenclatura: in italiano ed in grecanico.

In altre zone, più circoscritte, si parlano dialetti di derivazione albanese e nel comune di Guardia Piemontese si parla occitano.

Minoranze linguistiche

Le minoranze linguistiche riconosciute dallo stato in Calabria sono:

  • La lingua albanese parlata in 33 comuni della provincia di Cosenza, di Crotone e di Catanzaro
  • la lingua occitana, parlata a Guardia Piemontese
  • La lingua greca di Calabria (o grecanico), parlata nel triangolo grecanico (Amendolea (Amygdalia/Amiddalia), Bova (Vua), Bova Marina (Fundaca, Jalò to Vua), Chorio di Roghudi, Condofuri, Condofuri Marina, Gallicianò, Roccaforte delGreco (Vunì), Roghudi vecchio (Richùdi), disabitato, Roghudi nuovo.

Politica

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Fatti di Reggio e Storia amministrativa della Calabria.
 
Reggio Calabria - Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria.

Nel 1970, con l'istituzione degli enti regionali, fu deciso di collocare il capoluogo di regione a Catanzaro. . Ai reggini la cosa non fu ben gradita, infatti alla delusione seguì un'agitazione popolare che sfociò nei cosiddetti Fatti di Reggio. Come compromesso politico per sedare la rivolta, fu deciso di porre la sede del Consiglio regionale a Reggio Calabria, pur mantenendo Catanzaro come capoluogo e sede della Giunta.

Giunta e consiglio regionale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Calabria.

Sin dall'istituzione del regionalismo, avvenuta nel 1970, la Calabria è stata sempre amministrata da governi costruiti sull'accordo predominante tra la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista Italiano, con una prima fase a prevalente guida democristiana e una seconda a prevalente guida socialista.

Il primo presidente della Giunta regionale è stato Antonio Guarasci, seguito, nell'ultimo anno di legislatura, da Aldo Ferrara, che ritornerà presidente anche nella legislatura seguente, seppure con un distacco di circa un anno guidato da Pasquale Perugini.

Nella terza e nella quarta legislatura, ossia dal 1980 al 1990, la presidenza è assunta dal PSI dapprima con Bruno Dominijanni, poi con Francesco Principe e, infine, con Rosario Olivo.

Nella quinta legislatura, che va dal 1990 al 1995, nella fase di passaggio, a livello nazionale, tra la Prima e la cosiddetta Seconda Repubblica, il governo torna ad avere una guida democristiana con Guido Rhodio e Donato Veraldi, esponenti della transizione verso il Partito Popolare Italiano.

Nel 1995, quando la situazione politica ed elettorale è ormai improntata al bipolarismo, a vincere le elezioni è la coalizione di centrodestra, che indica come presidente Giuseppe Nisticò (1995-1998) e Giovambattista Caligiuri (1998-1999), esponenti di Forza Italia. Sul finire della legislatura, tuttavia, cambia la maggioranza in Consiglio regionale e la giunta passa in mano al centrosinistra che esprime la presidenza di Luigi Meduri, esponente del Partito Popolare.

Nel 2000, con l'istituzione del nuovo sistema elettorale che prevede l'elezione diretta del Presidente della Regione e la presentazione di coalizioni già costituite all'appuntamento elettorale, a prevalere è il Polo di centrodestra guidato da Giuseppe Chiaravalloti, magistrato, indicato da Forza Italia, che governa la regione per l'intero quinquennio.

Nel 2005 la carica di presidente è assunta da Agazio Loiero, originariamente esponente della Margherita, che guida la coalizione di centrosinistra, L'Unione. Loiero è stato indicato candidato presidente dal suo schieramento per mezzo di una consultazione fra gli iscritti dei partiti della coalizione.

Questa è la composizione degli organi di governo della Regione Calabria[11].

Carmela Frascà (PD) - Riforme, Personale
Silvestro Greco (tecnico) - Ambiente, Tutela delle acque
Damiano Guagliardi (Rifondazione Comunista) - Turismo, Emigrazione
Luigi Incarnato (Partito Socialista) - Infrastrutture, Lavori Pubblici
Mario Maiolo (PD) - Programmazione nazionale e comunitaria, Lavoro, Politiche Sociali
Demetrio Naccari Carlizzi (PD) - Bilancio, Patrimonio
Mario Pirillo (PD) - Agricoltura, Foreste, Forestazione
Agazio Loiero (PD) - Sanità (ad interim dopo le dimissioni di Spaziante)
Francesco Sulla (PD) - Attività Produttive
Michelangelo Tripodi (Comunisti Italiani) - Urbanistica, Governo del Territorio

Il Consiglio Regionale, eletto con le elezioni del 2005, è presieduto da Giuseppe Bova (PD). Questa è la composizione dei gruppi consiliari.

Gruppo consiliare Inizio Leg. 2005 2006 2007 2008 2009
Partito Democratico - - - 18 18 18
Forza Italia 5 5 5 5 5 5
Partito Socialista[12] 4 4 4 4 4 4
UDC 6 6 6 6 3 3
Popolari Europei verso il PDL - - - - 3 3
Calabria Popolare Democratica - - - - 3 3
Alleanza Nazionale 5 4 4 4 2 2
Rifondazione Comunista 2 2 2 2 2 2
Popolari UDEUR 5 6 5 4 1 1
Nuovo PSI 3 2 2 1 1 1
Italia dei Valori 1 1 1 1 1 1
UDC, SVP, Autonomie - - - - - 1
Democratici di Sinistra 8 8 8 - - -
La Margherita 8 7 3 - - -
Partito Democratico Meridionale - - 4 - - -
Comunisti Italiani 1 1 1 1 - -
DC Aut - Ind - MPA - 1 1 1 - -
Misto[13] 2 3 4 3 7 6
TOTALE 50 50 50 50 50 50

Cultura

Istruzione

Musica

Nel panorama della musica sinfonica e operistica grande ruolo ricoprono tra gli artisti calabresi i due nomi di Francesco Cilea (autore tra le altre dell'Adriana Lecouvreur) e Nicola Antonio Manfroce.
Nel panorama moderno e contemporaneo vi sono diversi artisti calabresi che hanno legato il proprio nome alla tradizione cantautorale italiana, quali Mino Reitano, Mia Martini e la sorella Loredana Bertè, Rino Gaetano e Sergio Cammariere; mentre nella musica rock hanno avuto riscontro anche internazionale le formazioni dei JetLag (autori di un ricercato Jazz rock di matrice progressive) e Il Parto delle Nuvole Pesanti (creatori di un genere definibile "rock calabrese")
La Calabria inoltre vanta una lunga tradizione popolare legata alle diverse sfaccettature della sua cultura, direttamente legata alle molteplici popolazioni che su questa terra hanno lasciato traccia, queste tradizioni sono state portate alla ribalta dai Re Niliu negli anni '80, mentre oggi dai QuartAumentata e dai Mattanza.
A partire dalla fine degli anni '70 si cominciò a incidere anche la musica folkloristica calabrese, genere spesso intriso della satira tipica dei diversi artisti, prevalentemente sotto l'etichetta Elca Sound, che hanno portato il folk calabro in giro per il mondo, tra cui per citarne alcuni: Otello Profazio, i Calabruzi e Micu u pulici.

Eventi culturali

(di rilevanza nazionale)

Turismo

File:Lungomare Falcomatà.jpg
Uno scorcio del celebre lungomare di Reggio
 
Un angolo di Tropea
File:Copanello di Stalletì spiaggia (Catanzaro).jpg
Una tipica costa dello ionio calabrese presso Stalettì
 
Il caratteristico antico borgo di Scilla, in punta d'Italia

La principale risorsa turistica calabrese è il mare, con una lunghissima costa affacciata su tre mari (Tirreno, Ionio e Stretto), una particolare ricchezza della fauna ittica, in un paesaggio che alterna spiagge e scogliere. Lo scarso sviluppo industriale e l'assenza di grandi città sulla gran parte del territorio ha permesso di preservare per lungo tempo il mare incontaminato, e la Calabria è tuttora considerata un paradiso naturalistico.

Il poeta Gabriele d'Annunzio chiamò il lungomare di Reggio Calabria "il più bel chilometro d'Italia", oggi uno tra i simboli più rappresentativi del fatto che l'industria turistica in Calabria è attualmente un'attività in forte crescita, favorita dalla presenza sul territorio di numerosi siti archeologici (Reggio, Locri, Crotone, Sibari e Scolacium solo per citarne alcuni) e di bellezze naturali che suscitano l'interesse dei visitatori. Negli ultimi anni si è investito sulla capacità ricettiva di strutture alberghiere, favorendo un incremento delle presenze nella regione, che nell'estate 2006 ha raggiunto livelli record (ad es. Reggio al 20 settembre 2006 si trova al quinto posto in Italia per incremento di turisti stranieri, con un raddoppio di presenze rispetto all'anno precedente).

Oltre alle ben conosciute mete turistiche e rinomate località costiere come Tropea, Reggio, Catanzaro, Soverato, Scilla, Diamante, Roseto Capo Spulico o le gettonate riviere con le loro Bandiere Blu come Cirò Marina, Roccella Ionica, Scilla e Catanzaro[14], anche l'entroterra calabrese è ricco di storia, di tradizioni, ma anche e soprattutto di arte, cultura, fortezze, chiese, necropoli, boschi e bacini naturalistici d'importanza, elementi caratterizzanti le aree interne delle province di Reggio, Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia; in particolare il turismo montano si sviluppa soprattutto sull'Aspromonte e nella Sila, nei rispettivi parchi nazionali.

Monumenti nazionali

La Calabria è sede di alcuni tra i monumenti nazionali italiani. Questa è la lista completa:

Aree archeologiche

  Lo stesso argomento in dettaglio: Magna Grecia e Museo Nazionale della Magna Grecia.

Le molteplici dominazioni in Calabria hanno fatto sì che la Calabria sia piena di luoghi d'interesse archeologico. Questa è una breve lista delle aree archeologiche divise per provincia:

  • provincia di Crotone:
    • Kroton, oggi Crotone: Capo Colonna (Tempio di Hera Lacinia)ed il parco archeologico circostante ed il museo archeologico nazionale presso il parco dove è conservato un preziosissimo diadema d'oro dedicato alla dea Hera.
    • scavi dell'antica città di Krimisa, nei pressi di Cirò Marina;
  • provincia di Reggio Calabria:
    • Rhegion oggi Reggio: parco archeologico Griso-LaBoccetta con resti di templi arcaici, mura greche sul lungomare Falcomatà, mura greche sulla collina del Trabocchetto, mura greche sulla collina degli angeli, agorà/foro in piazza Italia, varie necropoli ellenistiche tra Santa Caterina e San Giorgio Extra, resti dell'Odéon di Reggio in via XXIV maggio, tomba ellenistica di via Tripepi, resti di un Athenaion sotto un bar del lungomare Falcomatà, resti di un grande impianto termale d'epoca romana sul lungomare Falcomatà;
    • Locri Epizefiri, a sud dell'odierna Locri: tempio ionico in contrada Marasà, abitato in Centocamere, tempio di Zeus, Santuario di Persefone in contrada Mannella, necropoli in contrada Lucifero, necropoli in contrada Parapezza, necropoli in Contrada Faraone, Teatro greco in contrada Pirettina;
    • Kaulon, nei pressi di Monasterace marina: base di un tempio dorico ai piedi del promontorio Cocinto vicino al mare;
    • scavi di Medma, oggi Rosarno;
    • scavi di Metauros, oggi Gioia Tauro;
    • scavi di una villa romana in contrada Palazzi a Casignana;
    • scavi di un teatro greco a Marina di Gioiosa Ionica
  • Provincia di Vibo Valentia:
    • Hypponion, oggi Vibo Valentia: mura della città greca in due tratti, resti di un tempio dorico sul colle del telegrafo, resti di un tempio ionico sull'altura del Cofino, resti di un tempio dorico presso la Cava Cordopatri, resti di abitato romano in via XXV aprile;
    • altri scavi in provincia: resti di un impianto termale e di due domus in località S. Aloe, resti di una villa romana a 4 km ovest dell'area aeroportuale militare, tracce di una villa romana in località Trainiti, presso Briatico;

Galleria immagini

Amministrazioni

La regione è divisa in cinque province:

Comuni della provincia di Catanzaro (80)
Comuni della provincia di Cosenza (155)
Comuni della provincia di Crotone (27)
Comuni della provincia di Reggio di Calabria (97)
Comuni della provincia di Vibo Valentia (50)

Natura, parchi nazionali, aree protette e siti di interesse comunitario

La natura montagnosa del territorio e lo scarso sviluppo demografico-industriale di molte zone della regione hanno permesso di preservare la maggior parte delle bellezze naturalistiche; infatti in Calabria sorgono tre importanti parchi nazionali:

Segue un elenco dei siti della Calabria di rilevante importanza in ambito europeo, riferiti alla regione biogeografica mediterranea. Le località, definite "Siti di Interesse Comunitario", e spesso indicate con l'acronimo SIC, sono state proposte sulla base del Decreto 25 marzo 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 e predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva 92/43/CEE.

  • Africo (RC)
  • Bova (RC)
  • Careri (RC)
  • Cittanova (RC)
  • Delianuova (RC)
  • Molochio (RC)
  • Platì (RC)
  • Roghudi (RC)
  • S.Lorenzo (RC)
  • S.ta Cristina D'Aspromonte (RC)
  • S.Stefano in Aspromonte (RC)
  • Sinopoli (RC)
  • Antonimina (RC)
  • Canolo (RC)
  • Ciminà (RC)
  • Condofuri (RC)
  • Gerace (RC)
  • oppido Mamertina (RC)
  • Reggio di Calabria (RC)
  • Samo (RC)
  • S.Luca (RC)
  • Sant'Agata del Bianco (RC)
  • Scido (RC)
  • Staiti (RC)
  • Bagaladi (RC)
  • Cardeto (RC)
  • Cinquefrondi (RC)
  • Cosoleto (RC)
  • Mammola (RC)
  • Palizzi (RC)
  • Roccaforte del Greco (RC)
  • S.Giorgio Morgeto (RC)
  • S.Roberto (RC)
  • Sant'Eufemia d' Aspromonte (RC)
  • Scilla (RC)
  • Varapodio (RC)
  • Acquaformosa (CS)
  • Belvedere Marittimo (CS)
  • Castrovillari (CS)
  • Francavilla Marittima (CS)
  • Laino Borgo (CS)
  • Maierà (CS)
  • Mottafollone (CS)
  • Plataci (CS)
  • S.Donato di Ninea (CS)
  • S.Sosti (CS)
  • Saracena (CS)
  • Aieta (CS)
  • Buonvicino (CS)
  • Cerchiara di Calabria (CS)
  • Frascineto (CS)
  • Laino Castello (CS)
  • Morano Calabro (CS)
  • Orsomarso (CS)
  • Praia a Mare (CS)
  • Sangineto (CS)
  • S.ta Domenica Talao (CS)
  • Tortora (CS)
  • Alessandria del Carretto (CS)
  • Castroregio (CS)
  • Civita (CS); Grisolia (CS)
  • Lungro (CS)
  • Mormanno (CS)
  • Papasidero (CS)
  • S.Basile (CS)
  • S:Lorenzo Bellizzi (CS)
  • Sant'Agata D'Esaro (CS)
  • Verbicaro (CS).
  • Longobucco (CS)
  • Spezzano Piccolo (CS)
  • Petilia Policastro (KR)
  • S.Giovanni in Fiore (CS)
  • Savelli (KR)
  • Albi (CZ)
  • Taverna (CZ)
  • Spezzano della Sila (CS)
  • Cotronei (KR)
  • Zagarise (CZ).
Altre Aree Protette
  • RMS Isola di Capo Rizzuto
Crotone (KR); Isola di Capo Rizzuto (KR).
  • RMS Scogli di Isca
Amantea (CS); Belmonte Calabro (CS).
  • PNR delle Serre
Serra San Bruno (VV); Fabrizia (VV); Spadola (VV); Mongiana (VV); Soriano Calabro (VV).
Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e (ZPS)
  • Gole del Raganello San Lorenzo Bellizzi (CS)
  • Valle del Fiume Argentino Orsomarso (CS)
  • Valle del Fiume Lao Papasidero (CS)
  • Parco Nazionale della Calabria Vedi Parco Nazionale della Sila
  • Timpone della Capanna
  • Serra del Prete
  • Pollinello-Dolcedorme Castrovillari (CS)
  • Rupi del Monte Pollino Castrovillari (CS)
  • Cima del Monte Pollino Castrovillari (CS)
  • Cima del Monte Dolcedorme Castrovillari (CS)
  • Valle Piana-Valle Cupa
  • La Petrosa
  • Timpone di Porace
  • Stagno di Timpone di Porace
  • Pozze Boccatore/Bellizzi
  • Timpa di San Lorenzo
  • Serra delle Ciavole-Serra di Crispo
  • Fagosa-Timpa dell'Orso
  • Il Lago (nella Fagosa)
  • Pozze di Serra Scorsillo
  • Gole del Raganello San Lorenzo Bellizzi (CS)
  • Monte Sparviere
  • Fonte Cardillo
  • Cozzo del Pellegrino
  • Piano di Marco
  • Valle del Fiume Argentino Orsomarso (CS)
  • Valle del Fiume Lao Papasidero (CS)
  • Fiume Rosa
  • Valle del Fiume Abatemarco
  • La Montea
  • Monte La Caccia
  • Valle del Fiume Esaro
  • Serrapodolo
  • Fondali di Capi Tirone
  • Isola di Dino Praia a Mare (CS)
  • Fondali Isola di Dino-Capo Scalea Praia a Mare - Scalea (CS)
  • Fondali Isola di Cirella-Diamante Cirella - Diamante (CS)
  • Isola di Cirella Cirella (CS)
  • Scogliera dei Rizzi
  • Fondali Scogli di Isca Amantea - Scalea (CS)
  • Montegiordano Marina Montegiordano (CS)
  • Pinete di Montegiordano Montegiordano (CS)
  • Fiumara Saraceno
  • Fiumara Avena
  • Foce del Fiume Crati Cassano allo Ionio - Corigliano Calabro (CS)
  • Macchia della Bura
  • Fiumara Trionto
  • Fondali Crosia-Pietrapaola-Cariati Mirto - Pietrapaola - Cariati (CS)
  • Farnito di Corigliano Calabro Corigliano Calabro (CS)
  • Dune di Casigliano
  • Casoni di Sibari Cassano allo Ionio (CS)
  • Secca di Amendolara Amendolara (CS)
  • Torrente Celati
  • Lago di Tarsia Santa Sofia d'Epiro - Tarsia (CS)
  • Bosco di Mavigliano
  • Orto Botanico-UniCal
  • Pantano della Giumenta Bocchigliero - Longobucco (CS)
  • Crello
  • Laghi di Fagnano Fagnano Castello (CS)
  • Laghicello
  • Monte Caloria Fagnano Castello (CS)
  • Foresta di Cinquemiglia
  • Monte Cocuzzo Mendicino (CS)
  • Foresta di Serra Nicolino-Piano d'Albero Mongrassano (CS)
  • Varconcello di Mongrassano Mongrassano (CS)
  • Foreste Rosssanesi Rossano Calabro (CS)
  • Vallone S. Elia
  • Bosco di Gallopane
  • Vallone Freddo
  • Palude del Lago Ariamacina
  • Macchia Sacra
  • Timpone della Carcara
  • Monte Curcio
  • Pineta di Camigliatello Spezzano della Sila (CS)
  • Acqua di Faggio
  • Cozzo del Principe
  • Bosco Fallistro
  • Arnocampo
  • S. Salvatore
  • Pineta del Cupone
  • Pianori di Macchialonga
  • Serra Stella
  • Juri Vetere Soprano
  • Nocelleto
  • Carlomagno
  • Stagni sotto Timpone S. Francesco
  • Pescaldo
  • Foce Neto Crotone
  • Fondali di Gabella Grande
  • Fondali da Crotone a Le Castella Crotone - Isola Capo Rizzato (KR)
  • Dune di Marinella
  • Capo Colonne
  • Dune di Soverato Soverato (CZ)
  • Capo Rizzuto Isola Capo Rizzato (KR)
  • Colline di Crotone Crotone
  • Foce del Crocchio-Cropani
  • Monte Fuscaldo
  • Timpa di Cassiano-Belvedere
  • Murgle di Strongoli Strongoli (KR)
  • Monte Femminamorta
  • Fiume Lese
  • Fiume Lepre
  • Fiume Tacina
  • Fondali Stalettì Stalettì (CZ)
  • Lago la Vota Gizzeria (CZ)
  • Palude di Imbutillo Curinga (CZ)
  • Dune dell'Angitola
  • Oasi di Scolacium Borgia - Squillace (CZ)
  • Steccato di Cutro e Costa del Turchese
  • Dune di Isca
  • Dune di Guardavalle Guardavalle Centrale (CZ)
  • Madama Lucrezia
  • Boschi di Decollatura Decollatura (CZ)
  • Monte Gariglione
  • Colle Poverella
  • Pinete del Roncino
  • Monte Contrò
  • Torrente Soleo
  • Colle del Telegrafo
  • Scogliera di Stalettì Stalettì (CZ)
  • Lago dell'Angitola
  • Fiumara di Brattirò (Valle Rufa)
  • Zona Costiera fra Briatico e Nicotera Briatico - Nicotera (VV)
  • Fondali di Pizzo Calabro Pizzo Calabro (VV)
  • Fondali di Capo Vaticano
  • Fondali di Capo Cozzo-S. Irene
  • Bosco Santa Maria
  • Marchesale Acquaro - Arena (VV)
  • Lacina
  • Bosco di Stilo-Bosco Archiforo
  • Pentadattilo
  • Fiumara di Melito Melito (RC)
  • Monte Basoliò-Torrente Listi
  • Canolo Nuovo, Zomaro. Zillastro
  • Vallata del Novito e Monte Mutolo
  • Vallata dello Stilaro
  • Prateria
  • Calanchi di Maro Simone
  • Collina di Pentimele
  • Capo dell'Armi
  • Capo S. Giovanni
  • Capo Spartivento
  • Saline Joniche
  • Calanchi di Palizzi Marina Palizzi (RC)
  • Fiumara Amendolea
  • Fiumara Buonamico
  • Fiumara Laverde
  • Fiumara di Palizzi Palizzi (RC)
  • Sant'Andrea
  • Contrada Gornelle
  • Pantano Fiumentari
  • Piani di Zervò
  • Monte Fistocchio e Monte Scorda
  • Torrente Menta
  • Montalto
  • Vallone Cerasella
  • Torrente Ferraina
  • Costa Viola e Monte S. Elia
  • Bosco di Rudina
  • Spiaggia di Brancaleone
  • Torrente Lago
  • Torrente S. Giuseppe
  • Pietra Cappa-Pietra Lunga-Pietra Castello
  • Torrente Vasi
  • Torrente Portello
  • Vallone Fusolano (Cinquefrondi) Cinquefrondi (RC)
  • Valle Molo (Delianova) Delianova (RC)
  • Fosso Cavaliere (Cittanova) Cittanova (RC)
  • C/da Fossia (Maropati)
  • Scala-Lammeni
  • Spiaggia di Pilati
  • Fondali di Punta Pezzo e Capo dell'Armi
  • Fondali di Scilla Scilla (RC)
  • Monte Tre Pizzi
  • Piano Abbruschiato
  • Monte Campanaro
  • Monte Scrisi
  • Serro d'Ustra e Fiumara Butrano
  • Alica
  • Contrada Scala
  • Monte Embrisi e Monte Torrione
  • Fiumara Careri
  • Spiaggia di Catona

Criminalità organizzata

  Lo stesso argomento in dettaglio: 'Ndrangheta.

Trasporti e infrastrutture

Strade e autostrade

La regione è poi attraversata da numerose strade statali che collegano tra loro le principali città ed i centri minori:

Linee ferroviarie

Ferrovie dello Stato:

(attraversando Gioia Tauro, Vibo, Lamezia e Paola)
  • Asse ionico da Reggio Calabria verso Taranto
(attraversando Roccella, Catanzaro, Crotone e Sibari)

Ferrovie della Calabria (ex Ferrovie Calabro Lucane):

  • Cosenza - Catanzaro centro
  • Catanzaro centro - Cosenza
  • Catanzaro centro - Catanzaro lido
  • Cosenza - Camigliatello
  • Cosenza - Cosenza centro
  • Gioia Tauro - Cinquefrondi
  • Gioia Tauro - Palmi

Principali Porti

  • porto di Gioia Tauro (I classe) infrastruttura industriale ed è il più grande scalo commerciale del mediterraneo
  • porto di Reggio Calabria (II classe) sede della direzione marittima della regione è un'infrastruttura a carattere commerciale/industriale con una parte dedicata alla nautica da diporto, è collegato prevalentemente con Malta, con la Sicilia e con le Isole Eolie
  • approdo di Villa San Giovanni (RC) è una struttura orientata esclusivamente ai trasporti, collega infatti il traffico ferroviario ed il grande traffico stradale tra Calabria e Sicilia
  • porto di Crotone (II classe) con un bacino mercantile ed uno per la pesca ed il diporto
  • porto di Corigliano (II classe) Commerciale-peschereccio
  • porto di Vibo Marina (III classe) a funzione prevalentemente commerciale
  • porto di Roccella Jonica (? classe) a funzione turistico
  • porto di Sibari (? classe) a funzione turistica e manutenzione barche
  • porto di Catanzaro (V classe) a funzione turistica

Aeroporti

Sport

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sport in Calabria.

Voci correlate

Note

  1. ^ Dati [[Istat|ISTAT]] aggiornati ad agosto 2007, su demo.istat.it. URL consultato il 20-05 2008. Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto)
  2. ^ http://www.quicalabria.it/inprimopiano.asp?id_s=2&search=2&id_a=7732&pg=8&gp=1
  3. ^ Secondo [1]
  4. ^ Dati Istat - Tavole regionali
  5. ^ Dati Istat - Tavole regionali
  6. ^ http://www.ilsole24ore.com/speciali/ricchezza_comuni/comuni_redditi_regioni_calabria.shtml
  7. ^ Fonte dal sito: demo.istat.it
  8. ^ dati ISTAT 2007
  9. ^ dati ISTAT 2007
  10. ^ demo.istat.it/, Dati ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 20-05-2008.
  11. ^ In carica al 2008
  12. ^ Fino al 2007 con la denominazione di "Unità Socialista-SDI"
  13. ^ Due consiglieri aderiscono a La Destra; un consigliere aderisce al Partito dei Comunisti Italiani
  14. ^ Secondo [2]

Altri progetti

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Collegamenti esterni

Enti ed istituzioni

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