Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie

romanzo scritto da Lewis Carroll

Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie (spesso contratto in Alice nel paese delle meraviglie, titolo originale Alice's Adventures in Wonderland) è un'opera letteraria pubblicata per la primissima volta il 4 luglio 1865 scritta dal matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, sotto il ben più noto pseudonimo di Lewis Carroll.

Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie
Titolo originaleAlice's Adventures in Wonderland
AutoreLewis Carroll
1ª ed. originale
ProtagonistiAlice
File:Alice in Wonderland.jpg
Alice nel Paese delle Meraviglie

Il racconto è pieno di allusioni a personaggi, poemetti, proverbi e avvenimenti propri dell'epoca in cui Dodgson opera e il "Paese delle meraviglie" descritto nel racconto gioca con regole logiche, linguistiche, fisiche e matematiche che gli hanno fatto ben guadagnare la fama che ha. Il libro ha un seguito, che forse gode di minor fama, chiamato Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò. Nella maggior parte dei casi gli adattamenti teatrali e cinematografici preferiscono fondere insieme elementi dell'uno e dell'altro.

Il matematico e saggista statunitense Martin Gardner ha pubblicato un'opera intitolata The Annotated Alice che riproponeva il testo di entrambi i libri arricchito da numerosissime note esplicative che spiegavano tra l'altro i riferimenti più o meno conosciuti ai vari poemetti vittoriani di cui Dodgson propone parodie nei suoi libri.

L'origine

 
Uno dei luoghi che ispirarono Carroll - La porta (al centro della foto) sul giardino meraviglioso (Christ Church, Oxford)

È ormai leggendaria la teoria che pone l'origine del racconto in una soleggiata mattina estiva che Carroll traspone in versi nel suo Meriggio Dorato (Proemio di Alice), quando Dodgson ed il reverendo Robinson Duckworth si trovavano in una barca sul Tamigi con tre bambine:

  • Lorina Charlotte Liddell (tredicenne) (Prima nel poemetto iniziale)
  • Alice Pleasance Liddell (di dieci anni) (Secunda)
  • Edith Mary Liddell (di otto anni) (Tertia)

Durante il viaggio (cominciato a Folly Bridge, vicino Oxford, e terminato cinque miglia più in là in un villaggio di Godstow) Carroll inventò e raccontò alle tre bambine una storia, che più tardi mise per iscritto e regalò ad Alice Liddell che tanto aveva insistito perché lo facesse, diventò quindi Alice's Adventures Underground (le avventure di Alice sottoterra), che si sviluppava in soli quattro capitoli illustrati da Carroll stesso. Solo più tardi Carroll decise di pubblicare la sua storia, aggiunse nuovi personaggi e situazioni, commissionò le illustrazioni a John Tenniel (ritenuto ormai l'illustratore ufficiale) e gli diede il titolo e la forma che conosciamo ancora oggi. Ne sono state fatte varie copie di molte edizioni diverse e questo testo è stato pubblicato nel 90% delle lingue del mondo.[senza fonte]

Il problema della traduzione

Tradurre Alice è un'impresa in cui moltissimi autori italiani si sono cimentati; i giochi di parole, le figure retoriche, i proverbi citati ed i continui riferimenti alla cultura inglese, hanno spesso stuzzicato a tal punto la fantasia dei traduttori italiani che ogni traduzione rappresenta un libro a sé. Così come fece Emma Cagli (storica traduttrice di Alice nel paese delle meraviglie) moltissimi autori (fra i quali Aldo Busi) hanno voluto personalizzare ed impreziosire Alice con le loro intuizioni.

Occorre individuare tre traduzioni principali che furono da riferimento per tutte le altre a venire almeno fino agli anni cinquanta:

  1. 1872, primissima traduzione italiana ad opera di Teodorico Pietrocola Rossetti, per la casa editrice Loescher di Torino. Fu Carroll stesso a scrivere al suo editore Macmillian di Ermanno Loescher come "my italian friend". Il volume è molto fedele all'originale, tuttavia la qualità di stampa è molto bassa, non si leggono alcune lettere e vi sono parecchi refusi. La traduzione interviene direttamente anche sulle tavole di Tenniel originali. Il testo è arricchito di elementi biografici di Carroll e autobiografici di Rossetti (i due sono stati anche frequentatori) e Rossetti impregna le pagine di spirito risorgimentale ispirato anche dal romanzo storico coevo di Tommaso Grossi "Marco Visconti".
  2. 1908, ad opera di Emma Cagli per l'Istituto Arti Grafiche di Bergamo. È la traduzione più melensa, in cui la Cagli depura il linguaggio con moralità forzata e parole meno dure (per esempio, da "porco" a "porcellino"), a volte stravolgendo il senso originale di Carroll. In realtà questa è la traduzione non dell'Alice originale edita da Macmillian ma dell'edizione inglese pubblicata da Heinemann nel 1907, con le tavole di Arthur Rackham. Il linguaggio della Cagli attinge dal patrimonio popolare e sono inseriti proverbi, giochi di parole e altre trovate che originalmente non comparivano.
  3. 1913, in traduzione anonima ma si hanno buoni motivi per credere che sia ad opera di Silvio Spaventa Filippi, direttore della collana editoriale milanese in cui questo titolo è inserito. Il traduttore ha sotto gli occhi l'edizione di Pietrocola-Rossetti e ne depura il linguaggio dai toscanismi ed arcaismi da questo aggiunti. Dall'edizione del 1872 mantiene identici i nomi di alcuni capitoli e di personaggi. Ai personaggi tuttavia è dato un nome che ne imita la grafia: Humpty Dumpty diventa Unto Dunto, Mad Hatter diventa Hatta, e così via.
    È un'edizione importantissima perché presenta in volume unico i due libri di Carroll anteponendo però "Through the looking-glass" (probabilmente per necessità di presentare la novità).

La trama

  • Capitolo 1 -- Nella tana del coniglio
  • Capitolo 2 -- Lo stagno di Lacrime
  • Capitolo 3 -- Una strana corsa e un lungo racconto
  • Capitolo 4 -- Le commissioni del coniglio bianco
  • Capitolo 5 -- Consiglio di un Bruco
  • Capitolo 6 -- Il porcellino e il pepe
  • Capitolo 7 -- Matti e ricevimento all'ora del te
  • Capitolo 8 -- Il campo di croquet della Regina
  • Capitolo 9 -- La storia della Tartaruga Finta
  • Capitolo 10 -- La Quadriglia dell' Aragosta
  • Capitolo 11 -- Chi ha rubato la torta di frutta?
  • Capitolo 12 -- La testimonianza di Alice

La storia prende il via il 4 maggio (giorno del compleanno di Alice Liddell); Alice, una bimba di sette anni, annoiata e frastornata dal caldo primaverile, vedendo un Coniglio Bianco col panciotto che borbotta fra sé "è tardi, è tardi!" lo insegue nella sua tana. Così cade letteralmente in un onirico mondo sotterraneo fatto di paradossi, di assurdità e di nonsensi. Nella sua caccia al coniglio le accadono le più improbabili disavventure. Cresce fino a raggiungere dimensioni assurde; incontra frotte di animali quasi affogati nelle sue stesse lacrime, rimane intrappolata nella casa di un coniglio; incontra bimbi che diventano maiali, gatti che ghignano e svaniscono, partecipa a tè senza fine, gioca a croquet con un mazzo di carte per poi trovarsi a testimoniare nel processo al Fante di Carte che aveva rubato delle torte che in effetti erano lì…In seguito Alice viene processata e condannata dopo aver testimoniato e prima che la decapitassero...si sveglia. Fine del racconto.

Poemetti e canzoni

  • "How doth the little crocodile..." (Parodia della filastrocca Vittoriana, "How doth the little busy bee")
  • "You are old, Father William..." (Parodia di "The Old Man's Comforts and How He Gained Them" di Robert Southey's)
  • La ninna nanna della Duchessa "Speak roughly to your little boy..."
  • "Twinkle, twinkle little bat..." –parodia di 'Twinkle twinkle little star', anche nota in Italia come 'Brilla Brilla Bianca stella…'
  • The Lobster Quadrille
  • " Tis the voice of the lobster, I heard him declare..." –parodia di ‘Tis the voice of the Sluggard’.
  • Turtle Soup
  • "The Queen of Hearts..." – una famosa filastrocca inglese menzionata anche in Mary Poppins
  • The White Rabbit's evidence
  • The Mouse's Tale

Personaggi secondari

Palmipedone

Nella versione cinematografica i Palmipedoni sono strane creature le quali Alice è invitata a non calpestare. Palmipedone è tuttavia il nome datogli dagli adattatori italiani. Il nome originale è in realtà 'Mome Raths' creature che vengono nominate solo in Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò e precisamente nel poemetto Jabberwocky.

Trasposizioni cinematografiche

Il videogioco American McGee's Alice

La trasposizione videoludica più famosa dell'opera di Lewis Carroll è sicuramente American McGee's Alice, videogioco creato da American McGee e prodotto dalla Electronic Arts nell'anno 2000. La trama del videogioco è tuttavia molto diversa dall'opera originale, e gli stessi personaggi sono caratterizzati da un aspetto grottesco ed inquietante. Impregnato di forti tinte gotico/noir American McGee's Alice, ci pone nelle vesti di una Alice fortemente cambiata, potenziale suicida e mentalmente instabile. Dopo anni di convalescenza in un manicomio, Alice viene richiamata dal bianconiglio nel paese delle meraviglie. Qui troverà amici pronti ad aiutarla e nemici giurati (come il Cappellaio Matto), fortemente cambiati allo stesso modo del paese delle meraviglie, ora sotto il controllo della cattiva Regina di Cuori.

Riferimenti nella cultura

Nella letteratura

Svariate sono le reinterpretazioni della storia di Alice in altri libri. Tra le principali si possono ricordare:

In TV

  • Una delle immagini più citate di Alice è quella del coniglio che conduce verso un mondo fantastico, o una prospettiva nuova e sconvolgente sul mondo: alcuni esempi sono: Shining (1980), Matrix (1999), Donnie Darko (2001), Eyes Wide Shut (1999) e nel serial televisivo Lost.
  • Esiste una trasposizione cinematografica in chiave erotica chiamata "Alice nel paese delle porno meraviglie"

Nella musica

  • Tra le canzoni che più esplicitamente si ispirano ad Alice troviamo White Rabbit della band psychedelic rock Jefferson Airplane, contenuta nel loro album Surrealistic Pillow del 1967.
  • Nel 1980 il gruppo di pop progressivo italiano dei Perigeo avvalendosi di collaborazioni come quelle di Lucio Dalla, Anna Oxa e Rino Gaetano pubblicano a nome Perigeo Special un album dal titolo Alice, chiaramente ispirato al libro di Carroll.
  • Nel 1987 Paul Roland registra l'EP Alice's House, oggi rimasterizzata da vinile (i nastri originali sono andati persi) e inclusi nel cd del 1987/1988 che raccoglie i due mini album A cabinet of curiosities Happy families.
  • Il gruppo rock italiano dei Dhamm pubblicò nel 1997 l'album "Disorient Express" contenente la canzone "L'incubo di Alice" portando la favola in una negativa visione della realtà dei giorni nostri: "Alice guarda intorno a te/Nè meraviglie nè magie/Alice sporca di utopie/Attendi un lieto fine che/Ti porti via..."
  • Numerosi riferimenti all'opera sono presenti all'interno dell'ultimo album Eat Me, Drink Me dello shock-rocker americano Marilyn Manson, si possono notare infatti canzoni come Are you the Rabbit? o Eat Me, Drink Me dai chiari collegamenti con la trama del libro di Carroll.
  • Il videoclip della canzone What You Waiting For di Gwen Stefani, diretto da Francis Lawrence, è chiaramente ispirato all'opera per costumi e personaggi presenti.
  • Il videoclip della canzone di Piero Pelù, Prendimi così, primo singolo tratto da Soggetti smarriti del 2004 è ispirato al mondo di "Alice nel paese delle meraviglie" proposto in versione dark.
  • Nel 2005, la cantautrice italiana L'aura pubblica il suo primo disco da solista "Okumuki", dove è presente la traccia Alice, canzone scritta come omaggio al capolavoro di Carroll.
  • La cantante Syria ha spesso fatto riferimenti ad Alice, specialmente in due canzoni: Lettera ad Alice(dedicata alla figlia) contenuta ne Le mie favole del 2002 ed Alice nel paese delle meraviglie, contenuta in Non è peccato del 2005.
  • Il cantautore Brian McFadden ha realizzato un brano dal titolo Alice In Wonderland per il suo secondo album "Set In Stone" (2008). La canzone parla di una ragazza che ricorda al cantante il personaggio di Alice perché, come lei, è persa nel Paese Delle Meraviglie.

Nei fumetti

  • L'intera trama del manga di Kyoichi Nanatsuki e Ryoji Minagawa intitolato Arms ha dei continui rimandi al mondo creato da Lewis Carroll e gli stessi protagonisti possiedono poteri che hanno il nome di personaggi presenti nel paese delle meraviglie: Jabawack, il Cavaliere, il Coniglio Bianco e la Regina di Cuori.
  • Miyuki-Chan in Wonderland, è un manga, originale e fantasioso, delle CLAMP…si rifà, naturalmente, al famoso romanzo di Lewis Carroll(Alice nel Paese delle Meraviglie) del 1865.

Miyuki è una ragazzina adolescente, la cui vita, all’improvviso, subisce una svolta radicale: la ragazza sprofonda infatti nel suo letto e scompare nel Nulla, ritrovandosi in uno strano mondo, simile al Paese delle Meraviglie, descritto nel celebre racconto britannico. Ma il Bianconiglio, il Cappellaio Matto, lo Stregatto e tutti gli altri personaggi, in questo fumetto, sono tutte ragazze che indossano costumi di scena, come in una recita. Molte saranno le avventure, che Miyuki si troverà a condividere con esse: partite a scacchi, combattimenti, sfide a ma-jong…il tutto in un mirabolante viaggio, che la ragazza compie, alla ricerca di una propria identità… Il fumetto è una sorta di parodia soft-erotica del celebre racconto, incentrata sopratutto sul concetto della Crescita, legato al delinearsi dell'identità sessuale.

  • Nel primo numero del manga God Child di Kaori Yuki è presente un episodio intitolato "un tè di matti", in cui il conte Cain, protagonista della serie, indaga su un serial killer chiamato "crazy rabbit man" perché indossa una maschera da coniglio. Il conte è affiancato nell'indagine da una ragazza di nome Alice, tormentata da un incubo in cui viene decapitata da tale assassino.

Altro

Edizioni

  • Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, I ed..

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Collegamenti esterni

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