Enrico Russo

politico e sindacalista italiano

Enrico Russo (Napoli, 1895Napoli, 1973) è stato un politico e sindacalista italiano. Tra 1943 e il 1944 fu segretario della Confederazione Generale del Lavoro (la CGL rossa).

Biografia

Nato nel 1895 a Napoli, lavorò come operaio metallurgico, impegnandosi presto nell’attività sindacale. Divenuto do Obrero de Unificación Marxista]] (POUM) e partecipò a significativi episodi bellici, assieme a Emilio Lionello, Giuseppe Morini e Gildo Belfiore. Contrario alla militarizzazione delle milizie volontarie (ossia alla loro subordinazione alle autorità governative), ritornò in Francia nel 1937 e aderì all’Union Communiste.

Allo scoppio della guerra (settembre 1939), fu arrestato a Bruxelles, dove viveva in grande miseria e internato nel campo francese di Saint-Cyprien, sulla costa mediterranea, vicino al confine spagnolo. Il 14 luglio 1940, fu consegnato ai fascisti italiani. Confinato alle Isole Tremiti, riebbe la libertà nel settembre 1943 e, recatosi a Napoli, in ottobre fu uno dei protagonisti della cosiddetta scissione di Montesanto, che per alcuni mesi divise il PCI. Svolse un importante ruolo nella rifondazione della Confederazione Generale del Lavoro (CGL rossa), di cui fu segretario e direttore del giornale “Battaglie Sindacali”, fino a quando, nel settembre 1944, il Partito Comunista Italiano (PCI), il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) e la Democrazia Cristiana (DC) imposero il nuovo sindacato, la Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL), in nome del Patto di Roma, che essi avevano siglato il 3 giugno 1944, costringendo la CGL rossa all’auto-scioglimento.

In seguito a questi avvenimenti, Enrico Russo rifiutò le cariche pubbliche che gli venivano proposte (tra cui il Ministero del Lavoro) e ruppe i rapporti con il PCI, accentuando i propri sentimenti anti-stalinisti. Passato allo PSIUP, con la scissione di palazzo Barberini (XXV Congresso dello PSIUP, 5-15 gennaio 1947), entrò nel Partito Socialista dei Lavoratori Italiani di Giuseppe Saragat e fece parte della sua direzione nazionale. Dal 1953 al 1955 diresse la rivista “Battaglia Socialista”. Si spense a Napoli nel 1973.

Bibliografia

  • Clara De Marco, La costituzione della Confederazione Generale del Lavoro e la scissione di "Montesanto" (1943-1944), in "Giovane Critica", n. 27, estate 1971.
  • Antonio Alosco, Alle origini del sindacalismo, La ricostruzione della CGL nell’Italia liberata (1943-1944), Prefazione di Giorgio Benvenuto, SugarCo Edizioni, Milano, 1979.
  • Arturo Peregalli, L'altra Resistenza. Il PCI e le opposizioni di sinistra in Italia 1943-1945, Graphos, Genova, 1991.
  • Fausto Bucci, Rossano Quiriconi (a cura di), collaborazione di Claudio Carboncini, La vittoria di Franco è la disfatta del proletariato – Mario De Leone e la rivoluzione spagnola, La Ginestra – Comitato pro ex Ilva, Follonica, 1997.