La viscoelasticità è la proprietà dei materiali che esibiscono delle caratteristiche sia plastiche che elastiche quando vengono sottoposte a deformazione.

I materiali viscosi (come il miele) resistono agli sforzi tangenziali linearmente rispetto al tempo, mentre i materiali elastici si deformano istantaneamente quando vengono sottoposti a delle sollecitazioni esterne e ritornano al loro stato originario quando queste sollecitazioni cessano. I materiali viscoelastici quindi hanno un comportamento intermedio tra quelli anzidetti.

Cenni storici e definizioni

Nel diciannovesimo secolo, fisici come James Clerk Maxwell, Ludwig Boltzmann e William Thomson Kelvin ricercarono e sperimentarono con la strisciatura e il recupero di vetro di metalli e gomma[1]. La viscoelasticità fu ulteriormente esaminata alla fine del ventesimo secolo, quando furono creati i polimeri sintetici, che vennero usati in varie applicazioni[1]. La determinazione della viscoelasticità dipende dalla variabile di viscosità σ. L'inversa di σ è nota come fluidità f. Il valore di entrambi può essere derivato come una funzione della temperatura o come un valore dato (cioè come un punto di partenza).[2]

 
Different types of responses ( ) to a change in strain rate (d /dt)

Essendo dipendente dal cambio di tensione come dal verso dello sforzo all'interno del materiale, la viscosità può essere categorizzata in base all'avere una caratteristica lineare, non lineare o plastica. Quando un materiale mostra la caratteristica lineare viene categorizzato come materiale newtoniano[2]. In questo caso lo forzo è linearmente proporzionale al tasso di tensione. Se il materiale mostra una caratteristica non lineare rispetto al tasso di tensione è categorizzato come fluido non-newtoniano. c'è anche un caso interessante in cui la viscosità decresce in modo tale che il tasso di tensione/taglio rimane costante. Un materiale che mostra questo tipo di aspetto è noto come tixotropico[2]. In aggiunta quando lo sforzo è indipendente dal tasso di tensione, il materiale mostra deformazione plastica.[2] Molti materiali viscoelastici mostrano una caratteristica simile alla gomma, spiegata dalla teoria termodinamica dell'elasticità dei polimeri. In realtà tutti i materiali deviano dalla legge di Hooke in vari modi, per esempio esibendo sia caratteristiche di viscosità che di elasticità. I materiali viscoelastici sono quelli per cui la relazione tra sforzo e tensione dipende dal tempo. I solidi anelastici rappresentano un sottoinsieme dei materiali viscoelastici: essi hanno un unica configurazione di equilibrio che ricuperano completamente alla fine dopo aver rimosso o ridotto il carico.

Alcuni fenomeni nei materiali viscoelastici sono:

  • se lo sforzo si mantiene costante, la tensione cresce con il tempo (stiratura);
  • se si mantiene costante la tensione, lo sforzo decresce con il tempo (rilassamento);
  • l'effettiva rigidità dipende dal tasso di applicazione del carico;
  • se è applicato un carico ciclico, avviene un isteresi (un ritardo periodico), conducendo ad una dissipazione di energia meccanica;
  • le onde acustiche subiscono una attenuazione;
  • il rimbalzo di un oggetto susseguente ad un urto è inferiore del 100%;
  • durante il rotolamento, compare attrito radente.

Tutti i materiali mostrano qualche proprietà viscoelastica. Di solito i metalli come l'acciaio e l'alluminio, allo stesso modo del quarzo, a temperatura ambiente ed a piccole trazioni, hanno un comportamento che non devia di molto dall'elasticità lineare. I polimeri sintetici, il legno e i tessuti umani come i metalli ad alta temperatura mostrano effetti viscoelastici significativi. Per essere completo, un analisi o un progetto che coinvolge questi materiali deve considerare anche la loro caratteristica viscoelastica. La conoscenza della caratteristica di viscoelasticità di un materiale è basata su misurazioni.

Alcuni esempi di materiali viscoelastici includono polimeri amorfi, polimeri semicristallini, biopolimeri, metalli ad elevate temperature, e materiali bituminosi. Si hanno delle rotture quando viene applicata una tensione rapida e al di fuori del limite elastico.

Un materiale viscoelastico ha le seguenti proprietà:

Rilassamento viscoelastico

In materiali come i polimeri termoplastici si osserva un rilassamento delle tensioni, detto rilassamento viscoelastico, portate a seguito di una certa deformazione imposta, il fenomeno si spiega con lo sgrovigliamento delle catene macromolecolari, sgrovigliamento che necessita di un certo tempo per compiersi.

Note

  1. ^ a b McCrum, Buckley, and Bucknell (2003): "Principles of Polymer Engineering," 117-176.
  2. ^ a b c d Meyers and Chawla (1999): "Mechanical Behavior of Materials," 98-103.

Bibliografia

  • Silbey and Alberty (2001): Physical Chemistry, 857. John Wiley & Sons, Inc.
  • Allen and Thomas (1999): "The Structure of Materials," 51.
  • Crandal et al. (1999): "An Introduction to the Mechanics of Solids" 348
  • J.Lemaitre and J.L. Chaboche (1994)" Mechanics of solid materials

Voci correlate