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Panorama della provincia jonica visto da Mottola
«Quanto sia bello camminare per le vie dei secoli, tra ruderi di monumenti e brani di ricordi, svolgendo vecchie carte ingiallite che parlano ancora la voce del passato, possono soltanto intendere solitarie anime, spiriti eletti e meditabondi......Da l'alto de la vetta guarda, come da un grande balcone aperto, lo splendore azzurro del golfo di Taranto. Il viaggiatore che passa di lontano, scorge sul colle che si eleva sulla vasta pianura, le sue case bianche ed appollaiate. La dicono, la spia delle Puglie»

Mottola (['*mɔtələ], nel dialetto locale) è un comune di 16.348 abitanti[1] della provincia di Taranto immerso nel territorio della murgia.

È situata su una collina (387 m s.l.m.). È anche comunemente detta la "Spia dello Jonio" o "delle Puglie". Questo nome le è stato attribuito per la sua strategica posizione geografica; infatti, da alcuni punti della città è possibile notare tutto il panorama del golfo di Taranto.


Geografia fisica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Puglia.

Mottola, situata nella parte sud della Murgia, sorge su una collina di 387 m s.l.m, a ridosso del Mar Ionio. Il suo territorio raggiunge circa i 70 m s.l.m. di altezza minima e i 506 m s.l.m. di altezza massima. Il comune di Mottola confina a Nord con il comune di Noci (Bari), a Nord-Est con il comune di Martina Franca, a Ovest con il comune di Castellaneta e a Sud-Est con quello di Massafra, a Sud con i comuni di Palagiano e Palagianello. La sua superficie è di 212,33 km². Il territorio di Mottola è caratterizzato dalla presenza di gravine, di boschi (di pino o di quercia) e anche di zone con macchia mediterranea spontanea.


Comuni confinanti

Mottola confina con 8 comuni:

  • Alberobello (BA), Castellaneta, Gioia del Colle (BA), Martina Franca, Massafra, Noci (BA), Palagianello, Palagiano:


Template:Città vicine

Clima

La breve distanza dal mare (circa 10 km dallo Ionio) mitiga il clima di Mottola, che pure è posta in collina. La temperatura media, infatti, è attorno agli 8-9 gradi nel periodo invernale, per poi passare a 22-25 in quello estivo, con minimi termici nelle notti invernali che scendono anche al di sotto di 2° e con massimi di 26°-32° nei pomeriggi di agosto.

Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano nell'arco ionico tarantino, di cui anche il territorio di Mottola fa parte[2]:

Mese Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 11,812,814,918,323,127,530,430,526,521,416,813,412,718,829,521,620,6
T. min. media (°C) 4,64,96,58,712,516,419,019,216,512,89,06,25,29,218,212,811,4
Precipitazioni (mm) 59585436332322233773736318012368183554
Umidità relativa media (%) 77,876,675,472,970,265,761,863,670,076,078,978,977,872,863,775,072,3

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Puglia.

La collina di Mottola è abitata sin dalla preistoria, come ha dimostrato il ritrovamento, nel 1899, di un ripostiglio di bronzi risalenti all'Età del Ferro. Fu distrutta nel 1102 a causa del malgoverno del cancelliere tarantino Muarcaldo. Per l'età medievale, la prima fonte scritta appartiene ai primi decenni dell'XI secolo e riguarda la fondazione del castellum di Mottola da parte del catapano Basilio Boioannes, in funzione strategico-militare antisaracena. Durante la dominazione normanna risulta già sede vescovile e lo sarà fino al 1818, quando fu soppressa per effetto del nuovo Concordato tra Pio VII e Ferdinando I di Borbone e aggregata a Castellaneta. Fu poi sotto la dominazione sveva, angioina ed aragonese. Nel 1653, con atto rogato dal notaio Giovanni Angelo Durante di Napoli, il feudo di Mottola fu venduto a Francesco Caracciolo, VII duca di Martina, alla cui casata rimase sottomesso sino alle leggi eversive dei feudi del 1806. Con la Restaurazione, Mottola seguì le vicende proprie del Risorgimento nazionale, soffrì l'azione eversiva del brigantaggio e partecipò al processo di riorganizzazione politico-sociale, per il proficuo raggiungimento di una nuova fisionomia amministrativa, economica e culturale.

Etimologia del nome

Non si hanno certezze sull'origine del nome della città; sono state avanzate alcune ipotesi, tra cui la derivazione da "motta" ("altura"). Le grafie storiche documentate e accertate sono "Motula" (latino), in tempi più recenti "Motola" e infine "Mottola".

Lo Stemma

 
Stemma comunale

Mottola possedeva uno stemma fin dal medioevo e già dal 1102 era segnato sulla porta principale della città. Tale simbolo fu utilizzato sino al 1814. Un tremendo terremoto, avvenuto nella notte del 16 Gennaio 1818 fece crollare tutta la struttura della Porta Grande e lo mandò in rovina. Lo stemma rappresenta una torre con due uccelli neri, appollaiati in posizione frontale sulla merlatura. La torre simboleggia la fortezza e l'origine antichissima di Mottola, mentre gli uccelli vogliono significare prosperità e fortuna. Dal 1881 lo stemma viene usato dal Comune come suggello degli uffici. Il gonfalone del Municipio lo riporta fra il rosso e il bianco delle sue bande, al centro, sotto una corona marchesale.

Il diritto di far uso dello stemma attuale è stato riconosciuto al Comune di Mottola con Decreto del Capo del Governo - Primo Ministro Segretario di Stato -in data 8 Marzo 1934. La descrizione, riportata nello stesso Decreto è la seguente:

«"D'azzurro, alla torre merlata d'oro aperta e finestrata di nero e sormontata da due corvi approntati e poggiati sui due merli esterni. Ornamenti esteriori da Comune"»

Monumenti e luoghi di interesse

Il Centro Storico

Il centro storico nasce nel cuore della città, la sua particolarità è quella di essere composto principalmente da case tinte di bianco. Il centro storico rappresenta uno dei luoghi più belli e più importanti dal punto di vista turistico; oltre alla moltitudine di vie, si possono trovare delle piccole piazze, in tempi antichi luoghi di incontro per la gente del luogo. La più famosa di queste piazze è “Largo San Nicola”. La piazza prende il nome dall'antichissimo convento di S. Nicola edificato nella prima colonizzazione bizantina. Altre piccole “piazze” sono quella di “Largo Chiesa Madre” che sino agli anni '30 ospitava una grande cisterna (della quale è ancora visibile il perimetro originale) e “Largo Mater Domini”. Altra piccola caratteristica del centro storico mottolese è il suggestivo e storico “Arco Fanelli”, un arco posto in un'omonima stradina risalente al XV secolo che congiunge due isolati del centro. Nel centro storico infine sono situate quattro chiese:la Chiesa dell'Immacolata Concezione, la Chiesa del Carmelo, la Chiesa del Rosario e la Chiesa Madre.

Le mura Greche

Nel estate del 1995 studi archeologi riportarono alla luce resti di poderose mura greche risalenti all’ età ellenistica (IV secolo a.C.). Esse rappresentano il più antico ed illustre monumento urbano mottolese. La muratura, tipicamente greca, era formata da due cortine di blocchi di carparo ben squadrati, lunghi all'incirca 1,25 metri, ed alti circa 40-50 centimetri, e posizionati accuratamente a secco. Lo scopo principale delle mura era quello di difendere la città dagli invasori che giungevano alla collina. Le mura rivestivano per circa 1600 metri tutta l’ acropoli mottolese, e, recentemente, le ultime indagini archeologiche stanno dimostrando che un’ altura così importante strategicamente era già abitata nella prima metà del secondo millennio a. C. da popolazioni di cultura protoappeninica , ed era stata già attivamente frequentata sia nell'Età del Bronzo che in quella del Ferro.

La Gravina di Petruscio

Il territorio di Mottola è ricco di gravine e di lame, disposte principalmente a sud del centro abitato. Tra le principali gravine vi sono quelle della Forcella, di San Biagio, di Capo Gavito e di Petruscio. Sicuramente quest'ultima è la più bella e la più maestosa di tutto l’arco jonico: situata a sud-est del centro abitato, anticamente essa ha dato ripari alle civiltà locali sino all'XI-XII secolo. La gravina offre uno spettacolo immenso grazie alla quantità di grotte, tutte scavate a mano e quasi tutte comunicanti fra loro, anche se poste una sopra l’altra come se fossero veri edifici. Nella gravina sono presenti anche chiese rupestri ricche di graffiti. Negli ultimi anni ai margini della gravina sono state anche trovate numerose tracce di resti di insediamenti medievali.

Durante la seconda guerra mondiale, le grotte del “villaggio rupestre” di Petruscio sono state utilizzate come riparo dai soldati polacchi. La gravina di Petruscio è percorsa da un piccolo “fiume” che negli ultimi anni si è quasi prosciugato a causa della siccità, ma che continua tuttora a scorrere anche grazie all’acqua derivante dall'impianto idrico di depurazione della città.

Le Grotte di Dio

Verso la fine del I millennio, soprattutto sotto il dominio bizantino, grazie all’influenza dei culti orientali, nel territorio di Mottola e nelle zone circostanti i religiosi usavano deporre le vesti e dedicarsi alla preghiera. Il religioso solitamente si dedicava al culto in piccoli monasteri rurali, fondando piccole comunità monastiche, o solitamente in delle grotte scavate anche a mani nude. Il diffondersi di queste nuove forme di culto e dei piccoli monasteri si ebbe soprattutto sotto la dominazione normanna. Con l’appoggio della Chiesa Romana le campagne pugliesi, tra cui quella mottolese, dovettero affrontare una “ricattolicizazzione”, per non lasciare traccia dei culti e delle influenze della chiesa bizantina che in seguito ad uno scisma si divise dalla chiesa cattolica. Nonostante la cacciata dalle terre pugliesi, nel territorio di Mottola e nelle sue chiese rupestri è fortissima l’influenza architettonica di Bisanzio, in particolar modo nel culto delle immagini sacre all’interno delle cripte. Queste immagini rappresentavano generalmente i Santi. Fortunatamente, Mottola conserva ancora un notevole numero di queste “cripte” o “templi di culto”.

Tra le cripte più importanti ricordiamo quelle di:

In queste cripte sono ancora conservate un notevole numero di affreschi religiosi.

I boschi

Il territorio di Mottola è particolarmente caratterizzato dalla presenza di zone boschive. Tra i principali boschi vi sono quello di Sant'Antuono, quello di Lama Cupa e quello di Burgensatico.

Il bosco di Sant'Antuono, di proprietà del comune, sorge su dodici collinette alte tra i 400 e 460 m s.l.m.. Situato nella parte nord-est della città, esso si estende per circa 520 ettari ed è un bosco prevalentemente di quercia di fragno. Tra la fauna del bosco è da segnalare la presenza dei cinghiali, anche se il loro numero negli ultimi anni è diminuito, soprattutto a causa della caccia.

Il bosco di Lama Cupa, a nord della città, è situato nella zona di Dolcemorso. Sorge su un soprassuolo di circa 200-300 m s.l.m.. Anche questo bosco è prevalentemente di querce, ma è da segnalare anche la presenza dell’Acero minore.

Il bosco di Burgensatico sorge su un altopiano posto a 276-300 m s.l.m.. Anch'esso è un bosco prevalentemente di fragno, ma la sua caratteristica principale è la notevole presenza di orchidee selvatiche.

La macchia mediterranea

 
Rosmarinus officinalis

La macchia mediterranea è presente in gran parte del territorio di Mottola, soprattutto nella zona delle grotte e delle gravine. La macchia mediterranea si presenta sotto forma di boscaglia arbustiva che durante l’arco dell'anno non perde mai la sua folta vegetazione e il suo colore caratteristico. Particolare è il paesaggio che si manifesta durante la primavera quando il territorio si riempie di una moltitudine di orchidee selvatiche. Importante anche la presenza del rosmarino che caratterizza il paesaggio anche con il suo profumo

Da visitare

La Cattedrale (Chiesa Madre del XIII secolo di cui il campanile è patrimonio artistico nazionale, ampliata nel 1507) e le superbe chiese rupestri bizantine, risalenti a epoca medievale, tra le quali spiccano le chiese rupestri di San Nicola, Santa Margherita e Sant'Angelo a Casalrotto.

Nel caratteristico centro storico si possono ammirare la chiesa ex-cattedrale S. Maria Assunta (XII sec.), la chiesa Maria SS. del Carmelo (XVII sec.), la chiesa dell’Immacolata (XVII sec.), la cappella dell’Annunziata (XVI sec.), la cappella della Madonna di Costantinopoli (XVI sec.) ed un tratto di mura ellenistiche (VI-IV sec. a.C.), per poi giungere alla spledida rotonda, dalla quale è possibile godere dell'imponente paesaggio comprendente tutta la parte occidentale della provincia, fino al capoluogo.

Società

Evoluzione demografica

Sarebbe difficile voler precisare come sia andata la situazione demografica di Mottola sino al XV secolo. Solo a partire dal 1500 furono istituiti i registri cedularii, con i quali fu possibile stabilire con maggiore approssimazione il numero degli abitanti di un paese.

Evoluzione storica della
popolazione
1532 1.305
1595 820
1633 150[3]
1651 400
1763 1.146
1848 4.299
1897 9.353
1935 12.000
1961 15.095
1966 14.967
1971 15.424
1975 16.145
1981 16.120
1991 16.795
2001 16.575

Abitanti censiti dal 1861[4]

Etnie

La popolazione residente nel terittorio di mottola ammonta a 16.425 abitanti di cui 8.010 uomini e 8.415 donne. Le famiglie registrate anagraficamente sono 5.956. I cinque cognomi locali più diffusi a Mottola sono[5]:

Pos. Cognome Ve ne sono a Mottola
1 Caragnano 222
2 Greco 205
3 Scarano 199
4 De Carlo 191
5 Carriero 182

Gli Stranieri residenti nella città di Mottola sono in totale 139 (di cui 63 maschi e 76 femmine). La comunità più consistente a Mottola è quella Romena che conta 47 individui (di cui 18 maschi e 29 femmine). Altre comunità numerose sono rispettivamente quella Albanese con 28 individui, e quella Marocchina che invece ne conta 20.

In numero nettamente inferiore sono presenti anche comunità di:

Pos. Cittadinanza Popolazione*
1   Germania 8
2   Cina 7
3   Spagna 4
4   Polonia 4
5   Portogallo 4
6   Ucraina 3
7   Francia 2
8   Georgia 2
9   Croazia 2
10   Montenegro 2
11   Inghilterra 1
12   Russia 1
13   India 1
14   Tunisia 1
15   Brasile 1
16   Colombia 1

I Riti della Settimana Santa

File:L'abito.jpg
Paranze durante la Processione

Notevoli sono le manifestazioni religiose legate alla Settimana Santa: quella del Giovedì Santo con la caratteristica Adorazione dei Ripositori da parte delle "paranze", che percorrono incappucciate e a piedi nudi le vie della città, e quella delle processioni del Venerdì Santo e del Sabato Santo. Molto suggestiva è la processione dei "Misteri" (tradizionali statue raffiguranti le scene della Passione di Cristo) che si svolge la mattina del Sabato Santo a cura della Confraternita del Carmine di Mottola.

Cultura

Istruzione

Gli istituti di istruzione a Mottola sono:

Scuole primarie:

  • 1° circolo plessi "Dante Alighieri" e "Don Milani" (più plesso "Perasso" per l'infanzia)
  • 2° circolo plesso "San Giovanni Bosco" ( più plesso "Collodi" per l'infanzia)

Scuole secondarie di primo grado:

  • "Alessandro Manzoni", con sede centrale e succursale

Scuole secondarie di secondo grado:

  • Liceo scientifico "A. Einstein"
  • Istituto tecnico professionale per i sevizi sociali "M. Lentini" (indirizzi: chimico-biologico, grafico pubblicitario, servizi sociali)

Nell'anno scolastico 2009-2010 verrà inaugurata la nuova sede del liceo scientifico di Mottola "Albert Einstein". La nuova struttura sorge nelle vicinanze dell'ospedale "Umberto I".

Radio

Mottola è sede dell'emittente Radio Farfalla[6], con una programmazione di musica italiana, musica pop anni '60-'90, ed ultime hits.

Cucina

La cucina mottolese risente molto della posizione geografica propizia e ha così potuto beneficiare delle influenze culinarie di tutte le province pugliesi. I piatti storici di questo paese sono: le minestre di legumi cotte in tegami di terracotta chiamate pignate, le fave cotte fresche a mo' di zuppa oppure essiccate e poi cotte per ricavarne una deliziosa purea da accompagnare con verdure selvatiche. Questo piatto nel dialetto locale è chiamato "fêfe e fògghie” oppure “'ngrapiête”. Il purè di fave viene anche accompagnato da olive e peperoni fritti.

Il piatto tipico domenicale è il sugo di carne fatto con le braciole (fettine di carne che vengono condite con aglio, prezzemolo, formaggio e, a seconda dei gusti, pepe o peperoncino; vanno poi arrotolate e chiuse con uno spiedino di ferro) di cavallo o di asino, utilizzato poi per condire le orecchiette.

Un altro tipico formato di pasta sono i cavatelli; insieme alle orecchiette, essi vengono fatti a mano con un impasto di farina di semola e acqua tiepida. La realizzazione di questa pasta avviene con l'aiuto di un coltello. Le orecchiette o i cavatelli si possono anche condire con il cavolo e il pane grattugiato rosolato nell'olio d'oliva (“mùgnele e meddìchele” o con le più famose cime di rapa, insaporite da un soffritto di olio peperoncino e acciughe salate.

Nel periodo natalizio e pasquale sono presenti molte preparazioni tipiche. A Natale, per esempio, vengono preparate "li scartagghiête" (in italiano: cartellate), sottili strisce di un impasto all'olio che vengono poi arrotolate e fritte, dopo di che vengono insaporite con miele ai mille fiori. Con lo stesso impasto vengono create delle palline, che vengono anche esse fritte e poi condite, chiamate "purcîdde".

Altri dolci tipici del Natale sono: i biscotti chiamati "bastoni di S. Giuseppe" e le pettole zuccherate. In questo periodo si possono gustare anche le focaccine fritte su cui viene spalmata una ricotta fermentata chiamata "recòtta fòrte".

I dolci tipici della Pasqua sono taralli ricoperti da una glassa fatta di zucchero e succo di limone: ”lu sceléppe”. La focaccia tipica mottolese è quella farcita con porri (in dialetto locale: “spunzêle”) che viene preparata in determinati periodi dell’anno.

Personalità legate a Mottola

Eventi

  • La Passione Vivente si svolge la sera della Domenica delle Palme, all'esterno del suggestivo santuario della Madonna del Carmine (Madonn' abbasc)
  • Esposizione nazionale canina - C.A.C. (nel mese di Aprile). Il gruppo cinofilo jonico organizza un'esposizione nazionale canina in Piazza Di Vittorio.
  • Il Festival Internazionale della Chitarra (nel mese di Luglio) dura circa dieci giorni ed è un appuntamento fisso estivo per la città di Mottola. Questo appuntamento propone concerti di chitarra o ensemble con chitarra nei vari generi: musica classica, new age, rock, country, jazz, flamenco e fusion.
  • Mottola A.D. 1102: L'Assedio (mese di settembre) è una rappresentazione storica che ripropone l'assedio subito dalla città di Mottola nel 1102 (non accertato storicamente).
  • La sagra della carne al fornello nel mese di Agosto, in genere nella prima domenica del mese.
  • Mostra internazionale di pittura - Artisti a Confronto (dal 24 Dicembre al 6 Gennaio) è una mostra di arti figurative e plastiche giunta alla 43esima edizione.
  • Presepe vivente (21 Dicembre - 6 Gennaio).
  • Festa di San Giuseppe (19 Marzo) è una festa sita nel quartiere S. Giuseppe nei pressi dell'omonima chiesa, con la tradizionale accensione dei falò e la preparazione dei ceci arrostiti, mangiati dopo la solenne celebrazione eucaristica.

Geografia antropica

La frazione di San Basilio

San Basilio è la più importante frazione di Mottola, in quanto è un punto strategico per gli scambi commerciali tra versante Ionico e versante Adriatico e tra l’alta murgia e il Salento. In questa frazione sorge la zona industriale di Mottola, ma è importante anche il settore agro-zootecnico. Di rilievo è anche la boscosità della zona: vi si trova il bosco di Dolcemorso, composto in gran parte da querce (4 delle 10 specie differenti di querce pugliesi si trovano in questo bosco).
Altre frazioni facenti parte del comune di Mottola sono:[7]

  • Acquagnora
  • Belvedere
  • Chiancarello
  • Masseria rossa
  • Monaci
  • Terzi

Economia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Puglia.

Rilevante è il settore agro-alimentare, che può appoggiarsi su una buona produzione agricola: ulivi, uva da tavola e da vino, agrumi, ortaggi. La reperibilità di ottimi prodotti alimentari, unito ad una tradizione culinaria centenaria, rendono il settore della ristorazione tra i più importanti e fiorenti dell'economia cittadina. A questo va anche unito un recente sviluppo dei servizi ricettivi che stanno rilanciando il turismo. Molto sviluppati sono l'artigianato e il settore commerciale, mentre è in pieno sviluppo il settore industriale, di cui la produzione di infissi in legno lamellare è il motore: trovano infatti sede nel territorio comunale alcune delle imprese leader nel settore a livello nazionale. Infatti ulteriore pregio allo sviluppo economico della città è dato dalla nuova zona industriale sorta nella frazione di San Basilio dove trovano sede diverse industrie di diversi settori come: ecologia, meccanica, tessile, distillazione, lavorazione del legno, grande distribuzione ecc.. La zona industriale è posta in zona strategica, a soli 500 mt dallo svincolo autostradale di Mottola/Castellaneta, inoltre si trova a meno di 2 km dalla S.S 100 che collega Bari a Taranto. Ulteriore potenzialità è data dalla facile percorrenza per raggiungere sia il porto commerciale di Taranto che l'Aeroporto di Bari-Palese.

Infrastrutture e trasporti

File:Province of Taranto map.png
Collegamenti della Provincia di Taranto

Mottola non dispone di una stazione ferroviaria all'interno del suo centro abitato; la stazione ferroviaria denominata Palagiano-Mottola è ubicata ad alcuni km dalla città. Le più vicine stazioni ferroviarie di una certa importanza sono: Gioia del Colle (Bari), distante circa 20 km, e Taranto, distante circa 27 km.

Gli aeroporti più vicini sono:

Autostrade e Strade Statali:

Nelle finestre in basso si possono osservare le distanze del comune di Mottola dalle principali città italiane e dalle maggiori capitali europee[8]:

Distanza dalle principali città italiane
Distanza dalle principali capitali europee

Amministrazione

Template:ComuniAmministrazione

Amministrazioni precedenti

Comunità Montana della Murgia Tarantina

Mottola era sede della Comunità Montana della Murgia Tarantina che comprendeva 9 comuni della provincia di Taranto. Dall'8 gennaio 2009, però, la Comunità Montana ha cessato di esistere. Mottola attualmente rientra tra i comuni facenti parte del Parco delle Gravine.

Sport

Tra le società di maggior rilievo nel panorama sportivo mottolese, rileviamo:

  • La squadra di calcio maschile "ASD Mottola", militante nel campionato di Promozione - girone pugliese
  • La squadra di calcio maschile "Mottola United", militante nel campionato di Terza Categoria - girone provincia di Taranto
  • La squadra di pallavolo maschile "Volley Motula", militante in Serie C - girone pugliese
  • La squadra di basket maschile "New sporting Basket Mottola", militante in prima divisione

Impianti sportivi

  • Stadio Comunale "Tonino Chiappara"

Personalità sportive legate a Mottola

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dato Istat all'1/11/2008
  2. ^ Climatologia dell'Arco Jonico Tarantino, su biopuglia.iamb.it. URL consultato il 30-03-2009.
  3. ^ Tale dato, rinvenuto nella relazione del vescovo Tommaso Ancora, risulta inattendibile: certamente si riferisce agli abitanti che dimoravano entro le mura della città, senza tenere conto di quelli che vivevano nelle campagne. Crf. Documento Archivio Capitolare dell'ex cattedrale di Mottola.
  4. ^  : Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 07-06-2013.
  5. ^ italia.indettaglio.it/ita/puglia/mottola, su italia.indettaglio.it.
  6. ^ Sito web di Radio Farfalla
  7. ^ italia.indettaglio.it. URL consultato il 07/05/2009.
  8. ^ Dati ricavati dallo strumento "righello" di Google Earth

Bibliografia

  • Pasquale Lentini, Storia della Città di Mottola, Mottola 1978

Voci correlate

Altri Progetti

Collegamenti esterni

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
Paolo Giannuzzi PCI Sindaco
Vito Impedovo PCI Sindaco
Giuseppe De Bello PCI Sindaco
Pietro Scarano DC Sindaco
Diego Ludovico PDS/DS Sindaco
Giovan Battista Esposito Centro-sinistra Sindaco
maggio 2002 in carica Giovanni Quero Centro-destra Sindaco

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