Pontremoli
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Pontremoli (Pontrémal nel dialetto locale) è un comune di 7.942 abitanti della provincia di Massa-Carrara, il quale, pur appartenendo amministrativamente alla Toscana, fa geograficamente e culturalmente parte della regione storica della Lunigiana.
Geografia
Pontremoli è il comune più settentrionale della Regione Toscana e sorge nell'alta vallata del fiume Magra, all'estremità nord della zona meglio conosciuta come Lunigiana. Il paese si trova in una conca circondata da alti rilievi collinari, ed è ubicato su uno dei più antichi percorsi che collegano la Val Padana con la Liguria e la Toscana, un tempo percorso della Via Francigena ed ancora oggi tracciato di importanti infrastrutture viarie come l'Autostrada A15 e la linea ferroviaria Pontremolese, che collegano direttamente Parma con la Spezia.
Clima
Storia
Si pensa che i primi insediamenti nella zona risalgano ad un migliaio di anni avanti Cristo. In epoca romana, invece, l'abitato era conosciuto con il nome di Apua.
Nel Medioevo la città crebbe notevolmente in relazione all'antica Via Francigena che attraversava l'intera Lunigiana e transitava per Pons Tremulus in direzione Passo della Cisa. Nell'itinerario di Sigerico, la città rappresentava la XXXI tappa, ed era definita dall'Arcivescovo di Canterbury Pontremel.
Il comune divenne una repubblica indipendente tra il XII ed il XIII secolo, favorito dalla configurazione montuosa del territorio circostante.
Tusciam ingressus, ovvero «Porta di Toscana», definirono i Longobardi la regione di Luni e tale la indicò anche il grande imperatore Federico II, che visitò più volte la città e, nel febbraio del 1249, proveniente da Cremona, si trascinava appresso, in catene, Pier delle Vigne, il fido consigliere caduto in disgrazia e protagonista del magnifico Canto XIII dell’Inferno, e proprio in Pontremoli, «in platea ecclesie Sancti Geminiani» lo faceva crudelmente accecare [1].
Questa collocazione strategica rese inoltre Pontremoli obbiettivo di numerose conquiste da parte di signori italiani o stranieri. Passò sotto il dominio di diverse famiglie aristocratiche, fra cui quella dei Malaspina (nel 1319) e quella degli Antelminelli (nel 1322). All'inizio del XIV secolo la rivalità tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini culminò con la costruzione del grande campanile per separare i campi dei contendenti. Proprio in queste epoche medioevali Pontremoli vide spesso il transito dei pellegrini diretti da Canterbury verso Roma.
Nel 1331 Pontremoli fu venduta da Giovanni I di Boemia a Mastino II della Scala, signore di Verona, e successivamente (nel 1339 passò ai Visconti di Milano. Nel 1404 la proprietà del borgo passò invece alla famiglia Fieschi di Genova, per ritornare poi nel 1433 di nuovo sotto il controllo dei milanesi.
Nel 1495 Pontremoli venne saccheggiata dalle truppe di Carlo VIII di Francia, mentre il territorio era formalmente sotto il controllo degli Sforza, i nuovi signori di Milano; il saccheggio avvenne prima della battaglia del Taro; traccia di questo evento è la targa -recentemente affissa- presente ai piedi del campanile della vicina frazione di Mignegno.
Come altre aree dell'Italia settentrionale, anche Pontremoli divenne un territorio francese tra il 1508 ed il 1522. Nel 1526 il paese venne catturato dall'imperatore Carlo V. Fu quindi controllata dalla Spagna fino al 1647, allorquando venne acquistata dalla Repubblica di Genova. Tre anni dopo, Pontremoli passò a far parte del Granducato di Toscana. Rimase in questa condizione (eccetto un periodo di controllo francese dal 1805 al 1814) sino all'unificazione dell'Italia, nel XIX secolo.
Con le riforme Leopoldine, Pontremoli divenne una comunità autonoma (sebbene sempre all'interno del Granducato di Toscana) nel 1777, e nel 1778 divenne ufficialmente una città. L'intera zona venne gravemente danneggiata da un terremoto nel 1834, e nel 1847 il paese (insieme a Fivizzano) venne occupato dal duca di Modena in seguito a una disputa su alcune rotte di commercio.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Luoghi di interesse
Musei
Nel Castello del Piagnaro è ospitato il Museo delle Statue stele della Lunigiana.
Architetture religiose
- Chiesa di San Nicolò. Conserva una croce lignea risalente ad alcuni secoli fa.
- Chiesa Cattedrale di Santa Maria del Popolo. È il duomo locale, edificato nel XVII secolo e dedicato a San Geminiano. Contiene alcune sculture e dipinti di valore. La cupola della cattedrale, assieme al campanile, domina il profilo del centro abitato.
- Chiesa della Santissima Annunziata, con il monastero Agostiniano.
- Chiesa di San Francesco
- Chiesa di San Giacomo al Campo
- Chiesa di San Giacomo d'Altopascio
- Chiesa di San Giorgio
- Chiesa di San Martino e San Lazzaro
- Chiesa di San Pietro
- Chiesa di Santa Cristina
- Convento dei Cappuccini
- Oratorio di Nostra Donna
- Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo e Oratorio di Santa Maria Bianca di Traverde
Altro
Cultura
Personalità legate a Pontremoli
Manifestazioni
A Pontremoli viene consegnato il Premio Bancarella, premio letterario nato nel 1953. La premiazione avviene ogni anno la seconda domenica di luglio.
Feste, fiere e sagre
- Festa patronale di San Geminiano, con accensione dei tradizionali falò (Gennaio).
- Falò di Sant'Antonio, tradizionale rito augurale (Gennaio).
- Rassegna di antiquariato (3° domenica del mese in gennaio, marzo, giugno, luglio e dicembre).
- Festa della Madonna del Popolo, solenne processione in ricordo del voto che nel 1600 salvò la città dalla peste (Luglio).
- Fiera di Arti e Mestieri (Agosto).
- Sagra di San Terenziano con intrattenimenti, nella frazione di Mignegno (Settembre).
- Antiquariato Arti e Mestieri (Novembre).
- Festa di San Pietro (29 giugno), esistente da oltre 50 anni ed in origine sagra del bestiame. Dal 1994 momento di aggregazione giovanile con artisti di strada e concerti. Tradizionale chiusura con fuochi di artificio.
Cucina
Fra le principali specialità del luogo si ricordano gli amor (piccoli dolci, consistenti in un ripieno cremoso di vaniglia tra wafer), la spongata (un dolce tradizionale contenente cioccolato, miele e nocciole, uva passa e cannella), la torta d'erbi ed i testaroli.
Economia
Sport
La citta e' rappresentata nel calcio dal GSD Pontremoli Calcio,squadra che milita in Prima Categoria Toscana girone A.Le partite interne vengono disputate allo stadio Lunezia ,omologato per 750 spettatori.La societa' e' presieduta da Paolo Benelli e dallo storico patron del calcio Pontremolese ,Lino Del Fraro.Il Pontremoli Calcio ha raccolto l'eredita( ma non il titolo sportivo) della gloriosa Pontremolese 1919.
Il 10 maggio 2004 la 2^ tappa del Giro d'Italia 2004 si è conclusa a Pontremoli con la vittoria di Damiano Cunego.
Trasporti e vie di comunicazione
Strade e autostrade
Pontremoli è raggiungibile in auto uscendo all'omonimo casello lungo l'Autostrada A15 Parma-La Spezia, oppure percorrendo la Strada Statale 62 della Cisa. Per il trasporto su strada Pontremoli è servita sia per i trasporti urbani sia per quelli extraurbani dai mezzi dell'azienda CAT, che la collegano alle altre città e paesi della Lunigiana, a Massa e Carrara e alla Spezia.
Linee ferroviarie
La stazione ferroviaria di Pontremoli si trova lungo la linea Parma-La Spezia, percorsa da numerosi treni regionali tra i due capilinea ed anche da alcuni convogli a media percorrenza. Tale linea è anche conosciuta come Pontremolese, proprio perché Pontremoli è il centro più importante che si affaccia su questa ferrovia e si trova in posizione quasi equidistante tra le due città capolinea. Nel territorio comunale era presente anche un'altra piccola stazione denominata Grondola-Guinadi, ormai dismessa e relegata ad impianto di servizio in prossimità dell'accesso alla lunga galleria di valico (Galleria del Borgallo).
Gemellaggi
Pontremoli è gemellata con:
Amministrazione
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- Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
- Classificazione climatica: zona E, 2166 GR/G
- Diffusività atmosferica: media, Ibimet CNR 2002
Onorificenze
Pontremoli è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Bibliografia
- Giovanni Sforza (storico), Storia di Pontremoli dalle origini al 1500, Firenze, Franceschini, 1904.
- Livio Galanti, La Lunigiana nella ‘Divina Commedia’ - III - Pier della Vigna, Il Corriere Apuano, 22 marzo 1980.
- Nicola Guerra, I Filoestensi apuani durante il processo di unità nazionale: condizioni sociali e fuoruscitismo in “Rassegna storica Toscana”, Leo S. Olschki Editore, Firenze 2003
- Nicola Guerra, Partir Bisogna. Storie e momenti dell’emigrazione apuana e lunigianese, Massa, Provincia di Massa Carrara – Comunità Montana della Lunigiana 2001.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pontremoli
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Pontremoli
Collegamenti esterni
Note
- ^ Livio Galanti, nel 1980, inquadrò compiutamente questo importante capitolo della storia locale, partendo da una scoperta del 1904 storico Giovanni Sforza fatta sulla base di documenti piacentinid sulla base di una chiosa trecentesca dell'Inferno conservata preso la Biblioteca Mediceo-Laurenziana di Firenze. A tal motivo nel 2002 Pontremoli viene formalmente inserita dal Centro Lunigianese di Studi Danteschi (CLSD) nel novero dei Luoghi Danteschi Lunigianesi e nel 2004 viene affissa una epigrafe commermorativa per iniziativa del medesimo CLSD e del Lions Club "Pontremoli - Lunigiana", auspice l'Amministrazione Comunale.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
separatore
Tappa Precedente - da Roma - | Itinerario di Sigerico Via Francigena | Tappa Successiva - verso Canterbury - |
Mansio XXX - Aguilla Aulla |
Mansio XXXI - Puntremel Pontremoli |
Mansio XXXII - Sce Benedicte Montelungo |