Tabagismo
IL TABAGISMO:
Il tabagismo, è l'atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabacco e inalare il fumo derivato per piacere, per fini rituali, come abitudine o dipendenza. La pratica era comune tra i Nativi Americani sia del nord che del sud America e fu in seguito introdotto anche nel resto del mondo per via commerciale dopo l'esplorazione delle Americhe da parte degli Europei.
Il fumo di tabacco contiene nicotina, uno stimolante che crea dipendenza e che migliora temporaneamente la memoria, l'umore e la velocità di riflessi.Tuttavia una ricerca del 2002, condotta dai ricercatori dell'INSERM, ente pubblico del governo francese dedito alla ricerca medica e biologica, e pubblicata sul The Journal of Neuroscience, sostiene che l'esposizione prolungata alla nicotina uccide e danneggia le cellule cerebrali.Il risultato della ricerca è integralmente consultabile in rete. Il documento si intitola "Nicotine Self-Administration Impairs Hippocampal Plasticity" ed i suoi autori sono Djoher Nora Abrous, Walter Adriani, Marie-Françoise Montaron, Catherine Aurousseau, Geneviève Rougon, Michel Le Moal e Pier Vincenzo Piazza La nicotina, come tutti gli stimolanti, può anche aumentare l'ansia, la difficoltà nel riposo e i disturbi al metabolismo.Le Ricerche mediche hanno determinato che il fumo è uno dei maggiori fattori che contribuiscono a provocare problemi di salute, specialmente il tumore al polmone, l'enfis e malattie cardiovascolari. Molti paesi regolano o limitano la vendita di tabacco e nella pubblicità dello stesso, quando permessa, e nelle confezioni è richiesto l'inserimento di avvisi riguardo ai rischi connessi al consumo. Molti governi vietano il fumo nella maggior parte o nella totalità dei luoghi pubblici Template:Citazione necessaria per proteggere i non-fumatori dal fumo passivo.
Storia del tabagismo
Il consumo di tabacco, mediante l'uso di pipe o sigari era diffuso tra molte popolazioni del nord America. Nelle opere scultoree e pittoriche Maya sono frequentemente raffigurate scene relative all'uso di tabacco. I Maya fumavano il tabacco o lo masticavano unendolo al lime. Veniva utilizzato anche per scopi medici e terapeutici e, dal momento che si credeva avesse poteri magici, era impiegato durante le divinazione e nella produzione di talismani. Si usava bruciare del tabacco anche in occasione dei sacrifici agli dei.
Quando Cristoforo Colombo sbarcò in America, gli furono date delle foglie secche di tabacco da una popolazione locale, ma lui le gettò via non attribuendogli importanza. Il primo vero fumatore europeo fu Rodrigo de Jerez, che venne imprigionato per sette anni dall'Inquisizione Spagnola dopo che i suoi familiari lo denunciarono spaventati per aver visto del fumo uscirgli dalle narici e dalla bocca. Nel 1498 Colombo diede il nome Tobago ad un'isola caraibica proprio perché questa pianta vi cresceva rigogliosa. Nel XVI secolo il tabacco divenne popolare tra i marinai e venne introdotto anche nel Regno Unito e in Spagna, dapprima come pianta ornamentale e, solo in seguito da fumo.
Nel 1610 in Cina ne fu vietata la coltivazione, pena la decapitazione. Durante la Guerra dei Trent'Anni i Lanzichenecchi diffusero il tabacco ovunque in Europa e nel 1630 la Svezia e l'Austria erano le nazioni con più fumatori, mentre in Svizzera vigeva il divieto di consumarlo.
All'inizio dell'800 il sigaro divenne immensamente popolare in Inghilterra, ma fu più tardi soppiantato dalla più economica sigaretta, così come avvenne nel resto d'Europa. La regina Vittoria detestava il tabacco, ma appena dopo la sua morte, il figlio e successore Edoardo VII che evidentemente la pensava in maniera ben diversa, fece accomodare i suoi amici in una grande stanza di Buckingham Palace con un sigaro ed annunciò loro:
Socialmente il fumo ha rappresentato in passato il simbolo di una vita piena di lusso e di fasti.
I media hanno spesso ritratto bellissime donne ed attori carismatici mentre fumavano, aumentandone così il fascino. Fenomeno che si è scoperto poi essere non del tutto casuale, piuttosto pubblicità indiretta, con divi del cinema pagati dalle aziende del tabacco.
Le razioni militari assegnate ai soldati arruolati per combattere nella Prima Guerra Mondiale comprendevano una quotidiana quantità di sigarette.
Durante gli anni '30, il regime Nazista, occupandosi della salute dei cittadini, rivolse la sua attenzione al tabacco, concludendo che rappresentasse la causa più importante di cancro ai polmoni: il cancro fu dichiarato «il primo nemico dello stato», e il III Reich sviluppò la più aggressiva campagna di tutti i tempi contro il fumo.<ref>Robert N. Proctor, La guerra di Hitler al cancro, Raffaello Cortina editore, 2000. Il testo ripercorre l'intera battaglia di Hitler al fumo e agli stili di vita poco salutari. Inoltre l'abitudine era considerata negativa per il cittadino ideale della Germania hitleriana: il tabacco fu definito «reliquia di uno stile di vita liberale» e «masturbazione polmonare». La fortissima campagna anti-fumo giunse anche a proibire in alcune località l'aquisto di sigarette da parte delle donne, con l'intento di scoraggiarne l'uso durante la gravidanza. La propaganda gridava: «La donna tedesca non fuma»! Vennero istituiti severi controlli, assieme a restrizioni sulla pubblicità e divieti in molti luoghi di lavoro, negli uffici governativi, negli ospedali e in seguito anche su tutti i treni ed autobus nelle città.Il fascismo e la campagna contro il fumo], di Pierre Lemieux.
Negli Stati Uniti, il biologo Raymond Pearl aveva dimostrato gli effetti negativi del tabacco già nel 1938. Dagli anni cinquanta in poi le comunità mediche e i governi hanno condotto campagne per sensibilizzare l'opinione pubblica, evidenziando gli effetti negativi di questa abitudine. Negli anni '60 furono introdotte sul mercato sigarette dotate di filtro ed immessi in commercio dei tipi di sigaretta con un minor contenuto di nicotina, ma quest'ultima iniziativa non incontrava il favore dei consumatori e stentò parecchio a riscuotere successo. Nel 1964 si decise di vietare la pubblicità alle sigarette e si cercò di chiedere agli statunitensi di smettere di fumare.
Modalità di consumo del tabacco
Sigaretta
La sigaretta è un prodotto confezionato, ricavato dalle foglie secche di tabacco, che vengono tagliate in striscioline sottili ed in seguito arrotolate e compresse in un rivestimento di carta (generalmente 120 mm di lunghezza e 5 mm di diametro). La sigaretta viene accesa mediante un fiammifero o un accendino e viene inalata e/o aspirata dalla parte del filtro (se presente), inserendolo in bocca. A volte (oggi viene usato di rado, ma si trattava di un oggetto estremamante in voga negli anni '20) si usa un bocchino per reggere la sigaretta e filtrare ulteriormente il fumo. Una sigaretta contiene più di 4000 sostanze chimiche; più di 60 di queste aumentano in modo statisticamente rilevante il rischio di contrarre malattie negli esseri umani e negli animali.[senza fonte]
Sigaro
Il sigaro è un fascio stretto di foglie di tabacco secche e fermentate che viene acceso ad una estremità mediante un accendino o un fiammifero. A differenza della sigaretta, il sigaro non viene aspirato. La parola sigaro deriva dalla parola spagnola cigarro o cicada (cicala) per via della forma che vagamente ricorda l'aspetto di tale animale. La produzione sia per qualità che per quantità è concentrata in nazioni come Brasile, Camerun, Cuba, Repubblica Dominicana, Honduras, Indonesia, Messico e Nicaragua. Storicamente i sigari prodotti a Cuba sono considerati come i migliori, anche se oggi la qualità, secondo gli intenditori, pare sia peggiorata a causa della nazionalizzazione da parte del governo cubano delle società produttrici, con la conseguente emigrazione dei maggiori esperti in vari Stati dell'area caraibica e anche in Messico, da cui è giunta una dura concorrenza al prodotto cubano.
Pipa
La pipa è uno strumento per fumare tabacco. La pipa generalmente è composta da una camera dove avviene la combustione (il fornello), da un sottile stelo forato (il cannello) e da una parte terminale, che il fumatore porta alla bocca, chiamata bocchino che si inserisce nel cannello tramite il perno. I materiali con i quali può essere costruita una pipa sono molteplici, i più comuni in ordine di utilizzo sono: radica di Erica arborea, schiuma di mare (sepiolite), argilla, gesso, ciliegio o marasco, zucca e altri materiali. Le pipe di vetro sono diventate anche una forma di espressione artistica, sebbene siano raramente usate per fumare del tabacco. I tabacchi per pipa sono diversi dagli altri tabacchi, dato che esiste una gamma pressoché infinita di combinazioni di gusti ed aromi sia naturali che chimici.
Narghilè
Il narghilè è un particolare tipo di pipa ad acqua. Più precisamente il termine indica il contenitore d'acqua, spesso profumata, al cui interno viene fatta passare una spirale che consente al fumo - prodotto da un blocchetto di tabacco tenuto a contatto con la brace - di raffreddarsi prima di giungere attraverso un tubicino flessibile (ma anche rigido) alla bocca del fumatore. Quanto viene inalato risulta essere quindi relativamente più fresco e vagamente depurato.
Il narghilè utilizza un sistema che, tramite l'aspirazione del fumatore, provoca la combustione di un carboncino soprastante un'essenza. Il fumo creato, viene filtrato più volte da membrane e dall'acqua presente nella parte inferiore della shisha che trattiene la maggior parte delle sostanze dannose per l'organismo, rendendole innocue. Inoltre la temperatura di combustione del tabacco nel narghilè è notevolmente inferiore rispetto alla temperatura di combustione della sigaretta, riducendo così al minimo le sostanze cancerogene contenute nel tabacco; confrontato con il fumo di sigaretta quello di narghilè ha effetti dannosi corrispondenti a circa l'1% del primo. Tuttavia se usato prolungatamente e regolarmente può creare disturbi all'apparato respiratorio.[senza fonte]
Effetti del tabagismo sulla salute
Med===Fumo attivo=== Il fumo attivo è certamente il più rischioso - dalla rivista medica e si riferisce a chi volontariamente inala e aspira del fumo derivante da tabacco. Uno studio inglese a riguardo ha pubblicato che i non fumatori vivono in media 10 anni di più dei fumatori e che i forti fumatori hanno il 25% di possibilità in più di morire di tumore al polmone o di [[BPCO|polmonite cronica ostruttiva fumatori]. Il danno che provoca un fumatore ai propri polmoni può impiegare fino a 20 anni prima di diventare un cancro. Inoltre, più uomini che donne muoiono a causa del fumo. Secondo la Canadian Lung Association, il fumo uccide circa 40.000 canadesi ogni anno. Lo United States Centers for Disease Control and Prevention dichiara che il fumo è la prima causa di rischio per la salute tra i paesi sviluppati e che il tabagismo è una delle più importanti cause di morte prematura nel mondo. [senza fonte] Ma il rischio maggiore è che causi malattie al sistema cardiovascolare favorendo l'arteriosclerosi e varie patologie ad essa collegate. La cancerogenicità del tabacco - più che dai componenti del tabacco stesso - deriva da processo di combustione assieme alla carta: ogni materiale bruciato contiene infatti idrocarburi policiclici aromatici, nello specifico benzopirene. La reazione che li rende cancerogeni deriva dall'ossidazione che produce un eposside che lega col DNA covalentemente e lo distorce permanentemente. La distorsione, quindi il danneggiamento del DNA è la causa del cancro (al polmone, laringe o lingua).
Le sostanze tossiche contenute nel fumo di sigaretta sono:
- La nicotina, un potente stimolante, anche se presente in piccole dosi, è sufficiente per creare una dipendenza. La sua azione vasocostrittrice è una fattore di rischio per le malattie cardiovascolari legate all'arteriosclerosi.
- Il monossido di carbonio, che è identico al gas delle stufe, si lega all'emoglobina (formando la carbossiemoglobina) riducendo l’ossigeno nel sangue.
- Gli irritanti (acido cianidrico, acetaldeide, formaldeide, ossido di azoto, ammoniaca, acroleina), che danneggiano la funzione delle mucose dell’apparato respiratorio e sono causa di infezioni, bronchite cronica ed enfisema.
- PM10, le polveri fini, altamente cancerogene.
Il fumo è altresì importante fattore di rischio per una lunga lista di patologie.
Fumo in gravidanza
In primo luogo le sostanze tossiche inalate pregiudicano il controllo ormonale e influenzano la maturazione ovulare della donna e la produzione di sperma dell'uomo. Un team di ricercatori dell'Università di Copenaghen ha scoperto che fumare riduce di oltre il 30% le probabilità di rimanere incinte. Il concepimento della fumatrice risulta più difficile perché l'endometrio alterato ostacola la risalita degli spermatozoi.
La placenta è inefficace come barriera contro alcune tossine de fumo e raggiungono il bambino attraverso il cordone ombelicale. La nicotina provoca una diminuzione dell'irrorazione sanguigna dell'utero e della placenta e quindi anche un minore apporto di sostanze vitali al nascituro. Il monossido di carbonio (CO) assunto con il fumo riduce inoltre l'apporto d'ossigeno nella circolazione materna e del bambino. Studi statistici rivelano che la crescita del bambino è ridotta e la probabilità che alla nascita sia sottopeso è aumentata (diminuzione del peso alla nascita, da 200 a 500 grammi in relazione al numero di sigarette).
Anche un ridotto consumo di sigarette comporta un aumentato rischio di parti prematuri, morte del feto o morte improvvisa del neonato, alterazioni dello sviluppo psicofisico nei figli, con significativo aumento di problemi comportamentali e di socializzazione, aumentata incidenza di tumori infantili.
Da uno studio compiuto su 15.000 bambini, effettuato presso l'Università di Nottingham, è risultato che i bambini le cui mamme fumano durante la gravidanza corrono un rischio del 30% maggiore di ammalarsi di asma in gioventù.
Il 38% delle donne italiane fuma in gravidanza. (fonte LILT)
Fumo passivo
{{P|In quasi totale assenza di fonti la sezione è sostanzialmente un pamphlet antifumo che sciorina dati senza adeguati sostegni documentali. Le fonti si possono prendere da en:Passive smoking|medicina|febbraio 2008|.Il fumo passivo è il fumo che viene involontariamente respirato in ambienti in cui sono presenti persone che fumano. Un rapporto della European Respiratory Society (Lifting the smokescreen, 2006), stima che, nell’anno 2002, il fumo passivo sarebbe stato responsabile della morte di circa 80.000 adulti in Europa, di cui circa 7000 sui luoghi di lavoro. Per l’Italia sono stati stimati 7180 morti complessivi per fumo passivo di cui 993 per esposizione sui luoghi di lavoro.[senza fonte]È questa la causa principale dei divieti di fumo vigenti nella maggior parte delle nazioni industrializzate[senza fonte]. I rapporti di valutazione che continuano ad affluire dall’Irlanda, dalla Norvegia, dalla Nuova Zelanda, dall’Italia e da altri paesi indicano che la legislazione che ha esteso il divieto di fumo a tutti gli ambienti chiusi, ad eccezione delle aree riservate ai fumatori, migliora la salute, riduce il consumo del tabacco ed ha un effetto economico neutro o positivo sul settore dell'ospitalità[senza fonte], mentre la lista dei paesi che vietano il fumo negli ambienti pubblici si va incrementando. Negli ultimi due anni in Europa il divieto si è esteso a Malta , Spagna, Svezia e Scozia. Nel 2007 sono entrate in vigore in Europa legislazioni che hanno vietato il fumo gli ambienti indoor d’Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord e Canton Ticino, mentre dal gennaio 2008 il divieto si è esteso interamente anche alla Francia. In Italia, la riduzione osservata del fumo passivo dopo l'entrata in vigore della legge antifumo avrebbe determinato già a breve termine effetti sulla salute misurabili.[senza fonte] Una riduzione dell’11% dei ricoveri per infarto acuto del miocardio è stato osservato in Piemonte nei sei mesi successivi all’entrata in vigore della legge nella popolazione sotto i 60 anni ==Tabagismo e paradossi== Anche se il tabagismo è sinonimo di rischio per la salute, sono stati osservati alcuni benefici marginali nei fumatori, che riducono il rischio di molte altre malattie. L'incongruenza risiede nel fatto che i benefici sono da considerarsi in relazione ai rischi e alle patologie derivate dal fumo, quindi il fumo in sé non dovrebbe essere considerato una pratica salutare e benefica. Tuttavia, esistono voci critiche, come quella di William Whitby, che ritengono che il fumo abbia soprattutto effetti benefici e di prevenzione contro alcune malattie, e nessun effetto negativo per la salute.
Sono stati osservati molti tipi di paradossi del fumo, ovvero casi in cui il fumo sembra avere benefici specifici sul fumatore. Per esempio, recenti studi indicano che i fumatori hanno bisogno di meno rivascolarizzazione dopo un intervento alle coronarie .L'impatto del fumo dopo un intervento alle coronarie].In verità è noto che il monossido di carbonio presente nel fumo di tabacco altera l'aggregabilità dei globuli rossi e ritarda la cicatrizzazione delle ferite, mentre la nicotina, con le sue proprietà di costrizione vasale, contribuisce alla riduzione della vascolarizzazione. Inoltre il fumo interferisce con lo sviluppo del Sarcoma di Kaposi Il fumo sembra ridurre il rischio di cancri rari].cancro al seno tra portatrici sane del gene BRCA.Il fumo di tabacco previene disturbi atopici?] Un tentativo di spiegazione è stato avanzato ipotizzando che la nicotina potesse agire come fosse un anti infiammatorio che interferisce con il processo della malattia. In realtà la nicotina è un alcaloide dotato di elevata tossicità. Ma in ogni caso è preferibile la somministrazione di nicotina alle 4.000 sostanze dimostrate nel fumo di sigaretta all'esame spettrofotometrico.
Inoltre parrebbe che il rischio di Parkinson e Alzheimer sia il doppio per i non fumatori, rispetto ai fumatori.Il fumo, l'alzeihmer e il parkinson].