Enzo Bonagura
Enzo Bonagura (San Giuseppe Vesuviano, 19 aprile 1900 – Nepi, 17 marzo 1980) è stato un poeta e paroliere italiano.
Biografia
Si iscrisse alla Facoltà di Farmacia, ma dopo aver svolto il servizio militare nel 1919, abbandonò gli studi per dedicarsi alla canzone ed al teatro.
Le sue prime canzoni, in lingua, incominciarono ad essere pubblicate negli anni Venti: L'amante mia (1921), Salotto (1921), Via-vai (1923), Chiaroscuro (1929), Lettere (1929) e Madonna notte (1932).
Degli anni Trenta, invece, sono Brava gente (1934), Roselline (1935) e Vecchia ringhiera (1936).
Paroliere delicato, ottenne altri due successi nel 1947 con Acquarello napoletano, scritta insieme al maestro Benedetto e Borgo antico nel 1948.
Fu altrettanto cospicua la sua produzione in vernacolo: Povera santa (1936), L'acqua d'a fonte (1947), Na zingarella (1948), Scalinatella (1948), Bellu sciore (1950), Sciummo (1952), Maruzzella (1954), Vienetenne a Positano (1955) ed altre decine di canzoni.
Il suo ultimo successo fu del 1959: Cerasella, scritta con Dampa e Sciorilli.
Nel 1975 fu colpito da una trombosi che gli paralizzò il braccio e la gamba sinistra ed in seguito all'aggravarsi di una bronchite cronica, si spense in una clinica di Nepi (Viterbo) il 17 marzo 1980, un mese prima di compiere 80 anni.