Breda Ba.65
Template:Stub aeronautica Template:Aereo militare Il Breda Ba. 65 (detto anche Ba. 65) era un'evoluzione del Breda Ba.64, che effettuò il primo volo nel 1935 e venne impiegato dalla Regia Aeronautica dal 1938 al gennaio 1941, con impiego operativo sia nella guerra civile spagnola sia in nord Africa nella Seconda guerra mondiale.
Il Ba.65 era una espressione delle teorie sull'aviazione d'assalto (o da attacco al suolo, o da appoggio ravvicinato) di cui fu principale sostenitore proprio un italiano, il maggiore Amedeo Mecozzi. Il Ba.65 fu l'unico aereo progettato appositamente per l'aviazione d'assalto ad avere una vita operativa degna di nota. I penosi fallimenti del successore Ba.88 (bimotore tanto elegante quanto inadatto a qualunque attività operativa) e di altri progetti che rimasero senza seguito, costrinsero la Regia Aeronautica, in pieno conflitto, a ricorrere a velivoli da caccia ormai superati come il Fiat C.R.42, il Fiat G.50 e il Macchi M.C.200, per trasformarli in improvvisati assaltatori (anche se più correttamente si trattava di caccia-bombardieri). Progettato dagli ingegneri Giuseppe Panzeri e Antonio Parano, nel momento in cui volò per la prima volta era un velivolo decisamente all'avanguardia, essendo un monoplano con carrello semi-retrattile, con struttura e rivestimento quasi interamente metallici, e con l'abitacolo chiuso, dotato di cappottina vetrata scorrevole. Il motore era un modello costruito su licenza dalla Isotta Fraschini del francese Gnôme-Rhône 14 Kfrs da 900cv, conosciuto come K 14. Rispetto agli standard italiani dell'epoca, l'armamento era notevole e consisteva in quattro mitragliatrici alari (due da 12,7 mm e due da 7,7 mm sparanti fuori dal disco dell'elica) e da 1.000 kg circa di carico bellico teorico. Del Ba. 65 venne anche realizzata una versione biposto con una torretta dorsale Breda L per un'arma difensiva da 12,7 mm. Inoltre venne prevista una seconda motorizzazione (che risultò alla fine,purtroppo,la più diffusa) con motore Fiat A. 80 RC41 da 1000cv. Questo propulsore, come già su altri aeroplani di discreta qualità, come il bombardiere medio Fiat B.R. 20 era inaffidabile e creò una notevole disparità di prestazioni rispetto agli esemplari equipaggiati col migliore K 14.
Il Ba. 65 invecchiò presto,e per quanto si trattasse in origine di un progetto "moderno", nel giro di un paio d'anni si poteva dire largamente superato, anche dall'avvento dei bombardieri in picchiata con sistema di freni aerodinamici, come lo Stuka. Dei suoi "successori ideali" il più valido e famoso può essere considerato il sovietico Ilyushin Il-2 Sturmovik, un vero e proprio "carro armato volante", assaltatore puro e ottimo aeroplano. Per quanto in Spagna il Ba. 65 avesse dimostrato di essere un buon incassatore, e fosse più veloce di uno Junkers Ju 87, era troppo poco maneggevole per potersi difendere dalla caccia avversaria, soprattutto se questa, come in Nordafrica, disponeva di aerei moderni.Tuttavia, il contributo dato da questa macchina nel rallentare le colonne di blindati e di autocarri del generale Wavell in marcia verso la Tripolitania fu notevole, e senz'altro più efficace di quello dato da altri apparecchi, inadatti all'attacco al suolo, ma ugualmente gettati nella mischia per far fronte al rischio tutt'altro che remoto della perdita della Libia. Per un aereo ormai superato, che era già in lista per la radiazione, e che doveva lasciare il posto a macchine più moderne (che furono un fallimento totale o che non arrivarono mai!) la conclusione della carriera operativa fu più che onorevole.
Impiego operativo
Spagna
Già nel 1937, completati i collaudi e dato inizio alla produzione in serie, si ritenne opportuno inviare il Ba. 65 in Spagna, per sperimentarlo in missioni operative. Ed effettivamente in Spagna il nuovo monoplano d'assalto ebbe il suo battesimo del fuoco. In aprile vennero inviati via mare in Spagna dodici Ba. 65 dotati di motore K 14.I Ba. 65 vennero inquadrati nella 65a squadriglia Assalto, che faceva parte del XXXV° Gruppo Autonomo B.V. dell'Aviazione Legionaria. Inizialmente impiegati come bombardieri in quota (in formazione coi bombardieri B.R.20, anch'essi in "sperimentazione"), ben presto i Ba. 65 vengono impiegati in missioni più consone al progetto, come attacchi a bassissima quota o attacchi in picchiata (il robusto assaltatore era in grado di picchiare con inclinazione di 80°, con due bombe da 100kg. Celebre rimase la distruzione del ponte di Flix sul fiume Ebro (via di rifornimento essenziale per le truppe governative, durante l'offensiva in Aragona del 1938), da parte di una pattuglia di tre soli Ba. 65.