Obesità
L' obesità è un fattore di rischio per la salute, tipica, anche se non esclusiva, delle società dette "del benessere". Si definisce obeso un individuo la cui massa di tessuto adiposo sia eccessiva, con indice di massa corporea maggiore di 30, e sia in grado di essere causa o aggravante di malattie. Tra queste sono le disfunzioni cardiocircolatorie, il diabete, problemi alle articolazioni, ictus e la sindrome da apnea notturna.

Dieta ipocalorica e movimento fisico possono aiutare nei casi meno gravi, ma per quelli più problematici si interviene anche con terapie farmacologiche o chirurgiche.
L'obesità è legata a:
- condizioni genetiche
- fattori ambientali
- disfunzioni ormonali
- la psiche del paziente
dove spesso risiede la causa di questi disordini alimentari. È quindi basilare un supporto psicologico o psichiatrico per curare questo fattore rischio, in eccesso invalidante.
Obesità nei bambini
L'obesità nei bambini è molto diffusa nei paesi sviluppati in gruppi di popolazione povera. I dati sono allarmanti: infatti per i bambini dai 6 ai 12 anni tra il 1976 e il 1980 il tasso di obesità era del 7% mentre, nella stessa fascia d'età, dal 1988 al 1994 era del 12% per poi passare alla punta del 15% nel 2000. Una parte di questo aumento è dato da diverse correzioni del peso forma "normale" negli ultimi trent'anni. D'altro canto è aumentata anche notevolmente la percentuale di bambini e adolescenti sottopeso.
Le regioni più interessate da questo problema sono prevalentemente quelle dell'Italia Meridionale, tant'è che a Napoli si registra un tasso del 16.6%. In Toscana, Emilia-Romagna, Campania, Puglia, Sicilia il tasso di popolazione in sovrappeso arriva al 23.6% e quella obesa al 13.5%. È molto cresciuto negli ultimi anni anche il tasso di obesità nei teenager (13-19 anni d'età), infatti dal 1976 al 1980 la popolazione adolescente obesa raggiungeva il 6%.
Peraltro è molto difficile stabilire validi criteri per l'obesità in generale. E di conseguenza circolano tabelle e indicazioni molto eterogenee.
In bambini e adolescenti si complica ulteriormente la faccenda, perché in fase di crescita e sviluppo sessuale, i dati biometrici stessi variano notevolmente. 3 percentili significa, che 3 su 100 giovani sani di una determinata età e sesso si trovano sotto il valore indicato.
Voci correlate
Bibliografia
- (EN) M. Wabitsch, J. Hebebrand, W. Kiess, K. Zwiauer (Hsgb.), Child and Adolescent Obesity: Causes and Consequences, Prevention and Management, Springer (2004)
Collegamenti esterni
http//www.amiciobesi.it ; sito dedicato all'obesità, cause e problematiche, riferimenti su ospedali, medici e strutture in tutta Italia. http//www.amiciobesi.forumfree.net ; Forum free di persone obese ed ex obese, discussioni utili per l'informazione, contiene esperienze personali sul obesità ;
- http://www.obesita.org - Portale interamente dedicato all'obesità e ai disturbi alimentari
- Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus - Per la prevenzione e la clinica dei disordini del comportamento alimentare in età pediatrica
- Obesità: prevenzione e trattamento; Gerardo Medea Rivista SIMG (www.simg.it) Numero 3, 2001
- ABA - Associazione per lo studio e la ricerca sull'anoressia, la bulimia e i disordini alimentari
- Información al obeso esp
- La classifica dei primi 50 Paesi più obesi al mondo secondo la rivista Forbes, in Gordos.com esp