Protopithecus

genere di animali della famiglia Atelidae

Il protopiteco (Protopithecus brasiliensis) è un primate estinto, appartenente ai platirrini. Visse al termine del Pleistocene (circa 10.000 anni fa) e i suoi resti sono stati ritrovati in Brasile.

Descrizione

L'aspetto di questo animale doveva richiamare notevolmente quello delle attuali scimmie ragno, ma le dimensioni erano molto maggiori: Protopithecus, con tutta probabilità, superava i 25 chilogrammi di peso (il doppio rispetto alle attuali scimmie sudamericane), e rappresenta la più grande platirrina conosciuta.

Le zampe del protopiteco assomigliavano moltissimo a quelle delle scimmie ragno attuali (gen. Ateles), ma la testa era invece molto simile a quella delle scimmie urlatrici (gen. Alouatta): la mandibola, infatti, era prominente, così da lasciare spazio a una sacca golare delle dimensioni di una mela, che veniva utilizzata per le vocalizzazioni.

Classificazione

Il protopiteco fu il primo primate fossile proveniente dalle Americhe a venire descritto, nel 1838. Tuttavia, gli unici resti noti erano un femore e un omero parziali; solo di recente è stato descritto uno scheletro completo, proveniente da una grotta nello stato di Bahia (la stessa località dove furono rinvenuti i primi fossili). Il protopiteco è considerato un tipico appartenente ai Platyrrhini, ma il suo scheletro mostra una curiosa combinazione di caratteristiche: il cranio simile a quello delle scimmie urlatrici e le zampe allungate come quelle degli ateli rendono difficile stabilire a quale gruppo appartenesse il protopiteco. Negli stessi luoghi è stata rinvenuta anche una gigantesca scimmia ragno, Caipora bambuiorum.

Stile di vita

Si ritiene che il protopiteco fosse particolarmente agile tra i rami degli alberi, data l'estrema lunghezza degli arti; è probabile che si muovesse tra i rami e lanciasse potenti richiami grazie alla sacca golare simile a quella del siamango attuale. E' anche possibile, però, che la notevole stazza abbia costituito in una certa misura un impedimento al movimento fra gli alberi, e che questa scimmia passasse gran parte del tempo a terra. In ogni caso, il ritrovamento di una platirrina di grandi dimensioni e con un tale miscuglio di caratteristiche testimonia che questo gruppo, in passato, raggiunse una maggiore diversificazione rispetto all'epoca attuale.

Curiosità

Tra il 1917 e il 1920 una spedizione capitanata dallo svizzero Francois de Loys uccise uno strano primate al confine tra Colombia e Venezuela. L'animale, di cui non rimane che una fotografia, assomiglia incredibilmente a una scimmia ragno, ma secondo i resoconti aveva un'altezza di almeno un metro e mezzo, ben superiore a quella degli ateli attuali. Secondo de Loys il primate era anche privo di coda, e quindi costituirebbe la prova dell'esistenza di scimmie antropomorfe nelle Americhe. L'esemplare ricevette anche un nome scientifico (Ameranthropoides loysi), ma è probabile che fosse una scimmia ragno, forse di specie sconosciuta. E' anche possibile che fosse uno degli ultimi discendenti delle platirrine giganti come Caipora e Protopithecus.

Bibliografia

  • Hartwig, W. C. & Cartelle, C. (1996) A complete skeleton of the giant South American primate Protopithecus. Nature 381(6580):307-311.
  • Lund, P. W. (1838) Blik paa Braziliens dyreverden for sidste jordomvaeltning. Det Kong. Danske Viden. Selsk. Natur. Matem. Afhand. 8:61-144.