Template:S comuni Template:Comune Sacrofano è un comune di 7.119 abitanti della provincia di Roma.

Il comune fa parte del Parco Regionale di Veio.

Il territorio comunale comprende il Monte Musino (Monti Sabatini), alle pendici della caldera del vulcano di Sacrofano (formatasi circa 330.000 anni fa).

Storia

La zona fu inizialmente parte del territorio della città etrusca di Veio (ager Veientanus), alla sua estremità settentrionale. Esisteva una rete di strade di origine etrusca, riutilizzate anche in periodo romano e vi si trovavano numerosi piccoli insediamenti etruschi, soprattutto lungo la viabilità esistente, in parte sostituiti, dopo la conquista romana da numerose ville, prevalentemente sui pendii. Situato tra la via Cassia e la via Flaminia, il principale asse stradale del territorio fu costituito da una via che collegava la Flaminia e la strada tra la valle del Tevere e Capena, a servizio dei numerosi insediamenti agricoli.

Gran parte delle ville furono abbandonate nel V e VI secolo. Nel 780, sotto papa Adriano I, venne fondata nell'ager Veientanus la domusculta Capracorum, nella quale erano ricompresi fundi, massae et casales ("fondi agricoli, masserie e casali"), e in quest'epoca è citato anche un fundus Scrofanum. Il fondo dal 775 fece parte dei possessi della chiesa di Santa Maria in Cosmedin. Il fenomeno dell'incastellamento, con la costruzione di fortificazioni a difesa degli insediamenti, sembra essersi verificato nella zona a partire dal X e XI secolo: nel territorio dell'attuale comune esistono tracce di siti piccoli siti fortificati (in località Pian di Lalla e sul Monte Musino, in origine all'incrocio della strada per Capena). Nel 1027 il centro fortificato di Sacrofano, sorto sul percorso secondario tra Cassia e Flaminia, apparteneva alla diocesi di Selvacandida e sono menzionate per quest'epoca diverse chiese poste in Scrofano.

Nella seconda metà del XIII secolo il castello fu in possesso dei prefetti di Vico, da cui passò quindi ai Savelli e ai Nardoni. Gli Orsini presero possesso del feudo di Sacrofano sotto il pontificato di Gregorio XI (1370-1377) che lo mantennero per quasi tre secoli, ad eccezione di una breve parentesi sotto i Borgia (1503-1516). Nel 1560 fu compreso nel ducato di Bracciano. INel 1662 il possedimento venne ceduto dagli Orsini alla famiglia Chigi.

Cambiamento del nome

Il nome originario del borgo fu Scrofano, sulla cui origine esistono diverse leggende, legate alla presenza di una scrofa, che compare nello stemma comunale. Altre leggende narrano invece che su monte musino si trovasse il trono di una dea e che quindi il nome del paese fosse "sacrum fanum". Nel 1928 il nome venne modificato nell'attuale "Sacrofano".

La comunità ebraica di Sacrofano

Sacrofano fu sede nel medioevo di una piccola comunità ebraica. Nella zona più alta del centro antico è ancora oggi visibile uno stretto passaggo ove e' scritto "vecchio ghetto", dal quale si entra in una piccola corte chiusa sulla quale si affacciano case basse, ognuna con la sua scala di accesso in pietra.[1]

Luoghi di interesse

L'originaria rocca, situata nella parte alta dell'attuale paese, ebbe un impianto trapezoidale, con cortile interno che in origine doveva essere dotato di un torrione, con fossato difensivo verso monte, dove sorgeva il borgo, ugualmente fortificato. Alla fine del XIV secolo appartiene un torrione adiacente alla chiesa di San Giovanni, forse residenza degli Orsini al momento della presa di possesso del feudo . Nella prima metà del XV secolo vennero sistemate le strutture difensive, rivolte questa volta verso Roma e la via Flaminia: due torri rotonde furono costruite a difesa della "Porta Romana" e venne aggiunta una scarpata contro le mura preesistenti con un antistante fossato.

La chiesa di San Giovanni Battista, risalente al XII e rimaneggiata nel XV secolo, ma il titolo di "San Giovanni in Scrofano" è citato a partire dal 1027. L'edificio conserva un campanile in blocchi di tufo con cornici in mattoni, risalente al XIV secolo. La chiesa presenta una pianta irregolare, con navata unica preceduta da un vestibolo e con ambulacro a destra; l'altare del 1515, in marmi colorati, conserva reliquie di san Giustino martire. Nella chiesa si conserva una campana, fusa nel 1357 e rotta e rimossa nel 1799.

La chiesa di San Biagio, risalente alla seconda metà del XV secolo, venne rimaneggiata nel XVIII secolo.

Il palazzo Placidi-Serraggi, fu costruito nel 1707 in stile tardo-barocco.

Nel territorio comunale si trova il sito archeologico del Monte Musino, sulla sommità del colle, che conserva resti della fortificazione medioevale, e tracce di un precedente luogo di culto, forse identificabile con il santuario delle Arae Mutiae citato da Plinio.

Amministrazione comunale

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Galleria fotografica

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[2]

Sport

Rugby

Nasce nell'autunno del 2007 la prima società di Rugby del paese, la Rugby Sacrofano A.S.D. (vai al sito[1]) con lo scopo di disputare il campionato ufficiale di Serie C.

Il presidente della società è Ugo Cardarelli.

I colori sociali sono il verde e il bianco.

La squadra si allena presso l'impianto sportivo comunale di Monte Sarapollo.

Calcio

C'è una squadra di calcio appartenente alla categoria di livello regionale:

  • A.S. Sacrofano (Prima Categoria girone C) è la squadra più importante nel comune, e viene seguita quindi da molti sostenitori locali.

Il 25 maggio alle ore 10.30, Il Sacrofano disputerà la finale di coppa lazio 2007/2008 contro l' Atletico Vescovio, presso lo stadio Cecconi di Monterotondo.

Altri progetti

Note

  1. ^ Annie Sacerdoti, Guida all'Italia ebraica, Marietti, Genova 1986.
  2. ^ Dati tratti da:

Collegamenti esterni

 
Portale Ebraismo
L'Ebraismo è religione monoteistica basata sugli scritti della Torah, sviluppatasi certamente precedentemente all'anno 1000 a.C., scaturendo dalle religioni enoteistiche dei popoli cananei; dall'Ebraismo si fanno derivare numerose altre religioni, tra cui le due principali sono il Cristianesimo e l'Islam. Il testo sacro per antonomasia, ma non l'unico nella religione ebraica, è la Torah, scritta in ebraico, corrispondente ai 5 libri del Pentateuco e contenente le istruzioni impartite da Dio al Popolo d'Israele sul Monte Sinai, quarantanove giorni dopo l'esodo dall'Egitto. Essa contiene la descrizione della storia dell'umanità dalla Creazione fino all'arrivo degli Ebrei in Terra d'Israele. Inoltre include i precetti comandati da Dio al Popolo d'Israele, che suggellano il patto stretto tra la Divinità e il popolo ebraico. Il canone ebraico delle Sacre Scritture venne definito nel I secolo.
Lo shofar è un piccolo corno di montone utilizzato quale strumento musicale. Viene utilizzato durante alcune funzioni religiose ebraiche ed in particolar modo durante Rosh haShana e Yom Kippur. Al giorno d'oggi lo shofar viene utilizzato in occasione di Rosh haShana e del digiuno di Yom Kippur per indicare il termine del digiuno. Al di fuori dell'uso liturgico, si contano poche apparizioni dello shofar nella musica classica. Nella musica contemporanea è stato utilizzato nel disco di Vinicio Capossela, Ovunque proteggi. Nel primo brano, Non trattare di argomento biblico, si trova uno shofar suonato da Elia Galante.
Schindler's List - La lista di Schindler è un film storico di Steven Spielberg, ispirato al romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally, basato sulla vera storia di Oskar Schindler. Grazie a questa pellicola, nel 1993 Spielberg raggiunge la sua ambita consacrazione come regista, vincendo l'Oscar per la miglior regia e il miglior film. L'opera è girata interamente in bianco e nero, fatta eccezione per alcune scene della pellicola si vedono sprazzi di colore (come ad esempio la scena finale del film, in cui discendenti degli ebrei salvati da Schindler rendono omaggio alla sua tomba), ognuno con un deciso significato simbolico ed emozionale.
Lo Yom Kippur (יום כפור yom kippùr, "giorno dell'espiazione") è la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione. Nella Torah viene chiamato Yom haKippurim (in ebraico, "giorno degli espìanti"). È uno dei cosiddetti Yamim Noraim (in ebraico, "giorni di timore reverenziale"). Gli Yamim Noraim sono Rosh haShana e Yom Kippur, che sono rispettivamente i primi due e gli ultimi due giorni dei Dieci Giorni del Pentimento. Nel calendario ebraico Yom Kippur incomincia al crepuscolo del decimo giorno del mese ebraico di Tishri (che cade tra Settembre e Ottobre del calendario gregoriano), e continua fino al crepuscolo del giorno successivo.
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La Cabala o Qabbaláh è parte della tradizione esoterica della mistica ebraica, in particolare il pensiero sviluppatosi in Europa a partire dal VII - VIII secolo. Nell'Ebraismo, Qabbalah (in ebraico, קבלה) è l'atto di ricevere, la tradizione. Base del pensiero cabalistico è la Bibbia ebraica, o Tanach, (acronimo per "Torah, Profeti, Scritti"). La secolare esegesi del Tanách, già contenuta nella halakhah (esposizione sotto forma narrativa), nella haggadáh (presentazione della casistica giuridica), nei due Talmudim (il babilonese e il gerosolimitano) e nei molti midrashim, aveva ormai da secoli posto l'interpretazione del testo sacro al centro della vita dell'israelita.


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Isaac Bashevis Singer (Radzymin, 14 luglio 1904 - Miami, 24 luglio 1991) è stato uno scrittore polacco naturalizzato statunitense, autore di lingua yiddish; fu insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1978. Fu fratello di Israel Singer, presidente del Congresso ebraico mondiale. Tra i suoi romanzi si segnalano Satana a Goray (1935), La famiglia Moskat (1950), La fortezza (1957), La proprietà (1969), Nemici. Una storia d'amore (1972), Shosha (1978). Isaac Bashevis Singer nasce con il nome di Icek Hersz Zynger a Radzymin, vicino a Varsavia. Il padre era un rabbino chassidico; Bathsheba, la madre, era figlia di un rabbino. Quando Singer ha tre anni, la famiglia si sposta a Varsavia dove il padre presiede un beth din, o corte rabbinica, in cui è rabbino, giudice e leader spirituale.
La Torah (in ebraico תּוֹרָה), è il documento più importante dell'Ebraismo, considerato parola ispirata da Dio e rivelata a Mosè. Il termine Torah significa letteralmente "insegnamento", "istruzione", scrittura" o "legge". Viene anche tradizionalmente chiamata Cinque Libri di Mosè, Legge di Mosè (תּוֹרַת־מֹשֶׁה, Torat Moshe), oppure, in lingua greca, Pentateuco (Πεντετεύχως, "cinque rotoli"). Il lemma è generalmente utilizzato per indicare il testo sacro e l'intera tradizione giuridica ebraica, includendo quindi il Mishnah, il Talmud e il Midrash.
La sinagoga è il luogo di culto dell'Ebraismo. Le sinagoghe sono dotate tradizionalmente di una vasta sala di preghiera (il santuario principale), serie di piccole sale per lo studio e solitamente anche sale sociali e uffici. Alcuni edifici templari sono dotati di una zona separata per lo studio della Torah, chiamata Beth Midrash (בית מדרש, letteralmente "casa dello studio"). Il termine sinagoga è oggi in relativo disuso; ortodossi e conservativi prediligono il termine shul, in yiddish. Le nuove branche riformate, i conservativi statunitensi, e in generale tutte le tradizioni radicate in America, fanno oggi principalmente uso del termine generico tempio.
Il Klezmer è un genere musicale di tradizione ebraica. Il termine nasce dalla fusione delle parole kley e zemer, letteralmente "strumento del canto". Questo genere musicale fonde in sé strutture melodiche, ritmiche ed espressive che provengono dalle differenti aree geografiche e culturali (i Balcani, la Polonia e la Russia) con cui il popolo ebraico è venuto in contatto. Musica che accompagna feste di matrimonio, funerali o semplici episodi di vita quotidiana, il Klezmer nasce all'interno delle comunità ebraiche dell'Europa orientale, in particolare delle comunità hassidiche.
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