Festivalbar

manifestazione musicale estiva
Versione del 8 giu 2009 alle 12:58 di Kimi95 (discussione | contributi) (LiveRC : Annullata la modifica di 79.1.173.25; ritorno alla versione di 79.1.173.25)

Il Festivalbar è una manifestazione canora estiva, che si svolge ogni anno in Italia a partire dal 1964.

Anno{{{anno prima visione}}}
Rapporto1,33:1
Realizzazione
IdeatoreVittorio Salvetti

Storia

In origine, nel 1964, la gara tra canzoni avveniva attraverso gli ascolti rilevati dai juke-box disseminati nei bar di tutta Italia (di qui il nome). Il meccanismo era semplice: ad ogni apparecchio era applicato un "contatore" che rilevava quante volte un brano veniva scelto e di conseguenza suonato. Alla fine dell'estate, la somma di tutte le "gettonature" (dal momento che il brano partiva inserendo nel juke-box un apposito gettone) decretava il vincitore. La manifestazione aveva quindi solo una premiazione finale, in settembre, che a partire dal 1968 diventò una vera e propria serata televisiva e venne trasmessa in RAI fino al 1982. La sede "storica" di questa serata finale è l'Arena di Verona, tuttavia per alcuni anni il Ministero dei Beni Culturali negò le autorizzazioni affinché l'evento potesse svolgersi a causa di timori per il danneggiamento della struttura e per un esplicito divieto normativo. Durante questo periodo di lontananza anche il gala finale assunse un carattere itinerante, svolgendosi ogni anno in una piazza diversa, ma sempre in cornici storicamente e architettonicamente prestigiose tra le quali ricordiamo la celebre Piazza degli Scacchi di Marostica. A questa trasmissione si deve la nascita del neologismo "gettonare", che indicava appunto la preferenza espressa verso un dato brano musicale o artista tramite il gesto di ascoltare la canzone inserendo il gettone nel juke-box.

 
Festivalbar 1969 - Vittorio Salvetti consegna, durante la serata inaugurale a Sistiana, a Liana Orfei il premio Volto del juke-box e al sarto Angelo Litrico il premio Sarto dei Giovani; il premio è la scultura "Dama bianca" di Marcello Mascheroni

Anni ottanta

Dal 1983 in poi, con il passaggio alle reti Mediaset, la manifestazione cambia regolamento e format, piegandosi maggiormente alle logiche degli ascolti televisivi e divenendo uno spettacolo itinerante, ripreso settimanalmente da una diversa piazza della penisola. Anche il meccanismo di voto cambia: le "gettonature" assumono un ruolo sempre meno rilevante, data anche la progressiva scomparsa dei juke-box dai bar delle località di villeggiatura italiani. Il vincitore sarà (ed è tuttora) stabilito in base al numero di passaggi radiofonici e televisivi ottenuti e dai risultati di vendita.

La ventitreesima edizione del Festivalbar, segna una novità all'interno del solito rituale, cioè la nascita del Festivalbar 33' , che sta a significare la premiazione nella sezione come miglior 33 giri dell'anno: oggi sarebbe la premiazione come migliore album dell'anno.

La popolarità di cui ha sempre goduto e lo spazio televisivo guadagnato (sempre maggiore) ha contribuito a rendere il Festivalbar un appuntamento irrinunciabile dell'estate. Non di rado, infatti, è proprio dal suo palco che furono lanciati la maggior parte dei cosiddetti tormentoni estivi, e molti artisti emergenti trovarono l'adeguato spazio grazie anche all'introduzione, in anni recenti, di un premio speciale (detto premio Rivelazione) per i nuovi talenti (tra i vincitori, ricordiamo un esordiente ed emozionatissimo Tiziano Ferro nel 2002). Il Festivalbar ha portato fortuna anche a molti dei suoi presentatori: ha costituito, ad esempio, un importante trampolino di lancio per Fiorello (che in questa occasione strinse un solido e proficuo sodalizio artistico con Alessia Marcuzzi) e Amadeus, entrambi inizialmente deejays e presentatori di programmi musicali ma "consacrati" in seguito come intrattenitori e showmen a tutto tondo. Proprio negli anni '80, ad esempio, il Festivalbar è una delle prime esperienze in prima serata di un giovanissimo Gerry Scotti, ex speaker di Radio Deejay.

Anni novanta

Il patron storico della manifestazione è stato Vittorio Salvetti, che ne è stato ideatore e per molti anni unico presentatore. Alla morte di quest'ultimo nel 1998, alla guida dell'evento canoro dell'estate italiana è subentrato il figlio Andrea, che continuando l'opera del padre ha fatto restare il Festivalbar sulla cresta dell'onda fino ad oggi.

Negli anni novanta il Festivalbar corregge ulteriormente la sua rotta. Inizia tradizionalmente a fine maggio, con un grande gala di apertura registrato in un'unica serata ma trasmesso in due soluzioni, per poi proseguire per tutto luglio con due-tre appuntamenti dalle varie piazze italiane: queste serate, non più di due consecutive, vengono poi trasmesse successivamente (il tempo di "differita" va dai pochi giorni alla settimana) spezzettate per distribuire le esibizioni in più puntate. Dopo una pausa ad agosto, a settembre va in onda il gala finale, sempre registrato. A volte, la serata è mandata in onda in due parti, ma comunque si svolge sempre in un'unica soluzione. Compare anche il programma satellite Anteprima Festivalbar: un montaggio di breve durata (mandato in onda come striscia quotidiana in vari orari oppure con un unico appuntamento settimanale spesso in seconda serata o in tarda mattinata) di varie riprese nei backstage o durante le prove, interviste agli artisti e approfondimenti sulla località ospitante. Queste ultime informazioni vengono poi riprese nella tradizionale cartolina, ovvero una sorta di mini-spot con la voce di Vittorio Salvetti (alla scomparsa di questi, del figlio Andrea) che introduce il luogo che ospita la tappa, in onda però durante la puntata vera e propria.

In questi anni il Festivalbar ha spesso condiviso il palcoscenico con le selezioni italiane del concorso di bellezza europeo The Look of the Year, che si proponeva di eleggere una miss che rappresentasse l'Italia nelle finali che si sarebbero tenute alla fine dell'estate, dove avrebbero partecipato ragazze provenienti da tutti i paesi europei. Ad ogni tappa venivano presentate alcune concorrenti di cui però solo una "passava il turno" (spesso il metodo utilizzato era la semplice acclamazione del pubblico in piazza, chiamato ad esprimere rumorosamente il suo gradimento per questa o quella ragazza), fino alla proclamazione della vincitrice che solitamente avveniva nella serata finale della manifestazione. Ebbene, durante una di queste selezioni venne proposta al pubblico una giovanissima e biondissima Elenoire Casalegno che, tappa dopo tappa, sbaragliò le altre concorrenti fino a conquistare il biglietto per la finale europea.

Anni duemila

Successivamente, e specialmente negli ultimi anni, nonostante questi aggiustamenti sembrino incontrare il favore del pubblico e il programma sembri assestarsi su dei tranquillizzanti numeri in termini di share, la formula inizia ad accusare il peso dei suoi anni. Nell'edizione del 2006 gli ascolti sono bassi e l'interesse del pubblico scema: i produttori imputeranno l'innegabile insuccesso ai Mondiali di calcio di quell'anno (poi vinti dall'Italia), le cui partite si trovavano inevitabilmente a coincidere con le messe in onda delle puntate. I detrattori, di contro, punteranno il dito contro un trio di presentatori impreparato e male assortito (Forest-Chiabotto-Blasi) e contro la stessa formula della manifestazione, giudicata obsoleta e poco attenta ai reali gusti del pubblico, più orientata verso scelte di marketing e per questo "manovrata" dalle case discografiche che propongono i propri cantanti.

Nell'edizione del 2007, si è assistito a una drastica riduzione del numero delle tappe (solo due città saranno toccate, Milano per il gala di apertura e Padova, oltre alla finale di Verona). Per dimostrarsi al passo con i tempi, la produzione include anche internet e il web tra i mezzi per "misurare" il gradimento del pubblico. Viene aperto un MySpace (http://myspace.com/festivalbarofficial) in cui gli utenti possono dialogare direttamente con lo staff e il cast (presentatori e cantanti) e visionare contenuti audio e video esclusivi (soprattutto interviste e riprese dietro le quinte) e viene istituito il premio Digital, che va agli autori del pezzo più scelto e scaricato dai navigatori virtuali. Viene vinto dai Tokio Hotel con il brano Monsoon.

L'edizione del 2008, inizialmente annunciata con Teo Mammucari e Lucilla Agosti alla conduzione, non si è svolta, a causa della mancanza di fondi necessari per la produzione delle tappe di Padova e Palermo. La produzione quindi ha deciso di non realizzare neanche la tappa conclusiva di Verona, per non snaturare la connotazione di evento estivo itinerante e concentrare le risorse sull'organizzazione dell'edizione 2009[1]. Il 2008 è di fatto il primo anno, dalla sua nascita nel 1964, che il Festivalbar non compare nelle piazze né nei palinsesti televisivi. Nonostante l'assenza come programma ufficiale, è stata ugualmente pubblicata la tradizionale compilation che raccoglie i successi dell'estate.

I cambiamenti del Festivalbar nel corso degli anni

  • 1964: nasce il Festivalbar, come manifestazione canora estiva che raccoglie tutte le hit del momento.
  • 1967: il Festivalbar viene trasmesso per la prima volta in televisione sulla Rete 2, oggi l'attuale Rai Due. Viene istituito un Premio Speciale, il DiscoVerde.
  • 1975: grazie al continuo successo che riscuote il Festivalbar, si decide si spostarlo dall'Altopiano d'Asiago all'Arena di Verona.
  • 1978: il Festivalbar con lo slogan: Festivalbar ha 15 anni. Festivalbar ha la tua età, si apre anche ad artisti internazionali oltre a quelli italiani.
  • 1983: le reti Fininvest oggi attuale Mediaset ne acquistano i diritti, e la manifestazione verrà da quest'anno trasmessa su Canale 5, allungandosi a dodici puntate. Verrà cambiato il Regolamento e format perché a quel punto l'obiettivo del Festivalbar non è solo proporre buona musica ma rientrare negli obiettivi di rete.
  • 1986: nasce il Festivalbar 33' , la sezione del Festivalbar che premia il 33 giri dell'anno. Oggi l'album dell'anno.
  • 1989: dopo sei edizioni del Festivalbar trascorse su Canale 5, l'edizione del 1989 passa su Italia 1.
  • 1998: dopo una lunga malattia, muore a 61 anni il Patron storico del Festivalbar, Vittorio Salvetti che rappresentava il Festivalbar in persona.
  • 1999: il timone della manifestazione passa al figlio di Vittorio Salvetti, Andrea.
  • 2002: Andrea Salvetti, dà l'opportunità ai cantanti in gara di poter garareggiare con i propri brani dal vivo, senza il playback.
  • 2003: la CNN International, registra tre puntate special al Festivalbar, grazie al grandissimo successo.
  • 2007: viene introdotto il premio Digital per il brano più scaricato dal web.
  • 2008: Andrea Salvetti annuncia che non ci sarà l'edizione 2008 a causa della mancanza delle risorse economiche che fino al mese di maggio erano state garantite.

Vincitori Categoria Singoli

Vincitori Categoria Album

Vincitori Premio radio

Vincitori Festivalbar Disco Verde

Vincitori Rivelazione italiana

Conduttori

Conduttori "Anteprima Festivalbar"

Registi

Edizioni

  Lo stesso argomento in dettaglio: Edizioni del Festivalbar.

Voci correlate

Note

Collegamenti esterni

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica